Cap. 11: I'll Search you in the stars

*BrokenMoon's P.O.V.*

Era forse una luna intera che ero nel clan e BloodDeath mi chiamava praticamente per ogni cosa, ogni missione. Giuro, il mio collare iniziava a pesare.
Mi stiracchiai lasciando che il sole mi scaldasse, ma non feci neppure in tempo a bere un Po' d'acqua, che quella voce, gelida e quasi macabra mi chiamò: -BrokenMoon! Ho una missione per te!- chinai la testa sconfitta e zampettai fino a trovarmi al cospetto di BloodDeath. Quella sua posa fiera, il corpo piccolo, eppure imponente...
-BrokenMoon, ho già organizzato una squadra, dovete andare in città a controllare un paio di cose per conto mio, Fang sa cosa. La tua missione personale, però, è riprendere un gatto chiamato InkWish, rapito dal Tireclan, inutile clan minore che cerca di farsi notare. Fang ti spiegherà perché dobbiamo aiutarlo. Ora andate, è già tardi.- mi girai, stavo per andarmene, quando lo sentii aggiungere: -mi dispiace molto non poterti vedere.... Sai, il rosso del sangue è perfetto su di te come la luce lunare-
-grazie-sussurrai, presa da quello che interpretai come un complimento. Un bellissimo complimento. Io... Io semplicemente non c'ero abituata... Ma in ogni caso, non penso che lui riuscì a sentirmi.
Me ne andai, lasciandolo sul suo ceppo, cercando Fang. Trovai il gatto pezzato davanti all'entrata del campo, con lui c'erano anche Dust. I due parlavano, probabilmente della missione. Mi avvicinai -buongiorno-
-oh! Ciao BrokenMoon!- fece Fang allegro. Anche Dust mi salutò -sei qui per la missione?-
-si, anche se BloodDeath è stato abbastanza vago... -
-ti spiego subito, tanto dobbiamo ancora aspettare WoodenHollow e GloomyStream- fece Fang, leccandosi una zampa e passandosela su un orecchio -ti avrà detto che devi recuperare un gatto chiamato InkWish...-
-si, ma non capisco il perché. Insomma... Non è un gatto del clan, e non fraintendermi, io sarei più che lieta di aiutarlo, ma non mi sembra da BloodDeath, tutto qui-
-esatto, non è da lui. Vedi, questo InkWish è un gatto del Darkclan, dovresti sapere chi sono-io annuii -bene, vedi, BloodDeath sembra avere un piccolo debito con DarkSoul, la loro regina, quindi li aiuteremo a riprendersi InkWish-
-quindi avremo anche l'aiuto del Darkclan!- dissi allegra, sarebbe stato molto più facile!
-ehm... In effetti no. Vedi... Dobbiamo recuperarlo noi proprio perché loro non possono... - mi trattenni dal parlare. Sarei solo stata più confusa.
-e tu cosa devi fare, Fang? Il re mi ha detto che avevi un altro compito-
-si... Niente di che, solo mettere in riga un paio di randagi. Ah! Eccoli! sono arrivati!- Fang puntó verso un lato del campo, e due gatti si stavano avvicinando. Uno era un soriano castano dall'aria minacciosa (ma chi, in questo clan, non era minaccioso?) che identificai come WoodenHollow. L'altra, invece, era una gatta dai lineamenti più delicati, con una pelliccia quasi nera e con striature ancora più scure. Gli occhi grigi della gatta non facevano passare nessuna emozione, in effetti, sembravano essere gli occhi di un fantasma. Quella gatta aveva una strana aura, e qualcosa con lei... Non funzionava. Faceva solo paura.
-salve-disse con voce spenta, che comunque manteneva uno strano calore. Anche WoodenHollow ci salutò, e così uscimmo dal campo, dirigendoci verso la città.
***
Dust ci guidava attraverso il labirinto di cemento che è la città, correndo come se fosse stata nella foresta. Quando le chiesi come poteva essere così abile a muoversi in città mi rispose che lei aveva sempre vissuto lì, e che, un giorno, incontrò Fang e vissero insieme per un po' di tempo finché non incontrarono BloodDeath e si unirono al clan. Aggiunse che BloodDeath divenne un ottimo re solo in seguito alla loro annessione al clan.
Finalmente giungemmo al territorio del Tireclan (un vicoletto nella zona Est della città), Fang ci lasciò lì ed andò via insieme a Dust; lì un piccolo gruppo di gatti era serrato su uno, più piccolo e fragile, ed il cerchio di gatti si stringeva sempre di più intorno a lui, deridendolo e ferendolo con artigli e voce. Il gattino doveva per forza essere InkWish, era piccolo, doveva avere davvero poche lune, il pensiero di un gattino tanto piccolo che veniva torturato... Fece scattare qualcosa in me. Un dolore ed una furia mai provata.
*InkWish's P.O.V.*
Chiedo scusa per interrompere la versione della vostra protagonista, ma a volte, la pazzia deve essere raccontata da chi la vede per essere davvero compresa. io sono InkWish, nato nel Darkclan, dicono che la mia pelliccia abbia il colore della pergamena antica, con macchie nere come di inchiostro qua e là sul corpo. I gatti del Tireclan mi avevano rapito per ricattare il Darkclan, ma adesso non ne potevo più, colpivano troppo forte, per me, per sopportarlo. E poi, proprio quando il cerchio di gatti si stava per chiudere un'altra volta su di me, la vidi. Aprire un varco, tra luce e sangue, un'ombra oscura apparve a me come il più perfetto, potente, salvatrice: un angelo dell'oscurità.
