1.Caro Diario!
7 anni prima
14 Settembre 2010
Caro Diaro ,
Mi chiamo Rochelle Stevens , ho 17 anni e da oggi ti racconterò tutto quello che mi succede .
I miei genitori quest'estate hanno deciso di fare una vacanza alle Hawaii .
Non lo avessero mai fatto.
Hanno deciso di divorziare al loro ritorno , perché si sono innamorati di altre persone.
La cosa più bizzarra?
Che vivremo tutti sotto lo stesso tetto.
Si hai capito bene .
Come?
Beh , mia mamma Dolores si è innamorata di Caleb. Mio padre invece di Iris , sua moglie.
In pratica hanno fatto uno scambio di coppia!
No , non è uno scherzo.
I coniugi Hunt hanno anche un figlio , o meglio dire Iris ha un figlio.
Si , a quanto ho appreso da mia mamma ha la mia stessa età. Pare che suo padre sia morto in un incidente aereo anni fa e che Iris abbia conosciuto Caleb quando Elias era ancora piccolo decidendo di dargli il suo cognome e riconoscerlo come suo figlio , anche se non lo è biologicamente.
Tra un po' andremo a cena tutti insieme per conoscerci e sono tremendamente nervosa. Ti scrivo dopo .
Rochelle
Chiudo il diario e lo ripongo nello scatolone. La mia camera è a dir poco un disastro . Ci sono scatoloni ovunque, vestiti in valigia e ancora tante cose da impacchettare.
Ci trasferiremo dall'altra parte della città , ad Hazen Drive .
Ci allontaneremo dalla scuola ma mamma mi ha detto che siccome anche il figlio di Iris frequenterà la BHHS , andrò con lui che possiede già una macchina.
Spero di andarci d'accordo. Non vorrei prendere l'autobus ogni mattina.
Dalla Gregory Way, dove abito attualmente sono dieci minuti a piedi . Dalla Hazen Drive penso molto di piu.
<<Rochelle!>>
Eccola!
Alzo gli occhi al cielo e sbuffando apro la porta per vedere cosa vuole mia madre.
<<Che c'è mamma?>> grido dal uscio della porta per farmi sentire di sotto
<<Sei pronta? Sbrigati dobbiamo andare!>>
Sbuffo di nuovo
<<Un momento e scendo>> Chiudo la porta e mi catapulto davanti allo specchio . Guardo il mio riflesso e faccio un paio di giri su me stessa . La gonna ampia dell'abito rosa cipria svolazza ad ogni giravolta. Mi piace .
Copro le braccia scoperte con una giacca di pelle nera e indosso delle ballerine altrettanto nere. Non voglio indossare i tacchi. Non vorrei che pensassero che mi sono acchittata per loro .
Sia chiaro , se anche i miei genitori stanno con altre persone , ho la fortuna di vivere con entrambi , quindi per me niente cambierà.
Applico un velo di rossetto nude e abbondante mascara che risalta il castano dei miei occhi. I capelli li raccolgo in una coda disordinata . Prendo la pochette e faccio un bel respiro <<Andrà tutto bene>> mormoro tra me e me , prima di scendere di sotto dove i miei mi aspettano.
-
Il tragitto in auto dura più del dovuto . Mia madre indossa un abito rosso fin sopra il ginocchio , i capelli , ormai biondi ricadono sulle sue spalle in onde sinuose e i grandi occhi castani messi in risalto da una matita nera e abbondante mascara guardano persi fuori dal finestrino.
Mia madre è il quadro della semplicità , come me d'altronde. Non passo mai ore ed ore davanti allo specchio come tutte le oche della mia scuola.
Acqua e sapone.
Non devo essere bella per nessuno.
Mio padre azzarda a chiedere quanto tempo manca alla mamma , che in risposta sbuffa e lo liquida con un gesto della mano.
Papà continua a concentrarsi sulla strada e a seguire le indicazioni del navigatore. Anche lui sembra teso , come noi del resto. Indossa una camicia bianca e un pantalone classico blu .
Nonostante i suoi anni , è affascinante. Le sue iridi color cielo metterebbero KO anche Angelina Jolie.
Non scherzo!
La mamma conosce il posto è gia stata qui, ma non ha voluto dire niente di più.
Sbuffo rumorosamente. Mi sto annoiando.
La mia pochette vibra .
Afferro il cellulare che mi avvisa dell'arrivo di un messaggio
[Da Marion : Hey come sta andando? Sei già arrivata? Com'è il tipo? Ps. Attendo con ansia il ReportDiary ]
Sorrido davanti al display e digito la risposta
[A Marion : Sono in auto. Manca ancora un po' . Ho l'ansia. Augurami buona fortuna! P.s. ReportDiary in aggiornamento ]
Dopo attimi interminabili , eccoci arrivati . Siamo sulla Santa Monica Boulevard .
Scendiamo dall'auto e difronte a me ritrovo un ampio locale con delle vetrate e le pareti in mattone . La tenda che sovrasta l'ingresso è nera e sopra si legge perfettamente Joss Cuisine .
Appena varchiamo la soglia , un uomo avvolto in un abito nero elegante ci viene incontro.
<<Prego i signori hanno prenotato? >> chiede con tono pacato.
<<Si ... Hunt>> si affretta a dire mia mamma.
L'uomo guarda qualocosa sul suo palmare
<<Seguitemi prego>>
Ci inoltriamo nell'elegante locale a tema orientale. Sorpassiamo i tavoli occupati e saliamo una rampa di scale.
