Capitolo 3
Stavo andando a lezione, avevo appena finito di fare colazione e mi venne in mente di andare da Theodore.
A colazione non c'era, Blaise diceva che non si era svegliato nei migliori dei modi.
Giunsi il dormitorio maschile e poi la porta della sua camera, che condivideva con Blaise.
Bussai.
Nessuna risposta.
Ribussai, e mentre sbattevo i miei prossimali, la porta si aprì.
Mi ritrovai davanti Theodore con un asciugamano stretto sulla vita, il petto completamente scoperto e delle gocce d'acqua che gli pendevano dai capelli.
«Ehm.. scusami, forse non è un buon momento, ti aspetto qui fuori» sorrise e chiuse la porta
5 minuti ed uscì dalla stanza già pronto.
«Come mai non c'eri a colazione?»
«Lieve mal di testa»
«Ah.. Ora come stai?»
«Bene»
Nel momento in cui camminavamo per i corridoi incontrammo il resto del gruppo e ci fermammo a parlare.
Mattheo pur essendo arrivato da poco ormai ne 'faceva' parte.
Come ieri durante la chiacchierata Mattheo non mi parlò e non mi nominò nemmeno per errore.
Che ce l'abbia con me? Impossibile, che avrei fatto?
Suonò la campanella ed io e Pansy corremmo verso l'aula del professor Vitious, avendo incantesimi.
Pronunciando male alcuni incantesimi io e Pansy non abbiamo fatto bello spettacolo, anzi.
Pansy mi tirò un incantesimo, Quietus, che mi fece abbassare il tono della voce così io le lanciai Sonurus, che le fece alzare il tono della voce.
Dopo un tot di tempo facemmo ritornare le nostre voci normali, scherzammo, parlammo così tanto che a momenti finivamo fuori dalla classe.
La campanella risuonò, ci alzammo, mettendo le cose apposto ed uscimmo.
«Io vado in bagno» Annuii e mi lasciò.
Ora avrei dovuto avere trasfigurazione poi difesa contro le arti oscure.
Nel cammino verso l'aula mi incrociai con Mattheo e.. Noah.
Stavano ridendo per qualcosa poi quando mi notarono Noah sussurrò qualcosa all'orecchio di Mattheo e guardandomi risero continuando a camminare.
Prima che sparissero dalla mia vista alzai la mano salutando Mattheo che non cagò minimamente.
Entrai in aula in anticipo e mi misi a leggere, la sala si riempì sempre di più e non mi accorsi neanche che si fosse seduto qualcuno accanto a me.
«Madame, che legge?»
«Affari miei»
Senti le mie mani liberarsi, Draco mi aveva appena sfilato il libro.
«Draco, ridammelo»
«Prendilo»
Gli andai completamente addosso per prendere il libro e proprio quando stavo per afferrarlo entrò la professoressa Mcgranitt.
Infine presi il mio libro, minicciandolo.
La lezione andò per il meglio se non fosse che Draco mi trasformò gli appunti in animali di carta.
Appena la campanella emise il primo suono buttai tutto nella borsa ed uscii, avevo troppa fame, corsi in camera per prendere delle barrette soltanto che rimasi più di quanto mi aspettassi per darmi una sistemata.
Era meglio se mi sbrigavo.
Con qualche minuto di ritardo e una rimproverazione da parte di Piton mi aggiunsi insieme agli altri.
Piton stava mostrando le tre maledizioni senza perdono e le stava scagliando contro un ragnetto.
«Ora proviamo con la terza maledizione, imperius e alla fine con la prima.»
Probabilmente aveva già fatto vedere la seconda, ovvero cruciatus.
«Signorino Bole, lanci al ragno l'incantesimo»
«Scusi professore ma noi non dovremmo non pronunciare quegl'incantesimi?» chiesi
«Signorina Jones, avete il mio permesso»
Dio, avevo detto di chiamarmi con il cognome che mi rispettava, ovvero quello dei miei genitori e invece continua ad usare quello dei miei zii.
«Signorina McCall» lo corressi
Mi guardò con superiorità e Lucian inflisse l'incantesimo sul ragno.
«Ora Signorina McCall, si faccia avanti»
Feci dei passi, e sentivo tutti gli occhi puntati verso di me, particolarmente due, che mi consumarono, e quegli occhi appartenevano a Mattheo.
Faceva difesa contro le arti oscure nella mia stessa ora.
«Ora scagli l'ultima maledizione senza perdono rimasta»
Come potevo.. contro un ragno indifeso e innocente..
Mi tese la bacchetta, la presi e la puntai contro il ragno, iniziai a tremare ma non lo feci notare.
Stavo per pronunciare le parole quando mi si affiancò Mattheo.
«Fatti da parte»
Trasse la bacchetta tra le mie mani e la indirizzò dove doveva andare.
«Avada Kedavra»
In seguito il ragnetto, morì.
mattheo pov's
La vedevo che pensava mentre impugnava la bacchetta contro l'insetto.
Stava per aprire bocca ma andai da lei e feci io al posto suo.
Poi mio padre dice che dovrebbe essere mangiamorte e il suo prossimo erede.
Tutte cazzate.
In tutto questo dopo aver ucciso il ragno la campanella suonò.
Anziché andare alla lezione successiva, l'ultima, andai al lago nero per fumarmi qualche canna.
Mi sdraiai nell'erba verde e soffice, con un braccio che mi faceva da cuscino e una gamba distesa e l'altra piegata, osservavo il cielo.
In quel momento di pura tranquillità pensai.
Pensai a cosa avrei fatto dopo esser stato ad Hogwarts, se farmi una vita tutta mia che non comprenda mio padre, oppure diventare come lui ed essere il suo erede, tanto Riley non ne sarà mai all'altezza.
Il tempo passò in fretta, mi ero fumato 3-4 canne e l'ultima ora era già suonata, potevo sentire da qui le urla dei ragazzini.
Ad un tratto sentii dei passi dietro di me e mi voltai.
Era Riley.
«Sai questo lago mi ricorda quello di casa..»
Si accomodò a pochi centimetri da me e mi fissò.
«Non sapevo che fumavi»
Me ne stetti zitto, non avevo intenzione di parlarle.
«Com-»
«Vattene» buttai fuori
«Cosa?»
«Ho detto di andartene»
Restò lì, a guardarmi perplessa.
Bene, se non se ne va lei, me ne vado io.
riley pov's
Non lo capisco.. Perché fa così? Soprattutto, perché fa così solo con me.
La giornata continuò, non facemmo granché ma almeno ci divertimmo per poi andare a dormire.
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