17; Harper
Mi ritrovai di fronte la stanza dov'era Logan.
Lo vidi attraverso il vetro: era senza maglia e il suo petto era fasciato da una benda.
Aveva dei tubi al naso per respirare e una flebo per non disidratarlo.
Vidi un medico passare accanto a me.
"Salve Black Girl" mi salutò cordialmente "Come sta?" chiesi.
"Lo abbiamo operato. La punta della lama era rimasta nel suo corpo. Fortunatamente non ha toccato nessun organo, ma ha inclinato una costola. La cosa peggiore è che il coltello era arrugginito" mi informò.
"La puntura antitetanica è stata fatta, vero?"
"Si, ma non sappiamo se siamo intervenuti troppo tardi... Ora è in coma farmaceutico. Se entro domani mattina non si sveglia, i macchinari verranno spenti" disse con un filo di tristezza.
Le labbra tremarono, gli occhi si riempirono di lacrime.
Il dottore si allontanò, lasciandomi lì da sola.
Mi avvicinai ancora di più alla lastra di vetro, poggiando una mano su di essa.
"Ti prego, svegliati" sussurrai con la voce rotta dal pianto.
Mi spostai sulla sinistra e girai il pomello della porta, entrai e la chiusi alle mie spalle.
A passi lenti, mi avvicinai a lui, sedendomi sul letto.
Gli accarezzai la candida guancia.
"Sai... Sei bellissimo anche così" ammisi.
Notai una cicatrice sul sopracciglio destro e una spaccatura sul labbro inferiore... Tutto ciò lo rendeva ancora più sexy.
Passai la mia mano sul suo braccio, lasciandogli un bacio sulla fronte.
"Ti amo tanto Logan" accarezzai le sue palpebre con il pollice "Ci sei sempre stato per me, mi hai sempre protetta, mi ha salvata tante volte... E io non posso fare niente per te. Sono inutile" sospirai, abbassando il capo e prendendo la sua mano tra le mie.
"Non sei inutile, sei la migliore"
Alzai di scatto il viso e i miei occhi incrociarono quelli di Logan.
Il mio cuore iniziò a battere forte, mentre le lacrime si rinnovarono sulle mie gote dalla gioia.
"Tu... O mio Dio" sussurrai, gettandomi su di lui, abbracciandolo.
"Ehi calma. Sono tutto indolenzito" bisbigliò dolcemente nell'orecchio.
"Scusami... È che sono così tante felice" sorrisi guardandolo, accarezzando le sue gote.
"Mi sei mancata" mi disse scrutando il mio viso.
"Sono ridotta peggio di uno zombie" irronizzai, alludendo al mio stato fisico.
"Sei sempre bellissima" affermò dolcemente, dandomi un bacio sul palmo della mano.
"Vado a chiamare un medico" lo informai.
"Aspetta" mi fermò "Prima voglio un bacio" mi disse sorridente.
Mi avvicinai al suo viso e gli lasciai un bacio a stampo sulle labbra.
"E no signorina. Questo non è un bacio degno di Batman" mi disse sorridendo sgembo.
Prese il mio viso tra le sue mani, attaccando le sue labbra alle mie.
Incominciò a baciarmi con foga, accarezzandomi le guance con l'ausilio delle dita, chiedendomi, in seguito, l'accesso della sua lingua che gli concessi.
Passai una mano sul suo collo e una tra i suoi capelli, vogliosa dei suoi baci. L'adrenalina si era impossessata del mio corpo e le farfalle svolazzavano nello stomaco.
"Credo che dovremmo fermarci qui" sussurrò maliziosamente lui, una volta finito il bacio.
"Ci stavamo solo baciando" affermai.
Rise "Forse per te... Ma non per me"
Le mie gote si colorarono di rosso, mentre mi alzai sospirando e scuotendo il capo divertita.
"Vado a chiamare il medico e torno" lo informai e lui annuì.
Quando stavo per aprire la porta, mi chiamò "Dimmi" risposi.
"Ti amo" mi disse dolcemente.
Sorrisi, passando una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio intimidita ed uscii alla ricerca di un medico.
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