Capitolo 5


riley pov's

Mi svegliai abbastanza tardi, avevo infatti saltato cena.

Mi trovavo in bagno, avevo appena lavato la faccia e i denti.

Tra un'ora ci sarebbe stata la festa.

Non avevo ancora deciso cosa mettere, ero indecisa tra due vestiti.

Entrò nel bagno Pansy.

«Ry, fatti una doccia»

«Mh, okay»

Aspettai che Pansy uscisse, mi tolsi i vestiti ed entrai nella doccia.

Quando finii, decisi quale vestito mettere con l'aiuto di Pansy, e anche i diversi accessori da abbinare.

Il vestito era nero, a maniche lunghe, mi arrivava a metà coscia ed aveva una scollatura a V molto ampia che si poteva chiudere con una cermiera.

Ai capelli feci dei boccoli; come gioielli indossai un anello, una collana di perle, la mia preferita ed una cavigliera visibile.

Optai per dei tacchi semplici, rigorosamente neri.

«Come sto?» dissi a Pansy mentre mi specchiavo

«Una favola, io invece?»

Pansy aveva addosso un vestito rosso che luccicava con degli stivali sempre rossi.

«Stai benissimo, forza andiamo»

Lasciammo la nostra stanza e ci incamminammo verso la gloria.

L'odore di alcool si poteva sentire da fuori, più la musica a palla.

Non avevo così tanta intenzione di ubriacarmi ma qualche cocktail me lo volevo fare.

Andai al bancone dove c'erano i miei gemelli preferiti.

«Siete sempre voi i baristi delle feste?»

«Eccerto» dissero contemporaneamente

«Cosa vuoi dolcezza?» mi domandò Fred

«Vodka alla fragola»

«Arriva subito» rispose George

Mi guardai in giro e i miei occhi si scontrarono su quelli di Mattheo.

Si era messo una camicia nera che gli aderiva il petto, poi aveva dei pantaloni grigi felpati e nella mano destra aveva degli anelli in argento.

«Ecco a te»

Mi voltai di scatto e bevvi il mio drink.

«Vieni Riley andiamo a ballare» mi tirò Pansy

Ci infiltrammo nella pista ed iniziammo a ballare.

Seguivamo il ritmo della musica, muovendoci sensualmente, ridendo.

Le persone si mettevano in mezzo tra me e Pansy, quindi ci perdemmo senza accorgendocene.

Mi resi conto che qualcuno mise le mani nei miei fianchi, e li mosse a suo piacimento.

Le mani mi erano "famigliari", come se le avessi già avute addosso.. Mi girai e non mi sbagliavo, quelle mani appartenevano a Noah.

«Mollami.»

«Dai divertiti un pò con me» appoggiò la sua testa nell'incavo del mio collo, mi levai ed andai il più lontano da lì.

«Ei Riley! Qua!»

Era Theodore, corsi da lui e lo abbracciai, in seguito mi accorsi di Draco, Blaise e Mattheo.

«Ciao ragazzi, Riley, non ti trovavo» ed ecco Pansy

«Facciamo qualcosa» propose Blaise

«Obbligo o verità»

Può essere banale come cosa da fare, ma concordammo tutti.

Ci mettemmo in cerchio, alcuni sulle poltrone e altri nei divanetti.

«Inizio io, Pansy, obbligo o verità?» disse Draco

«Verità»

«Ti è mai interessato uno del gruppo?»

«Si.»

«Chi?»

«La domanda è una Malfoy»

Continuammo con i giri; ed intanto c'era gente che si aggiungeva alla cerchia.

«Obbligo» liberò Mattheo dalla sua bocca

«Bacia, una ragazza o se anche preferisci un ragazzo, che sta qui»

Vidi che si guardò intorno per poi fermarsi su una ragazza.

Astoria Greengrass.

Si alzò e con piccoli passi pesanti arrivò davanti a lei.

Si guardarono intensamente negli occhi prima di unire le loro labbra in un bacio.

Non che fossi gelosa, ma quella scena mi faceva venire una strana senzazione allo stomaco.

Aggiunsero anche la lingua, come se non fosse abbastanza.

Non ebbero più fiato e si staccarono, fortunatamente.

«Riley» parlò Pansy

«Obbligo» sputai

«Ti obbligo a fare tequila sale e limone con Theodore»

«Ci sto»

Mi girai guardando Theodore; non sembrava affatto contrario di questo obbligo.

Avemmo tutto il necessario e intraprendemmo.

Theodore impugnò il limone e lo mise tra i denti e sparpagliò il sale nel collo.

Gli accennai che mi sarei avviata e così feci.

Mi avvicinai al suo collo, piano, fino ad entrare a contatto con la sua pelle. Assorbii tutto il sale con la lingua, per poi agire come se stessi facendo un succhiotto.

Mi scostai ed osservai la sua immagine, era a dir poco bellissima.

Ingerii tutto d'un sorso la tequila, ed arrivò l'"impavido" momento.

Più mi avvicinavo al limone e alle sue labbra, più chiudevo gli occhi come se ci stessimo per baciare.

Agguantai il limone sfiorando la sua bocca e mi allontanai lentamente.

Tutti ci stavano guardando perplessi, più che guardare entrambi guardavano me.
Forse per il modo intrigante in cui lo avevo fatto..

«Continuamo» dissi

Passò del tempo, molto tempo; dopo obbligo o verità facemmo altri giochi, ora mi ritrovavo a ballare, mi ero annoiata a stare lì seduta.

_

Ero accovacciata, e ad ogni movimento che facevo il vestito si alzava, sempre di più, ma io non me ne accorsi.

mattheo pov's

La stavo fissando.

Era lì, che si muoveva in maniera eccitante.

Avevo in braccio Astoria, che mi stava accollata da quando ci baciammo.

Caddi con la vista nelle cosce di McCall e mi resi conto che le se stava alzando il vestito, potevo intravedere le sue mutandine rosse sotto il vestito.

Cercai di distogliere lo sguardo da lei "concentrandomi" su Astoria.

Molti ragazzi stavano guardando Riley in punti in cui non dovevano, lei lo percepii e si rimise apposto.

riley pov's

Troppi occhi puntati addosso, mi abbassai il vestito troppo tardi.

Non ero ubriaca, stranamente; camminai verso il bancone sedendomi poi su una sedia.

«Ancora qui?» Chiese George

«Esatto.. Voglio qualcosa di forte»

«Te lo preparo»

Mi scorsi alla mia sinistra, verso l'entrata.

Una piccola figura, un ragazzino era sulla soglia della porta che stava esaminando la sala laddove si trovava.






ragazzi entrerà a far parte della storia un nuovo personaggio, un primino che con il tempo diventerà importante per la nostra Riley.

-Liam Lambert-












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