Capitolo 6
Corsi da quel bambino.
«Ei, cosa ci fai qui a quest'ora?» dissi dolcemente
Mi ero abbassata per parlargli; mi ricordai della mia enorme scollatura e mi sollevai alla velocità della luce la zip.
«Mi sono svegliato e sentivo dei rumori» era ancora assonnato, si stava strofinando l'occhio con un dito
«Ti riaccompagno in camera» mi porse la mano e la presi
Entrammo nel dormitorio maschile e mi puntò la sua stanza.
«È quella infondo a sinistra»
La raggiungemmo ed entrammo.
Lui mi mise subito sotto le coperte e io gliele imboccai per bene.
«Ora io vado, tu non uscire da camera tua ad una simile ora, dopo Gazza ti punirà»
«Okay.. però puoi farmi un favore?»
«Qualunque cosa»
«Non è che potresti restare finché non mi addormento?»
«Non saprei.. perché?»
«Prima che venissi giù in sala comune ho avuto un incubo, quindi resti?»
«Va bene... Se posso chiederti cos'è che hai sognato?»
«I dissennatori, una volta mi presero»
«Capisco, sai è successo anche a me, però i miei zii mi avevano detto che c'era un incantesimo per proteggersi, vuoi che te lo dica?» annuì curioso
«Si chiama Patronus, è difficile da fare, è l'unica arma di difesa contro i dissennatori»
Ancora in piedi mi sedetti sulla scrivania di fronte al suo letto. Feci un giro con la sedia osservando attentamente la stanza in cui mi trovavo.
Si alzò e tirò fuori una coperta allungandomela.
«Tieni, così non avrai freddo» la brandii e me la porri sopra.
Mi venne in mente la festa, accidenti..
«Riguardo a quella festa, in sala comune, sarà un nostro piccolo segreto, promesso?»
«Promesso»
Stringemmo i mignoli sogghigniando.
«Come ti chiami?»
«Riley McCall, tu?»
«Liam Lambert»
«Io spengo le luci, così ti addormenterai più facilmente»
«Si ma lascia quella della scrivania accesa»
Dopo aver spento le luci ed aver lasciato quella della scrivania accesa mi sistemai per bene avvolgendomi il piumino nelle parti più scoperte.
Con il tempo Liam stava iniziando ad addormentarsi e stessa cosa io.
Infine finii per addormentarmi nella stanza di un ragazzino appena conosciuto.
_
Merda.
Che cazzo di ore erano?
Cercai un orologio tra le pareti e lo adocchiai, erano appena le 11.
Ciò significa avevo perso la colazione.
Liam era ancora nel suo letto appisolato, così ne approfittai per andarmene.
Mi trovavo nei dormitori maschili perciò avevo molte attenzioni in quel momento.
Chissà a che cosa potrebbero aver pensato..
«Riley?»
«Ei, ciao Theodore»
«Che ci fai qui?»
«Ti racconto dopo»
Lo superai correndo lungo la mia strada.
Mentre correvo feci caso alla coperta che mi aveva dato Liam, probabilmente per la fretta che avevo di andarmene non me n'ero accorta.
Congiunta nella mia camera mi affrettai a cambiarmi e a riporre il piumino nell'armadio così da non perderlo.
«Pansy?»
Non ebbi nessuna risposta almeno fin quando la porta non si spalancò.
«Oh, Riley ti stavo cercando, dov'eri questa notte?»
«In camera di un primino serpeverde.»
«E che ci facevi.. là?»
«Okay non è come pensi, nel bel mezzo della festa avvistai questo bambino, Liam, era all'entrata andai da lui per chiedergli che ci facesse qua e mi disse che si era svegliato ed era sceso giù per dei rumori, così lo riaccompagnai su e mi chiese di restare finché non dormisse perché aveva fatto un incubo e così feci ma qualcosa andò storto, finii per dormire anche io, nella sua stanza»
«Ahh, c-»
«E dimenticavo, mi prestò una coperta così che non sentissi freddo; ora c'è l'ho io qui gliela volevo dare stasera, dicevi?»
«Dicevo, che stasera faremo una sottospecie di pigiama party»
«Solo noi due?»
«No, anche gli altri ci saranno»
«Mmh ok.. andiamo in sala comune?»
«Andiamo»
Arrivate in sala comune come sempre mi accomodai accanto a Theodore e Pansy
«Riley, fattelo dire, ieri sera sei stata..»
Mi sa che so a che cosa si riferisse il nostro caro Zucchini.
Mi voltai verso Theodore che mi stava apparentemente già guardando.
Ricambiai quel suo sguardo intenso ghignando lievemente.
«Questo "pigiama party" dove e quando si fa?»
«In camera mia e di Riley»
«Perché proprio camera nostra?»
«È la più grande, le camere dei dormitori femminili sono le più grandi»
«Draco ha ragione»
«Theodore!» lo spintonai, le uniche persone a cui doveva dare ragione erano io ed io, solamente io
«Dopo cena venite in camera nostra»
«Approposito Riley che ci facevi nel dormitorio maschile?»
Raccontai la stessa identica cosa che spiegai a Pansy, poi parlammo di altro.
Mattheo non c'era da quando sono venuta, se gli fosse successo qualcosa?
Anche se sarebbe un fatto alquanto improbabile, ma meglio assicurarsi.
Trovai una scusa per andarmene e mi diressi nella camera di Mattheo.
Senza bussare entrai direttamente nella stanza e lo sorpresi a leggere.
«Se non sbaglio stai leggendo?»
Appena sentì la mia voce chiuse il libro in modo non promettente.
«McCall, che ci fai qui?» era serio più che mai
«Pensavo ti fosse succe-»
«Esci da camera mia.»
Sbattei la porta alle mie spalle e mi avvicinai a Mattheo.
«Mi vuoi spiegare perché mi tratti così?»
«Non farmelo ripetere 2 volte»
«Rispondimi»
«Ne ho abbastanza» tirò fuori la bacchetta e me la puntò contro.
«Mattheo.. che fai?»
«Esci o giuro che ti faccio del male, all'istante»
«Come vuoi.»
Non lo capirò proprio mai a quello, però non mi arrenderò.
Fatto sta che tornai da gli altri ed inseguito andammo a pranzo.
Ragazzi ecco a voi il sesto capitolo.
Ho paura che io stia facendo la storia un pò senza senso ma continuo lo stesso perché il bello deve ancora arrivare, poi fatemi sapere se vi piace.
Aggiungo anche di andare a dare un'occhiata alla storia di talesofaheartless "Ascolta il mio cuore" L'ho letta ed è meravigliosa, lasciatele il voto più il commento e non dimenticatevi di fare la stessa cosa qui♡︎
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