9; Harper
Un dolore straziante era impresso sulla mia gamba.
Mossi la schiena e il viso: mi accorsi di essere poggiata a qualcosa di piuttosto morbido, ma freddo.
Con la mano tastai quel qualcosa che mi teneva stretta e capii che erano due braccia, quindi il mio viso doveva essere a contatto al petto di qualcuno.
Aprii gli occhi; era tutto buio, avevo freddo.
Vidi della luce, generata da una torcia.
La afferrai e guardai la persona che mi teneva: Logan.
Lui era poggiato con la testa al muro, era piuttosto pallido e aveva gli occhi chiusi; mi teneva stretta a lui e, mi imbarazzai, vedendolo senza maglia.
Ma cosa diavolo era successo.
Forse inconsciamente, gli accarezzai la guancia, e la mia mano percepii un certo solletichio dovuto alla leggera barba.
Notai di avere la gamba dolorante fasciata e probabilmente era stato lui a fasciarla con la sua maglietta.
Capii subito che la felpa che indossavo era la sua... Sorrisi, lui stava gelando, ma nonostante tutto aveva fatto in modo che io sentissi in meno possibile il freddo.
Passai la mia mano sul suo avambraccio e con il dito marcai i lineamenti dei suoi muscoli... Era un dio.
"Mhm" mugolò muovendosi e stringendomi.
Allacciai le braccia al suo collo, tirandomi su, arrivando all'altezza del suo viso.
Gli lasciai un bacio sulla guancia e rifugiai il capo nell'incavo del suo collo.
"Logan" sussurrai.
"Ancora 5 minuti Carlos" bofonchiò, voltando il viso verso me... Quasi le sue labbra sfioravano le mie.
Risi leggermente "Non sono Carlos" sussurrai, accarezzandogli il collo.
Grazie alla luce fioca della pila, riuscii a vederlo aprire gli occhi e li sbarrò non appena vide la vicinanza dei nostri visi.
"Harper" sussurrò accarezzandomi la guancia "Oh Harper, ho avuto il terrore che tu non ti svegliassi più" mi confessò, abbracciandomi.
Sentii delle lacrime bagnare il mio collo: stava piangendo.
"Ehi, non piangere... Ci sono, sono viva" dissi prendendo il suo viso tra le mie piccole mani; passai le dita sotto i suoi occhi asciugando quell'acqua presente sulle guance.
Lo guardai per qualche secondo: le sue labbra socchiuse, i suoi capelli scompigliati e i suoi occhi rossi... Era dannatamente bello anche in quel modo... Senza contare che era a petto nudo e potevo sentire la vicinanza dei nostri corpi che non mi era d'aiuto per controllare i miei ormoni da adolescente.
"Perché siamo qui?" chiesi, cercando di pensare ad altro.
"Joker e Harley devono averci addormentato e ci hanno portato in questa stanza" mi spiegò "C'è una bomba" continuò.
Sbarrai gli occhi "Come una bomba?!"
"Io non riesco a disinnescarla... Mancano circa 5 minuti prima dell'esplosione" mi disse e abbassò il viso "Scusami se non sono riuscito a proteggerti" bisbigliò con voce rotta dal pianto, abbracciandomi.
Gli accarezzai i capelli, cercando di non piangere, cercando di trovare un lato positivo in tutta questa storia.
"Non arrenderti. Sei un mago nelle bombe... Ci riuscirai" gli sussurrai guardandolo; avevo fiducia il lui.
"Io" balbettò insicuro.
"Tu sei il migliore"
Sorrisi e così fece anche lui.
"Disinneschiamo la bomba" disse sicuro di sé.
Mi prese in braccio, mettendomi poi a sedere per terra.
Si avviò verso la bomba, ma lo fermai chiamandolo.
"Logan"
"Dimmi"
Gli feci segno di avvicinarsi; si abbassò fino a raggiungere il mio viso.
Mi morsi il labbro: o adesso o mai più.
Avevo una paura tremenda che quella bomba esplodesse, che avrei perso tutto, incluso lui.
Passai le mie mani sulle sue braccia nude per poi passarle sulla sua nuca, avvicinando il suo viso al mio.
"Ti amo" sussurrai e in un attimo la distanza fra le nostre bocche si annullò.
Finalmente potei assaporare le labbra del mio Batman, dell'uomo che aveva rubato il mio cuore da tempo.
Lui rimase un attimo sorpreso, ma poi ricambiò, poggiando le sue mani sui miei fianchi, chiedendomi l'accesso della lingua che gli diedi volentieri.
Lo sentii sorridere; gli accarezzai le spalle... Per un attimo dimenticai la bomba.
Il mio cuore batteva all'impazzata e potevo sentire il suo reagire allo stesso modo, mentre i nostri petti si univano.
Dopo due minuti abbondanti, staccammo i nostri labiati per mancanza di fiato, ma Logan sentiva già la mancanza, infatti mise le sue mani tra i miei capelli, imprimendo poi dei baci a stampo sulle mie labbra; dopodiché poggiò la sua fronte alla mia, aprendo gli occhi insieme a me.
"E tu?" chiesi affannata.
"Io cosa?" domandò non capendo.
Mi morsi un labbro... Avevo paura di fare quella domanda... Avevo paura della risposta.
"Tu" balbettai bloccandomi e inghiottendo.
"Harper, io cosa?" chiese nuovamente.
Abbassò le mani sulle mie guance, prendendo il mio viso, costringendomi a guardarlo.
"Sai che puoi chiedermi qualsiasi cosa" mi rassicurò, sorridendomi.
E fu proprio quel sorriso a darmi coraggio "Tu provi qualcosa per me?" chiesi.
Lui non disse niente, ma mi baciò dolcemente.
"Secondo te?" chiese al termine del bacio.
Sorrisi abbracciandolo, poi alzando lo sguardo, mi ricordai della bomba.
"Logan la bomba" dissi preoccupata.
Lui si alzò immediatamente e andò verso quell'ammasso di TNT.
Prima che mettesse mano a tutto quel groviglio, abbassò lo sguardo verso di me.
"Ti amo" mi disse dolcemente sorridendomi; dopodiché iniziò ad armeggiare quei fili.
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