Capitolo 21: Losing and Gaining. Welcome to the...

*Author's note*

Assedia: ciao a tutti! Oggi inizio io il capitolo di Moonrise! Spero non vi dispiaccia! È che mi devo accertare che MoonScythe vi dica una cosa... Moon! MoonScythe! Vieni qui, perfavore?
MoonScythe: *arriva* dimmi Assedia, che succede? È tutto a posto?

Assedia: lo sarà presto... vieni qui, ecco brava, inchinati

Moon: ok ma... Assedia mi fai male! Ok! ok! Sto' toccando terra!

Assedia: bene, così è accettabile, ora, chiedi scusa per tutte le ship che hai distrutto (che ne se io chi shippavate... tipo BrokenMoonxFang o BrokenMoonxBloodDeath, o chiunque shippavate! ... se tra le vostre ship c'ero io, però, iniziate a correre) e per tutti i personaggi che hai fatto morire!

Moon: penso sia giusto... *inchino super profondissimo* perdonatemi per tutte le ship distrutte e per aver ucciso tanti personaggi, in caso, anche il vostro preferito... chiedo umilmente perdono

Assedia: decidete voi se è accettabile o no, comunque, eccovi il nuovo capitolo di Moonrise! Speriamo vi piaccia!

***

*BrokenMoon's P.O.V.*

Non so' dirvi quanto tempo fosse passato, so' solo che ormai, per tutti, il Deathclan era poco più che un ricordo, un vecchio ricordo che presto sarebbe stato dimenticato. Io intanto, quei mesi che forse erano anni, li passai in totale solitudine, in cui dimagrì tantissimo ed il corpo come la mia anima si ammalarono. Non potevo più continuare così! Mi dissi, e chiedendo mille volte perdono ai gatti nell'oscurità (apparentemente, nessuno, nel Deathclan, aveva ricevuto una costellazione; io cercavo nel cielo ogni notte ma niente. Cercavo anche gli eventuali sopravvissuti, ma non trovai nessuno) decisi di provare ad unirmi al Fireclan. Ma niente andò anche solo lontanamente come speravo: alla mia richiesta, non fecero altro che accusarmi di aver ucciso BlackSpot, il loro erede, ma non era così! Non ero stata io! L'avevo solo spinto via! Ma naturalmente, GreatFire non poté andare contro il proprio clan, ma non li fermò nemmeno quando mi attaccarono! Tagliandomi via il mio prezioso collare giallo, e quando me ne andai, mi sentivo ancora più vuota e sola di prima.

Ma poi, tutto quel tempo in solitudine, mi aprì gli occhi: non c'era posto per me nel Fireclan, come non c'era nello Stormclan, nel Waterclan o nel Darkclan. Non c'era posto per me da nessuna parte. no, non c'era posto per me, in nessuno dei quattro clan. Andai in città per schiarirmi le idee. Camminavo, da sola, avanzando come un fantasma agli occhi di umani, cani e gatti. Era così che si era sempre sentita Assedia, prima che noi l'avessimo trovata? Pensavo mi avrebbe aiutato, ma tutto mi ricordava Fang. E Dust. E BloodDeath ed il mio clan... ma anche per me i loro musi iniziavano a sparire, avvolti dalla nebbia della memoria.

-ehi! Ehi dico a te piccola!- una voce roca interruppe i miei pensieri: mi voltai per vedere un vecchio gatto, un soriano grigio, però puntinato di bianco e pieno di cicatrici su tutto il corpo; la coda era mozza, gli occhi ricoperti da un velo lattiginoso; il gatto stava mangiando un piccolo ossicino. Da quanto non mangiavo? Non penso abbia tanta importanza... -bhe... proprio "piccola" non ci sei! Qui! Non aver paura! Io sono GunShot, un vecchio gatto qualunque. Ma... che mi possano prendere gli accalappia-gatti! Tu... non sei una superstite del Deathclan?-

-si, BrokenMoon, sono io, dimmi, qual è il problema?-

-oh, cara, se qualcuno può aiutarmi, non puoi che essere tu! Vedi quest'ossicino? È tutto ciò che ho recuperato in due settimane, sai... c'è un grosso branco di cani che mi ruba il cibo e tortura i gattini per divertimento! E... mi piacerebbe davvero finire i miei giorni in pace! Mi aiuterai?-

-certo, nessuno può toccare dei gattini innocenti! Portami da loro!-

Il branco era alquanto lontano, e così ci raccontammo le nostre storie. Quando arrivammo, mi si presentò uno spettacolo agghiacciante: un grosso cane color senape stava ridendo mettendo in mostra dei denti enormi ed affilati, teneva la lingua di fuori per tutto il tempo:

-BAHAHHAHA! Ragazzi! Ottimo lavoro! Oggi mangeremo carne fresca!- disse tirando a se' un coperchio della spazzatura capovolto, dove sopra vi erano due gattini spaventati.

