I


Una tempesta si abbatteva feroce sull'isola di Selene. Terribili lampi squarciavano e fendevano l'aria, costringendo tutti gli abitanti a chiudersi forzatamente nelle proprie abitazioni e a non uscirne per nessun motivo. Era notte inoltrata e solo in una delle tante casupole adagiate sugli alberi si accese improvvisamente una luce. Vi provenivano urla strazianti e questo spinse i vicini ad affacciarsi preoccupati. Qualcuno chiamò un medico e il capo villaggio. Le nascite erano ricorrenze molto importanti per il popolo della Luna.

Una giovane donna fu trasportata d'urgenza vicino alla Fonte della vita. La luce dorata del grande fiume illuminava a giorno tutta la sala.

I medici aiutarono a spogliare velocemente la partoriente, completamente bagnata sia di sudore sia di pioggia. Perdeva sangue. Troppo sangue.

Coloro che la soccorrevano si guardarono preoccupati, mentre l'assistevano per l'immersione nelle splendenti acque. Il marito, nel frattempo, era arrivato. I lunghi capelli dorati aderivano perfettamente al suo corpo. La sua attenzione era tutta centrata sulla donna.

Quando della giovane non si vide più neanche un candido capello, tutti gli occhi si alzarono in simultanea verso il foro presente al centro della stanza, che lasciava ampia visione del cielo, attendendo con ansia l'esito.

Ma non appena le nuvole si diradarono, la volta celeste apparve spenta di ogni suo colore.

"NO!" proruppe la voce dell'uomo e subito, senza spogliarsi delle sue vesti, si tuffò nel torrente alla ricerca dell'amata.

Il capo villaggio si guardava intorno allarmato, non sapendo cosa fare. I minuti passavano e i due innamorati immersi ancora non facevano ritorno.

La spenta notte incombeva minacciosa sull'isola, quando finalmente una chioma bionda fece il suo ritorno dagli abissi. Stringeva in braccio un bambino con i capelli corvini, marchio indelebile della sua natura. Della giovane donna non se ne ebbe più alcuna traccia.


***

Passarono diversi anni e il figlio dell'eclissi crebbe nel sospetto generale. Per un popolo adorante l'astro bianco, era inevitabile guardare con preoccupazione quel bimbo nato senza di esso. I suoi capelli scuri ricordavano continuamente l'assenza di benedizione, ma a Baekhyun, questo era il suo nome, sembrava non importare. Passava spensierato le sue giornate, come un qualunque bambino di otto anni, tra un gioco nel bosco e la lettura di un libro.

Gli capitava spesso di sentirsi solo. Pochi suoi coetanei gli si avvicinavano, timorosi della sua particolarità e del suo gelo. Infatti, il corvino sembrava possedere una temperatura corporea costantemente sotto la norma. Inizialmente tutti se ne erano allarmati, ma quando si accorsero che era una condizione permanente, se ne fecero una ragione.

Lui e suo padre si erano ritirati dalla città poco dopo la sua nascita ed ora vivevano a terra, in una lieta baita nei campi, nei pressi del mare. Verso est si estendeva una fitta foresta, con alberi talmente alti da non vederne la cima. Era sempre buio al suo interno. Kyungsoo e Luhan non facevano altro che raccontare a Baekhyun un sacco di storie su quel posto. Erano gli unici due bambini che si erano fatti ammaliare da quel fanciullo allegro e particolare tanto da farci amicizia. Erano diversi in tutto: Kyungsoo era una Luna Calante, simbolo di saggezza e rinnovo, e aveva i capelli neri con una larga ciocca bianca sulla destra. Luhan, invece, era una Luna Piena, simbolo di estrema benevolenza e fonte di mille capacità, caratterizzato dalla chioma completamente bianca. Quando i tre erano in compagnia, si divertivano un mondo a fare il bagno nella distesa azzurra che si trovava vicino casa del corvino, oppure a curiosare nella grande libreria nell'albero maestro. Altre volte ancora si attardavano nei pressi del ruscello dorato e ne contemplavano l'incredibile fauna. C'erano tantissime varietà di farfalle notturne iridescenti e lucciole a perdita d'occhio. Quando il buio calava, le dature si aprivano e risplendevano del loro rosso acceso e lo stesso avveniva per la nicotiana e la bella di notte. I tronchi degli alberi, illuminati dai raggi lunari, si riempivano di magici ghirigori d'argento e la natura intera sembrava cantare una soave melodia alla dea delle candide luci. Era in quei momenti che i piccini adoravano raccontarsi storie. Alcune erano fantasiose e parlavano di luoghi lontani, altre si rifacevano a miti o avvenimenti realmente accaduti, altre volte ancora si soffermavano invece a fantasticare sulla cupa selva che neanche al calar del sole s'illuminava.

"Oggi Jisoo mi ha raccontato una leggenda" esordì una sera Luhan, mentre erano sdraiati a contemplare la volta celeste. Gli altri due si girarono incuriositi.

