Capitolo 16
13 aprile, anno 490 luna gibbosa calante
Villaggio di Barjo, distretto centrale
Urla, passi e rumori di spade che si scontrano tra loro mentre l'odore di sangue si diffonde nell'aria.
Non so con che arma mi abbia colpito ma sento le forze mancarmi, tento di stare sveglio e difendermi finché non sento una voce familiare travolgermi《Mio signore ora ci sono io》
Così noto Marcus che uccide con ferocia due aggressori che stavano per uccidermi.
La sua rabbia e determinazione è palpabile tanto che sembra più veloce del solito e i due vengono colpiti mentre a fatica lo ostacolano.
Mi alzo sui gomiti e dando forma alle mie ultime energie creo un uomo di magia che li afferra stritolandoli e mandandoli a morte.
I due cadono a terra con un tonfo mentre Marcus si avvicina a me e mi prende per le braccia iniziando a trascinarmi a fatica.
《Hanno colpito anche voi con quella strana sostanza viola-nera?》 mi chiede mentre si avvia velocemente verso un' uscita secondaria della villa.
《Sostanza?》chiedo non capendo essendo vicino allo svenimento, fatico a restare sveglio e a guardarmi intorno in modo nitido.
《È un veleno molto potente per noi da quello che ho notato, hanno ucciso quasi tutti con le spade sporche di quella roba, i soldati perdevano i sensi in pochi minuti, deve essere una delle nuove sperimentazioni del re》 mi risponde tenendomi mentre ci dirigiamo in un piccolo paese vicino, riconosco il paesaggio mutare mentre attraversiamo il bosco.
《Maxime.. Marcus.. devi aprire la botola a Maxime..》
《A Maxime ci pensa il signor Leroy, ora pensiamo a voi》 ribatte velocemente mentre mi porta in una piccola e vecchia casa in un remoto villaggio.
Marcus mi sostiene, mi aiuta a camminare e avanziamo verso questo piccolo luogo.
《Mi sento andare a fuoco》dico in un sussurro prima che la mia vista si annebbi, vedo tanti puntini neri e non riesco a capire bene cosa mi circonda.
Fatico sempre di più a stare semplicemente presente e, appena sento il materasso, crollo.
Qualche ora dopo mi sveglio e mi guardo intorno, le pareti della stanza sono di un giallo scolorito e cerco di alzarmi ma noto un lieve peso sul braccio infatti Marcus mi schiaccia leggermente in quel punto con la testa, appoggiata sopra mentre probabilmente si è addormentato.
Vedo dalla piccola finestra il tramonto ma quando sono arrivato qui era l'alba così mi rendo conto che è passata più di qualche ora, quanto tempo ho dormito?!
Guardo Marcus e gli sposto la testa in modo leggero come avrei fatto con Samuel.
Samuel.. chissà come sta.. il mio piccolo gemello fastidioso.
Mi chiedo spesso cosa succeda a palazzo, se mi cerchino oppure no e soprattutto ora una domanda mi attanaglia: chi sono coloro che hanno attaccato la villa e mi hanno aggredito, sembravano addestrati e senza scrupoli.
Devo capire se tutto ciò è stato architettato da qualcuno a me vicino o no.. o davvero siano solo milizie che mi danno la caccia e contemporaneamente cerchino i miei sostenitori e provino a stanarmi, privi di informazioni.
Sento dei rumori così prendo la spada di Marcus pronto a difendermi ma appena la porta si apre vedo una donna dai capelli biondo scuro e gli occhi verde chiaro simile a lui osservarmi intimorita.
《Sono la madre di Mar, stia tranquillo altezza》mi tranquillizza mettendomi davanti una bottiglia piena di sangue, dall'odore animale.
Abbasso la spada e torno a sedermi tenendomi il fianco premuto, la maglia è totalmente zuppa del mio stesso sangue e devo ammettere che pizzica ancora, guardo la donna facendole un cenno di assenso per ringraziarla della premura e sospiro.
《Fa ancora male?》 mi chiede la donna osservandomi 《Ho messo delle bende e Mar ha tolto tutto il veleno e poi si è addormenta...addormentato, voi avete dormito per due giorni》
《Due giorni? Come è possibile?》 Mi guardo intorno e guardo le mie mani《Io non ho i capelli biondi vero?》chiedo già temendo la risposta.
