Capitolo 6
09 giugno, anno 478 luna primo quarto
Palazzo Lux Maximus, distretto centrale
Questa mattina ci sono più persone del necessario al castello, sento infatti un via e vai continuo,il chiacchiericcio delle domestiche che corrono da una parte all'altra ma anche parecchi profumi che sembrano carrarerizzare e anticipare ogni persona facendomi generare un idea specifica di costoro: dolci, delicati, forti, audaci e perfino aspri, tutto ciò arriva al mio acuto olfatto che sembra asuefatto all'idea di vedere e sentire così tante persone.
Il nonno è venuto ad avvisarmi di farmi bello e che oggi, stranamente, non mi sarei allenato.
E così eccomi in camera mia mentre le domestiche mi aiutano a pettinarmi e vestirmi mostrandomi abiti di tutte le forme, contrasti e colori.
Il mio sguardo poi però viene rapito da quel completo, al centro della pila, un abito nero con dei ricami verdi, adoro il verde è il mio colore preferito e credo mi si addica.
Un colore profondo a metà dello spettro ottico in grado di trasmettere serenità quanto inquietudine, il verde è il colore dell'invidia e della perfidia infondo.
Mentre aspetto seduto per capire cosa mi capiterà oggi vedo la mamma entrare con anche Samu tutto ben vestito con uno smoking nero dai ricami azzurri, lui adora l'azzurro e proprio come lui trasmette tranquillità, il chiaro e il limpido ricamo sembra farlo risaltare mentre con le sue solite due lame azzurre mi osserva con un sorriso.
Ci mette entrambi vicini e ci sorride 《Siete bellissimi bambini miei, oggi avremo degli ospiti a pranzo e ci saranno anche delle bambine della vostra età quindi comportatevi bene d'accordo?E mi raccomando oggi dovete divertirvi》
Samuel annuisce alla mamma e le fa un'altro piccolo sorriso mentre io la guardo determinato volendo altre spiegazioni, non voglio stare ad uno stupido banchetto, avrei ben altro da fare come giocare con i soldatini, chiacchierare con Arthur o magari giocare a scacchi con il nonno.
《So che non è tra le cose che preferisci fare Seth e neanche io a dire il vero ma dobbiamo partecipare, non possiamo fare brutta figura...》 mi sento dire come se il mio viso avesse espresso il mio pensiero prima delle mie stesse parole per poi abbassarsi e prendere entrambi per mano.
Samuel osserva il luccichio del vestito ricamato d'oro di nostra madre mentre il blu intenso e il verde petrolio sono accentuati e sembrano risaltarla mentre cammina elegante e io la guardo male e scocciato, io non voglio andarci e non voglio nemmeno che lei mi prenda per mano.
È solo tutta una buffonata, la mamma non mi ha mai preso per mano e non ci tiene davvero a tenermi vicino a se lo fa solo per apparenza.
Andiamo nella sala da pranzo lussureggiante in cui il colore dominante è l'oro come la texture dell'abito di mamma,ci sono lampadari di vetro enormi e antichi così come i mobili in noce scuro che scintilanno al riflesso della luce.
Qua e là ci sono dei vasi con delle rose gialle e altre decorazioni per l'occasione che sembrano esprimere una sola cosa: lusso.
Vedo già seduti al lungo tavolo molte persone che non ho mai visto tra cui anche una decina di bambine che come delle bambole rimango ferme e composte nei loro abiti ampi e pomposi.
Mio nonno e mio padre discutono con i nobili e le poche parole che riesco bene a sentire sono "scelta", "promessa", "20 anni" per poi ricominciare a bere e ridere fintamente con chiunque gli presenti la propria figlia.
Tutto ciò mi mette ansia: non voglio conoscere nessuno, voglio solo poter stare solo e soprattutto non voglio una regina, voglio essere l'unico e solo Re Seth.
Mi stacco da mia madre e mio fratello per poi andare verso la mia sedia, su cui salgo e mi siedo elegantemente, il nonno pochi secondi dopo si gira verso di me con un sorriso che assomiglia più ad un ghigno malizioso e furbo.
In otto anni della mia meravigliosa vita ho capito che quel sorriso non porta mai a nulla di buono.
《Seth qualcuna di queste bambine ha catturato il tuo interesse?》 mi chiede dopo avermele presentate tutte in fila anche se noto che lui con lo sguardo ne fissa due in particolare.
Io adoro tanto mio nonno ma stavolta è troppo,non sceglierò nessuna bambina che poi dovrà seguirmi tutto il pomeriggio.