"Dice che la foresta è dimora di un Senza Benedizione, come te, Baek. Egli, però, voleva a tutti i costi impadronirsi della luce della Dea per poter essere un Luna Piena. Così si inoltrò nella foresta più luminosa e sacra e cercò di assorbirne tutto il potere. Quando la Luna lo venne a sapere lo trasformò in un Buco nero che-"

"Cos'è un Buco nero?" chiese curioso Baekhyun, inclinando dolcemente di lato la testa e guardando il suo amico Soo, certo che lui avrebbe risposto senz'arroganza.

"Sono chiamati anche Mangiatori di luce" spiegò lui dopo poco, sistemandosi i tondi occhiali sul naso. "Sono creature deformi che per vivere devono cibarsi di luce, ma al contempo non possono essere esposti a questa perché ne rimarrebbero bruciati. È una delle peggiori punizioni che gli dei amanti abbiano mai congeniato" concluse, per poi riconcentrarsi sul compagno dai capelli bianchi.

"Già" proseguì Luhan, fintamente scocciato dall'interruzione. "Da allora si dice che vaghi ancora nella foresta e che tormenti le anime di chi vi si addentra, succhiando fino all'ultima goccia di Benedizione che la sua vittima possiede" concluse con lo sguardo luccicante, non di certo a causa dei piccoli esserini luminosi che gli volteggiavano intorno. Era fatto così: adorava le storie inquietanti e raccontarle gli faceva salire l'adrenalina a mille. Amava ancor di più vedere lo sguardo preoccupato di Kyungsoo e quello incerto di Baekhyun.

"Se stai pensando di entrare veramente nella Foresta dell'ombra, sei un pazzo. Sai perfettamente che ci è proibito! E poi è buio pesto!" protestò vivamente Soo a quello sguardo birichino dell'amico, voltandosi verso il corvino in cerca di sostegno.

"Avanti Baek! Tu non hai nulla da perdere! Non hai la Benedizione e inoltre il Buco nero era come te. Magari puoi stringere amicizia con lui" provò a persuadere quest'ultimo la Luna Piena, ma Baekhyun seguitava a guardarlo in modo torvo, le iridi celesti che sembravano ardere di luce propria.

"Non credo sia un buon piano, Lulù. Magari se ti fai venire in mente qualcosa che possa funzionare meglio, ci penserò di nuovo su" concluse, ricevendo uno sguardo rassegnato dall'avventuriero scoraggiato.

"Siete due noiosi!" protestò poco dopo, suscitando un sorriso dai suoi compagni. All'improvviso, però, le risate cessarono. In lontananza echeggiò un forte ululato in prossimità del bosco e una scura figura si avvicinò a passo svelto verso il fiume dorato.

I tre amici si nascosero immediatamente nell'erba alta e cercarono di fare meno rumore possibile. Quella che si rivelò essere una grande bestia si avvicinò all'acqua e ne bevve una grande quantità. Rivoli luccicanti gli scivolavano dalle grandi fauci, mentre il suo corpo si riempiva di antichi simboli opalescenti. I bambini la guardavano a bocca aperta, estasiati. Sebbene non fosse cosa insolita che gli abitanti della radura reagissero in maniera spettacolare al dono della Dea, vedere che una bestia dalle fattezze orripilanti come quella si decorasse di luce, aveva stupito oltre ogni modo la piccola compagnia. Erano talmente concentrati sull'enorme animale che Luhan non s'accorse di star indietreggiando finché non pestò accidentalmente un bastoncino, il quale ovviamente emise un sonoro rumore alla rottura. La belva si girò di scatto e, accortasi dei curiosi spettatori, ringhiò feroce verso di loro.

Baekhyun ebbe solo il tempo di avvertire gli altri di scappare, che la fiera gli si avventò contro. I restanti due cercarono di correre in suo aiuto, ma il corvino ad uno urlò di andare a chiamare i soccorsi e all'altro di trovare un ramo per scacciarlo.

Inchiodato a terra, il Senza Benedizione cercò in tutti i modi proteggere il volto dai lunghi artigli, ma con una sola zampata il grande animale ruppe tutte le sue difese e gli procurò una profonda ferita sul labbro. Il dolore si fece sentire quasi subito e le lacrime pizzicarono gli occhi del bambino, mentre iniziava a rassegnarsi alla forza nettamente superiore del suo avversario. Quando questo levò nuovamente le grinfie per calarle su di lui, Baekhyun cercò nuovamente di difendersi come potette, le mani sul viso e le braccia intorno alle spalle, aspettando che il colpo fosse inferto. Ma non arrivò mai.

Aprì lentamente gli occhi e rimase scioccato da quello che vide: la fiera aveva sì sferrato la sua zampa ma, non appena aveva sfiorato le sue pallide manine, si era trasformata in una solida scultura di ghiaccio.