Alle sue spalle, c'erano altri due gatti, ma non la aiutavano, stavano in disparte ad osservare l'operato di quell'angelo oscuro. Negli occhi della gatta vi era uno sguardo folle, dalle sue fauci colava sangue di così tante tonalità, appartenente a così tanti corpi diversi. La sua era pura follia poche volte avrei potuto assistere ad una scena tanto cruenta, ma ogni volta, sarebbe stata compiuta in un modo tanto furioso quanto, in qualche modo, armonico, che ogni volta quello non diventava più un massacro, ma arte.
Quando la gatta ebbe finito, il suo pelo intriso di sangue, e l'unica cosa che distinsi fu la mezzaluna spezzata sopra il suo occhio. posò il suo sguardo su di me, e parlò con voce bassa e calda.
*BrokenMoon's P.O.V.*
-stai bene? - chiesi, respirando pesantemente per la stanchezza al gattino che avevo davanti. Teneva un occhio chiuso per il sangue che vi colava sopra, ed aveva alcuni graffi sul corpo, ma niente di serio.
-si, la ringrazio signorina-disse lui rialzandosi a fatica
-sei tu InkWish, vero? -
-si, è il nome con la quale sono conosciuto-parlava con un linguaggio complesso per la sua età. -potrei conoscere il nome di colei che ho davanti?-
-certo, il mio nome è BrokenMoon, piccolo-
-la vostra lotta è stata molto cruenta, non avete dimostrato molta pietà per i vostri avversari. Quindi, mi domando, siete voi parte del Deathclan? -
-si, ma non temere, ti riporteremo a casa- Lo presi per la collottola (facendo attenzione a non fargli del male) ed iniziai a portarlo verso i miei compagni
-potevate aiutarmi-dissi
-te la sei cavata benissimo da sola-fece WoodenHollow, GloomyStream non rispose proprio. Decisi che era meglio lasciar perdere e chiesi loro di farmi strada verso il Darkclan. InkWish si addormentò presto, cullato dal leggero movimento che faceva mentre lo trasportavo. Notai che la zona che stavamo attraversando era davvero molto ombrosa, i raggi di luce filtravano a malapena dalle fronde degli alberi. Arrivati al campo del Darkclan ci ringraziarono tutti di aver riportato a casa il loro gattino, ed io riuscii perfino a parlare con DarkSoul, la loro regina (una gatta color cenere, il pelo un po' spettinato e due occhi gialli brillanti). Quando tornammo al nostro clan, incontrammo Fang e Dust sulla strada ed una volta arrivati, BloodDeath si congratuló con tutti noi per il lavoro svolto. Ma come spesso accadeva, dopo aver congedato gli altri, mi face rimare là.
-davvero, BrokenMoon, continui a dimostrarmi quanto io ti sottovaluti.- sembrò fare una pausa di riflessione, socchiuse gli occhi, squadrandomi con quel suo sguardo gelido e aggiunse -il tuo pelo intriso di sangue.. È una visione davvero meravigliosa- sguainó gli artigli e li passò nel mio ciuffo, come un pettine, e delle gocce di sangue rimasero a bagnare i suoi artigli, che lui assaggiò soddisfatto. Io chianai la testa, non riuscendo a sopportare il suo sguardo. Anche se rimaneva sempre impresso nella mia mente, quello sguardo gelido, il suo carattere tanto misterioso... A dopotutto, era normale, no? Quel gatto mi aveva dato finalmente un posto che potevo chiamare casa, ed io... Io... Semplicemente... Lo amavo... O almeno, provavo quello che fino ad ora intendo come amore. Rischiai di alzare il mio sguardo verso il suo e lui disse semplicemente -sei la mia migliore guerriera, BrokenMoon-
-è un onore per me... - volevo dire di più, ma cosa avrei potuto aggiungere? Lui sorrise, e si girò verso il cielo, fissando le stelle. Probabilmente pensava che me ne sarei andata, ma mi unii a lui. Aveva un'aria leggermente malinconica, eppure, aleggiava intorno a noi una strana, macabra sensazione. Il cielo rivelava quante più stelle gli era possibile, e la Luna brillava sui nostri corpi. E qui, BloodDeath, tra malinconia, sconfitta e calore disse con ghigno sul muso:
-Broken? Pensi che qualcuno mi cercherà mai nel cielo?- concluse con una risata leggera e cattiva
*BloodDeath's P.O.V.*
Non la guardavo perché il mio sguardo era fermo sulla Luna, ma in ogni caso, udii bene la sua risposta:
-non lo so, BloodDeath, sicuramente io lo faró- sentii il suo sguardo di smeraldo sul mio corpo -non penso che avrò mai nessun altro che valga la pena cercare-mi zittii a quelle parole. Restammo in silenzio per un po'. La mia domanda non era seria, o almeno, non credevo lo fosse... Poi lei parlò con dolore che decorava ogni sua parola -e tu?-
-io? - cercai di mantenere il mio tono distaccato il più possibile -intendi se io ti cercherò?- lei annuì. Io risi al suo comportamento -perché me lo chiedi? Perché lo chiedi a me, a BloodDeath, colui è privo di emozioni per qualunque essere vivente? -
-perché, non c'è nessun altro che avrà mai desiderio nel cercarmi-sospirò -non ho più nessun altro - la risposta della gatta mi fece ammutolire di nuovo. Tristezza e rimpianto erano l'unica cosa che leggevo nei suoi occhi ogni volta che li fidsavo. Come poteva esserci tanto dolore in un'unica creatura? Ah, è vero. Potevo guardarmi per avere una risposta.

I promise, I'll search you in the sky
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