La moto sfreccia,

solleva la polvere,

solleva la sabbia

sullo sterrato.

Il velo leggero

ricopre la strada,

annebbia la vista

dall'altro lato.

Le auto sporche

continuano a passare,

alzano quel muro,

quella barriera

che mostra il sogno,

che nasconde le piante

dei secoli lontani

prima della sera.

Vedo un vecchio stanco

in piedi ad osservare,

un poliziotto in divisa

che non può sparare,

una donna cieca

che parla d'amore,

un uomo sordo

che le vuol parlare,

un martire che brucia,

un musicista stonato,

un filosofo altezzoso,

un diverso suicida,

uno schiavo ferito,

una drag queen struccata,

un boscaiolo stanco,

l'abbraccio di Re Mida.

La polvere scende,

la sabbia si placa

sopra la brulla

strada sterrata.

La vista ritorna,

ritorno a vedere

le piante illuminate

prima della sera.