Appena arriviamo in cima , c'è solo un grosso tavolo rotondo con quattro camerieri con le mani dietro la schiena che aspettano per servire qualcosa.
Wow!
Che sciccheria.
Ma ... non è che sono ricchi?
Insomma la mamma è una semplice impiegata in banca, mentre papà lavora al dipartimento di polizia.
Si ... è un poliziotto.
Abbiamo sempre vissuto bene , mai nel lusso sfrenato che in questa città fa da capolinea.
Ci avviciniamo al tavolo dove sono seduti una signora bionda molto bella e aggraziata , e un uomo alto con un fisico da urlo .
Brava mamma , bel colpo!
Oh mio dio .... L'ho pensato davvero?
Queste domande e risposte tra me e me devono finire!
Mi sento leggermente a disagio quando la mamma si fionda sulle labbra di ... com'è che si chiama? Ah si Calef!
Caleb!
Fa lo stesso!
Non cominciare a prendere parola sai?! Non ho bisogno di te !
Continua a ripetertelo ...
Ecco la mia vocina interna!
Welcome Baby!
Finiscila , sei ridicola.
<<Lei deve essere Rochelle >> la donna bionda si avvicina.
Iris , si chiama Iris!
Si quello che è !
Indossa un abito con maniche a tre quarti color crema che arriva fino al ginocchio , dei tacchi e una parure di perle bianche .
I suoi occhi azzurri mi scrutano con attenzione e dolcezza .
<<Piacere Rochelle>> allungo la mano per smorzare quell'imbarazzo che si è creato , penso solo dal canto mio.
<<Iris ! Gabriel mi ha parlato tanto di te >> dice afferrando con decisione la mia mano.
Papà gli cinge la vita e la bacia tra i capelli.
Mi fa uno strano effetto a dire il vero.
Insomma ha sempre dedicato tutte le sue attenzioni alla mamma e me , mentre ora ... dovrò dividerle con una sconosciuta le sue attenzioni.
Quasi quasi mi pento di essere stata cosi accomodante.
Insomma potevo benissimo ribellarmi e dire che a me non andava a genio il fatto di vivere in casa con tre sconosciuti. Ma cosa avrei ottenuto? L'allontanamento di uno dei due.
Così facendo invece li avrò sempre accanto , entrambi.
Un lieve sorriso si stampa sulle mie labbra quando papà mi dà un buffetto scherzoso sulla guancia , quasi come se avesse capito che i miei pensieri stavano prendendo la direzione sbagliata.
<<Rochelle!>> mi richiama mia madre dall'altro lato del tavolo.
Mi volto e con un cenno della mano mi fa segno di raggiungerla.
<<Scusami Iris >>
<<Tranquilla vai >>
Sorrido e raggiungo la mamma.
<<Caleb lei è mia figlia Rochelle>>
Caleb mi sorride e mi tira in un abbraccio inaspettato
<<Sei tale e quale a tua madre , bella come lei>>
Arrosisco , sia per l'abbraccio che per il complimento
<<G-grazie>> farfuglio sciogliendo l'abbraccio
Sorride e poi si volta per baciare la mamma che stava fissando la scena con occhi lucidi.
Il disagio è tornato.
Ma ... un momento ... Iris non aveva un figlio?
Mi volto verso di lei per domandare ma ..
<<Oh eccolo , Elias caro siamo qui!>> agita elegantemente una mano verso le scale.
Quando mi volto quasi mi strozzo con la saliva.
Questo è il figlio di Iris?
Bel bocconcino eh?
Sta zitta!
Ammettilo che è un bocconcino stronza!
Fanculo!
Un ragazzo alto e muscoloso si avvicina sempre di più .
I capelli castani ramati sono in disordine , l'accenno di barba mette in risalto la sua mascella pronunciata , e i suoi occhi ... sono due pietre dorate.
Sembra uscito da una rivista di moda.
Indossa un completo blu scuro elegante con camicia bianca.
Mi maledico mentalmente per non aver messo i tacchi.
Sei un tappo di sughero in confronto a lui!
Ignoro la mia vocina maledetta.
<<Scusa per il ritardo>> si avvicina ad Iris e le bacia la guancia.
Poi si volta verso mio padre e allunga la mano salutandolo educatamente.
Caleb e la mamma si avvicinano e lo salutano.
Io invece rimango lì imbambolata a guardare la scena.
Devo condividere la mia quotidianità con Lui?
Quando si accorge della mia presenza , mi squadra da capo a piede e poi mi rivolge la parola con un sorriso smagliante
<<Ciao , come và?>>
Arrossisco violentemente.
Cazzo ma perché sono così emotiva?
<<Ciao, bene grazie>> chino il capo e comincio a tormentarmi le mani.
Maleducata!
Alzo il capo e lo vedo avvicinarsi .
Quando è difronte a me allunga la mano
<<Elias Hunt>> sorride
Che bel sorriso ...
<<Rochelle Stevens>>
La afferro appena e sento una scossa percorrermi la spina dorsale.
Sembra averla percepita anche lui , lo capisco dallo sguardo stranito che mi rivolge.
<<Bene , vogliamo sederci e cominciare a cenare?>>
Mia madre rompe il ghiaccio con questa frase , forse accortasi del mio imbarazzo.
