29; Harper

A month later...

"Come va Harper?" mi chiese di punto in bianco Grace.
Scossi il capo "Come vuoi che vada... È passato un mese dall'ultima volta che ho parlato con lui, che l'ho visto. Mi manca Grace. Non sai quanto" sospirai.
"Devo dirti una cosa" mi informò.
"Sputa il rospo" la incitai.
"Per le mie grandi doti di stalking, il tuo capo mi ha assunta nel dipartimento di spionaggio della base" mi spiegò.
"Sul serio?" domandai incredula.
"Già. Ora ci vedremo anche a lavoro" rise lei.

Feci un mezzo sorriso, quando ad un tratto l'orologio emise il classico suono di quando c'è una minaccia in città.

"Il dovere mi chiama" borbottai indicando l'orologio.
"Vai, non preoccuparti"

In men che non si dica, i miei abiti mutarono in quelli di Black Girl e, in un attimo, mi ritrovai sulla spiaggia... Mi guardai intorno: un gigantesco mostro marino dominava le acque.

"Porca puttana" esclamai.
"ALLONTANATEVI DALLA SPIAGGIA" gridai alla gente.

Dovevo trovare un modo per bloccarlo, ma cosa potevo usare?

Mi guardai attorno: un enorme scoglio.

Lo sradicai dalla terra usando il potere della telecinesi, lasciandolo poi cadere sulla coda del mostro.

Mi girò la testa: non avevo mai sforzi del genere.

Presi un grosso respiro e balzai sulla schiena della creatura.

Si muoveva, sballottandomi di qua e di là.

Poco più in là, notai una grossa àncora arrugginita.

In meno di 5 secondi la lanciai sulla sua testa , lasciandolo svenire rapidamente.

Da lì in poi avrebbe pensato il capo a farlo fuori.

Scesi dalle sue squame, posando i piedi sulla sabbia.

Le persone che avevano assistito allo scontro, esultarono e tutti mi accerchiarono.

"Bravissima" "Sei la migliore" "Sei la nostra supereroina" mi sentivo gridare, finché non sentii la mano di una bambina posarsi sulla mia strattonandola.

"Ehy" la salutai guardandola e abbassandomi di fronte a lei.
"Posso farti una domanda?" chiese.
"Certo tesoro" le sorrisi.
"Dov'è Batman?" mi domandò.
Il sorriso che prima animava il mio volto, scomparì "È andato a proteggere un'altra città" risposi.
"Ti manca?" domandò ancora.
"Tanto" sussurrai sorridendo amaramente.
"Cloe" sentimmo gridare e in un attimo una signora di mezza età si avvicinò a noi "Cloe non devi disturbare le persone" la rimproverò "Mi scusi" mi disse mortificata.
"Si figuri. È una bambina così dolce" risposi, dando un buffetto a Cloe sulla guancia.
La madre prese per mano la bambina "Ciao" mi disse scuotendo la manina.
"Ciao piccola" risposi io.

Attraversai la folla stringendo mani a destra e a manca, ma ad un certo tratto mi bloccai.

Un forte crampo si era impossessato del mio addome, facendomi inginocchiare.

"Black Girl si sente bene?" "Tutt'ok signorina?" mi sentii chiedere.

Scossi il capo.
Una ragazza mi aiutò ad alzarmi "Fate largo" gridò.

Mi portò fino alla sua macchina, facendomi accomodare al posto del passeggero.

"Come ti senti?" domandò.
"Mi viene da vomitare" balbettai.
"Resisti, prendo una busta"

Dopo neanche un minuto, rimisi la colazione della mattina.

"Tieni" disse passandomi una bottiglietta d'acqua.
"Grazie" la ringraziai bevendo.
"Tu sei Harper, vero?" chiese di punto in bianco; quasi non mi andò il liquido di traverso.
"Come fai a saperlo?!" domandai.
"Sono Presley... La sorella di Logan" si presentò "So che mio fratello è Batman, me lo ha detto lui. E mi ha anche detto che aveva una cotta per una certa Harper Wood, che si è poi rivelata essere Black Girl" mi spiegò.
"Oh" esclamai "Beh, piacere Presley" dissi stringendole la mano.
"Sai dov'è mio fratello?" domandò.
"Los Angeles... È lì da un mese" risposi sconsolata.
"Perché?" chiese dispiaciuta.
"Io e lui ci siamo messi insieme, ma secondo le regole dei supereroi, non potevamo a meno che io non fossi incinta. Ci abbiamo anche provato ma niente... E così è stato trasferito" le riferii.
"Sicura di non essere incinta?"
"L'ecografia non segnava niente" risposi.
"Non è normale vomitare così... Hai già avuto altra nausea?" chiese.
"Qualche giorno fa... Ma niente di che"
"Dammi retta: fai un test" mi consigliò.
"Mh ok"
"Ti accompagno a casa?" domandò.
"Si grazie, sono distrutta"

Mise in moto l'auto e dopo circa 20 minuti arrivammo.

"Ancora grazie di tutto Presley... Vuoi accomodarti?" chiesi.
"Oh no... Sono arrivata oggi in città. Devo ancora mettere apposto tutte le cose a casa" rispose.

Ci salutammo ed entrai in casa.

Mi stesi sul letto... Quei crampi ritornarono.

Rigettai una seconda volta nel wc e ripensai alle parole di Presley.

Cercai nel cassetto del bagno un test di gravidanza... Ne avevo comprati due il mese prima.

Lo feci, aspettai 10 minuti e appena vidi il risultato non credetti ai miei occhi.

Rifeci il test: ero incinta.

Scoppiai in un pianto di gioia... Sarei diventata madre, avrei avuto un bambino.

Ma subito il mio umore tramutò: Logan non ne sapeva niente.

Corsi in camera, digitando il suo numero.

Fece due squilli, finché non rispose.
"Harper" sentire la sua voce, dopo così tanto tempo, mi aveva fatto accelerare il battito.
"Logan" balbettai singhiozzando.
"Harper cos'è successo? Stai bene?" domandò preoccupato.
"Logan sono incinta" sussurrai, sorridendo.
"Dici sul serio?" chiese bisbigliando.
"Si Logan... Io aspetto un bambino" ribadii.
"O mio Dio. È la notizia più bella della mia vita. Cristo. Diventerò padre. Ok. Sto arrivando. Sei a casa vero?" chiese frettolosamente.
"Si" risposi, non sapevo cosa dire.
"Prendo il primo aereo per Miami. Non ti muovere da lì. Sto arrivando amore mio"
"Ti amo" sussurrai.
"Ti amo anch'io piccola. Sto arrivando" ripeté per la terza volta per poi agganciare.

Mi sedetti sul letto, sorridendo come una completa imbecille.
Logan sarebbe ben presto ritornato, per stare con me e con nostro figlio... E nessuno ci avrebbe separato.

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