1. La Mia Vita
Per la cover ringrazio petrovxfire che fa dei bellissimi lavori. Il suo libro di copertine si chiama Girl's Craps andate a dare un occhiata😉...
Spero che la storia vi piaccia❤..
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-Un biglietto grazie- dico alla ragazza dietro al bancone.
Sto per salire su una giostra che va molto veloce e durante il giro va anche a testa in giù facendo giri della morte a ripetizione.
Sono una ragazza molto paranoica,diciamo che mi spaventa un po' tutto,e siccome non voglio dare l'impressione di una che si fa sotto per tutto ho deciso di salire.
-5 dollari- risponde masticando,rumorosamente una gomma.
Prendo i soldi dal portafoglio e li metto sul bancone. La ragazza li prende e con un atteggiamento svogliato mi da il gettone.
Prendo il gettone e mi avvio ai posti.
-Andrà alla grande!- esulta Lidia. Una delle mie migliori amiche.
-Si,ovvio- dico con un tono un po finto.
In realtà mi sto già facendo sotto!
Ci sediamo vicine,dopo aver dato il gettone ad un ragazzo che si occupa di raccoglierli.
Mi volto e mi accorgo che di fianco a me c'é un ragazzo biondo con gli occhi azzurri.
Che strano,ha un viso così familiare...
Si accorge che lo sto fissando così si volta e mi sorride.
Cavolo che figura! Be' diciamo che le figure di merda sono la mia grande specialità.
Ricambio il sorriso un po' imbarazzata.
-É la prima volta che ti vedo qui,come ti chiami?- domanda osservando il mio viso attentamente.
-Elisabeth- rispondo cercando di non mostrare il mio imbarazzo.
-Christian- risponde sorridendo.
Ah...Che denti bianchi.
La ragazza del bancone parla al microfono e ci dà il segnale che la giostra sta per partire.
Con ansia cerco di attaccare la cintura ma stranamente non succede.
Cerco di riprovare con più foga ma i tentativi sono sempre scarsi.
La giostra inizia a muoversi e il mio cuore batte così forte da scoppiare.
Mantengo l'estremità della cintura con la mano cercando di farle restare unite.
Il panico mi assale e inizio a sentire una risata provenire alle mie spalle.
Mi volto lentamente. Ma non ci sono posti da dietro. Con lo sguardo riesco a vedere un ombra che passa velocemente.
Mi volto di scatto. Devono essere le luci della giostra che hanno illuminato qualcosa creando un ombra. É una cosa scientificamente provata.
La giostra inizia ad andare più veloce e dopo uno scatto per riuscire ad andare a testa in giù,mi scappa la cinta dalle mani e così cado velocemente verso il basso.
Di colpo tutta la vita mi scorre davanti.
Sto per morire! Non ci credo!
Continuo a gridare mentre raggiungo terra,ma quando mi trovo a pochi centimetri da terra mi blocco di colpo.
Non cado giù,sono ferma,qualcosa mi ha fermata. Qualcosa mi ha salvata.
-Non morirai Elisabeth. Non lo permetterò- sussurra una voce soave e dolce.
Apro gli occhi di colpo emettendo un piccolo grido e saltando,seduta,sul letto.
Beep Beep Beep
Mi volto verso l'origine del rumore e mi accorgo che si tratta della sveglia.
Emetto un gemito di sconforto e con disperazione spengo la sveglia.
Ho fatto proprio un bel sogno! Be adesso so che non salirò mai su di una giostra come quella! Questo é poco ma sicuro.
Mi alzo dal letto e aggiusto la maglia che ho usato per dormire: quella che ho "gentilmente preso in prestito" dall'armadio di mio cugino Jackson.
Abbiamo la stessa età,solo che non frequentiamo la stessa scuola,perché lui vive con i suoi a Londra.
Vado sempre a trovarlo durante le vacanze e "poche volte" mi capita di prendere le sue maglie bellissime.
Andiamo a chi non piacciono le maglie che mettono i maschi!
Cammino come uno zombie verso il bagno. Mi lavo e mi trucco dopodiché raggiungo l'armadio e prendo una maglia ( ovviamente di mio cugino) nera con uno scheletro bianco stampato sopra.
Metto un paio di pantaloncini e le mie care Converse nere.
I miei capelli castani e mossi, li lascio sciolti.
In fine prendo il cellulare e noto che sono le 7:58. vado su WhatsApp e scrivo un messaggio alle mie amiche:
Tra 5 minuti davanti casa mia?
Chiedo sul nostro gruppo.
