Epilogo
Chiedo scusa se ci ho messo tanto, ma sono finalmente riuscita a scrivere l'epilogo di questa storia. So che molti erano rimasti confusi dal finale, ed era comprensibile perchè avevo previsto l'aggiunta di un epilogo ma non il fatto che, per via di vati fattori, non sarei riuscita a scriverlo in modo successivo ai capitoli. Spero di essere riuscita a chiarire i vostri con questo epilogo.
Kyungsoo ancora non riusciva a spiegarsi come fosse possibile. Sin da quando si era risvegliato dal suo coma, causato dall'aver rischiato dall'annegamento, o almeno così gli era stato detto, aveva sempre creduto che Jongin e tutti gli altri facessero parte di un sogno ricorrente. In quel momento, al contrario di tutte le sue aspettative, i ragazzi erano tutti raccolti nel salotto di casa sua, e a differenza sua sembravano fin troppo tranquilli. Si era preso il suo tempo per osservarli attentamente. I loro caratteri sembravano essere gli stessi che ricordava, e persino le loro relazioni erano con le stesse persone. Vederli tutti riuniti in modo così armonioso provocava nel ragazzo una sensazione di dolce nostalgia, al contempo però gli sembrava tutto così impossibile.
<<Forse sono tornato in coma?>> chiese a se stesso, schiaffeggiandosi il viso con entrambe le mani.
Quel gesto però non sfuggì agli altri, che scoppiarono a ridere.
<<Non è un sogno>> spiegò Jongdae arrivando dalla cucina, di cui aveva preso possesso con Luhan, con dei vassoi contenenti delle tazze di tè, che posarono sul tavolino al loro centro <<Per quanto possa sembrarlo>>
<<Allora qualcuno mi potrebbe gentilmente spiegare che cosa sta succedendo?>> domandò ancora Kyungsoo, spostando lo sguardo di Jongin, che non aveva lasciato il suo fianco nemmeno per un istante sin da quando si erano rincontrati.
<<In realtà non credo ci sia molto da spiegare>> iniziò Hoseok <<Ma a quanto pare tutti noi, nello stesso istante, abbiamo recuperato tutti i ricordi delle nostre vite passate>>
<<Ancora ricordo il momento quando mi sono svegliato in piena notte con tutti quei ricordi>> disse Jimin <<Sembrava tutto così assurdo>>
<<Ricordo che avevo i vostri volti scolpiti nella mente>> parlò Minseok <<Ma non avevo mai visto nessuno di voi prima di ieri, Jongdae a parte ovviamente>>
<<Io ho subito chiamato Junmeyon>> spiegò Yixing <<E mi sono ritrovato sorpreso quando mi ha detto di aver fatto lo stesso identico....sogno?>> disse il ragazzo, leggermente confuso.
Nessuno di loro sapeva come poter spiegare chiaramente ciò che era successo.
<<Almeno avete avuto un risveglio normale>> sbuffò Sehun <<Luhan mi ha lasciato giù dal letto chiedendomi che droga gli avessi dato la sera prima>>
<<Ti ho già detto che chiunque avrebbe avuto una reazione simile nel sognare qualcosa di così contorto>> roteò gli occhi Luhan.
<<Mi sorprende che tu abbia pensato che Sehun abbia le capacità di organizzare qualcosa di tanto complesso>> lo prese in giro Baekhyun.
<<Che vorresti dire? Ti ricordo che ero un gran generale>> si lamentò il minore.
<<Certo, eri, in un'altra vita>> ridacchiò Chanyeol <<Ed io ero più bravo di te>>
<<Io ancora non credo che ho davvero accettato di entrare nella vostra famiglia>> sospirò Yoongi.
<<Hai da lamentarti?>> lo riprese subito Jimin, ma Yoongi lo abbracciò velocemente placando ogni possibile fiamma di irritazione.
<<Vedo che sai ancora come trattarlo>> rise Jongin.
<<Quindi...>> parlò Kyungsoo, dopo aver ascoltato attentamente i ragazzi <<Cosa credete che sia stato a far tornare i vostri ricordi?>>
I ragazzi rimasero in silenzio per qualche secondo, scambiandosi alcuni sguardi prima di farli convergere tutti su un'unica persona. Kyungsoo. Il ragazzo guardò tutti, scattando leggermente dal suo posto.
<<Perché guardate me?>> domandò.
<<Vedi io credo che sia chiaro che tu sia arrivato dal futuro, nel nostro tempo>> parlò Hoseok <<E sono convinto che nel tornare al presente tu abbia aperto come una....>>
Hoseok si fermò per qualche istante, cercando le parole adatte.
<<Una fascia temporale?>> ipotizzò Minseok.
<<Si qualcosa del genere>> annuì Hoseok <<Quindi oltre a te stesso hai portato con te anche tutti i nostri ricordi>>
<<Quindi ricordate tutto da un anno?>> chiese Kyungsoo, considerando il giorno del suo risveglio, e tutti annuirono lentamente.