Lei scuote la testa 《No però tranquillo, solo Mar e io vi abbiamo visto così e nessuno è entrato in casa, qui non siete in pericolo mio principe》
《Anche in villa pensavo di non esserlo》dico in modo serio tenendomi il fianco 《le fitte sono sempre più forti》ammetto con calma.
《Dovete rinforzarvi, bevete pure quel sangue so che non è quello di cui di solito vi nutrite ma è solo questione di tempo e l'effetto del veleno svanirà ve lo garantisco》dice pacata la donna per poi continuare im suo racconto 《Non è la prima volta che lo vedo, Marcus è stato ferito da esso e fortunatamente ho imparato a riconoscere e trattare le erbe per ricavarne una cura》
《Lo spero》dico per poi prendere il sangue ed iniziare ad ingerirlo.
Odio questa situazione, mi sento così debole e impotente. Il mio corpo sembra costantemente trafitto da spilli e bruciare in modo incessante.
La donna inizia a scuotere appena Marcus attirando la mia attenzione, anche lui è stato ferito ma sono solo tagli superficiali.
《Mar alzati forza, il tuo signore si è svegliato e i tuoi fratelli ti aspettano di là》
Guardo Marcus sorridendo e lo osservo serio sfiorando appena i tagli sul suo braccio《Marcus stai bene?》
《Sono forte signore》ribatte solo ma noto comunque un po' di stanchezza, ha le occhiaie ed è più pallido del solito.
Sembra scosso ma ipotizzo sia per la guerra e per avermi fatto da guardia/balia per tutto il tempo.
《Devo tornare in villa, posso chiederti una maglia Marcus?》
Lui annuisce alzandosi di scatto dirigendosi in fondo alla stanza, apre un piccolo armadio dove ci sono delle maglie un po' grandi e vecchie. Prende quella più nuova e me la porge 《Ecco a voi》
《Grazie》 dico scuotendola per poi togliermi la maglia sporca e guardarmi allo specchio 《Ma siete sicuro di aver rimosso il veleno?》
《Sì e non datemi del voi, io non ho il titolo da nobile》 mi sorride lievemente senza porre il suo sguardo su di me con rispetto e sento che sta per dire qualcos'altro quando sentiamo una vocina 《Mari....Mar....》
Mi volto per capirne la provenienza e vedo solo una bimba dai lunghi capelli scuri e il viso assonnato.
Marcus va da lei prendendola in braccio 《Jane va tutto bene? Ti avevo detto di non venire di qua..》 le accarezza i capelli e la guarda con un sincero affetto.
Subito tutta la sua attenzione è su di lei e la tratta con delicatezza.
Sembra esattamente l'opposto del tipo di fratello maggiore che sono io e mi chiedo se forse, se non fossi un principe, anche io avrei potuto essere come lui.
È una cosa così strana per me... lui non è indifferente o glaciale.
Ci sono io qui, il suo principe, ma ora sta dando priorità a lei e non la scaccia malgrado la mia importanza.
È tutto così differente rispetto a dove sono nato io.
《Mar io stavo facendo un riposino e non sapevo che Oliver avesse la bambola...lui...lui l'ha rotta e mamma non può comprarne un'altra!》 inizia a piangere la bambina mentre mostra una bambola di stoffa con un braccio strappato.
Marcus guarda la bambina pensieroso e poi si avvicina al comodino estraendo da un cassetto una scatola piena di pezze e cose con cui rammendare, ricuce in fretta il braccio della bambola con ago e filo.
La bimba però lo guarda, non ancora soddisfatta, protestando《Mar ma si nota che questo non è il colore della bambola! Non ha nulla di rosa scuro!》
《Saranno delle ferite di guerra, pensa che lei sia una guerriera e questa sarà il suo orgoglio, lei combatte per la famiglia》
La guardo in modo intenso, è tutto così strano.. Io sono sempre cresciuto con tutto.. tutto ciò che volevo potevo averlo e quella bambola che invece costerà al massimo 10 monete loro non possono permettersela.
Quella bambola verrebbe considerata insignificante e l'ultima scelta da tutte le bambine invece la sorella di Marcus la vede come i più preziosi dei tesori.
