Non disturbate i morti
Presso un cimitero, la notte di Halloween, si erano dati appuntamento una giovane elfa oscura e un giovane kitsune.
L'elfa oscura si chiamava Cassidi. Come tutti i membri della sua specie, possedeva grandi occhi rotondi, lunghe orecchie a punta, corporatura snella e una carnagione grigiastra, dovuta al fatto che gli elfi oscuri vivevano nel sottosuolo, non tollerando la luce solare. Quell'elfa in particolare aveva capelli lunghi e lisci di un castano spento; occhi di un celeste slavato; naso e bocca piccoli. Indossava un semplice vestito nero e delle scarpette nere di vernice.
Il kitsune si chiamava Gideon. Aveva una pelle scura liscia come seta; capelli neri tra i quali spuntavano un paio di orecchie pelose; un volto umano dai tratti volpini, come il naso appuntito provvisto di baffi; gentili occhi dorati. Indossava una maglia a righe gialle e nere e dei pantaloni neri dai quali fuoriuscivano tre code.
In uno slancio di galanteria, Gideon raccolse un mazzo di fiori da una tomba e lo consegnò alla sua amata. Cassidi, seppure lo amasse altrettanto teneramente, era molto meno romantica e più pratica. Infatti, usò fiori ricevuti in dono per alimentare un fuocherello magico, sul quale fu arrostita una salsiccia ciascuno. Finita la cenetta, Cassidi posò la testa sulla spalla dell'amato e Gideon le mise un braccio attorno alle spalle, poi entrambi contemplarono il cielo stellato.
Un rumore sinistro, proveniente de sottoterra, interruppe il loro pacifico idillio.
"Hai sentito anche tu?" domandò il kitsune.
Cassidi annuì e rispose: "Viene da sotto quella lapide."
I due innamorati osservarono guardinghi il terreno che veniva smosso. Ne emerse un cadavere mezzo putrefatto che li sgridò, oltraggiato: "Voi giovani d'oggi non avete più rispetto! Bruciare fiori altrui, che roba! Sia maledetto Cupido: con le sue frecce vi rimbambisce tutti!"
"Ci scusi, signore" disse subito Gideon, imbarazzato.
"Altro che scuse! Dovreste finire in manette, ecco cosa! Si è trattato di un furto bello e buono!"
"Le va bene se ci allontaniamo un attimo per rimediare? Le metteremo qualcos'altro sulla tomba" propose Cassidi per placare l'irascibile zombie.
Lui grugnì in segno di accettazione, ma anche per far capire ai ragazzi che poco si fidava di loro.
"Che facciamo, Cassi? Io in tasca ho solo un pacchetto di stuzzicadenti che ho rubato qualche ora fa."
"Perché l'hai rubato?"
"Sono utili nelle sculture in legno. È un hobby che ho cominciato da poco."
"Sei un genio inconsapevole" lo lodò dolcemente Cassidi, facendogli un grattino.
Gideon agitò le code, rosso di piacere. I due innamorati si dedicarono alla costruzione di una semplice bambolina realizzata con gli stuzzicadenti, tenuti assieme da un incantesimo fissante.
Lo zombie approvò il rimpiazzo, accetto quindi le loro scuse e li salutò benevolmente, tornando sottoterra.
I due giovani innamorati si allontanarono dal cimitero mano nella mano, passeggiando al chiaro di luna.
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