Prendiamo posto e io inevitabilmente mi ritrovo accanto ad Elias.
Come se la cosa ti dispiacesse ...
Vuoi chiudere il becco si o no?
NO!
-
La cena procede tranquillamente . Abbiamo parlato del più e del meno , della scuola e dei nostri "Hobby".
Ho appreso anche che Elias prima della separazione di sua madre con Caleb frequentava un istituto privato a Los Angeles , dormiva in un appartamento lì, tornava solo il fine settimana.
Non capisco perché abbia scelto di frequentare una scuola pubblica.
Ho appreso anche che Iris è un architetto di successo . Vende e costruisce ville ai ricconi della California, mentre Caleb è un imprenditore . Ha una catena di negozi d'abbigliamento. Sono più che benestanti.
La cosa non mi entusiasma poi tanto.
Elias apparentemente sembra un ragazzo introverso , educato e gentile.
Ma come si sa l'apparenza inganna , ed è troppo presto per trarre conclusioni.
<<Due giorni e la villa sarà pronta, possiamo fare il trasloco ad inizio settimana , che ne pensi Dolores?>> dice Iris rivolgendosi a mia mamma
<<Sarebbe perfetto , ho ancora delle cose da impacchettare e devo vendere i mobili >>
Un momento...
Vendere i mobili?
<<Perché dobbiamo vendere i nostri
mobili?>>
Apro bocca senza riflettere , attirando l'attenzione di tutti , tranne quella di Elias , che continua a gustare la sua Red velvet.
<<Ma come perché cara? Avremo una villa super ammobiliata e ... >>
Sbatto entrambe le mani sul tavolo e balzo in piedi interrompendo mia madre
<<Io non voglio!>> sentenzio
Gli occhi pizzicano ma non voglio piangere ... non adesso...
<<Tesoro ti prego non fare cosi ...>> continua mio padre cercando di calmarmi
<<Non fare così? Ma non capite che io sono legata ad ogni oggetto della "nostra"
famiglia? >>
Mia madre china il capo e mio padre fa lo stesso.
Sono mortificati , sanno bene io come sono fatta , e sanno bene che nonostante abbia accettato la situazione non mi piace molto.
<<Perché non ti siedi e la smetti con questa sceneggiata?>>
Come?
Ruoto la testa accanto a me , da dove proviene quella frase.
Elias mi sta guardando con aria di sufficienza.
Tremo dalla rabbia.
Chi si crede di essere questo ragazzino?
<<Come scusa?>>
<<Mi hai sentito benissimo>>
Ok adesso lo faccio male sul serio.
<<Elias ...>>
Iris richiama suo figlio che gli rivolge uno sguardo privo di emozioni.
<<Rochelle , sta tranquilla, puoi portare tutto quello che vuoi con te . Lo possiamo sostituire se ti fa sentire più a tuo agio>>
Sia benedetta questa donna. E' l'unica che in mezzo a tutte queste persone è riuscita a capire il mio stato d'animo.
Nemmeno mia madre c'è riuscita . Ultimamente si è concentrata solo su come coronare la sua storia d'amore. Mi ha trascurato.
Per fortuna Marion è sempre con me.
Ci diciamo sempre tutto , sia di persona che tramite il nostro diario.
Vorrei fosse qui con me adesso.
Annuisco debolmente e torno a sedere.
Rimaniamo per un'altra mezz'ora . Io non ho più proferito parola , e nemmeno Elias.
Come avevo detto?
Educato?
Timido?
Riservato?
Al diavolo! Lo odio!
Ci salutiamo all'uscita e torniamo ognuno nelle rispettive case.
Il tragitto verso casa è silenzioso , nessuno proferisce parola , o meglio nessuno vuole.
-
<<Non pensavo che Victor avesse ancora il coraggio di parlarti>>
<<Già nemmeno io , e la cosa mi secca parecchio>>
Io e Marion siamo sedute a mensa , dopo una mattinata passata a sopportare il Professor Garcia , lui e la sua noiosa Storia dell'arte.
Stiamo discutendo dell'ultima bravata di Victor Owen , il mio ex ragazzo.
Si ... nonostante mi abbia scaricata e messo in ridicolo davanti a tutta la scuola , ancora si ostina a volermi parlare ed essermi amico.
Io e Victor ci siamo voluti bene sul serio , ma a quanto pare per lui era più importante mantenere alta la sua reputazione da playboy piuttosto che stare con me.
<<La cena non è andata bene , vero?>>
Mi fermo di scatto con la forchetta a mezz'aria dalla quale sgocciola il mio petto di pollo colmo di limone.
Marion riesce sempre a cogliere il mio umore.
Il diario non l' ho scritto ieri , poiché appena sono tornata a casa mi sono catapultata sul letto e ho pianto in silenzio per tutta la notte , fino a stancarmi e dormire due ore appena.
Non mi sono mai sentita cosi umiliata, e il fatto che le cose comunque non cambieranno non aiutano il mio umore.
<<Beh ... non come credevo>>
Rispondo appena riprendo padronanza della mia persona.
<<Lui com'è?>> si azzarda a chiedere Marion
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo
<<Uno stronzo !>> sentenzio , guadagnandomi una risata di gusto da parte sua.
