Capitolo 13

17 marzo, anno 490 luna gibbosa calante
Villa Lotus-Loy, distretto centrale

Questa giornata infinita finamente volge al termine, ora sono sul letto pronto a bere la pozione che mi ha dato il nonno quando vedo aprire la porta e una figura femminile mi si para davanti e io senza fiato la guardo, lei sensuale e perfetta come sempre mentre io mi alzo andandole incontro esclamando 《Maxime!》

《Seth》 lei mi dice guardandomi con un sorriso furbetto mentre allaccia già le sue braccia al mio collo 《Beh... sorpreso?》mi dice in modo gentile mentre fa un occhiolino divertita mentre appoggia subito la testa nell'incavo del mio collo.

È così bello poter averla accanto, non avevo mai pensato all'eventualità di non vederla più fino a che non è accaduto realmente.

La sua risata gioiosa sembra un barlume di speranza in questa triste condanna mentre da solo chiuso in questa stanza mi ritrovo spesso a fare il conto con i miei incubi.

《Non ti è andata male dai》esordisce la bionda accarezzandomi il petto《Mio zio è un tipo per bene e ha una bella villa adatta a un nobile della tua importanza, non starai male qui mio principe》 sussurra mentre le sue mani vaganano fino ai miei capelli che tocca con un gesto di pura dolcezza 《Appena ho sentito che saresti stato qui ho subito chiesto a mio zio di venire, dovevo vederti, dovevo assicurarmi che tu stessi bene》

《Sei davvero importante per me Maxime》dico prima di stringerla tra le mie braccia e notare la sua espressione stupita e allibita che mi inchioda.

《Pure voi siete importante per me mio principe》mi dice contenta delle mie attenzioni nei suoi confronti, quasi sempre evito di dire cose come queste ma per lei, e soprattutto oggi faccio un' eccezione, avevo bisogno di qualcuno di familiare, di rassicurante.

A dire il vero neanche lei è un tipo sdolcinato, le piace solamente essere coccolata ogni tanto ma la cosa che ama davvero è essere adulata, adora i complimenti in ogni sua forma.

La stringo forte prima di addormentarci e sorrido accarezzando le onde bionde ingurgitando il liquido violaceo, lei mi bacia a stampo assaporando in modo confuso e un po' inorridito il contenuto per poi rimanere abbracciati tutta la notte.

La mattina seguente mi sveglio ma lei non c'è, ha lasciato solo un bigliettino in cui mi scrive di avere degli impegni e che tornerà il prima possibile.
Resto un po' sdraiato a chiedermi cosa staranno facendo a quest'ora nel palazzo.
Mi cercano?
Hanno idea di dove io possa essere?
Credo che sicuramente papà avrà già ipotizzato che sia stato il nonno ad aiutarmi ma, conoscendolo, negherà in ogni maniera e mentirà in un modo così convincente da essere creduto.

Mi alzo guardandomi allo specchio non riconoscendomi, gli occhi chiarissimi come quelli di Max e la pelle leggermente olivastra rispetto al solito mio aspetto perlaceo, i capelli ricci e biondi e il viso cosparso di vaghe lentiggini.
Non mi aspettavo che nel giro di una notte,dopo aver bevuto quella pozione a tarda sera,cambiassi così tanto!

Aprendo l'armadio prendo gli abiti contenuti e inizio a cambiarmi quando una serva arriva avvertendomi che mio Zio vuole vedermi.

Inizia un nuovo capitolo della mia vita, una nuova storia, un nuovo momento sotto copertura e un nuovo tranguardo mi aspetta.

Arrivo da lui nella sala da pranzo e a stento mi riconosce si alza appena indicandomi il posto alla sua destra e poi sussurra《Principe siete davvero voi?》 Chiede guardandomi stupito.

Io annuisco e mi avvicino a lui,è incredibile come questa pozione possa aver cambiato anche i miei tratti facendomi diventare somigliante a lui.

《Cosa dovevate dirmi?》 chiedo in modo sintentico accomodandomi in modo elegante.

