Cap.6: Dottore
DOCTOR'S POV
Siccome questa storia include anche me e mia figlia lasciate che mi presenti.
Sono il Dottore e per chi non lo sapesse sono un alieno, un Signore del Tempo, per essere più precisi. Provengo da Gallifrey un pianeta nella costellazione di Kasterborous. Prima che comparissero il Maestro e gli altri Signori del Tempo mi consideravo l'ultimo della mia specie perché pensavo che fossero tutti morti nella Grande Guerra del Tempo. Questa guerra è durata 400 anni tra noi e i Dalek*, alieni che provano solo l'odio più profondo.
Io sono scappato, non riuscendo a tollerare tutta quella violenza, sulla Terra. Lì ho vissuto, e sto vivendo tuttora, la mia vita. Ho viaggiato con il mio TARDIS, la mia macchina del tempo e dello spazio più grande all'interno, con diverse companion che mi hanno accompagnato in tutte le mie rigenerazioni fino alla decima, in cui mi trovo ora.
La companion però che ha conquistato i miei cuori è stata Rose Tyler**. Lei aveva lunghi capelli biondi e un sorriso smagliante. Non era un top model ma aveva una bellezza diversa dalle altre. L'ho conosciuta durante la mia precedente rigenerazione salvandola da dei manichini che avevano preso vita a causa della coscienza Nestene. Da quel momento non ci siamo più separati.
Fino alla battaglia di Canary Wolf tra Cybermen***e Dalek. Quello è stato il momento più doloroso per me. Avevo aperto una breccia nella parete per riportare i Cybermen e i Dalek nel loro universo ma lei stava per cadere al suo interno. Venne salvata da suo padre del mondo parallelo visto che il suo vero padre era morto in un incidente. Quando la breccia si chiuse rimanemmo separati per sempre.
L'ultimo incontro che avevo avuto con lei fu poco prima di un'altra guerra con i Dalek. Fu in quel momento che conobbi mia figlia Johanna. Lei aveva vissuto tutta la sua vita lontana da me fino a questo momento.
Una volta che eravamo riusciti a sconfiggere quegli alieni tornammo nel mondo parallelo per chiudere definitivamente la breccia.
Io e Jo abbiamo viaggiato sempre insieme e continueremo a farlo almeno fino al compiersi della sua profezia. ****
Presentandomi fisicamente: ho gli occhi color nocciola, i capelli castani, le basette lunghe, sono molto magro e il mio volto è ricoperto da piccole lentiggini. Indosso solitamente un completo casual marrone scuro ( a strisce blu) o blu ( a strisce rosse), camicia e cravatta, un soprabito marrone e scarpe All-star di diversi colori.
Adesso invece vorrei raccontare quello che ha fatto partire questa stranissima storia.
16 luglio 2021
Ci trovavamo a Londra nel 1975 per indagare su alcuni fenomeni causati da degli Angeli Piangenti. Era stato il mio TARDIS ad avvertirmi del pericolo.
Indagammo a fondo su quello che stava accadendo. Jo andò all'esterno a vedere se ne trovava degli altri mentre io rimasi nella mia biblioteca a cercare delle informazioni. Dopo delle ore che ero chiuso lì trovai finalmente qualcosa: un libro che sembrava apparso così all'improvviso. Mi inforcai gli occhiali e iniziai a leggere. Compresi che gli Angeli Piangenti si erano evoluti creando dei portali in giro per il vasto universo aprendo la possibilità di viaggiare nei numerosi mondi paralleli.
Proprio mentre ero intento nella lettura sentii bussare alla porta. I miei due cuori si fermarono per un istante così come il mio respiro. Due volte. Tre volte e infine una quarta volta. Ero certo che quello era il momento in cui mi sarei rigenerato. Mi sentii triste e rassegnato allo stesso tempo. Non poteva di certo finire così. Mi alzai e andai alla porta per vedere chi fosse stato a bussare.
«Hey, sei tu che stavi bussando? Scusa ero nella mia biblioteca. Sai un paio di Angeli Piangenti sono sparsi per tutta Londra e pare che siano riusciti a costruire un portale per viaggiare attraverso dei mondi paralleli...ma aspetta un secondo...tu sei uguale a me!» mi paralizzai dalla sorpresa alla sua vista. Gli occhiali mi scesero dal naso.
Quell'uomo era la mia copia in tutto e per tutto: stesse identiche lentiggini sul volto, stessa forma del naso, denti appuntiti e la forma del volto. Per non parlare del fatto che era magro come me. Sembrava di guardarmi allo specchio.
Le uniche cose differenti erano il vestiario e la capigliatura.
Compresi che doveva provenire da un mondo parallelo.
«Ok,non ho la più pallida idea di quello che sta succedendo.» Dissero in coro lo straniero e mia figlia.
Appurai che anche la sua voce era uguale alla mia.