<<Non c'è niente da ridere , e la cosa più tragica è che frequenteremo la stessa scuola , spero non gli stessi corsi , altrimenti veramente valuto la possibilità del suicidio>>
<<Come sei tragica!>>
<<Marion non hai idea di quanto sia sbruffone>>
<<Forse perché non sa ancora come comportarsi con te>>
La guardo accigliata
<<Mi spiego meglio : dagli il tempo di conoscerti e di farsi conoscere , non trarre conclusioni affrettate e cerca di andarci d'accordo>>
Ha ragione . Dopotutto ci siamo visti solo una volta, come faccio a dire che è uno stronzo? Anche lui doveva essere parecchio nervoso quella sera , ed io con quel capriccio a dir poco infantile non ho fatto altro che peggiorare la situazione.
<<Seguirò il tuo consiglio>> la informo prendendo un sorso dalla mia lattina di coca cola.
<<Ne sono felice>> Marion imita il mio gesto e consumiamo il resto del pranzo a ridere e scherzare.
-
Il week end è passato tra scatoloni e valigie. Alla fine la mamma ha deciso di vendere tutto , tranne che la mia camera . Almeno quella ho voluto che rimanesse cosi com'è . Infatti è stata premura di Iris informare l'arredatore d'interni di lasciare una camera senza mobili , in modo che potessi piazzarci i miei.
Ora siamo nel soggiorno , papà e Caleb stanno portando di sopra le valigie per sistemarle , invece io la mamma e Iris siamo nel grosso soggiorno a tirare fuori dagli scatoloni alcuni utensili da riordinare e sistemare un po' per tutta la casa.
Elias?
Sul divano con il suo cellulare tra le mani.
<<Cosa cuciniamo stasera Dolores?>> chiede Iris a mia madre , che con un viso affranto e stanco risponde di non averne la più pallida idea.
<<Perché non andate a fare la spesa? Ci pensiamo noi qui>>
Mia madre si rivolge a me e Elias , che ci guardiamo in faccia confusi come per dire "Parli con me"?
<<Mamma veramente ...>>
<<Ok , su andiamo Rochelle>>
Elias balza in piedi e mi raggiunge porgendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi.
Sbuffo rumorosamente e declino il suo aiuto , alzandomi da sola.
Si ok avevo detto e promesso a Marion di provarci , ma cosa ci posso fare se la presenza di questa persona mi dà sui nervi?
Si ... dicono tutte cosi !
Sparisci!
Mi precipito fuori dalla villa senza aspettarlo , non so nemmeno dove andare. Questa zona di Beverly Hills è come se fosse un altro pianeta per me.
Elias compare alle mie spalle , con una Chewingum in bocca
<<Andiamo in macchina , le attività commerciali sono un po' fuori mano>>
Mi informa e comincia ad avanzare verso il garage
<<TI ASPETTO QUI>> gli grido e lui mi congeda con un gesto della mano.
Come vola il tempo ... sembra ieri che cominciai a frequentare la BHHS , e invece sono già al quinto ed ultimo anno.
Chissà cosa mi riserverà il futuro , questa nuova convivenza con persone apparentemente gentili ed educate.
Non capisco la loro scelta , ma chi la capirebbe?
L'amore fa fare cose folli ...
Io non posso dire nulla a riguardo, perché non ne so abbastanza.
Victor l'ho voluto bene ,forse quasi amato , ma ero troppo piccola ed ingenua per accorgermene.
<<Vogliamo andare o vuoi restare un altro po' qui a fantasticare su chissà cosa?>>
La voce di Elias mi riporta alla realtà . Quando alzo gli occhi lo ritrovo alla guida di una grossa Range Rover nera .
Un ragazzino guida quest'auto?
<<Scusa tu guidi questa?>>
Domando stupidamente , lui fa spallucce e mi segue con lo sguardo fino a quando non salto al lato passeggero , infilando la cintura per poi perdermi di nuovo nei miei pensieri.
The club isn't the best place to find a lover
So the bar is where I go
Me and my friends at the table doing shots
Drinking fast and then we talk slow
Come over and start up a conversation with just me
And trust me I'll give it a chance now
Take my hand, stop, put Van the Man on the jukebox
And then we start to dance, and now I'm singing like
Girl, you know I want your love
Your love was handmade for somebody like me
Come on now, follow my lead
I may be crazy, don't mind me
Say, boy, let's not talk too much
Grab on my waist and put that body on me
Come on now, follow my lead
Come, come on now, follow my lead
I'm in love with the shape of you
We push and pull like a magnet do
Although my heart is falling too
I'm in love with your body
Ed sheeran con Shape of you risuona nell'abitacolo . Io ed Elias non abbiamo proferito parola.
Io troppo persa nei miei pensieri , e lui forse troppo sbruffone per rivolgermi la parola. Ha insistito lui per venire a fare la spesa insieme , e adesso non si degna nemmeno di chiedere una qualsiasi cosa , che tipo!
<<Come sei docile oggi Rochelle ,l'altra sera a cena mi sembravi molto più battagliera , dimmi che cosa ti è successo? Hai deciso di arrenderti?>>
Alle sue parole scatto la testa verso di lui , mi meraviglio come il mio povero collo non abbiamo subito conseguenze , uno strappo era il minimo
<<Dovresti far qualcosa per adattare quel bel faccino a quall'aria da sbruffone>>
Le parole escono a raffica e senza nemmeno che me ne renda conto
<< Invece la tua faccia si adatta molto bene al carattere ... dico davvero sai?>>
Lo guardo in cagnesco , poi comincio a torturarmi le mani e a fissarle come se fossero la cosa più interessante del mondo ...
