Capitolo 13
Questa giornata, mi svegliai più presto del solito con un mal di testa e una nausea estenuante.
Sarà sicuramente il post-sbornia, anche se non ho bevuto molto, essendoche ricordo quasi tutto.
Non sentendomi tanto bene al momento, mi feci una doccia per calmare le acque.
A ripensare la serata precedente mi venne da sorridere, io e Theodore ci eravamo baciati..
Lasciando questa cosa a parte, dopo essermi lavata, non con il mio amato bagnoschiuma alla mela verde, perché era finito, mi indossai la divisa insieme ai miei classici stivali neri.
Prima di andare in sala grande, mi rispresi un pò, pur avendo fatto la doccia.
Decisi di non svegliare Pansy, avrebbe fatto sicuro una strage.
Un paio di minuti dopo, quando mi accertai di essere stabile, mi incamminai verso la sala grande appunto per mangiare.
Arrivata in sala, metà dei serpeverde ancora non c'era, compreso il mio gruppo.
Rassegnata di dover stare da sola mi sedetti, in fondo alla tavola.
Durante la mia colazione solitaria, due persone mi vennero dietro, ai miei fianchi.
Immagino già chi siano.
«Principessa»
«È tutta sola?»
«Purtroppo si»
«Vuole venire con noi?»
«Con piacere»
Mi tesero una mano da entrambi i miei lati, le afferrai e mi aiutarono ad alzarmi.
Andammo nel tavolo grifondoro e ci sedemmo con il "Golden Trio", composto da Harry, Hermione e Ron.
Ma seduti con loro c'era anche Ginny Weasley, nonché sorella di George, Fred e Ron.
I Weasley sono una famiglia proprio numerosa, so che c'è anche un altro figlio, solo più grande.
«Buongiorno» dissi
«Buongiorno a te, Riley? Se non mi sbaglio»
«Si»
Ci eravamo parlati tutti insieme tre volte in croce dal mio arrivo ad Hogwarts.
«Una serpeverde che fa colazione con dei grifoni? Mai vista questa hahah» disse il rosso, Ron
«Dipende dal tipo di grifoni stiamo parlando; voi mi state simpatici»
«Ne siamo onorati, è difficile star simpatico ad un serpeverde se sei grifondoro»»
«Esatto hahaha»
Mangiavamo mentre scherzavamo e chiaccheravamo fin quando non sentii la mia spalla farsi pesante a causa di una mano appoggiata, da dietro.
«Riley. Andiamo al nostro rispettivo tavolo. Non stare con il gruppo di Potter» chi poteva essere se non Draco?
«Aspe-»
«Vieni.» lo disse bello tagliente
Mi prese dal braccio trascinamdomi dai serpeverde e mentre ci andavamo mi rimproverò, come se fosse mio padre.
«Non lo sai che loro sono nostri nemici?»
Nemici? Ma questo è serio?
«Sono i tuoi di nemici. Non i miei.»
«Andrai a rovinare la reputazione dei serpeverde»
Mentre diceva tutto questo era più che serio.
«Non mi importa, se non ti dispiace vado dai miei amici»
Tolsi la sua presa dal mio braccio per riandare da gli altri ma la riprese più forte di prima.
«No. Tu non vai, e quelli non sono tuoi amici, non possono esserlo»
Questo mi sta vietando di avere amici grifondoro o sbaglio?
«Senti Draco hai scassato le palle»
Lui e la sua rivalità.
Draco mi stava facendo venire i nervi, e un forte mal di testa di prima mattina, e la roba non mi piace per niente.
Perciò anziché andare in uno dei due tavoli uscii dalla sala.
Dalla piccola furia che avevo per il momento, camminai a passo accelerato, pesante ed inconscente.
Me lo sarei dovuta aspettare poiché andai a sbattere contro qualcuno.
Era Theodore, che si dirigeva nel luogo in cui dov'ero poco fa; ma questo non mi fermò.
Difatti continuai con i passi soltanto che venni bloccata.
«Ei, dove vai tutta arrabbiata?»
«In camera mia, salto la prima ora, i miei zii devono parlarmi» inventai una scusa a caso
Salto la prima ora proprio perché c'è Draco, ed io sono al quanto incazzata con lui.
«Mmh, so che non è quello il motivo, ti va se ne parliamo stasera? Passo da te»
Senza dargli risposta mi precipitai a passo sempre svelto, in camera.
Come detto saltai la prima ora; ero troppo nervosa, e se ci sarei andata avrei sicuramente detto o fatto qualcosa che avrebbe potuto far arrabbiare il prof, e la voglia di finire in punizione non c'è.
Poi di certo Draco sta volta non si farà perdonare così facilmente come le altre volte.
Ceh, chi è che priva ai suoi amici di averne altri?
