appuntamento malec, kitty e philkas parte 1
Modificato
Magnus lasciò il suo bambino alle cure di Will e Jem tanto loro ne erano pazzi soprattutto Will perché portava il suo nome. Will voleva i dettagli al ritorno. Ty inventò che andava in biblioteca, lui amava i libri e tutti lo sapevano e sarebbe rimasto là tutto il tempo. Lo accompagno Peter, fecero la strada insieme visto che voleva comprare qualcosa di speciale in libreria e non era molto lontano da lì. Parlavano in linguaggio tutto loro durante il tragitto e poi si salutarono. Ty mandò un sms a Kit di vedersi in biblioteca anziché in libreria. Alec invece si incontrò al parco con Magnus mentre Philip aspettò Lukas all'inizio della città, il biondo arrivò con la moto e perse il casco a Philip che lo prese e salì in sella.
- sai che da oggi io e Michael staremo da voi finché non torna Maryse - disse Philip contento.
- davvero? Ma è fantastico, potrò infilarmi nel tuo letto quando voglio o baciarti quando voglio.- disse Lukas malizioso e felice - Comunque è bravo il signor Lightwood sposato con figli ma ha un relazione segreto con il suo vicesceriffo e se lo porta a casa quando lei non c'è -
- tu fai la stessa cosa sai. Appena ne hai la possibilità e sei lontano da Rose, mi baci e vuoi fare altro - disse Philip a quelle parole.
Era vero ma sarebbe cambiato tutto, aveva intenzione di dire tutto a Rose tra una settimana, appena sarebbero tornati a scuola dalla sospensione.
Tutte e tre coppie si incontrarono con i rispettivi fidanzati e salirono chi macchina chi in moto per direzione New York. Le tre coppie non immaginavano che erano nella stessa strada e verso la stessa metà, tutti sentivano la musica in macchina tranne Philip e Lukas che erano in moto. quelle tre ore in macchina passarono in fretta con l'altro accanto e parcheggiarono a New York in punti diversi. Ty e Kit erano già vicino alla spiaggia e anche se era autunno, il mare era bellissimo. Scoprirono che entrambi a Los Angeles andavano in spiaggia spesso e passeggiavano a piedi nudi sulla sabbia fredda e bagnata. Philip e Lukas passeggiavano per le strade di New York a parlavano.
- ti ricordati la prima volta che ci siamo incontrati? - chiese Philip all'improvviso.
come potrei scordarmelo, eri appena arrivato ad Idris City e mi ha seguito nel bosco - disse Lukas con un dolce sorriso.
Flashback
Philip era al suo primo giorno di scuola, non era abituato alla campagna e in quella era la seconda possibilità di sua madre e lui per una vita normale. Stava aspettando il suo turno alla segretaria quando qualcosa lo stravolse. Era un bellissimo ragazzo biondo. Non gli chiese neanche scusa, era troppo occupato a fare l'idiota con i suoi amici. Erano nella stessa classe, era strano ma non riusciva a smettere di guardarlo e quando dopo la scuola, lo vide con la moto e lo segui. Non era mai successo con nessuno. Wow! Lo vide fare motocross, aveva un gran talento e non ci penso due volte a filmare con il cellulare. Lukas si accorse che qualcuno lo osservava e scese dalla sua moto. Philip si nascose dietro l'albero.
- ehy mi stai spiando - disse lui arrabbiato. - sei una talpa della gara -
- non sono una talpa, ti ho visto fare motocross e ti ho filmato - disse Philip uscendo innocente.
- sei quello nuovo. Fa vedere - disse Lukas allungando la mano.
Philip gli mostrò la registrazione sul cellulare, Lukas ne fu colpito e gli venne un'idea.
- mi faresti altre riprese ogni giorno così vedo anche dove devo migliorare - gli propose Lukas. - ti pagherò bene -
- non voglio soldi ma potremo essere amici - disse Philip allungando la mano.
- si - disse Lukas stringendola. - ma non puoi parlarmi a scuola, saranno incontri segreti -
Non sapeva ancora che il loro rapporto sarebbe diventato segreto anche in futuro.
- sono Lukas -
- Philip -
Era tutto iniziato così.
fine flackback.