Lidia: Ovvio!
Risponde prima Ly che ovviamente ha sempre il cellulare in mano e si sveglia alle 6 solo per scegliere i vestiti.
Mery: Sto arrivando!
Clear: Metto le scarpe e arrivo!
Rispondono dopo poco tempo. Spengo il telefono lo metto nella tasca e prendo lo zaino,nero.
-Ciao mamma,ciao papà,io vado- saluto i miei gridando per far arrivare la voce in sala da pranzo. Apro la porta ed esco.
-Beth!- esclama Lidia vedendomi chiudere la porta.
-Ly!- esclamo a mia volta abbracciandola.
Indossa una maglia bianca con le maniche in pizzo,una gonna rosa chiaro e delle ballerine bianche.
-Hello! Elis!- esclama Clear abbracciandomi e io ricambio.
-Ciao Cle- la saluto sciogliendo l'abbraccio.
Clear é una delle mie tre migliori amiche. Ha i capelli castani,molto chiari.
La conoscono dall'anno scorso e mi é sembrata subito amichevole e simpatica
-Hey là! Bettina- mi saluta Mery con voce provocatoria sapendo benissimo quanto odio quel soprannome.
Mery invece é la mia migliore amica dall'asilo. É una ragazza molto diversa da noi tre: é forte coraggiosa e anche....Trasgressiva.
Infatti il suo passatempo preferito é picchiare i bulli-rompipalle della scuola.
Io invece preferisco tenergli testa e andare via più che picchiare.
-Dillo ancora e ritroverai la tua testa in un lampione di Manhattan!- esclamo con voce irritata.
-Dov'è finita la dolcissima Beth?- chiede Lidia sarcastica.
-Sapete cosa penso sulle prese in giro- mi giustifico accigliata.
-Si,lo sappiamo- dicono in coro e poi scoppiano a ridere.
Cominciamo a camminare fino a scuola. La Beverly Hills High School.
-Cosa hai pensato per il tuo compleanno?- domanda Clear curiosa.
-Be' pensavo a qualcosa solo con voi- dico alzando le spalle.
-Assolutamente,NO!- esclama Lidia voltandosi sconcertata. Normale per una festaiola.
-É il tuo diciottesimo compleanno ,tesoro! Deve essere qualcosa di spettacolare- dice l'ultima frase guardando l'orizzonte e facendo una specie di arcobaleno con le mani.
-Ci pensi tu?- chiedo sapendo che niente l'avrebbe smossa.
Entriamo in caffetteria e Lidia sale sopra ad un tavolo attirando l'attenzione di tutti.
-Oddio che vuole fare?- domando preoccupata.
-Ti consiglio di trasferirti in Alaska dopo quello che sta per fare- dice Mery sarcastica ma anche imbarazzata.
-E dai andrà tutto bene,non farà niente di male- ci rassicura Clear facendo un gesto con le mani.
-*Colpo di tosse finto* Ehm ragazzi devo farvi un annuncio importantissimo!- comincia a dire Lidia gesticolando. Lei gesticola sempre.
-Sabato é il compleanno di Elisabeth,per chi non la conoscesse é quella ragazza li giù che per qualche motivo ora mi sta guardando male e si sta nascondendo dietro a Clear- dice indicandomi.
Mi nascondo dietro la mia amica anche se non serve a niente perché Lidia mi prende e mi porta sopra al tavolo.
-Evitate di avere altri impegni e vi faremo avere presto un invito!- esulta con un sorriso stellare.
Driiiiiiin
É ora di lezione e non ho fatto colazione per colpa di Lidia!.
-Come ti é saltato in mente?- Domando scendendo dal tavolo e squadrando Lidia.
-Ora verrà più gente!- esclama alzando le spalle tranquillamente.
-Sempre la solita- sospirano le altre iniziando a camminare.
Entriamo in classe,per fortuna abbiamo tutte la stessa lezione per prima ora,ovvero: scienza.
Almeno non é biologia,non mi va di squartare rane di prima mattina.
-Buongiorno ragazzi- ci saluta il professor McCall.
-Giorno- lo salutiamo in coro.
Io sono seduta vicino a Mery e Clear vicino a Lidia. Esattamente dietro di noi,vicino alla finestra,fila a destra.
-Qualcuno sa spiegarmi la lezione di ieri- chiede il professore posando le sue cose sulla cattedra e sedendosi.
Così ovviamente la mano la alza la ragazza più antipatica della classe,anzi della scuola,no ma che dico: del mondo!.
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