Lo studiai con il mio cacciavite sonico mentre lui si lamentava.
Mi misi gli occhiali che mi erano caduti e lessi le informazioni che mi aveva riportato l'oggetto: demone e serpente tentatore di Adamo e Eva.
Gli ordinai di togliersi gli occhiali e lui lo fece anche se con qualche titubanza.
Avevo fatto centro.
I suoi occhi gialli ambrati erano come quelli dei serpenti.
Cominciai a ridere girandogli intorno per osservarlo meglio.
«Come il mio cacciavite sonico ha rilevato tu non sei umano,giusto? Sei un demone.» affermai felice di aver trovato una creatura soprannaturale.
«Senti,stramboide,io vorrei ritrovare solo mio marito, ok? Se mi vuoi aiutare,bene. Sennò farò da solo.» constatò spazientito agitando le mani.
Aveva anche il mio stesso carattere. Perfetto,ho trovato il mio sosia. Pensai.
Johanna, che prima era stata in silenzio a osservare i nostri battibecchi, si fece avanti e il suo sguardo non prometteva niente di buono. Mi ricordò la mia Rose.
Poi improvvisamente il demone iniziò a gridare di dolore e a dimenarsi mettendosi le mani tra i capelli. Chiuse gli occhi. Noi non sapevamo che fare ed eravamo confusi da tutto ciò. Poi svenne.
Lo portammo in una stanza da letto del TARDIS e aspettammo che si risvegliasse. Per quanto avevo potuto leggere non era un comportamento normale nei demoni. Mia figlia era del mio stesso parere.
Poco dopo il mio sosia si svegliò e Jo gli andò incontro.
«Ehi,ti sei svegliato. Cosa ti era successo? Hai iniziato a urlare.»
Lui spiegò che riusciva a sentire tutti i pensieri e le emozioni di sua figlia dicendoci inoltre che lei e Aziraphale erano in pericolo. Era turbato e spaventato.
Dopo la spiegazione si presentò come Crowley, io feci lo stesso parlandogli anche degli Angeli Piangenti e dei portali interdimensionali.
Lui alla mia ultima domanda negò.
Chiesi a Jo se avesse trovato tracce di Angeli Piangenti ma lei scosse la testa.
Crowley, turbato da quello che era accaduto poco prima, ci chiese se avevamo idea di dove si trovassero ma noi non lo sapevamo.
Jo saltò in preda alla felicità. Quando faceva così aveva un piano in mente.
«Papà, ti ricordi di quei portali su quel pianeta su cui siamo stati qualche ora fa? Magari potrebbe essere in uno di quelli e potremo cercarlo attraverso un segnale...ci sono! Tu, demone, hai detto che puoi sentire i pensieri di tua figlia e se ti collegassimo alla centrale di controllo riusciresti a captare il luogo dove si trova?»
Il suo piano non faceva pieghe e lo capì pure Crowley che annuì con la testa.
Lo collegammo alla centrale e in pochi minuti riuscimmo a trovare il luogo dove erano situati: il mondo dei Volturi.
Lo staccammo dalla macchina e feci partire il TARDIS.
Siccome il viaggio era ancora molto lungo decidemmo di presentarci: lui parlò molto della sua vita, di come, lui e Aziraphale, avevano fatto in modo che il mondo non finisse fino al concepimento di Lily.
Johanna fu molto sorpresa e confusa riguardo ciò ma il demone le spiegò tutto il procedimento.
Dopo di ciò sapevo che toccava a me presentarmi. Gli parlai del processo di rigenerazione e a ciò sentii il dolore racchiudermi i cuori. Molto presto sarei diventato un'altra persona e ciò faceva male. Molto male. Ma continuai con la spiegazione.
Lui rimase perplesso e Jo gli spiegò tutta la situazione parlando della profezia e di Rose. Sentii che nella cabina l'aria si stava facendo irrespirabile. Troppo pesante. I ricordi erano troppo freschi.
Mi chiese perché lo stessi aiutando quando, qualche attimo prima, non sapevo niente di lui.
La mia risposta fu abbastanza semplice e colma di verità. Avevo visto l'amore forte che provava verso sua figlia e il suo compagno, i medesimi li provavo io per Rose e Jo. Gli spiegai anche della profezia che aleggiava su mia figlia. Avvenimenti troppo dolorosi.
Quel momento di tristezza venne spezzato dal TARDIS che ci annunciò che eravamo arrivati a destinazione.
Il demone non fece in tempo ad uscire dalla cabina che ebbe un altro dei suoi attacchi. Quella volta molto più di prima. Iniziò a dimenarsi, agitarsi e urlare stringendosi la testa tra la mani. Poi dopo aver vomitato svenne di nuovo.
Jo lo riportò in camera e si mise accanto a lui per sorvegliarlo e passargli un panno fresco sulla fronte.