<<Perché non->>
<<Ti abbiamo cercato?>> chiese Jongdae piano <<Io e Minseok ci abbiamo provato. Abbiamo provato a cercare sia te che gli altri, ma non è facile trovare qualcuno di cui conosci solo il volto>>
<<Non c'è stato giorno>> cominciò Jongin, stringendo insieme le loro mani <<Non c'è stato giorno, da quando ho recuperato i miei ricordi, in cui non ti abbia cercato. Ogni notte, in ogni sogno, non facevo che vedere te e sentire la tua voce. Ma non importava quanto provassi a cercarti, ogni mio tentativo risultava un buco nell'acqua. Fino ad oggi>>
<<Cosa è successo?>> domandò il ragazzo Soo <<Come avete fatto a trovarmi?>>
<<Non credo che sia esatto metterla in questo modo>> ridacchiò Junmyeon <<Non ti abbiamo proprio trovato>>
<<È stato come se...qualcosa ci abbia spinti ad entrare in quella mostra oggi>> parlò Jimin <<Di cui non sapevamo nemmeno l'esistenza>>
<<Percorrendo i corridoi di quell'edificio casualmente ci siamo imbattuti l'un l'altro>> spiegò Taehyung, cercando di spiegare la situazione il meglio possibile <<Ma sentivamo che dovevamo comunque andare avanti, fino a quando non abbiamo raggiunto la sala in cui eri tu>>
<<In realtà non è stata così calma la cosa>> rise Luhan <<Ci eravamo appena incontrati quando Jongin ci è letteralmente sfrecciato in mezzo come un pazzo>>
<<È vero, mi ha quasi strappato via una spalla>> disse Baekhyun.
<<Non fare il solito melodrammatico>> roteò gli occhi Jimin.
<<Senti chi parla>> protestò ancora Baekhyun.
<<Scusate>> sbuffò leggermente Jongin <<Non so spiegarvelo, ma era come se sentissi che lui fosse lì, e l mia mente, il mio corpo, il mio cuore, tutto era attratto in quella stanza, non potevo controllarmi>>
Nella stanza calò il silenzio. Lo sguardo di Kyungsoo fu su Jongin, e quello del minore sull'altro. Il moro non riusciva a credere che tutto quello che aveva creduto un sogno fosse invece realtà. Quell'amore che aveva sentito dentro di sé, senza alcuna spiegazione era stato tutto merito di quel ragazzo che in quel momento gli era davanti. L'intera situazione era ai limiti del possibile, se non oltre. Era davvero stato nel passato, in un'epoca lontana anni ed anni dalla sua. Lì si era innamorato e aveva conosciuto delle persone straordinarie, e per un gioco del destino proprio quando finalmente aveva raggiunto il picco della sua felicità era stato strappato a quella vita e riportato in quel presente vuoto e amaro. Si era quasi rassegnato a quei suoi sogni quando si era ritrovato tutti loro, in carne ed ossa, davanti. Quando si era nuovamente ritrovato fra le braccia di Jongin, e trovava assurdo quanto immensamente ancora lo amava. Al ragazzo non interessava più come quella situazione potesse essere diventata realtà, nel presente. L'unica cosa che gli importava era poter rivivere insieme alle persone che amava, e che avrebbe fatto di tutto per non perdere ancora una volta.
Kyungsoo si lasciò andare fra le braccia di Jongin, posando la sua schiena contro il suo petto per mettersi comodo, poi spostò lo sguardo su tutti i ragazzi.
<<Mi siete mancati>> sorrise.
Gli altri ricambiarono quel sorriso in modo sincero.
<<Beh, abbiamo tanto tempo davanti a noi e immagino abbiamo tanto da raccontarci, in fondo non siamo più principi mantenuti dal re. Avremo bisogno di cominciare a sapere di più sulle nostre vite>> disse tranquillo Minseok.
<<Oh, io ho una domanda per Luhan>> disse subito Baekhyun alzando la mano.
<<Sentiamo>> lo invitò a parlare questo.
<<Allora, di quale tipo di masochismo soffri per esserti messo con Sehun anche in questa vita?>> domandò con tono serio <<Già non me lo spiegavo nel passato, ma persino ora, ti facevo più intelligente Lu>>
<<Sei irritante come in passato>> sbottò Sehun lanciandogli un cuscino, che però sbagliò bersaglio colpendo invece Chanyeol.
<<Portami rispetto ragazzino, sono più grande di te>> lo puntò Baekhyun.
I due ripresero a punzecchiarsi, come erano soliti fare, e la scena non poté che far scoppiare tutti a ridere.
Gli anni erano passati, l'epoca, il mondo, il modo di vivere, molte cose erano cambiate. Tutto intorno a loro era totalmente diverso da quello a cui erano abituati inizialmente, ma loro erano sempre gli stessi.
Un branco di ragazzini fin troppo rumorosi, ma che avrebbero sacrificato persino le loro stesse vite per proteggersi.
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