《Volevo invitarvi a fare colazione e avvertirvi che è mia consuetudine passare almeno la cena con i miei ospiti quindi vi aspetto, alle 20 tutte le sere per consumare il pasto》dice in modo pacato ma risoluto osservandomi《Vi volevo anche dire che potete inoltre disporre ovviamente di tutto ciò che è in mio possesso come se fosse vostro e se gradite dopo potrete allenarvi, abbiamo una sala attrezzi ben fornita》mi dice rispettosamente per poi spiegare i vari luoghi nelle vicinanze e le varie ale della villla.

《Certo, ora Zio facciamo pure colazione però》dico annuendo in modo pacato osservandolo ormai stanco delle regole di questa nuova residenza facendo traslare le mie pupille assotigliandole in modo innaturale.

Devo ammettere che questa cosa della cena e il voler far colazione mi ricorda un po' il nonno che si preoccupava sempre della mia alimentazione.

Dopo aver saziato la mia fame mi alzo e mi congedo con un sorriso formale riflettendo sulla possibilità di andare ad allenarmi.

Ma passando per le scale che portano nella saletta  guardo fuori e mi ricredo, un campo pieno di ragazzi con armature in legno procedono ad allenarsi.

Subito vado in questo campo incuriosito quasi scendendo le scale con foga e a grandi falcate emozionato di conoscere le anime che serviranno la mia battaglia.
Vedo la terra sterrata, le spade in ferro e legno e i cadetti a coppie che combattono.

Al mio fianco si avvicina un signore facendo un inchino per poi esclamare《Mio principe, quale tale onore incontrarvi, mi presento, sono il primo comandante di questi mercenari e vi presento il vostro esercito vostrà grazia》 dice in modo rispettoso e con cadenza militare da far subito intuire la sua educazione ferrea e disciplinata.

Osservo il comandante per poi avanzare ed osservare tutti i soldati, passeggio tra le varie coppie tranquillo e noto le varie tecniche che usano e gli errori che compiono 《Penso che dovrebbero irrobustirsi un po', hanno poco fisico》 commento dopo averne guardato una decina 《Inoltre alcuni non sono tanto bravi e troppo impulsivi》 ripeto mentre l'uomo al mio fianco annuisce《C'è tanto da fare》dico serio per poi continuare ad osservarli e fermarmi su un gruppetto più maldestro degli altri, è sconcertante come dei Tiefling possano essere così scoordinati.

Con passo sicuro mi avvicino verso il gruppetto e li guardo dal basso all'alto 《Siete sicuri di voler fare i soldati? Non mi sembra che sia cosa che vi compete molto》

《Sicuri vostra altezza》rispondono tutti all'unisono bloccando i loro movimenti facendo trasparire una certa forza, ma forse più che sicurezza è solo presunzione.

Decido di voler richiamare l'attenzione di tutti dirigendomi verso la sommità del campo e iniziando a parlare alla folla 《Da oggi ragazzi sarò io a guidarvi, a insegnarvi e spiegarvi cos'è davvero combattere: sarò esigente, mi aspetto il massimo da voi per ottenere un esercito che si rispetti, chi sa di non essere in grado o non se la sente è libero di andarsene, dò 5 minuti per decidere》

Così passano dei minuti in cui aspetto che riflettano sulle mie parole.

Vedo alcuni di loro allontanarsi e altri tenere i piedi saldi a terra con sguardo vulcanico per poi urlare in coro《Noi combatteremo per il nostro principe!》

Sorrido appena lievemente 《Bene, iniziamo ad allenarci sul serio ora》

Inizio a fargli fare allenamenti abbastanza duri ma non troppo per evitare di distruggerli già dal primo giorno.

In pratica sto selezionando le mie milizie dividendoli in furbi, veloci, forti e i precisi assecondando le loro inclinazioni naturali per poi spingerle ed elevarle al massimo.

I furbi faranno i comandanti dei commilitoni mentre i veloci saranno in prima linea per quanto si tratta di battere l'avversario.