Guardo Marcus con sincera tristezza《Marcus..》
《Signore avete bisogno di qualcosa?》mi chiede appena mentre stringe ancora Jane che a sua volta, un po' meno triste per le parole del fratello, stringe la bambola forte a se osservandomi curiosa.
《Ho bisogno che andate in villa a prendere la pozione per nascondere la mia identità》Ribatto ricordandomi che ora qualsiasi persona potrebbe riconoscermi.
《Ma se mi allontano non ci sarà nessuno a proteggervi mio signore, posso mandare mia madre se volete》mi risponde mentre accarezza i capelli di Jane che mi fissa ancora con più curiosità.
《Quindi tu sei uno di quegli antipatici che stanno nelle ville e amico delle ragazzine nobili dispettose?》 mi chiede mentre scende dalle braccia del fratello e continua ad osservarmi dal basso dondolandosi sui talloni.
《Più o meno》le rispondo con un lieve sorriso《Mi fai vedere la bambola?》 dico tendendole la mano con fare sicuro.
Jane esita un po' e poi chiede al fratello 《Potrebbe farmi i dispetti e romperla come ha fatto la contessina l'ultima volta?》
《Ti assicuro che è un nobile educato Jane, non farà nulla alla tua bambola》la tranquillizza il fratello celando un sorriso mentre la bimba ora mi avvicina il giocattolo.
La prendo e sorrido per poi farla lievitare e ricrearla aggiustata e completamente nuova con l'aggiunta di un fiocchetto verde 《Va meglio così?》le chiedo colpito da un senso di altruismo inaspettato, non pensavo nemmeno di poterne provare ancora emozioni del genere.
In quell'istante mi riaffiora in mente il sorriso del bimbo con la scimmia di pezza di quando ero piccolo e guardando Jane vedo sul suo visino la stessa soddisfazione e la stessa gratitudine.
Jane mi guarda meravigliata e stupefatta, con sincera meraviglia 《Oh grazie! Grazie mille signore! È bellissima!》 mi dice iniziando ad avvicinarsi abbracciandomi le gambe sotto un sorriso sorpreso e grato di Marcus.
Io resto rigido inizialmente ma, alla fine, mi concedo di darle una carezza sulla testolina.
《La ringrazio tanto signore》mi sorride davvero riconoscente il moro osservando la scena.
《Bastava chiedere, per chi mi è fedele sono disposto a tutto》dico io con tono profondo e sicuro cercando di fargli comprendere che ho apprezzato il gesto da lui compiuto e voglio riconoscerlo.
Lui mi sorride appena 《Beh non tutti i nobili la pensano come voi, spesso ci si deve spaccare la schiena e non si viene mai apprezzati un po' nonostante si dimostri il proprio valore》mi dice sospirando 《Ho sempre lavorato e mi sono arruolato per sostenere la mia famiglia ancora di più》
《Quanto prendi di salario?》chiedo a quel punto.
In realtà lo immagino ma, fino ad ora, non me ne sono mai preoccupato più di tanto.
Solo ora che posso toccare con mano la vita che passano i soldati e la gente comune mi colpisce come uno schiaffo per la sua durezza.
《Un po' meno di un soldato comune perché non ho esperienza ne ho mai avuto un addestramento prima d'ora》
《Una miseria in pratica, mio padre è troppo stupido, guerrieri felici e ben retribuiti sono più leali di poveri contadini》dico alzandomi e sorridendo《Vai a prendere quella cosa alla villa e saprò come ricompensarti》
Lui annuisce 《Per qualsiasi cosa chiamate mia madre e state attento》mi dice mentre mi lascia dei pugnali accanto ed esce dalla stanza portandosi dietro la bambina che mi saluta ingenuamente con la mano.
Sorrido alla signora leggermente a fatica, usare la magia mi ha affaticato e sento molto dolore dalla ferita ora《Signora.. può aiutarmi con la ferita? È come se si fosse riaperta, la sento sanguinare》
《Certo》 mi sorride lievemente lei per poi apprestarsi a scoprire la parte ferita 《Io avevo messo già vari punti a dire il vero, forse è per questo che ti brucia》
Ma poi la sua faccia peggiora e i suoi pensieri vagano oscurandosi rapidamente mentre alza la maglia e sento la bambina che ci stava guardando mentre andava nella sua cameretta fare un gridolino spaventato per poi esclamare 《È tutto nero!》
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