-Gunshot!- gridai –vogliono mangiare i gattini!-

-saranno deliziosi!- continuava quello –tu che ne dici, vecchio?-

-sicuro!- rispose un cagnone nero, due profondi segni di graffi sugli occhi ed un orecchio mancante (insieme a molti denti). Lo riconobbi subito: era il cane che avevo affrontato con Fang, tanto tempo fa'

-conosco quel cane! L'ho accecato io! – ringhiai

-da soli però non faremo nulla! Quei cani sono troppi...-

-non siete soli!- gridò qualcuno dietro di noi. Ci girammo, ed un intero branco di gatti era dietro di noi. Ognuno gridava ciò che i cani gli avevano fatto: chi aveva perso il cibo, uno aveva perso sua sorella, altri la coda –vi aiuteremo a combatterli! Guidateci!- allora, saltai su un bidone e gridai:

-bene! Allora attacchiamo! Riprendetevi ciò che è vostro!- tutti ci lanciammo alla battaglia, il vecchio GunShot compreso. Fu' una bella battaglia, devo ammettere che il sangue mi restituì un po' dell'energia perduta. Poi, notai che il cane color senape , il capo(che si chiamava SharkTeeth) stava scappando portandosi dietro i micini credendo che nessuno lo seguisse. Bhe. Non aveva fatto i conti con me.

-sarete squisiti!- disse leccandosi i baffi –vi assaporerò piano piano e vi ucciderò solo alla fin--!- fu' interrotto da un sasso che gli avevo tirato, ferendolo leggermente alla tempia.

-presto piccoli! Scappate!- gridai ai gattini. Il più grande scappò, ma SharkTeeth cercò di fermarlo per le orecchie, lacerandogliele. Il gattino però riuscì a divincolarsi e a nascondersi dietro le mie zampe –ecco! Bravi! State qui... aspetta! Dov'è l'altra?!- chiesi quando notai che c'era solo uno tra le mie zampe

-AIUTO!!!- gridò una vocina, così forte fino a spezzarsi.

-mi accontenterò di te!- disse il cane, che teneva la testa della piccola tra le zanne. I denti del cane affondavano nell'orbita della piccola.

-sorellina! No!- gridò il cucciolo che era riuscito a scappare. Lo trattenni, rassicurandolo

-tu stai qui, tranquillo. A quello ci penso io.- mi avvicinai al cane –EHI!- gli tirai una zampata talmente forte alla mascella che lasciò cadere la piccola, che finalmente corse via, a abbracciare il fratello.

-come..! gatta, ora vedrai...- disse, ancora a terra, sconbussolato dal mio colpo. Mi avvicinai con aria minacciosa, e lui iniziò a tremare quando la mia ombra lo coprì –c-chi sei...- riuscì solo a sussurrare.

-un giudice della Morte.- dissi, e, preparando il colpo: - e tu, sei stato giudicato.- lui inghiottì il vuoto, e nell'aria risuonò il suono di pelle lacerata.

***

-E MUOVITI GUNSHOT!- gridai al gatto, anche se avevo la bocca impegnata a tenere i due gattini. Stavamo correndo all'impazzata via dai superstiti del branco di cani

-si ma... BrokenMoon! Sono vecchio io! Non ricordi?!- disse lui a fatica –dobbiamo nasconderci! Abbiamo (HAI!) ucciso il loro boss, dobbiamo proteggere quei piccoli ora! Hai in mente qualche posto?!-

-no... aspetta... si!- dissi ricordandomi di un luogo in quel momento –seguimi!- percorremmo quasi tutta la foresta, superando il territorio del Darkclan e altri, fino ad arrivare ad una radura nel folto della foresta: era grandissima, c'erano delle grandi rocce ed una piccola caverna da dove veniva il fresco profumo dell'acqua, era semplicemente meraviglioso.

-oh wow! BrokenMoon! Questo.. .questo posto è stupendo!-

-qui ci venivo spesso- dissi posando i gattini a terra delicatamente –quando pensavo che Assedia fosse morta. Questo posto lo conosco solo io, non appartiene a nessun clan. (*N.D.A. è la verità, solo che non ho avuto modo di scriverlo prima) Solo che... poi ci fu' una frana (vedi quei massi?) e così dovetti lasciar perdere il mio posto segreto.. ma ora è sicuro! C'è spazio, vegetazione e l'acqua che cade dalle stalattiti nella caverna.-

-è semplicemente perfetto!- fece Gunshot estasiato, ma poi notò i gattini: -però.. i piccoli continuano a perdere sangue, ci serve un dottore e subito!-

-ne cercherò uno io- dissi. La voce però mi usciva a fatica, e a fatica i miei muscoli feriti mi consentivano di muovermi

-sei pazza? Sei conciata malissimo anche tu!... ci abbiamo provato, BrokenMoon-

.-non mi importa GunShot!- ruggii –questi gattini non moriranno!- mi guardò, con le lacrime agli occhi mentre mi avviavo

-va bene, BrokenMoon. Fai presto, per favore... stanno per morire- si accucciò vicino a loro dopo averli sistemati nella piccola grotta. Sorrisi a fatica e mi preparai a correre –ti prego... non morire anche tu.

Torna presto-


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