<<Va bene confesso , mi ero sbagliata , sono contenta lo stesso , anche senza " le mie cose" per tutta la casa , mi sento comunque a mio agio>>
Elias si ferma ad un semaforo rosso e si volta a guardarmi facendo scoppiare il palloncino fatto con la chewingum
<<... e poi la casa nuova mi piace , si ho dovuto salutare molti amici che avevo nel quartiere , ma ne incontrerò sicuramente degli altri , ci vorrà un po' di tempo ma ... certo se saranno tutti quanti come te e Victor ... preferisco non conoscere nessuno e starmene per i fatti miei ... MI ASCOLTI?!>>
Grido l'ultima frase facendolo sobbalzare , poi continuo a raffica , la mia linguaccia non vuole saperne di tacere , e poi ... davvero ho nominato Victor?
<<Non mi farò influenzare da questa storia d'ora in poi deciderò io della mia vita !>>
Elias riprende a guardare la strada
<<Va bene , hai ragione ... ma calmati e prova a pensare ai lati positivi , ad esempio abbiamo due famiglie e non è da tutti . Adesso basta e smettila di arrabbiarti ... non vuoi provare ad essermi amica ? >>
Accosta l'auto nel parcheggio del supermercato e si volta verso di me , sorridendomi e porgendomi la mano ...
Arrosisco violentemente ...
Esserti amica?
Cazzo Elias , sei bello da mozzare il fiato!
<<Allora?>>
Che gli dico? Aspetta una risposta ...
Tu non vuoi essergli amica giusto?
Ma che cosa vuoi tu?
Consigliarti e non lasciarti fare la più grande cazzata dell'ultimo secolo !
<<Va bene ... >> sussurro
Va bene ? No ma dico ti ascolti?
Oh sta zitta!
Allungo la mano per stringergliela e lui mi poggia qualcosa sul palmo
<<Che cos'è?>> appiccica ed è umida
<<Gomma americana>> e scende dall'auto cominciando a ridere come un matto
Sgrano gli occhi e divento rossa di rabbia . Scendo dall'auto sbattendo la portiera con violenza. Che razza di stronzo , mi ha presa in giro!
Comincio a correre verso di lui , e lui fa lo stesso , andando dalla parte opposta
<<SE TI PRENDO !>>
Elias continua a ridere e a correre , e io lo rincorro. Sembriamo due bambini in questo momento , due bambocci che si fanno i dispetti!
<<FERMATI SE SEI UN UOMO>> grido ancora , se gli metto le mani addosso lo trucido , parola mia.
-
La spesa è stata fatta , e alla fine abbiamo preso solo cibo spazzatura: Patatine , coca-cola , cioccolata , kebab ... quando siamo ritornati a casa i nostri genitori avevano già ordinato le pizze , poiché Iris e la mamma erano stanche per cucinare , in compenso però , la casa è tutta in ordine, così dopo una doccia super rilassante , ci siamo seduti a tavola e abbiamo consumato la cena , tra risate e chiacchiere inutili .
Ora sono in auto , sto aspettando quello stronzo di Elias che non si decide a scendere ... se avessi avuto la patente lo avrei già lasciato a piedi!
Suono il clacson per la quarta volta e mi sporgo dal finestrino
<<ELIAS VUOI DARTI UNA MOSSA?>>
<<Eccomi pazza squinternata , sono qui>>
Balza in macchina con un rapido movimento e mette in moto , per poi sfrecciare verso la strada .
Come al solito è splendido , indossa una T-shirt nera e un paio di jeans skinny bianchi , occhiali da sole e ... profumo a gogò , io invece mi sono vestita al buio , indosso un jeans scuro e una felpa di due taglie più grandi grigia, zero trucco e capelli raccolti in una coda disordinata.
<<Ti sei gettato l'intera ampolla di profumo al collo?>>
Lui ride di gusto , mostrando la sua dentatura perfetta e bianca, le sue labbra carnose e rosee sono incurvate e come Buongiorno non potevo chiedere di meglio...
<<Sei sempre cosi acida la mattina? Sai credo che del latte scaduto sia molto più dolce di
te ... >> dice continuando a ridere e a tenere gli occhi sulla strada .
Alzo gli occhi al cielo e metto i piedi sul cruscort , poi incrocio le braccia e le porto al petto , guardando fuori dal finestrino.
<<Hey Signorina , i piedi ... giù!>>
Mi volto e lo guardo con aria di sufficienza , poi quando si volta verso di me gli faccio una linguaccia e riporto lo sguardo altrove.
Ride di nuovo di gusto ...
<<Okkey ...>> sussurra tra se e se .
Arriviamo a scuola con dieci minuti di anticipo , le strade erano stranamente deserte e non ci abbiamo messo molto , siccome Elias ha guidato come un pazzo .
<<E' tutto ok?>> chiede dal nulla . Sgancio la cintura e poi mi volto verso di lui <<Perché non dovrebbe? Sei tu quello nuovo , non io >> ed è la verità ...
<<Saprò cavarmela , tranquilla>> mi fa l'occhiolino e insieme scendiamo dall'auto per raggiungere l'ingresso della scuola.
Gli studenti sono tutti in cortile e ci guardano come se fossimo alieni , le ragazze hanno occhi , ovviamente , solo per Elias.
Gelosa?
Chi io? Sei fuori strada...
Si ... ho notato!