Era preoccupata e turbata da quello che era appena accaduto.
Poco dopo entrai nella stanza e lo vidi sveglio. Mi sedetti accanto a lui. Il suo volto era sudato e i suoi occhi gialli ambrati svelavano una profonda disperazione. Mi informò che molto probabilmente tutti i nostri sforzi erano stati vani perché ormai la sua bambina non c'era più. Lo vidi piangere e ciò mi diede la forza di uscire da quella camera e andare a cercare nella chiesa l'angelo. Cercai dappertutto ma non c'era.
Tornai all'interno del TARDIS e dissi.
«Non bisogna arrendersi subito, bisogna combattere. Continuiamo a cercare. I Volturi si saranno spostati su un altro mondo parallelo. Hanno acquisito questa capacità con l'apertura dei portali a causa degli Angeli Piangenti così com'è successo con tuo marito.» Annunciai combattivo. Non avrei permesso che una persona soffrisse com'era successo a me.
Lui però era sconsolato.
Gli dissi che ora si sarebbe dovuto riposare poi avremo continuato la ricerca.
Lui si addormentò nuovamente.
Mentre lui dormiva maneggiai con i tanti tasti presenti nella centrale di controllo fino a trovare una piccola traccia: si trovava nel mondo parallelo di Kevin Kilgrave ed era ancora viva.
Sorrisi.
Avremo dovuto attraversare diversi portali per arrivarci ma ne sarebbe valsa la pena.
Nota Autrice
Eccomi qui con un nuovo capitolo dal punto di vista del Dottore. Ora vi spiego i vari personaggi.
* Dalek
I Dalek sono i discendenti, mutati e armati, dei Kaled del pianeta Skaro. Hanno combattuto i Signori del Tempo nell'Ultima Grande Guerra del Tempo, finita con la pressoché totale distruzione di entrambe le razze. Sono i più antichi e frequenti nemici del Dottore, avendoli affrontati molte volte in ognuna delle sue incarnazioni. Il loro creatore ha il nome di Davros, che ha tolto ai Kaled ogni sentimento, esclusa la rabbia. Per questo motivo i Dalek amano " sterminare" come dicono ogni volta.
Anche se i Dalek sembrano completamente robotizzato, sono in realtà dei Cyborg, con un corpo biologico racchiuso e supportato da un guscio protettivo esterno fatto di metallo Dalekanium, armato e mobile da cui fuoriescono un peduncolo oculare simile a un telescopio e due braccia meccaniche rotanti. A differenza dei Cybermen ( di cui parlerò tra poco) i corpi dei Dalek sono mutati tanto drasticamente da quelli dei propri antenati Kaled da perdere ogni aspetto umanoide, escludendo l'unico occhio che possiedono. Oltre all'occhio i Dalek possiedono vari tentacoli. Essi inoltre comunicano con una voce metallica, scandendo spesso le parole sillaba per sillaba.
** Rose Tyler
Rose è una ragazza che lavora come commessa nella Londra del ventunesimo secolo. Quando nell'anno 2005 la capitale britannica subisce un'invasione aliena, Rose viene salvata da un misterioso viaggiatore del tempo che si presenta come il Dottore ( il Nono per essere precisi interpretato da Christopher Eccleston) e che la invita a condividere le sue avventure a bordo della sua astronave, il/la TARDIS. Rose decide quindi di lasciare la città in cui vive, sua madre Jackie e il fidanzato Mickey e di partire insieme a lui.
*** Cybermen
Cybermen sono nati su un pianeta gemello della Terra, Mondas, e sono nati perché la gente voleva preservarsi, voleva sopravvivere, voleva continuare a vivere. E per farlo ha modificato così tanto se stessa, cambiando e sostituendo " pezzi" da diventare inumana, per trasformarsi in cyborg.
La loro caratteristica fondamentale, che li rende ancora più pericolosi, è l'assoluta mancanza di emozioni. Questa mancanza è dovuta al fatto che, per sopportare la mutazione da essere umano a cyborg, i Mondasiani devono essere " anestetizzati" dalle emozioni. I Mondasiani in fase di transizione soffrono moltissimo, dicono di provare un dolore insopportabile, tanto da implorare di morire. Questo per quanto avviene nella serie classica ( 1963 - 1996) mentre nella Nuova Serie ( 2005 - in corso) i Cybermen hanno cambiato aspetto e sono stati creati da John Lumic che ha paura della morte e cerca un modo di sfuggirle.
**** La profezia di Johanna
Questa parte è ripresa dal mio racconto " Me, The Doctor and TARDIS". Siccome il Dodicesimo Dottore si rigenera in una donna nella serie televisiva e non mi piace ho deciso di far sacrificare Johanna. Lei verrà uccisa dai Cybermen da Mondas dando però a suo padre la sua metacrisi, ovvero una nuova parte di lei, come fanno le stelle marine.
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