10. Il viandante
È forse per te che non dormo,
Oh croce del mio ovile:
non mi riesce il chiuder gli occhi
nel sangue del tuo cuore.
Per quell'atro lontano da me
che ognor lo guardo splende,
e non mi dà riposo e brame
ma solo voglia di dimenticare.
I nostri visi sporchi di fango,
i nostri aliti di fogna,
sono ora costretto in eterno
a navigare sulla mia terra.
È forse per te che non piango,
crisantemo sul mio cranio.
Non so neanche cosa ho fatto,
mi è rimasto solo un nome.
Forse è solo quando grondo sangue
che si spezza il mio cantare,
forse è anche quando nuoto
e non riesco ad affogare.
I nostri visi sporchi di fango,
i nostri aliti di fogna,
sono ora costretto in eterno
a navigare sulla mia terra.
Forse solo una sirena dolce
con i suoi occhi di vetro
potrà levarmi la noia di pancia
ma mi lascerà poi indietro.
Forse il tuo specchio arriverà da me
a parlarmi di fantasia
con la sua pallottola pronta ad uscire
ma con faccia sempre nuova.
I nostri visi sporchi di fango,
i nostri aliti di fogna,
sono ora costretto in eterno
a navigare sulla mia terra.
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