I precisi posizionati alle spalle dei forti faranno i cecchini da punti strategici mentre i forti avanzeranno tenendo testa alle guardie reali.
Lo schema è preciso e invade la mia mente in modo definito dandomi una linea dritta da seguire e perseverare con costanza.

Dopo questo primo allenamento e scrematura procedo al secondo: voglio scoprire coloro che spiccano nel duello e quindi organizzo una specie di torneo.

《Iniziamo con te rosso》indico un ragazzo alto e robusto dai capelli rossicci e poi guardo un ragazzo più snello e bassino rispetto agli altri 《Tu ti batterai con lui》

Lui mi guarda sgranando gli occhi e intimorito esclama《Ma non è equilibrato mio principe!》

《Ragazzino.. non sai nemmeno quanto la vita sia poco equilibrata.. quindi combatti o vattene》 ribatto in modo impassibile.

Il soldato mi guarda avvicinandosi allo sterrato e sento quasi la sua paura trapelare dagl'occhi tremanti mentre con le esili braccia si stringe il tronco cercando di celare l'ansia.

《Mi offro io al posto suo》si fa avanti un ragazzo dargli occhi verde prato e i capelli corti e un po' disordinati che ha più o meno lo stesso fisico del ragazzino.
Si inchina in modo formale e mi guarda sicuro 《Vi prego mio signore di concedermi ciò》 dice in modo pacato facendo una leggera riverenza.

Ci rifletto un po' perplesso, lui è tra quelli che penso siano un po' debolucci ma il suo coraggio mi stupisce portandomi ad annuire ed indicare il rosso 《Tutto tuo》 dico in modo sicuro spostandomi per dare inizio al duello.

I due prendono le spade e come avevo pensato il rosso subito è sicuro di sé e forte, ha una buona tecnica nonostante non sia tanto veloce mentre l'altro nonostante non abbia una buona tecnica e subisca molti colpi cerca di combattere e difendersi, spesso fallendo ma vedo nel suo sguardo tenacia e determinazione.

Ciò mi incuriosisce a tal punto che anche dopo i dieci minuti, che avevo fissato come limite massimo della durata del duello, non li fermo.

Li lascio continuare ammirando la tenacia dello smilzo che continua a correre qua e là perfezionando la sua tecniche perché ora dopo 15 minuti qualche colpo in più lo para, lo devo ammettere.

Apprende velocemente e questo mi piace.

Dopo un po' vedo il rosso buttarlo aggressivamente a terra e colpirlo con pugni e calci con aggressività.

Il ragazzo cerca di resistere e difendersi più che può ma si vede che ormai è esausto.
《Basta,basta! È abbastanza》 intervengo vedendo che il bestione che  non si ferma ponendo fine alla sua furia stringendogli il polso in modo incredibilmente serio mentre i miei occhi mutano, l'iride di un verde innaturale e la pupilla verticale.

Trascino il ragazzo da sotto le mani del bestione e lo guardo serio 《Il tuo obbiettivo non è ucciderlo ma insegnargli a difendersi! Siete una squadra! Tutti! Non tollero queste cose nel mio esercito》

Il rosso allora borbotta delle scuse e indietreggia mentre il ragazzo tenta di asciugarsi del sangue dal labbro e si tiene appena lo stomaco.

《Vai subito in infermeria soldato》dico una volta  dopo averlo ri messo in piedi.

Lui scuote la testa e fa un lieve inchino 《Signore sto bene,non ne ho bisogno, Finirò gli allenamenti con gli altri e me ne andrò solo quando voi farete andare via tutti》

《il mio non era un suggerimento》dico avvicinandomi stringendogli il viso con ancora il mio sguardo reale che incute pressione《Tu adesso andrai in infermeria ed è un ordine》

《Signore io non sono debole come credete》 mormora appena guardandomi intensamente e non si riferisce solo al suo stato fisico attuale,non so come ma forse ha intuito che fino ad ora ho pensato fosse uno dei più deboli e l'ho classificato tra quelli a rischio di eliminazione dal plotone.

