Capitolo 29: As One Cat

-mamma! Mamma!- il sussurro di SilentClaw mi risvegliò –dai!! non dormire di già!! raccontaci ancora del tuo clan! Del Deathclan!-

-ti prego mamma!- si unì BloodClaw. Sospirai e sorrisi. Ah, i miei cuccioli, adoravano ascoltare le vecchie storie del Deathclan. Leccai loro la testa e li avvolsi con la mia folta coda, loro due si accoccolarono felici

-allora, cosa volete sapere?-

-tutti i gatti del Deathclan sono lassù, mamma? Sono tutti costellazioni ora?-

-ed erano tutti feroci e spietati come li descrivono gli altri clan?-

-si, piccoli miei- guardai il cielo oscuro, dove alcune stelle brillavano splendide ed altre brillavano tetre – sono tutti nel CrescentClan ora, ma, purtroppo, molti nuotano ancora nell'oscurità, ma io li cerco ancora. E si di nuovo: eravamo tutti spietati, assassini, cruenti. Si, anche la vostra mamma. Nessuno escluso! Ed il nostro re era quello più assetato di sangue. Alcune leggende dicevano che bevesse sangue al posto dell'acqua-

-e-ed era vero?-

-bhe, non posso dire fosse completamente vero.... Ma neanche che fosse falso-

-ho paura del Deathclan!- disse il gattino nero

-BloodClaw ha paura!- canticchiò la sorellina

-e chi non ne aveva?- mi avvicinai con aria falsamente minacciosa –era il clan più forte di tutti!- abbassai lo sguardo verso i micini che tremavano, ma di meraviglia e eccitazione per i miei racconti –e voi sareste stati amati da tutti, in quel clan- li leccai e loro fecero le fusa

-quindi... non c'è più nessuno di quel clan?-

-purtroppo no- dissi con voce malinconica, ma poi mi ricordai di una cosa –aspetta.... Forse.... Ma si... FlowerBouquet!-

-chi era? Non ce ne hai mai parlato!- fece BloodClaw, che mi guardò con i suoi dolci occhi di sangue

-era una gatta molto bella e giovane. Non era nata nel clan. Forse era l'unica gatta che non si poteva definire parte del clan: era altezzosa, odiava sporcarsi. Ora che ci penso, non credo di aver mai visto la sua costellazione... no, non l'ho vista nemmeno negli ultimi mesi del clan. Credo sia scappata con un altro gatto- sbadigliai un po'

-io non ho sonno!- fece decisa SilentClaw dal nulla

-neanche io!- rispose il fratello

-allora facciamo che chi sta' sveglio più a lungo diventa regina!-

-d'accordo!- i baffi mi vibrarono per il divertimento. Entrambi erano Eredi, ma solo uno di loro poteva diventare re o regina, e quindi facevano sfide di ogni genere per decidere, ma finivano sempre in parità! Mi alzai e mi avvicinai all'entrata della mia tana dove c'era dell'acqua per dissetarmi, ma due occhi opalescenti fecero la loro apparizione:

-BrokenMoon! Cioè... mia signora, cioè mia Regina! Stavo pensando, cioè stavamo... aspetti, cioè...-

-lascia stare, AmberHeart- la voce dura di RenegadeScar la interruppe –mia Regina, volevamo invitarvi per una passeggiata notturna; credevo sarebbe stata una bella idea-

-non credo che questi due mi faranno dormire- dissi accennando ai due micini che litigavano –accetto volentieri- lui annuì ed accennò un sorriso. Uscii dalla mia tana, e la brezza notturna mi riempì le narici ed il cuore. Presto fummo per le strade della città: io, i miei due gattini, RenegadeScar, AmberHeart, GentleTail e BrightShade. I nostri mantelli si fondevano con l'oscurità della notte, i nostri occhi brillavano come fuoco di stelle. Camminavamo, come un unico gatto, padroni delle strade e della notte, proprio come sono i gatti. Passammo davanti una villetta, c'era un albero secco con una macchia scura sul tronco in giardino, l'erba era diventata troppo alta, la villetta era abbandonata da tempo. Sentii la puzza di un camion, una traccia troppo vecchia per essere percepita. Abbassai lo sguardo e proseguii.

