Prologo

"Questa notte l'ennesimo caso di assassinio da parte del famigerato Ghoul "Alice" ha reso le strade di Tokyo ancora più pericolose, si consiglia di-"

"...Rimanere a casa eccetera eccetera... Sempre la stessa storia, uffa!"

Dice interrompendo la trasmissione, l'ormai diciassettenne Kira Toshinori mentre preparava la sua colazione.

"Vorrei tanto sapere se esiste qualcos'altro oltre ai Ghoul in questa città."

Proprio in quel momento si accorse che i suoi waffel stavano bruciando, quando li tirò fuori dal forno a microonde non poté far altro che guardare affranta la sua colazione bruciata.
"Accidenti! Non ho tempo, farò colazione in un bar."
Detto questo prese in fretta la sua giacca verde militare e corse fuori casa.

La scuola fortunatamente non era troppo distante e così ebbe tempo per entrare in un bar molto tranquillo, si chiamava Anteiku.
"Buongiorno, vorrei un caffè e una brioche alla nocciola, per favore."
"Si, subito."
La ragazza dietro al bancone sembrava avere più o meno la sua stessa età, aveva i capelli neri a caschetto e la frangia le copriva un'occhio.
"Ecco qua. Sono 697.66 ¥"
Disse la nera porgendole il caffè e la brioche.
Kira pagò e dopodiché finì la sua colazione in tutta calma, anzi forse troppa.
Infatti 15 minuti dopo si ritrovò a correre per le strade di Tokyo per non far tardi.

Arrivò in classe con 10 minuti di ritardo e il sensei fu costretto a rimproverarla.
Le lezioni finirono e tornò a casa. Durante il tragitto andò a sbattere contro un ragazzo dai capelli scuri e una giacca con la pelliccia che si mise a fissarla per qualche istante per poi sussurrare un nome: "Alice..."
Un capogiro.
Poi un'altro.
E un'altro ancora.
Buio.

Chi è Alice?

Pochi minuti dopo si svegliò in un bar, insieme al ragazzo con cui si era scontrata.
"Va meglio?"
"S...i, si grazie."
"Devo accompagnarti a casa?"
"No, no sto bene."
"Non sei molto convincente, sai?"
"In effetti mentire non è la mia specialità hehe!"

Alla fine i due uscirono e giunsero davanti alla casa della mora.
"Ok. Ci salutiamo qui."
"Non vuoi salire a prendere qualcosa? Vorrei sdebitarmi."
"Non ce n'è bisogno."
"Aspetta..."
"Ayato."
"...Uh?"
"È il mio nome."
Con un cenno della mano la salutò, senza nemmeno darle il tempo di presentarsi.

Che strano ragazzo...

AYATO POV

Eppure era lei. Come può essere che non mi abbia riconosciuto? Ormai è più di tre mesi che ci conosciamo, "Alice".

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Ed eccomi qui con la storia su Tokyo Ghoul che avevo promesso.
Spero di riuscire a concludere questa storia e niente spero vi sia piaciuta questa prima parte

Lobita32 🖤🖤🖤

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