Sto bene così, ho già Samuel che mi fa da ceerleader e motivatore non richiesto come se fosse la voce della mia coscienza.
Sto quasi per alzarmi mentre scuoto la testa per andarmene quando lui appoggia le sue forti mani sulle mie spalle schiacciandomi sulla sedia intuendo le mie intenzioni e io ribatto nella sua mente con quasi un urlo "Qualsiasi cosa vuoi non scelgo nessuna, non voglio stare qui!".
Ma lui mi guarda con severità e prende tempo continuando ad intrattenere i genitori delle bimbe non ribattendo a voce alta ma guardandomi con estremo disappunto.
《Penso che il principe voglia un po' di tempo per conoscere le bambine prima di indicare qualcuna che gli sia simpatica》 dice per poi cambiare argomento ma capisco da come ha stretto appena la mia spalla di nascosto di dover ubbidire senza fiatare stavolta.
Ecco uno dei lati negativi di essere il suo preferito e il suo prediletto, dover stare alle sue regole.
Sospiro appena e gli indico una bimba che porta un vestito verde.
Dopo uno sguardo iniziale solo lei tra tante attira la mia attenzione, sembra avere quasi un'aura particolare intorno a sé, simile ad un magnete, in grado di attirare qualsiasi attenzione e accentrare lo sguardo su di lei in modo rapido e costante, quasi come se fosse un potere, qualcosa che nemmeno io riesco del tutto a controllare.
Percepisco anche un forte profumo di bergamotto e lime,un odore acido,pungente ma allo stesso tempo inebriante e sofisticato che sembra quasi portarti in un agrumeto in fiore mentre corri spensierato guardando il cielo fatto con le sue iridi.
I suoi occhi azzurri sembrano più limpidi dell'acqua e del cielo di una calda giornata estiva e quasi scintillanti,con un bagliore indefinibile che le illumina i tratti dolci e eleganti da bimba.
È l'unica che desta il mio interesse anche perché è l'unica che ha scelto il mio colore preferito mentre le altre hanno vestiti sui toni del rosa e qualche azzurro《Vorrei poter parlare con lei》dico tranquillo facendo un cenno nella sua direzione.
La bimba ha lunghi capelli biondi e occhi chiari e anche il nonno sembra apprezzare la mia scelta infatti annuisce per poi allontanarsi e con lui anche tutte le bimbe che mi giravano attorno.
Alla fine del pranzo proprio il nonno si alza incitandoci ad uscire fuori in giardino.
Mentre tutti iniziano ad avviarsi ridendo e correndo il nonno arresta il mio cammino e si avvicina con al seguito la bambina dal vestito verde per poi guardare entrambi e dichiarare solenne《Cercate di conoscervi, cogliete questa occasione per capire se vi state simpatici》 per poi mandare via anche noi con un gesto della mano.
Mentre camminiamo in giardino osservo la bambina, dalla sua espressione scocciata e poco sognante rispetto alle altre sembra che neanche lei gradisca la situazione.
Decido di essere almeno un po' gentile con lei e con un sorriso lieve mi presento. 《Io mi chiamo Seth e ho 8 anni e tu mia incantevole compagna di giochi?》
Lei mi osserva mentre io mi accingo a farle un elegante baciamano insegnatomi da papà.
《Io sono Maxime e ho 5 anni》dice per poi sedersi in mezzo alle margherite con tranquillità senza timore di sporcare l'abito ma con abbastanza delicatezza da far si che questo non accada.
Io mi ci siedo vicino e accarezzo la stoffa del vestito 《Come mai hai messo un vestito verde?》
Maxime, si guarda il vestitino e poi guarda me indecisa quasi su come rispondere 《Perché questo colore mi piace, lo uso sempre alle gare e credo mi doni tanto》dice mentre mi guarda e poi nota lo smoking ricamato di verde e ridacchia guardando le altre bimbe 《Io odio il rosa》
《È un colore che non piace molto anche a me, preferisco il verde》 dico sorridendo per poi ridacchiare 《Sono tutte vestite di rosa o di azzurro》
《Non ti sembrano dei confettini o delle sciocche bomboniere?》 commenta lei osservando le altre 《Vogliono essere tutte principesse rosa come nelle favole ma a me non interessa poi tanto》
《E cosa ti interessa?》gli chiedo incuriosendomi, mi piace come parla e anche la sua aria arrogante e superiore con cui osserva tutto quello che la circonda come se fosse certa di essere superiore e non avesse bisogno di nessuno che glielo ricordi o dimostri.
