Capitolo 1


Oggi avrei dovuto affrontare il primo giorno del 6° anno, l'anno che tutti dicono sia il più bello.

Il cielo splendeva e il sole che c'era illuminava tutta la mia stanza non tralasciando nemmeno un angolo.

Mi alzai, aprii la finestra e tutto quello che sentii fu magnifico. Sporgendomi inalai l'odore della natura e restai ad udire gli uccelli cinguettare finché non decisi di prepararmi andando in bagno.

Entrai con un piede nella doccia toccando il pavimento fresco e gelido, chiusi la porta e mi misi sotto al getto della doccia aprendo l'ambrosiana e facendola passare nella parte fredda.

Presi la spugna e ci collocai sopra il mio bagnoschiuma alla mela verde e spalmai il tutto sul mio corpo pulendomi. Lavai anche i capelli utilizzando il mio shampoo all'arancia.

Una volta finita di fare la doccia lavai anche i denti e poi andai in camera per vestirmi.

Indossai la mia divisa serpeverde che risultava diversa rispetto a gli anni precedenti, faceva risaltare molto di più le mie forme. Con la divisa infilai dei collant neri e leggeri che mi arrivarono fino alle ginocchia, ci unii insieme i miei stivali corti sempre neri ed aggiunsi il mantello per coprire il tutto.

Mi accomodai alla sedia della mia scrivania, davanti allo specchio e mi asciugai i capelli sistemandoli anche. Non volevo truccarmi, non lo faccio quasi mai, solo alle feste mi trucco ma non esagerando, perciò cosparsi le mie labbra di burrocacao alla ciliegia, e inserii attorno il polso il mio orologio.

Prima di scendere per fare colazione mi accertai ci fossero tutte le cose nelle valigie e nel borsone.

Quando scesi salutai gli zii dandogli il buongiorno e preparai un tost e una spremuta d'arancia per poi sedermi a tavola e mangiare.

«Agitata?» domandò la zia

«Per niente, più che agitata sono emozionata» rispondo

Chiacchierammo ancora e dopo aver mangiato, presi le valigie e mi preparai per salutare i miei zii.

«Mi mancherete, fate attenzione per qualunque cosa e scrivetemi»

«Identica cosa per te, vieni da zia»

Andai da lei e ci unimmo in un abbraccio.

«E lo zio dove lo lasci?» ridemmo tutti insieme

«Forza vieni qua» disse la zia

Rimanemmo così un paio di secondi, che vorrei fossero ore senonché giorni.

«Bene, ora devo andare, ciao..»

Sciogliemmo quell'abbraccio ed io uscii dalla porta continuando a salutarli con la mano e viceversa.

Mi materealizzai alla stazione e mi guardai in giro accertandomi che nessuno mi avesse vista.

Trapassai il muro e mi ritrovai al binario 9¾.

Tirai fuori dal mio borsone delle auricolari ed il mio mp3, con il quale ascoltavo la mia adorata musica.

10 minuti dopo venni travolta da una persona e quella persona era Pansy.

«Ei Ry»

Mi chiamava sempre così, nonostante io le dicevo di smetterla lei continuava.

«Ciao Pan»

C'abbracciammo e restammo a raccontare tutta la nostra estate.

«Ei ragazze» sentimmo la voce di Blaise alle nostre spalle e ci girammo

«Blaise, Draco, ciao come state?» dissi

«Bene voi?» chiese Draco

«Non male» rispose Pansy per entrambe

«Hey, ragazzi» Arrivò Theodore

Sentimmo il treno fischiare, ciò vuol dire che sarebbe partito tra poco, così iniziammo a salire e scegliemmo una cabina abbastanza spaziosa.

Durante il viaggio, all'inizio raccontammo ognuno della propria estate, poi mi addormentai e quando mi svegliai ascoltai un po' di musica, leggendo.

Finalmente dopo 3 lunghe ore, raggiungemmo Hogwarts.

La mia seconda casa.

Varcammo i cancelli ed entrammo. Restai a fissare per molto tutta la fondamenta, proprio come quando arrivai qui al 3° anno.

«Ry vieni, andiamo in camera nostra»

«Arrivo»

Salimmo le scale, che cambiarono in continuazione e successivamente dopo minuti di attesa ci portò a nostra destinazione.

Entrammo nei dormitori ed io e Pansy corremmo nella nostra stanza che era sempre quella di una volta.

Corsi e mi buttai nel mio letto, quello vicino alla finestra, avvinghiandomi a quelle calorose coperte verdi.

«Forza alzati, mettiamo apposto tutto»

Mi alzai come detto, aprii le valigie riponendo tutto nei vari spazi e stessa cosa fece Pansy.

Avevamo almeno 1 ora e mezza per mettere tutto apposto, poi dovevamo andare in sala grande per i nuovi primini.

Io finii prima pur avendo molte cose, tutto grazie al fatto che mi ero organizzata in precedenza.

Presi un libro e mi misi distesa sul letto.

«Pansy, il tuo gatto?»

«A casa, non lo porterò qui molto presto»

Annuii solamente e ritornai al mio libro.

Vorrei avere anch'io un animale domestico, ma non ora.

Passarono 40 minuti circa, diedi un'occhiata veloce al mio orologio e mancavano solo 5 minuti per essere in sala grande.

«Pansy andiamo in sala grande, abbiamo 5 minuti»

«Lasciami mettere queste due cose apposto e ci incamminiamo»

«Sisi basta che fai in fretta»

Andò in bagno ed io intanto continuavo a vedere il tempo nell'orologio che si ristringeva.

Tornò ed uscimmo. Passammo sempre per le scale che ci fecero perdere più tempo e in seguito giungemmo alla sala grande.

Con un poco di ritardo e un paio di sguardi addosso ci sedemmo al nostro tavolo.

Sentimmo all'improvviso il portone aprirsi ed entrarono migliaia di bambini, uno più piccolo dell'altro con la professoressa Mcgranitt davanti a loro che si fermò accanto lo sgabello e i bambini poco prima di lei.

Poi Silente iniziò a borbottare le stesse identiche cose degli anni scorsi ed incominciò lo smistamento.

La maggior parte di bambini finirono in grifondoro altri in serpeverde ed altri ancora in tassorosso e corvonero.

«Prima di dare inizio al banchetto, vorrei presentarvi un nuovo alunno che frequenterà il 6° anno, date il benvenuto a Mattheo Riddle!»

Cosa?

Dal portone uscì un ragazzo riccio con degli occhi color nocciola ed un taglio nel naso.

Ed era proprio lui.

Mattheo Riddle.

Ragazzi spero vi sia piaciuto il primo capitolo, lasciate una stellina e condividete, buona lettura

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