Magnus aveva un bel piano per il loro appuntamento. Giro per negozi, voleva comprare qualcosa di colorato ad Alec poi librerie, dopo un bel locale per un drink e una partita di biliardo e poi un bel ristorantino. Ora erano per librerie di libri antichi e usati, entrambi adoravano i libri e il profumo delle pagine vecchie. Erano contro quei e-book, il cartaceo vinceva sempre.
- wow! Ci sono libri anche molto rari - disse Alec sentendosi come nel mondo dei balocchi.
Girava tra gli scaffali e prese un libro, Magnus si avvicinò a lui e ne decantò i versi con voce avvolgente e sensuale. Erano di William Shakespeare. ' se potessi scrivere la bellezza dei tuoi occhi, ed enumerare le tue grazie, direbbero le genti questo poeta mente. Tale tocco di cielo mai sfiorò viso mortale'. Gli girò intorno per poi stringerlo a sé. La poesia era pura seduzione.
Dopo fu il turno di Alec, decantò una poesia dal libro preso da Magnus.
'Portami da te, incatenami, perché non sarò mai libero, non sarò mai casto a meno che non mi violenti'. Era di John Donne. Anche la voce di Alec si fece seducente anche se le guance erano rosse.
Continuarono così per una mezz'ora e recitarono anche delle piccole scene da alcuni libri. Vennero applauditi dagli altri clienti.
Alec era tutto rosso, non era abituato a stare al centro dell'attenzione come per il fatto delle foto ma faceva molto piacere. Nel tempo passato ad decantare versi e pezzi, loro si erano persi in un mondo tutto loro e gli applausi li avevano riportati alla realtà.
Comprarono un paio di libri, anzi Magnus ne regalò alcuni ad Alec anche se all'inizio aveva fatto un po di storie perché costavano un po ma non si poteva vincere contro Magnus. Alec vide poi un negozio vintage di musica e ci entrarono. Alec guardava tutti quei dischi, a casa aveva un mangiadischi e spesso andava nel seminterrato a sentire la musica e i dischi che suo padre usava. Avevano dei gusti simili. Pensò di prendergliene uno per il suo compleanno.
Dopo il regalo a suo padre, Magnus lo trascinò per negozi di vestiti. Alec odiava quel tipo di shopping ma l'altro era così entusiasta, prese molto cose da fargli provare e
Magnus si avvicinò al camerino dove Alec si provava le maglie, camicie e jeans scelti da lui.
- hai bisogno di aiuto? - chiede Magnus malizioso.
- si... Cioé... No. Ci riesco... da solo - rispose Alec arrosendo.
Senti Magnus ridere da fuori e lui uscì solo la testa dalla tenda.
-ti diverti a farmi arrossire e a metterti in imbarazzo -
- non é nulla che non abbia già visto - disse Magnus ricordandogli la scena del loro incontro.
Alec diventò ancora più rosso.
- le tue reazioni così adorabile, Alexander. Mi fa capire che c'é ancora purezza nel mondo. É una cosa molto rara -
Le parole di magnus erano belle ma lo mettevano in imbarazzo. Lui non si sentiva così puro, teneva solo dentro i suoi desideri a differenza degli altri. Magnus non sapeva cosa aveva fatto nel suo bagno o quando Era olo nella sua camera.
- io non sono così puro - disse Alec serio.
- Alexander, non c'é nulla di sporco nei desideri o voler fare l'amore con la persona che si ama o darsi piacere da solo. Togliti questa idea dalla testa. - disse Magnus leggendolo dentro come sempre.
- so che non dovrei sentirmi ma é più forte di me - gli confessò Alec spontaneo. Magnus gli venne un'idea così entrò dentro al camerino e Alec cercò di coprirsi. - non devi vergognati del tuo corpo o di ciò che senti - disse Magnus abbracciandolo da dietro.
Alec guardò lo specchio che riflettava loro due.
- voglio che tu ti senta libero di vivere tranquillamente la tua sessualità. Voglio aiutarti. Guardati, sei un bellissimo ragazzo -
La sua mano andò a slacciargli il jeans e Alec si ritrovò in mutante, non si perse un solo movimento di Magnus dallo specchio. Lasciò che Magnus gli tolse anche le mutande e rimase nudo contro il suo corpo. Era tutto rosso e agitato perché erano in camerino e aveva paura che qualcuno li beccava.