Finalmente dopo un po' di metri riesco a scorgere tra la folla , la chioma bionda di Marion ...
Mi metto a correre e la raggiungo , lasciando Elias dietro , concentrato sul suo cellulare .
<<Buongiorno Marion>> le do una pacca sulla spalla quando sono abbastanza vicina <<Ehilà Rochelle , buongiorno a te>>
<<Come và?>> chiedo , non ci siamo sentite molto in questi giorni a causa del trasloco e non ho avuto nemmeno tempo di scrivere il ReportDiary <<Tutto ok grazie , piuttosto a te come va con Victor?>> Marion usa un tono un po' troppo alto <<Shhh ... non parlare cosi forte , potrebbero sentirti , sei l'unica alla quale sto raccontando tutto quello che mi sta succedendo ... non mi và che lo sappia tutta la scuola!>>
Marion si porta la mano alla bocca e sorride <<Perdonami>> io ricambio il sorriso e comincio a guardare il cielo . E' una bella giornata , ormai l'estate è finita da un pezzo , ma le giornate sono sempre belle e il caldo è si meno afoso , ma comunque non è andato via <<Non pensavo di trovarti così di buon
umore >> Marion mi strappa di nuovo ai miei pensieri <<Invece ti sbagli , perché qui a scuola posso dimenticare per un po' le facce curiose di quelli che abitano con me , questo è un rifugio qui posso ... AHIA!>> Elias mi affianca dandomi la cartella dietro alla testa ...
<<Che cazzo ti dice quel fottuto cervello vuoto che hai?>> Elias sta ridendo come un matto <<Così impari a lasciarmi da solo>> si giustifica poi .
<<Io sono Marion >> la mia amica allunga la mano verso di lui che afferra con decisione
<<Elias Hunt>> sorride e poi riporta l'attenzione su di me .
Lo guardo in cagnesco ...
Alle mie spalle vedo Victor affiancare Marion e io di conseguenza mi incammino velocemente ,trascinando Elias con me che continua a punzecchiarmi.
Ma purtroppo dopo qualche minuto sento chiamare il mio nome
<<Rochelle>>
Alzo gli occhi al cielo e mi fermo . Quando mi volto Victor mi si para davanti <<Dimmi Victor , cosa c'è?>> Victor ... ma quando mai mi ha dedicato tutte queste attenzioni ?!
<<Volevo chiederti se dopo le lezioni ti và di allenarti>>
Allenarmi ... e da un bel po' che non prendo una racchetta tra le mani ,Victor ed io pratichiamo entrambi il Tennis , siamo in squadra dal primo anno , è li che l'ho conosciuto.
<<Volentieri , ho un bel po' di tensione da scaricare , magari mi riprendo>> accetto davvero volentieri , il tennis è sempre riuscito a calmarmi, poi il fatto di restare un po' lontano da casa non mi dispiace ...
<<Bene , vogliamo andare?>> Victor si pone tra me ed Elias .
Oh ...credo di aver capito il suo gioco . Guardo Marion e poi Elias , che in men che non si dica si allontana senza dire una parola
<<Ok Victor , andiamo>>
Marion mi guarda sbalordita , e io in risposta faccio spallucce.
Perché non ho detto nulla ed ho lasciato che Victor interferisse nuovamente nella mia quotidianità? E' una banale sciocchezza quella che ha fatto , ma comunque non glielo impedito. Il fatto è che quando mi è accanto ancora mi fa effetto.
Non ha degnato nemmeno di uno sguardo Elias , invece lui da ragazzo intelligente che è , se ne andato senza dire una parola.
Uff ... che casino!
Dopo ben tre ore di matematica , io e Marion siamo sedute a mensa . Elias è scomparso dal mio radar , non l'ho più visto .
<<Oggi Isabel si è superata con il purè , ci ha messo anche il prosciutto cotto dentro>> Marion addenta l'ultimo cucchiaio di purè e mi rivolge un sorriso , che debolmente ricambio. Non faccio che pensare a stamani ... e se Elias si fosse offeso e non vuole più parlarmi? Cazzo ma perché non ho fatto nulla?
<<Ahahahah ... si e poi sono sceso giù come un fulmine>>
La sua voce ....
Mi volto verso il fondo della mensa , e scorgo Elias seduto ad un tavolo ... attorniato da almeno venti ragazzine.
Il sangue comincia a ribollermi nelle vene e la lattina di coca cola che ho tra le mani la sto accartocciando sempre di più ...
<<Rochelle ...che cosa stai ...>> Marion non completa la frase , quando sente anche lei le risate di quelle oche e si volta verso quel tavolo
<<Oh ...>> dice semplicemente.
In risposta mi alzo dal tavolo senza dire nulla e mi porto nei corridoi .
Cammino freneticamente verso l'armadietto , devo prendere il libro di italiano
<<Devo visitare la scuola>>
Mi fermo su i miei passi e mi volto di scatto
<<Beh ci sono almeno cento ragazzine che possono mostrartela , perché rompi a me?>>
Si avvicina con il suo solito sorriso furbo e le mani in tasca
<<Si lo so , sarebbero liete di mostrarmi anche altro , ma io voglio che mi accompagni tu >>
Alzo gli occhi al cielo <<Sei disgustoso , e poi l'erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re >>
Alla mia metafora ride , di nuovo, poi si morde il labbro e avanza ancora un po' verso di me <<Sii gentile Rochelle , per favore>> sbuffo rumorosamente , poi lo sorpasso dandogli una spallata poco femminile.