《Mi piacciono gli sport, faccio ginnastica artistica e pattinaggio e soprattutto mi piace vincere》 mi dice con un sorriso mentre quasi un fuoco le si accende dentro a queste parole 《Mi piace gareggiare e vincere su tutti, per poi venire applaudita ed acclamata》
《Sei determinata, mi piacciono le persone motivate》gli dico per poi guardarla più intensamente《Che ne pensi di una sfida? Una corsa》
Maxime subito si alza con gli occhi luccicanti accogliendo la mia proposta 《Certo,facciamo fino a quel ciliegio?》mi chiede già alzando un po' il vestitino così che non le crei troppo fastidio.
Annuisco e poi però la guardo meglio e decido di sfilarle un piccolo elastico dal polso annodandole di lato la gonna cercando di darle più movimento possibile 《Così almeno sarà più corretto, non che tu possa avere possibilità di vincere ovviamente》
Le mie ultime parole la provocano e noto che con un sorrisino mi fa 《Non esserne così sicuro principino, io non ti farò vincere solo perché sei un reale》
Poco dopo partiamo e sotto lo sguardo attento di Arthur e Samu che ridono indicandomi noto che lei è davvero velocissima e ciò mi stupisce molto perchè la ho alle calcagna.
Pensavo che non fosse molto allenata e che poi magari si sarebbe giustificata con la scusa del vestito ma invece lei corre al mio fianco quasi e ciò mi diverte molto, mi motiva e mi spinge a fare di più,a correre di più.
Certo non è al mio livello ma riconosco benissimo che è forte, è curiosa, è veloce ed è anche molto vivace e pretenziosa.
Arrivo al ciliegio e la guardo sorpreso esclamando 《Sei brava! Mi hai fatto sudare!》
Lei con un sorriso quasi arrogante e sicura di sé toglie l'elastico dalla gonna,si aggiusta bene il vestitino e mi dice 《E cosa ti aspettavi? Te l'ho detto che mi piace vincere e ciò richiede impegno, forse credevi che tutti i giorni mi mettessi a giocare con le bamboline?》
《Tutte le bimbe lo fanno, non ci vedrei nulla di male》ribatto io.
《Beh se giocassi tanto perderei tempo, non mi allenerei abbastanza e perderei le gare》mi spiega appena 《Però ogni tanto ci gioco quando ci sono le mie amiche》
《Verrò a vederti se lo desideri》 dico io sorridendo avanzando una proposta per poi prenderle la manina《Pensavo che tutte le bimbe fossero noiose ma tu no, ammiro la tua determinazione》
Mi stringe la mano annuendo 《Ne sarei onorata principe, puoi venire tutte le volte che vuoi e beh tutte le bimbe non sono me》mi fa un occhiolino ridacchiando 《Se no non starei parlando con te no?》dice sorridendo soddisfatta mentre ancora quella sensazione magnetica mi pervade e noto i suoi occhi più chiari e limpidi brillare ancora, è sicuramente il suo potere.
Ridacchio e guardo il nonno che da lontano mi fa segno di avvicinarmi, non mi faccio pregare lasciando Maxime sotto il ciliegio mentre parla e ride con Arthur che le fa i dispetti e Samuel che invece timidamente cerca di conoscerla, e mi riunisco a lui《Dimmi nonno》
《Allora che ne pensi di quella bambina?Dovremmo decidere se vuoi vederla ancora o meno》
《Voglio vederla ancora.. sai è veloce, le piacciono gli sport e soprattutto è determinata! Non cerca di compiacermi ma mi risponde e mi sfida》dico io entusiasta con un sorriso spontaneo che forse non mi ero accorto nemmeno di avere.
Nonno mi accenna un sorriso 《Hai fatto una buona scelta Seth, lei era tra le mie preferite,buona famiglia e soprattutto potente, impossibile distogliere lo sguardo e non apprezzare la sua eleganza e quegl'occhi azzurri che incantano》
Io, abbastanza soddisfatto di averlo fatto contento, annuisco 《Allora torno da lei a farle compagnia prima che Samu e Arthur la spaventino troppo e le diano fastidio》
Il nonno annuisce vegliandomi mentre torno da lei correndo, mi piace tanto la sua determinazione mi stimola ad esserlo di più anche io a volerla battere.
Maxime mi sorride e riprendiamo a parlare di tutto ciò che ci piace e ci interessa finché non si fa tardo pomeriggio.
Il tempo con lei passa veloce e piacevolmente e forse il nonno aveva proprio ragione, è impossibile non apprezzarla.
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