- ora lasciati andare e pensa solo a godere - magnus affrontò il viso nel collo, portò una mano al suo membro e le mani di Alec andarono all'indietro. Era la prima volta che qualcuno lo toccasse in quel modo, la mano di Magnus era così sapiente mentre andava su e giù. Alec trattene sospiri e gemiti. Le guance erano rosse e la bocca era aperta e guardava nello specchio, quella immagine così erotica e così perfetta. Sentì che tutto era così giusto. Essere toccato dalla persona che amava.
- come ti senti? - chiese Magnus alzando il viso, senza smetterlo di masturbarlo.
- non mi sono mai sentito così - disse Alec gli sfuggì un gemito. - amo quello che mi stai facendo. La tua mano e la tua bocca -
- si continua così, Alexander - disse Magnus felice.
- sento un piacere. É fantastico. Sento il tuo amore nel modo in cui tocchi e mi baci. Sento che é giusto -
Adesso Alec era contro lo specchio con la schiena, baciava appassionatamente Magnus e fu un bacio più adulto e più bollente. Stava correndo tanti rischi ma ne valeva la pena.
Intanto sulla spiaggia di New York, Ty e Kit si erano messe le mute per fare surf, Kit veniva anche lui da Los Angeles e gli aveva insegnando a Ty come andarci prima sulla sabbia e poi in acqua. Ty era molto portato, si guardavano mentre erano in acqua e c'erano piccole onde. Con la sua intelligenza, calcolò il vento e tutto il resto e cavalcò la prima onda. Ty era così felice. Kit lo ammirava mentre calcava le sue prime onde. Era una cosa nuova per Ty ma sembrava il suo elemento.
- Wow! É stata un'esperienza elettrizzante - disse Ty sul bagnasciuga, abbracciato a Kit.
Kit gli baciò la testa felice e da lì andarono a cambiarsi per il giro nei negozi. Andarono in un negozio di tecnologia.
Ty era nel reparto cuffie, voleva delle nuove cuffie e ne provò alcune. Arrivò a delle cuffie azzurre e se le mise, incominciò una canzone e Kit era acconto a lui e provava altre cuffie e si sporse a baciarlo. Si baciarono con le cuffie e la stessa canzone.
Kit prese le cuffie scelte da Ty per regalargliele, fecero una partita con un videogioco con indizi come piaceva a Ty e lui gli parlava della sua passione per Sherlock Holmes e Kit era sempre più incantato dalla personalità di Ty.
Poi passarono a fare un partita a guiter hero, Ty stava posizionando per giocare ma qualcuno l'aveva spinto apposta per giocare subito. Ty ebbe una crisi a quell'evento e Kit si scagliò contro quel ragazzo.
- ehy, gli hai fatto del male. Non ti vergogni neanche - disse kit furioso.
Il ragazzo lo guardò con sufficienza e prese a giocare.
- ehy, parlo con te - disse Kit prendendo per il braccio. - devi chiedergli scusa -
Il ragazzo guardò Ty tremante che si dondolava con gli occhi chiusi e mormorava qualcosa.
- dovrei chiedere scusa a un pazzo - disse il ragazzo ridendo. - se lo merita -
- non pazzo. É una persona lievemente autistica. Ma non cambia che é una persona con dei sentimenti e adesso glieli stai spezzando. Tu e tutti quelli come te - disse Kit trattandosi da prenderlo a pugni.
Kit raggiunse Ty per calmarlo e lo strinse tra le braccia.
- va tutto bene, ci sono io - disse Kit dolcemente, accarezzando la sua schiena.
Ty portò le braccia al collo di lui di slancio e Kit lo prese in braccio e lo portò via da lì. Erano sulla spiaggia, Ty era stretto ancora a lui e gli mise le cuffie per calmarlo di più. Pian piano l'anima di Ty si calmò e lo ringraziò per quello che aveva fatto per lui e per le cuffie con un bacio.
- non ascoltarlo, Ty. É solo una persona piena di pregiudizi e ignorante. Autismo, bipolarismo e altre cose non rendono pazzi le persone. Siete delle persone speciali che amate di più e che avete bisogno solo di amore -
- lo so, Kit e che fa male a volte ma sono fortunato ad avere una famiglia che mi vuole bene e di avere te - disse Ty contro la sua spalla.
- e mi avrai sempre, io non ti lascerò mai - disse Kit promettendolo solennemente. - non potrei far almeno di te. Non respirei se tu non fossi con me -
Ty non aveva mai incontrato una persona come Kit, non si aspettava certe parole così forti ma il cuore e la sua anima provarono un'emozione mille volte più potente del normale. Ty lo baciò commosso.