Decisamente!
<<Andiamo rompicoglione>> il suo sorriso si allarga e mi si para accanto cominciando il tour della scuola con me.
<<Questa è l'aula di anatomia umana invece>> quando mi volto verso di lui mi sta guardando ancora con quel sorriso da coglione sulle labbra
<<Che c'è?>> chiedo spazientita , lui fa spallucce <<Deve essere interessante frequentare il corso di anatomia umana con
te >> ammicca con fare malizioso , ma che gli prende?
La mia faccia prende fuoco ...
<<Elias!>> gli do un pugno sul braccio , lui fa una smorfia ma non credo minimamente di averlo scalfito , è una roccia!
<<Rochelle , Elias ... cercavo proprio voi >> la voce del Professor Morris richiama la nostra attenzione <<Oh ciao Frank>> Elias lo saluta , chiamandolo per nome , e qui da meno di tre ore e già fa come gli pare ,sono in molti a farlo , poiché è il nostro professore di ginnastica . Frank è molto giovane e simpatico , tutte quelle del quinto anno hanno una cotta per lui <<Salve Professor Morris>> lo saluto , e lui mi sorride .
<<Tieni Elias , sono alcuni moduli che devi compilare per completare l'iscrizione >> gli porge una cartellina color avorio di carta
<<Grazie>>
<<Immagino abbiate molto da fare per riorganizzare le vostre vite , ma sappiate che sono sempre disponibile se avete bisogno >> conclude Frank <<Grazie mille , sempre gentilissimo Prof>> lo ringrazio
<<A presto ragazzi>> ci saluta e va via .
<<Frank è in gamba , sicuramente farà molta strada e poi è sempre così carino e sorridente>> e lo penso davvero , Frank è davvero una persona dolce e disponibile , non ci penserei due volte a chiedergli consiglio qualora dovessi trovarmi in difficoltà . Poi riporto l'attenzione su Elias , che si sta fissando i piedi poggiato al muro
<<Tu hai già deciso quale sport praticare?>>
Lui mi guarda , poi si stacca dal muro e riprende a camminare ed io di conseguenza lo seguo
<<Non lo so , a Los Angeles praticavo basket , oltre alla palestra , ma ora non so ancora se continuare lo stesso anche qui o no>> .
Lo guardo un po' stordita , caspita , faceva un sacco di cose a Los Angeles , ed io che pensavo che i ragazzi li frequentavano solo feste e facevano sesso .
<<Beh dovresti decidere ...>>
Lui mi guarda per qualche secondo , poi si ferma e guarda fuori dalla vetrata che dà nel giardino interno della scuola
<< A dire il vero , penso che non frequenterò nessuno sport ... non mi và >> mi affianco a lui e mi azzardo a chiedere
<<Si può sapere perché? >>
Lui continua a guardare fuori dal vetro
<< Non voglio seguire programmi prestabiliti , ho cose ben più importanti a cui pensare>> l'ultima frase suona un po' scocciata , così decido di lasciarlo perdere , annuendo e basta.
Come è strano , non deve nemmeno prepararsi agli esami d'ammissione al College, provenendo da una scuola privata , ha abbastanza crediti da riuscire ad entrare in qualsiasi College, non lo capisco ... chissà cosa gli passa per la testa ...
<<Hey cos'è quella struttura laggiù?>> chiede dal nulla
<<Dove?>> domando seguendo la direzione del suo dito
<<Oh quella è la biblioteca , ma non ci và mai nessuno>>
La fissa per un po' , poi il suono della campanella mi riporta alla realtà <<Cazzo , è ora ... andiamo >> faccio per andare verso l'armadietto per prendere il libro ed andare alla prossima lezione , ma mi fermo sui miei passi quando vedo Elias andare dalla parte opposta alla mia
<<Ci vediamo >> mi saluta
<<Dove vai?>> domando
<<Vado a fare ginnastica >>
A fare ginnastica? , mah ... chi lo capisce è bravo .
-
Ha preferito andare a fare ginnastica invece che seguire la lezione ... è davvero incredibile.
La domanda è :Perché si comporta così?
"Hai mai pensato di andare via e non tornare mai più? Scappare e far perdere ogni tua traccia , per andare in un posto lontano e ricominciare a vivere , vivere una vita nuova , solo tua , vivere davvero? Ci hai mai pensato?"
La professoressa Greenwich continua a leggere Il fù Mattia Pascal ,ma la mia testa è altrove , quasi come sempre.
Ultimamente con tutta questa storia dei miei genitori e anche Victor, non ho avuto un momento sereno e spensierato.
Ora ci si mette anche Elias ...
E' proprio strano!
Al termine dell'interessante lezione della Greenwich , ci spostiamo tutti in palestra . Elias dovrebbe già essere qui da un ora ...
Dopo aver indossato leggins e canotta e delle comode scarpe da ginnastica , entro nel grande campo da basket , che usiamo anche per fare ginnastica.
Il professor Morris però ha avuto la brillante idea di organizzare una partita di basket .
Sbuffo a quella decisione , poiché so che non è stata partorita da lui questa insana idea ...
Mi guardo per un po' intorno mentre alzo i capelli castani in uno chignon disordinato , per evitare che i capelli mi svolazzino in bocca .