Per calmarmi un peletto di più iniziai ad ascoltare la mia adorata e amata musica, accendendo una piccola candela dall'odore sembiante a quello della mela verde.
Passando con il tempo finii ad addormentarmi da brava genia.
Ero in un sogno profondo e nel sogno c'eravamo io e Theodore.
Eravamo nella stanza delle necessità?
Ci stavamo parlando in modo un pò sospetto, cosa che facciamo anche ora.
E da un momento all'altro appare un letto, solamente che noi non lo notammo.
E tutto così a casissimo ci ritroviamo in quel letto, a fare cose...
Dopodiché non c'è più nulla perché mi svegliai.
AIUTO.
AVEVO APPENA FATTO UN SOGNO "EROTICO" SU THEODORE?
Dio mio.
Menomale che i miei sogni non possono essere visti da nessuno, solo da me.
Mi sentivo in imbarazzo ad aver sognato una cosa simile.
Però, come dire, da una parte mi è piaciuto quel sogno..
Lasciando stare tutto.
Che minchia di ore erano?
Puntai all'orologio ed erano le 9:19?!?
Mi state dicendo che è già iniziata la seconda ora?
Cazzo.
Devo muovermi.
Presi tutte le mie cose, e volai, letteralmente, verso l'aula.
Quando arrivai spalancai la porta ottenendo l'attenzione di tutti.
Complimenti Riley, figura di merda, fatta anche oggi.
Ero ridotta malissimo, i capelli tutti disordinati dalla corsa, la divisa tutta stroppiciata..
Sembrava avessi appena finito di scopare, seriamente.
«Buongiorno...»
«Signorina McCall, è in ritardo di 23 minuti, e per lo più si è presentata in classe in modo piuttosto indignato, con I capelli scompigliati, i collant bucati..»
Cosa? Avevo i collant bucati?..
«Riley arriva in orario anziché andarti a fare i tipi!» urlò Astoria
«Signorina Greengrass! Moderi il linguaggio, vuole percaso finire in punizione?!»
Se ne stette zitta ma appena il professore si girò se la rise insieme a quell'altra troia di Cho.
Sentivo bruciare dentro di me; volevo risponderle, ma sicuramente mi sarebbe successo poi qualcosa con il professore.
«McCall mi faccia il piacere di andarsi a sedere accanto al signor Riddle, e per questa volta la passa liscia»
Io? Andarmi a sedere vicino a Mattheo? Bah
Vabbè, cercherò di fare come mi aveva detto Pansy.
Ci riproverò.
Dopo che mi sedetti parlai.
«Hey..»
«Che vuoi?»
«Parlare»
«Pensavo fossi arrabbiata per ieri» era indifferente ma freddo, e mentre parlava disegnava
«Si ma lascio stare, per sta volta.»
«Mmh, ora mi fai il piacere di non parlarmi?»
«N-»
«Grazie.» sbuffai
Mamma mia, quante mazzate vorrei tirargli a sto qui.
Poi dovrei fare io l'indifferente al suo posto, e lui dovrebbe cercare di parlarmi.
Non so nemmeno perché continuo a provare..
_
Finite le lezioni, cercai Mattheo, sempre per parlare.
Lo trovai con Noah ed una ragazza che non conoscevo.
«Mattheo.»
«Ancora tu McCall? Sloggia»
Vabbè, me ne andai, per non "disturbarlo", però un pò iniziavo a rompermi.
Cerco di parlare anche dopo quello che ha fatto ma vuole sempre che io stia zitta o che me ne vada.
So che non dovrei fare come dice lui ma meglio evitare i problemi, non voglio che finisca come l'altra volta.
_
Era sera, avevamo finito di cenare già da un pò, ed insolitamente Theodore non si presentò.
In sto momento ero in stanza mia, con una semplice maglietta bianca, ne lunga e ne corta, e senza niente sotto tralasciando le mutande rosse in pizzo, un classico.
Questo era il mio pigiama per questa notte, un pò insolito per il freddo che c'era, ma in camera mia c'era tutt'altro che freddo.
Avevo il camino acceso con anche le candele, quindi il caldo era ovvio che ci fosse.
Pansy mi aveva detto che avrebbe trascorso un pò di tempo con Blaise così ne approfittai per dare inizio alla mia lettura.
Stavo leggendo un capitolo straordinario, in cui era più che sicuro che i due protagonisti avrebbero fatto qualcosa..
Mi mancavano 14 pagine per arrivare a quella scena lì, aspettavo solo quello.
Ovviamente mi interuppero bussando, tanto non c'era da aspettarselo.
«Entra» dissi alla persona da l'altro capo della porta
Era Theodore.
Porca puttana.
Mi ero dimenticata di come mi ero vestita.
Pensa se ad aprire sarebbe stato Mattheo o peggio, Noah.
