Cap. 16: That look....

l'intero clan ( a parte i cuccioli e le rispettive madri) stava camminando compatto verso una meta ben definita; guidati da BloodDeath il re, Fang il vice e Assedia cioè... BadBlood accanto al primo, stavolta, col nuovo titolo di erede. nei nostri clan, non per forza il vice è anche erede al trono, come in questo caso. dove andavamo? all'Incontro! questo era un raduno dove tutti i clan si incontravamo pacificamente ogni circa tre mesi, durante solstizi ed equinozi, e si discuteva su regole o altre cose da rispettare. il luogo dell'Incontro era meraviglioso, ogni volta che andavo lì,  i miei occhi brillavano incantati:  al centro di una radura vi era come un'enorme lastra di pietra, liscissima, con qualcosa come cinque piccoli altari ai vertici. Proprio sopra questa struttura le fronde degli angoli lasciavano spazio al cielo, e proprio lì, a mezzanotte precisa, si poteva vedere la mezzaluna perfetta. Si, ho detto mezzaluna: una volta al mese vi è la luna piena per eccellenza, ma noi ci ritrovavamo lì una volta ogni tre mesi, dove la luna descriveva una falce perfetta nel cielo. La lastra di pietra prima probabilmente presentava molte incisioni e scritte, ma ora era stata reclamata con impronte di zampe e, su ogni altare il simbolo di ogni clan. E al centro preciso, il sacro simbolo di Moira: il simbolo del Crescentclan. quel luogo era stato scelto perchè Si decise che mai si sarebbe macchiata la lastra di sangue, Moira stesso sarebbe sceso sulla Terra, portando tutti i gatti con se e nascondendoli nelle tenebre per sempre, per aver portato l'odio e la morte anche in un luogo di pace, per essere diventati come gli umani.  feci conoscenza con alcuni gatti, e fui incredibilmente felice di rivedere il piccolo InkWish, il gattino del Darkclan, anche lui mi salutò in modo affettuoso e chiacchierò con me. notai anche BloodDeath che presentava BadBlood ad un gatto rossiccio, il cui sguardo non mi piacque per niente... aveva un che di malato. presto avrei identificato quel gatto come GreatFire, re del Fireclan; insieme a lui, il suo vice: BlackSpot, un grosso gatto bianco con una macchia nera in testa. notai che a GreatFire rimanevano solo due vite. poi l'Incontro iniziò, e vidi anche gli altri re:  vi era StormPaws, re dello StormClan: era un gattone dal pelo bianco candido morbido e vaporoso come una nuvola, gli occhi erano bianchi lattiginosi e due profonde cicatrici a forma di graffi li marcavano entrambi, era cieco da molto tempo, ma ormai era risaputo che avesse sensi tanto sviluppati da percepire molte più cose, anche di chi possiede ancora la vista.

La luna del suo simbolo era completa, con il puntino e una macchia. Quattro vite. Poi vi era PureWater, regina del Waterclan, a sostegno di molti, la gatta più bella di tutti i clan. E non potevo dargli torto: il pelo era lungo e morbido, bianco con delle singolari macchie azzurre, che le ricoprivano le zampe, la punta della coda e le abbracciavano il petto. Si erano azzurre, come i suoi occhi. Meravigliosa. La luna era completa e aveva un puntino: tre vite. Infine vi era una gatta dal pelo medio-lungo, nero come cenere, molto ispido, ma era anche lei alquanto carina. Gli occhi erano giallo ambrati, con le pupille nere molto in risalto. Lei era DarkSoul, regina del Darkclan.

Però, l'Incontro non andò come speravo, anzi, fu' uno spettacolo spaventoso: BadBlood ebbe uno strano attacco d'ira e fece una cosa inaudita, cioè impose agli altri re di inchinarsi a lei, e loro, avevano ubbidito. Daffy era lì, e ci scambiammo uno sguardo disperato, perché sapevamo che per quanto avremmo potuto provare, ormai avevamo perso la dolce Assedia. Ne avevamo avuta un'altra conferma, una confermata decorata delle risa sadiche di BloodDeath. Tralascerò il resto dell'Incontro, perché ci sono altre cose di cui vi vorrei parlare ora, non vorrei che il tempo a mia disposizione finisse prima di avervi almeno raccontato il resto di questa storia. Concludiamo solo dicendo, che l'Incontro si concluse con dei clan feriti nell'orgoglio, e con un nuovo membro del Deathclan: un piccolo gattino orfano, di un grigio argenteo, gli occhi verde-azzurri, coperti da un velo lattiginoso, e sui suoi fianchi, vi era quello che sembrava un delicato tatuaggio, rappresentante un ramo di foglioline verdi, che arrivavano dalle cosce fino alla spalla, e continuavano in piccoli viticci sulle zampe e le orecchie; il suo nome era WeepingWillow. Non so da dove venisse, ma sembrava già conoscere Daffy, in qualche modo, ed era stato adottato dal clan (sotto ordine dell'Erede BadBlood) per essere salvato dalla morte.