In quel momento arrivò Luhan con un bastone, ma rimase stupefatto da quello che l'amico aveva compiuto. Il potere congelante non rientrava nelle facoltà del popolo della Luna.

"Baek, ma cosa..." rimase ancora un po' interdetto, ma quando vide che il Senza Benedizione faticava a liberarsi dalla presa del mostro, gli si fece più appresso e lo tirò su con tutte le forze che aveva. Il corvino non ebbe neanche il tempo di dare le adeguate giustificazioni -non che ne avesse- che tornò anche Kyungsoo con il gran sacerdote e il capo villaggio, nonché padre di Luhan, più qualche abitante del paese limitrofo. Alla vista della statua congelata, un lungo silenzio si instaurò tra i presenti. Il capo villaggio si avvicinò a Baekhyun per costatarne le condizioni e avvertirlo di consultare lo sciamano per la ferita sulla bocca, mentre il gran sacerdote si accostò alla bestia. Passò una mano sul suo dorso e riaccese le mille striature argentee che prima al ruscello avevano decorato il suo manto. Mormorò una strana litania e poi si rivolse alla Luna. La statua cominciò a sgretolarsi in piccoli frammenti luminosi, che si alzarono in cielo trasportati da una strana brezza. A terra rimase solo una zanna di ghiaccio, la quale emetteva una flebile luce azzurrognola. Il gran sacerdote la prese e la porse all'uccisore della creatura, poi sussurrò qualcosa al padre della Luna Piena.

"Capisco" sussurrò questo infine, guardando con sguardo indecifrabile il Senza Benedizione. Nel frattempo un mormorio bizzarro aveva conquistato l'aria e strani commenti si erano fatti vivi:

"Il Senza Benedizione porta nient'altro che sciagura"

"E' solo un bambino, ma è riuscito a uccidere una nemesi dei boschi tutto da solo"

"Che altri poteri oscuri possiederà?"

"Hai visto che occhi azzurri e pelle diafana ha? Totalmente diversi dai nostri!"

"Ho sentito dire che ha ucciso sua madre durante il parto".

Baekhyun aveva abbassato umiliato il capo. Voleva andarsene da lì. Per sua fortuna arrivò suo padre. Parlò brevemente con le due autorità presenti e promise di ridiscuterne approfonditamente il giorno seguente. Prese con sé il corvino e lo portò via da quella calca, mentre questo faceva un rapido saluto ai suoi due amici.

Il loro viaggio verso casa fu costellato di tutto meno che di parole. Giunti nella grande distesa che precede e oscura la loro abitazione, il piccolo parlò tristemente: "Papà, perché dicono che ho ucciso la mamma?"

Suo padre non rispose, si limitò a guardare il cielo. Infine si inginocchiò e prese tra le mani il volto del figlio, asciugandogli il sangue secco dal mento e rabbrividendo alla gelida pelle del bambino.

"Ascoltami bene, Baekhyun" esordì, guardandolo fisso negli occhi. "Ti diranno che la tua è una maledizione, che sei un mostro, un matricida. Quello che conta è che tu non cominci mai a pensare seriamente che tu possa essere una di queste cose. È vero che la Dea non ha voluto farti carico dei suoi poteri, ma questo non significa che tu non sia ben voluto. Tu sarai diverso dagli altri per tante cose, i tuoi strani poteri ne sono la prova, ma non devi mai, MAI, pensare di essere indesiderato. Io ti voglio bene. Tua-" trattenne a stento un singhiozzo "tua madre ti amava con tutta se stessa. Il giorno che abbiamo saputo che saresti arrivato è stato il primo giorno più bello della mia e delle nostre vite. Il primo perché ogni giorno con te è sempre più bello del precedente. Nonostante tutto tu, Baek, sei un bambino allegro che non si è mai preoccupato della sua natura e mai lo dovrà fare. Me lo prometti? Mi prometti che lascerai che loro dicano quello che vogliono e che non gli darai conto?"

Il corvino aveva capito poco del discorso del padre, ma il messaggio gli era comunque arrivato forte e chiaro. Con un grande sorriso sulle labbra sfregiate e una ritrovata energia, Baekhyun annuì vigorosamente con il capo.

***

Salve a tutti e benvenuti nella mia nuova storia!
Quello che avete letto è solo la prima parte di una oneshot che sta uscendo anche su Efp e a cui tengo moltissimo. Proprio per questo vi invito calorosamente a lasciare un commento e una stellina nel caso vi piaccia. Davvero a me basta anche un piccolo accenno del vostro passaggio, significherebbe già abbastanza.
Conto d pubblicare le prossime parti a breve!
Un bacio,
Lilifyt💖

(Il banner che trovate a inizio capitolo è stato creato da me per aiutarvi a capire le fasi lunari. Vi prego di non divulgarlo senza il mio consenso, così come la copertina. Se qualcosa della storia non dovesse essere chiaro o se ci fossero eventuali errori, non esitate a farmelo presente😊)

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