«Hey... Mi ero dimenticata che saresti passato»
Ed era così, non mi ricordavo per niente.
«Cosa stavi leggendo?»
«Un libro, intitolato "L'ultima notte"»
(Ho inventato il tirolo del libro che sta leggendo Riley, quindi se lo cercate su google non credo ci sia, essendo che è stato inventato)
«Mmh sembra interessante già dal titolo, comunque sono passato perché volevo sapere il perché eri arrabbiata sta mattina, in caso ti fosti dimenticata anche di questo»
«Ah si, vieni» gli feci spazio nel letto così che gli raccontavo, vabbè ero senza pantaloni ma chissene
Iniziai fin dal principio, ovvero da quando arrivai in sala grande, fino al punto in cui me ne andai.
«Ogni volta che cerco di parlare con una persona, specialmente grifondoro, si deve sempre intromettere rovinando tutto»
Continuammo sempre a discutere dello stesso motivo, finché non mi accorsi che stavo parlando da sola.
Difatti Theodore era concentrato su un'altra cosa, o meglio due cose.
theodore pov's
Mi distrassi guardando le tette di Riley, lo ammetto.
Erano magnetiche con i miei occhi.
Continuavo a fissarle, e sentivo Riley parlare in continuazione, questo almeno fino ad un punto.
Ripresi a guardarla negli occhi.
«Ancora che guardi il mio seno Dory?»
Non so perché ma quel nomignolo detto da lei, mi faceva un certo effetto..
Non le risposi, sorrisi e basta.
riley pov's
Non mi debbe risposte, ed io già capii che non sapesse che dire.
«Io vado un attimo in bagno»
Mi alzai e si alzò anche la maglietta facendo scoprire le mie mutande rosso in pizzo.
Potetti sentire Theodore dire «Rosso in pizzo eh?»
E poco prima che entrassi nel bagno gli urlai «Guardone!»
Negl'istanti in cui ero sola, in bagno, pensai.
Pensai sempre a come si sia creata questa situazione tra me e Theodore: una volta ci baciamo l'altra mi guarda il seno...
Poi mi ricordai che io gli piacevo e forse lui stava piacendo a me, eppure non gli detti una risposta giusta il giorno in cui si dichiarò.
Finiti tutti i miei pensieri, ecc... uscii dal bagno.
«Comunque prima che tu venissi, stavo leggendo un libro se vuoi possiamo continuarlo insieme»
«Certo»
Ci misimo in una posizione comoda per leggere, ed iniziammo.
Durante la lettura Theodore iniziò ad aver caldo essendo che avevo il camino, e le candele accese.
Mentre si tirava su la felpa si tirò su anche la maglietta facendo vedere il suo petto, che devo dire non è male eh.
Mi sa, grazie al quidditch ha degli addominali che beh..
in 7 minuti circa arrivammo alla attesissima scena.
«Non mi aspettavo leggessi libri spicy»
«È così, poi ne ho altri mille uguali»
«Ah, ti vedevo più innocente»
«Davvero?»
«Si, anche dopo questo ti vedo ancora pura»
«Allora così? Ai tuoi occhi sono ancora pura?»
Gli misi la mano destra sotto la maglietta toccandogli tutti gli addominali, e la mano sinistra nella guancia avvicinandolo a me; come se lo stessi per baciare, e lo volevo fare ma dalla camera entrò Pansy per dormire, dato che era tardi.
Mi allontanai immediatamente e anche Theodore.
«Io devo andare si è fatto tardi» disse lui
«Ti accompagno fuori»
Uscimmo fuori dalla porta con lo sguardo di Pansy addosso, che sembra non aver visto nulla, a parer mio.
Chiusi la porta alle mie spalle e prima che se ne andò gli feci una domanda.
«Aspetta, vorrei sapere che cosa vuol dire tutto questo, mi spiego,.. il bacio, l'accaduto di poco fa..»
«Non lo so... Buonanotte»
«Notte..»
Rientrai in stanza e Pansy mi assalì.
Era ovvio che aveva visto qualunque cosa.
Perciò mi misi a raccontarle, come ogni volta.
Però al racconto ci aggiunsi la roba precedente, cioè che forse mi stava Iniziando a piacere e tutto..
Dopo aver parlato, Pansy andò a farsi una doccia e io presa dal sonno mi addormentai.
ragazzi scusatemi la lunga attesa di questo capitolo.
spero di essermi fatta perdonare con questo avvenimento tra Riley e Theodore.
in più volevo chiedervi di andare gentilmente a leggere la storia di noeeriddleeee "Mermaid |Mattheo Riddle" è meravigliosa, e scrive anche molto bene.
detto tutto, ditemi cosa ne pensate di questo capitolo, lasciate una stella, e condividete♡︎
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