-mia Regina- fece la dolce voce di GentleTail –sento un odore ostile- tutti annuirono. Lo percepii anche io: erano tanti gatti, ma uno richiamò il mio olfatto e la mia vista: era un vecchio gatto bianco, molto vecchio, un ciuffo un tempo vaporoso gli ricadeva sulla fronte Una garza bianca e pulita ancora strettamente avvolta alla testa

-hiya...- fece lui. Non potevo crederci. Era. Lui. Era ancora vivo: era FoolFace –non ci credo, sei tornata-

-uno scarto come te è ancora in circolazione?- fece Renegade beffardo. Apparentemente lo conosceva

-non parlavo con te, idiota- gli altri gatti si avvicinarono al vecchio, tirando fuori gli artigli eccitati –MA CON LUNA STORTA!-

-non sentivo questo nome da tempo- sorrisi placidamente

-TI HO CERCATA SAI?! PER UMILIARTI! E loro sono con me- puntò ai gatti alle sue spalle –mi chiedo se il tuo corpo sarà ancora caldo, quando finirò quello che avevo iniziato. PUNITELA! SQUARTATELA!!- ordinò con la sua voce resa roca dall'età, e caricò su di me. Renegade mi fece scudo

-vi proteggerò io, mia regina-

-non serve, RenegadeScar- gli dissi, spingendolo dolcemente da parte –forse ora sono vecchia- i miei occhi brillarono di sadismo e un po' di pazzia –ma posso ancora uccidere!!!- FoolFace Serrò le mascelle sul retro del mio collo, mi alzai sulle zampe posteriori, e ricaddi su di lui con tutto il peso. Non riuscì ad alzarsi. Gli tagliai via la garza e graffiai l'occhio e la guancia mentre lui miagolava disperato. gli altri gatti caricarono a loro volta. –vi prego, mio clan- mi girai verso di loro, leccando il sangue dalla zampa. Loro mi guardavano estasiati –mostriamo che il lato oscuro della luna, è fatto di sangue- lottammo insieme, fianco a fianco avvolti da schizzi rossi. Lottavamo come un unico gatto, padroni del sangue e della morte, proprio com'era il Deathclan e come ora era il Moonclan.

I micini zampettavano eccitati dal combattimento, i gemelli (BrightShade e GentleTail) parlavano emozionati con il vice e AmberHeart mi guardava con occhi sognanti dicendomi:

-siete stata incredibile- e osò strusciarsi al mio fianco, cosa che permisi e ricambiai. Lei aveva combattuto standomi sempre il più vicino possibile e mi protesse da un attacco alle spalle. Adoravo quella gatta, la sentivo parte del clan. Lei lo era. Era parte del mio clan.

Però, una volta tornati alla base del clan, sentii una cosa strana. Una fitta al petto, mi costrinse a terra, affannai un po'. Un'altra volta... di già...

-mia regina? È tutto a posto?- chiese BrightShade

-ma certo, non vi preoccupate! Andate a pure a dormire! Si, Renegade, andrò da LilyPetal, ma non mi hanno ferita, stai tranquillo!- rassicurai il vice che aveva appena aperto bocca. Tutti si diedero la buonanotte felici e andarono nelle loro tane per pulirsi per bene il pelo (RenegadeScar accompagnò i micini). Zampettai fino alla tana di LilyPetal, la trovai ad esaminare con cura alcune foglie. –sei ancora sveglia?- le chiesi dolcemente. Lei si girò e fece le fusa

-si, BrokenMoon. Ma come vi siete conciati! GentleTail mi aveva parlato solo di una passeggiata!- rise lei

-ho incontrato alcune vecchie conoscenze-

-immagino!- miagolò divertita. –BrokenMoon.... Perché sei venuta da me, ora?- ero riluttante, ma dovevo dirglielo

-di nuovo, Lily, è successo di nuovo- la gatta Medico graffiò il piano su cui lavorava, trattenendo a stento le lacrime. Si girò verso di me e cercò di suonare autoritaria, ma suonò solo disperata

-BrokenMoon, ti prego! Non puoi continuare così!- poi abbassò piano la voce –ne abbiamo già parlato...-

Abbassai la testa –lo so, LilyPetal, ma... non posso-

-te ne prego BrokenMoon!- mi si avvicinò, cercando ancora di non piangere –nessun Medico in nessun clan ha le capacità per curarti! Nemmeno io! È l'unica cosa, BrokenMoon... ti prego, devi farti curare dagli umani!-

-MAI!- ruggii, tra rabbia e terrore –io li odio... dopo ciò che mi hanno fatto... che ci hanno fatto! a tutti! Io li voglio... morti! Non posso farmi curare da loro!-

-ti prego , devi farlo! O... o morirai!-

-allora... MORIRO'!- lacrime e lacrime iniziarono a bagnarmi il pelo –anche se dovrò sopportare atroci sofferenze...- sentii un fruscio leggero dietro di noi, ma non c'era nessuno. Il sangue era ancora fresco sulla mia pelliccia.

Amavo quella sensazione.

La sensazione di portare con te, no, di essere la più atroce delle maledizioni.

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