Quel momento fece dimenticare quell'attimo orribile e da lì si spostarono in un negozio di musica in cui Kit provò un pianoforte e Ty lo ascoltò estasiato.
Ty e Kit cantarono anche insieme nel negozio, fu qualcosa di magico in quel momento e il proprietario li applaudì. Avevano molto talento secondo lui.
- ora dove andiamo? - chiese Ty sfoggiando le sue nuove cuffie azzurre al collo.
- che ne dici del luna park? Ti va? - chiese Kit vedendo il volantino con una super offerta. - si adoro il luna park. Mark mi ci portava sempre a los Angeles - disse Ty felice. - andiamoci subito -
Ty lo prese per mano con molto entusiasmo e correvano verso il luna park.
Arrivarono lì, questa volta Ty voleva pagare e si era messo in testa quella cosa così Kit lo lasciò fare. Ty era così contento e guardarono il tabellone con le varie giostre.
Mangiarono pop corn e zucchero filato tra un'attrazione e l'altra. Ty scelse quelle con più adrenalina.
Ty e Kit andarono anche nel tunnel d'amore, salirono nella barca a forma di cigno e tutto era bellissimo mentre il cigno attraversava il fiume artificiale, tantissimi colori e Kit e Ty si avviavano durante il giro. Ty si mise a cavalcioni su di lui e iniziò a baciare il collo a Kit. La bocca di Ty succhiava sapientemente la pozione di pelle, Kit emise gemiti e sentì le mani di lui andare sotto la maglia mentre gli accarezzava la pelle.
Il giro stava per finire e Ty dovete fermarsi.
-riprendiamo dopo - disse Ty nel suo orecchio.
Ty ritorno al suo posto con quella faccia d'angioletto mentre lui era eccitato al momento vissuto.
Uscirono dal luna park dopo mezz'ora di divertimento, si fermarono a mangiare qualcosa ma c'era una fila. Ty avvisò a Kit che andava in bagno nel bar mentre lui restava in fila. Ty prese il cellulare e ordinò una camera in un hotel e poi raggiunse Kit.
Kit lo vide tornare con un espressione che ne aveva combinata una delle sue. Ty lo baciò e poi prese il suo cono con la frittura di pesce. Era appena fatta, calda e molto buona. Andarono a mangiarla in spiaggia e misero il telo da mare per non sporcarsi di sabbia. Kit lo teneva stretto a lui mentre mangiavano con le mani.
- pensavo a dopo - disse Kit prendendo un pesciolino fritto. - cosa ti va di fare? -
Ty fece un sorriso a quella domanda. - c'é un posto in cui voglio andare. Dopo ti porto lì -
Kit era curioso perché erano andati in tutti posti che piacevano entrambi quindi non gli veniva in mente quale potesse essere il posto scelto da Ty. Finito la frittura, Ty lo prese per mano e lo guidò verso la destinazione prevista tutto felice. Kit restò sorpreso e confuso quando si ritrovarono davanti ad un hotel.
- ho preso una camera a tuo nome - disse Ty portandolo dentro felice. - così possiamo stare un po soli e possiamo anche spingerci a fare qualcosa di più -
Quelle ultime parole gliele sussurrò all'orecchio.
Ora capiva quell'espressione di prima, era proprio da Ty. Quel piccolo diavoletto tentatore. Lo capiva la voglia di Ty, anche lui voleva stare con lui e lo baciò come risposta. Ty lo abbracciò contento e andarono alla reception per prendere la camera con la sua carta di identità e salirono con l'ascensore. Ty e Kit si baciarano dolcemente e poi entrarono nella stanza. Era molto bella e Ty guardava il panorama dalla finestra, Kit lo abbracciò da dietro.
- sei un diavoletto tentatore ma mi é piaciuta la sorpresa. Volevo stare con te - disse Kit al suo orecchio. - senza nessuno intorno. Solo io e te -
Ty si girò e lo baciò. Le giacche andarono a terra, arrivarono verso il letto mentre si baciarono e poi si sdraiarono su di esso.
Adesso erano sul letto con solo mutande e canottiere, si accarezzarono i nasi e presero a baciarsi, Ty si mise su di Kit durante un bacio e le loro lingue si stuzzicavano.
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