Cap. 19: "It's an order, BrokenMoon."

*BrokenMoon's P.O.V*

Ero sdraiata sul prato, ad ascoltare il vento soffiare forte. Mi scompigliava il ciuffo, mettendo in risalto l'altro occhio smeraldino e la parte di cicatrice mancante. Stavo lì, buttata, a pensare. Che altro dovevo fare? Cercavo di volare via con il vento, vedere dove mi portava, lontano dalla foresta e dalla città, ma tutto ritornava a quando BloodDeath, colui che avevo sempre amato, era ritornato nella foresta con le zampe bianche sporche del sangue scuro di BadBlood. Il suo sangue, il sangue della mia piccola, così scuro, quasi nero come la sua anima, colava dalle zampe di quello che aveva sempre chiamato fratello. E a quel ricordo, mi si formulava sempre il solito quadretto: lui, era l'uno con gli artigli macchiati di sangue (sangue che le sue lacrime segrete non cancelleranno mai), io ero quella che aveva perso l'amore, non solo quello per la mia bambina, ma anche per il gatto di pece, ed infine, c'erano BadBlood, o Assedia, come avrei sempre voluto chiamarla, che, aveva perso tutto.

I giorni passavano lenti, infiniti, e continuavo a torturarmi con quei pensieri, ma soprattutto con uno: perché? Perché BloodDeath l'aveva...  insomma... lui... lui l'amava! Lei era l'unica creatura per la quale lui avesse mai mostrato un minimo d'amore (che io e tutti dubitavamo potesse provare) ma allora... perché? Ma.. aspettate... no... ora dovevo svegliarmi. Annusai l'aria, e finalmente, lo sentii. Cosa? L'odore che BloodDeath aveva sentito da tempo, e solo quando quel gatto varcò l'entrata del nostro clan, capii il significato di quello sguardo.

-TU!- dissi. Un gatto rossiccio striato fece la sua comparsa, occhi verdi ed ormai un unico puntino a simboleggiare la sua rimanente vita. (all'ultimo raduno ne aveva due. Come aveva perso l'altra?)

-che ci fai qui...- disse il re, in tono calmo, ma aggressivo –GreatFire?- esatto. Il re del Fireclan era lì. Con tutto il suo clan al seguito. Si. Quell'odore... era l'odore di guerra.

-sono venuto a fermare la tua follia BloodDeath! Una volta per tutte!- gridò il re rossiccio –quindi, abbandona il trono, e donalo a me! sarò una guida migliore! ADESSO!-

-altrimenti?- ridacchiò lui

-lo sai... guerra-

-peccato che io abbia un clan, un esercito di assassini scelti, quindi...- ci schierammo tutti dietro di lui, tutti pronti. Non c'erano gattini da proteggere, nessuno non prese parte a quella chiamata agli artigli. Però, non avrei mai voluto sentire quella frase –DEATHCLAN! ATTACCARE!-

-FIRECLAN! ATTACCARE!-

E così iniziò la guerra.

Era una battaglia cruenta e terribile, perfino io ero in difficoltà. Ero stanca, dalle macchie di sangue sparse sul campo di battaglia, si levava un miasma disgustoso. Vedevo la morte ovunque. Volevo morire.

*intanto, la battaglia fra i due re:*

Se i gatti la' sotto combattevano furiosi, i re allora erano ancora peggio. ma la vittoria fu' presto segnata, GreatFire era un grande combattente, ma aveva un orgoglio ed una bocca troppo grandi:

-arrenditi! È finita! Non lo vuoi capire?- graffi, colpi, morsi –fermati adesso! Risparmierai delle vite!- il re rise una risata oscura

-perché dovrei?- un taglio profondo fu' scavato nella spalla di GreatFire, mettendo fuori uso perfino i muscoli. Il gatto rosso cadde a terra, uno sguardo di puro terrore negli occhi mentre BloodDeath puntava la zampa per centrargli la gola. Se solo avesse ascoltato il sussurro del gatto... "attivo la clausola". Ma lui non sentì, e finì la frase –considerando che...! – ficcò la zampa dritta in profondità nella gola dell'avversario. L'ultima vita scivolò via –HO VINTO?!-

***

Perché allora la guerra continuava? Avevamo vinto, no? Ma quell'inferno  sembrava non finire mai. Ma dopotutto... era la guerra. Perché doveva finire?

Ero stanca, ferita e frustrata. Come tutti lì, ero poco più di un fantasma senz'anima. Presto il sangue smise di eccitare perfino i miei compagni. Ma dovevamo continuare.

Continuare.

Continuare.

Finché una voce non squarciò l'aria, una voce che ormai avevo perso la speranza di sentire: -BASTAAAAAAA!!!!!!!!!- la voce proveniva da una piccola gattina, il pelo grigio dalle sfumature blu, e gli occhi uno verde ed uno azzurro, uno dei due coperto in realtà da una spessa garza, così come la maggior parte del corpo. Ma la garza era impregnata delle sue lacrime sincere: -VI PREGO! BASTA! BASTA!! FERMATEVI! NON FACCIAMO COME GLI UMANI! VI PREGO!-

BADBLOOD! LA mia mente urlò. Ma poi, un grosso gatto bianco, con una macchia nera si slanciò su di lei per ucciderla –un'altra gatta del Deathclan!- urlò, non riconoscendola nella furia. Il gatto era l'erede di GretFire, BlackSpot. Lo spinsi via, e subito capii: ecco perché BloodDeath aeva esiliato BadBlood! Gli altri gatti non capivano la sua vera età e l'avrebbero uccisa! Aveva esagerato, ma lo aveva fatto per proteggerla! Per evitarle gli orrori della guerra che sapeva stava arrivando! "oh... BloodDeath..." pensai, rivolgendo un'occhiata al mio amato re nero, che si era girato a guardare la sua sorellina e posso giurare, di aver visto una lacrima rigargli il volto.

-BrokenMoon!- gridò BadBlood –no... MAMMA!- urlò e mi abbracciò, piangendo piccolo parole dolci. Un miagolio ed un colpo secco ci separarono, un gatto del Fireclan ci aveva attaccate. Lo spedii immediamente da Moira.

-BrokenMoon!- la voce di BloodDeath risuonò nell'aria. Era diversa, però, stavolta: era si profonda ed oscura, ma... era preoccupata, aveva fretta, direi. –portala via! Porta BadBlood lontano da qui!- guardai gli ostili gatti del Fireclan cercare di raggiungerlo, anche se invano.

-no, BloodDeath! Non posso! Tu hai bisogno di me! voi avete ancora bisogno di me!!!- gli gridai. Riuscì ad intravedere Fang nella folla, perfino lui era provato da quella battaglia. Mi lanciò uno sguardo strano, dolce, penso sussurrò "vai!"  ma poi sparì di nuovo in un turbine di pelliccia e sangue. –non posso lasciare qui te, Fang, GloomyStream, NightBerry, TaintLeaf...!-

-è troppo pericoloso! Questo non è un posto per micini! Portala via! PORTALA VIA E VA' CON LEI!- sentii BadBlood strisciarsi alle mie zampe, sussurrando "fratellone..."

-BloodDeath... ma—-!-

-BROKENMOON!- ruggì per attirare la mia attenzione, e poi, lo vidi tremare, una lacrima scendere dai suoi occhi impuri e demoniaci mentre ruggiva quella frase, la frase che non aveva mai pronunciato, e che non avrei mai MAI creduto di udire. I miei occhi di smeraldo fecero scendere tutte le lacrime che un gatto può piangere:

-E' UN ORDINE BROKENMOON!.- 

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