<<Bene ragazzi , cominciamo >> Frank ci avvisa dell'inizio dei giochi e io finalmente riesco a scorgere Elias in tutto il suo splendore .
Indossa un pantaloncino da basket e una canotta coordinata ... il che lascia poco all'immaginazione...
I muscoli sono in bella vista e la sua pelle è perlata da un velo di sudore ...
Ho mai detto quanto trovi sexy il sudore?
Non è il sudore ad essere sexy , dio che schifo , ma è lui ad esserlo!
Ah ecco , è quello che volevo dire comunque.
Resto al centro del campo come una stolta a fissare ogni suo movimento ...
Prende facilmente possesso della palla , ma Victor gli si para davanti , quasi lo avevo dimenticato, lo marca con fare deciso , come se si stessero contendendo qualcosa ... ma cosa?
Te , idiota!
Nhaa ma che dici ... me? No non è proprio possibile!
Elias lo supera con estrema facilità e con un balzo , sopra le grida di queste squinternate che gli fanno il tifo , fa canestro .
<<SIIIII BRAVO ELIASSSSS>>
<<ELIAS , ELIAS , ELIAS>>
La palestra si è appena trasformata in una specie di stadio che tifa e vede solo ed unicamente Elias Hunt ...
E' bravissimo ed instancabile ... chissà perché ha deciso di non praticare nessuno sport ...
Chissà se è instancabile anche sotto le lenzuola!
Mio dio , la mia mente partorisce davvero pensieri poco casti quando lo guardo , d'altronde , come dargli torto?
Segna un punto dopo l'altro , ha tecnica e classe ... Ma perché non vuole continuare?
<<Rochelle attenta!>>
Che?
BANG!
<<Oh mio dio , ti sei fatta male Rochelle?>>
Non vedo più niente , la palla mi ha colpito in pieno volto e stecchito a terra come un pugile dopo un incontro di boxe .
Le voci piano piano si fanno sempre più sfocate e la vista prima mi si annebbia poi ... buio totale.
"Quando si è giovani è strano, poter pensare che la nostra sorte venga e ci prenda per mano"
Quante volte avrei voluto che qualcuno mi prendesse per mano e mi conducesse dove non serve sognare?
Apro piano gli occhi e la figura sfocata di Marion fa da capolinea
<<Hey SleepingBeauty come ti senti?>> mi sorride amorevolmente e mi carezza sopra la testa
<<Mmh.. come dopo un incontro di boxe >> rispondo facendola sorridere
<<Immagino ... senti riposa un po' , purtroppo devo andare a lezione >>
<<Tranquilla Marion , sto bene , ci vediamo dopo>>
<<Ok , a dopo Elle >>
Marion lascia un bacio sulla mia guancia e poi si porta fuori dall'infermeria.
Elle , era da un po' che non mi chiamava così ...
Sono stesa sul letto , pare ci sia solo io in questa stanza . Per fortuna ho il letto accanto alla finestra dalla quale entra un venticello piacevole.
Sono svenuta per una palla in faccia , sul serio?
Che figura di merda ho fatto!
Direi proprio enorme...
Ma non la smetti mai di blaterare?
Mai!
<<Ciao Elias>>
Che?
La voce di Marion si sente ovattata , ma comunque sono riuscita a percepire il suono di quel nome!
<<Come sta?>> chiede serio
<<Molto meglio , gli ho intimato di riposarsi , sai comunque è stato un colpo abbastanza
forte >>
<<Certo si ...>>
<<Io vado a lezione , ci si vede>>
<<Ok Ciao>>
Santo dio , adesso mi prenderà in giro fino alla morte , che posso fare?
Fingi di dormire!
Giusto , sei un genio!
Lo so ...
Mi sistemo sotto alle coperte azzurre e chiudo gli occhi ...
La porta si apre e poco dopo si richiude ... sento i suoi passi sempre più vicini ...
Il cuore minaccia di uscire dal petto ... ma perché deve essere così maledettamente stronzo? Non poteva essere gentile , dolce e anche brutto?
No , doveva essere un megafusto della madonna!
<<Rochelle ...>> la sua voce è un sussurro ...
Sento la sua presenza accanto al letto , ma continuo a tenere gli occhi chiusi ...
<<Sembri proprio una bambina così ...>>
Come ? Parla da solo?
Parla con te stupida!
Improvvisamente le mie narici vengono invase da un forte odore di muschio bianco , e subito dopo ...
Mi bacia!
Posa delicatamente le sue labbra sulle mie ...
Sono cosi calde e morbide ...
Non le schiude , è un casto bacio pieno di dolcezza.
I suoi capelli ancora umidi mi solleticano la fronte e la sua mano è poggiata poco più sopra della mia testa.
Credo che il respiro mi si sia fermato assieme al cuore ...
Forse sto sognando ...
Quando si stacca sento un brivido di freddo percorrermi la schiena , e una sensazione di vuoto si fa spazio in me ...
No maledizione , non sto sognando ...
Elias Hunt mi ha baciata!
Helloooo Girl 🙈
Primo capitolo postato !
Vi dirò , sono molto contenta di essere riuscita a scriverlo in così poco tempo e sono altrettanto felice di condividerlo con voi❤ Mi farebbe enormemente piacere se passaste a leggere la mia storia con annesso commento-giudizio!
Mi servirebbe davvero 🙏🏻
Grazie per l'attenzione 😘
Un caloroso abbraccio ❤
-LittleStars- ✨
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