***

L'episodio che volevo raccontarvi, è alquanto singolare uno di quelli (dei tanti) che mi facesse mettere in dubbia sia la sanità mentale della mia piccola che la sua "provenienza". Era notte, la mezzaluna rischiarava il lugubre cielo notturno, ed io, colta dall'insonnia, stavo facendo un giro per il campo, quando, notai un'ombra argentea rischiarata dalla luna, e dei bagliori bicromatici provenivano dagli occhi dell'ombra. Erano fissi sulla luna, e sentii dei leggeri lamenti, delle parole, provenire dalla sua bocca. Mi avvicinai e le leccai leggermente la testa:

-piccola mia, cosa succede?- BadBlood mi guardò scosse la testolina e tornò a guardare quella falce nel cielo

-niente, cercavo di parlarle-

-volevi parlare con Moira?- tentai, perché, dopotutto, la nostra divinità risiedeva nella luna. Scosse di nuovo la testa

-no. Le divinità, qualsiasi divinità, non mi hanno mai voluto, anche se questa mi sembra la migliore che abbia mai sentito- cercò come di sollevarsi e scrutò meglio la superfice lunare, per poi tornare a terra con un sospiro –no, cercavo di parlare con la mia mamma- mi si strinse il cuore. BadBlood non ppoteva avere una madre, non in quest'isola, almeno: una volta avevo chiesto addirittura a BloodDeath di fare un "censimento", ma nessuna gatta aveva mai partorito quella gattina, qui

-tua.. madre? Non dirmi che... che ha una "costellazione"?-  lei rise

-ma no, mamma! Diciamo che lei, più che mamma è la mia Creatrice. In genere vola fino a lassù, quando c'è la Falce di Luna... a volte con lei c'è anche mio padre-

-amore mio... chi è la tua... "Creatrice"?- le chiesi confusa e preoccupata. Era seria mentre parlava, o almeno, ne era convinta, ci credeva davvero

-la mia Creatrice è un drago! Anzi, un ibrido di drago (ed il fatto di avere una parte ibridata, la rende molto triste), con scaglie verdi ed un occhio rosso ed uno ancora più verde!- mi guardò felice –ha grandi ali, e tiene una falce dall'impugnatura bruciata, e sempre sporca di sangue umano- rise e si sdraiò a terra –e mio papà è un mutaforma! Non rimane mai con lo stesso aspetto per più di due ore! Si annoia sennò!- rise ancora e poi divenne malinconica –temo... di starli deludendo.- disse –non adempio al mio vero dovere, io non avrei mai dovuto uccidere dei gatti. Solo quelle creature disgustose-

Un uccello scuro volò via nel cielo notturno

***

Ritornando alla normale continuazione della nostra storia, quel giorno il sole splendeva, DaffyScratch addestrava BadBlood e WeepingWillow, e BloodDeath uscì dalla sua tana. Stavo pensando a quanto era cambiata la mia vita, a come, pensavo, avessi finalmente trovato il mio destino: il Deathclan era la mia casa, certo, non era come quando vivevo con gli *ugh...* umani, si soffrivano il freddo, e la fame. Ma ero libera. E, citando Esopo, avrei rinunciato perfino ad essere regina, se mi fosse stata negata la libertà. Speravo e sentivo che quei giorni non sarebbero finiti mai, e poi, persa in quei pensieri, e nel calore del sole, notai la massa di pelo nero appartenente al mio re illuminarsi alla calda luce, e la leggera brezza, scombinargli di poco il pelo corto. E poi lo vidi. Lo vidi. Quello  sguardo. Lo sguardo, l'espressione di una scelta radicale dovuta ad un cambiamento catastrofico. 

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