《Ti ho detto di andare in infermeria》 dico in un leggero sussurro per poi guardarlo dritto negl'occhi 《E non farmelo ripetere》

《Ho capito ma prima ditemi se domani e tutti gli altri giorni a venire combatterò ancora al vostro fianco,sono un vostro soldato o dopo questa prova non vi sono sembrato abbastanza degno?》

《Te lo dirò domani》 dico sorridendo appena 《lavora sull'ubbidienza ragazzo e ora vai》 dico indicandogli la villa alle nostre spalle.

Dopo avergli detto queste parole il ragazzo si avvia silenziosamente e riprendono i duelli, lo scruto seguendolo con lo sguardo per poi essere affiancato dal comandante che mi guarda soddisfatto dichiarando《Avete visto mia altezza, non dovete temere, questi mercenari diventeranno un esercito spietato, il potenziale c'è non credete?》mi dice con tono eunforico che si spegne appena il mio sguardo cala su di lui.

《Pensavo che mio nonno fosse stato chiaro, perchè tutti questi mercenari sanno per chi stanno lavorando? Mettete a rischio la mia fuga comandante Marshall》ringhio quasi e l'uomo indietreggia abbassando il capo scusandosi.

《Mi sono preso la libertà mio sire di farli giurare, con il signor Leroy abbiamo fatto stringere un patto di segretezza ad ognuno di loro, nessuno nemmeno volendolo potrebbe rivelare la vostra presenza a qualcuno qui senza venir ucciso dal suo stesso pensiero》dice in modo sintetico《i soldati adorano vedere i loro ispiratori in campo con loro e la loro motivazione è cresciuta nel solo istante in cui voi avete messo piede in campo quindi era importante trovare un modo per renderli fedeli e non farvi correre pericoli》

Sospiro convincendomi di questa spiegazioni per poi osservarlo ancora《Come si chiama quel ragazzo?》 domandando al comandante.

Lui fa spallucce guardandomi 《io lo chiamavo Scricciolo》

《E com'è?》 chiedo appena mentre continuo a guardare i ragazzi che ora stanno combattendo.

《Goffo.. ma sembrerebbe molto veloce e ha potenziale e soprattutto è  elastico al contrario di molti soldati qui》

《Beh potrebbe essere utile se migliorasse》 ribatto appena mentre finiscono i duelli e finisco di stilare la mia lista di cosa fare e delle potenzialità di ognuno per poter rendere specifico ogni loro allenamento.

Guardo il comandante riservandogli un ultimo cenno del capo 《Vado da lui, buona giornata comandante Marshall》 dico allontanandomi in modo svelto pensando a quel soldato così coraggioso di cui però non so nemmeno ancora il nome.

Forse con il giusto insegnamento potrebbe essere davvero forte e soprattutto un soldato fedele così mi avvio spedito verso l'infermeria.

C'è qualcosa che non mi convince a fondo nei suoi movimenti e nei suoi comportamenti ma evito di farmi sopraffare dallo scetticismo e continuo spedito verso lo stanzino.

Sto per aprire la porta ma sento una voce femminile che mi blocca,è davvero ammaliante e melodiosa ed è la prima volta che la sento in vita mia, non mi sembra di aver mai sentito la sua parlantina tra le mura di questa villa.

Incuriosito apro e con uno scatto veloce vedo che questa persona passa velocemente dal lettino al paravento non permettendomi di scrutarla meglio.

Guardo l'infermiera e con un leggero sorriso le chiedo dove si trovi il mio soldato ma lei scuotendo la testa e non capendo mi assicura che nessuno è venuto qui nelle ultime 3 ore tranne questa serva, ma una serva è ben diversa da un soldato.

Resto perplesso dalla situazione,lui doveva essere in infermeria era un mio diretto ordine.
L'ho visto con i miei occhi dirigersi qui, dove cazzo è andato?

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