-8-


<<Lui è il cugino di mio marito, è la mia famiglia>> disse Minseok serio <<Non c'entra niente con questa storia, lascialo andare>> ordinò.

<<Ho perso l'assassino per colpa sua>> ribatté Jongin freddo.

<<Quindi vuoi insistere per uno spargimento di sangue senza motivo?>> domandò Minseok, non spostando di un millimetro la lama della sua spada.

I due continuavano a fissarsi negli occhi, immobili, seri.

<<Io...Avevo solo perso la mia strada>> mentì Kyungsoo guardando Jongin <<Credimi>>

<<Perché dovrei?>> domandò Jongin ironico <<Io non ti conosco>>

Minseok in quel momento portò il suo sguardo su Kyungsoo. Il ragazzo era stretto in una morsa da Jongin e le sue guance erano bagnate da lacrime di paure. Minseok non riusciva a vederlo in quel modo, e sapeva che Jongin, troppo orgoglioso, non avrebbe ceduto. Spostò lentamente la sua spada verso l'esterno, lasciandola poi cadere di colpo.

<<Le guardie stanno setacciando tutto il bosco. Troveranno un altro assassino>> continuò per convincere Jongin a lasciare la presa <<In quel momento capirai che lui non c'entra nulla con questa storia. Fino a quel momento, per amor mio, lascialo andare>>

Jongin lo guardò per qualche secondo, poi lasciò andare Kyungsoo spingendolo verso il fratello che subito lo afferrò per le spalle.

<<Stai bene?>> domandò preoccupato e Kyungsoo annuì leggermente.

<<Là...ci sono molte persone >> balbettò Kyungsoo indicando un punto preciso fra gli alberi <<Sono tutti morti>>

<<Morti?>> domandò Minseok e il raagazzo annuì nuovamente.

<<Stanno tutti indossando delle maschere>> disse ancora e a quelle parole Minseok e Jongin si guardarono dritti negli occhi, erano li assassini che cercavano.

***

Nel frattempo sulla soglia delle porte del palazzo imperiale il principe ereditario e Hoseok continuavano a guardare verso l'esterno nell'attesa dell'arrivo degli altri.

<<Non avrei dovuto lasciare che Jongin prendesse il mio posto>> disse Moo.

<<È stato il quarto principe a decidere di farlo>> parlò Hoseok <<Non sentitevi in colpa>>

<<È mio fratello Hoseok, il mio compito è proteggerlo non utilizzarlo come scudo>> sbottò Moo <<È ferito ed è là fuori a cercare gli assassini da solo>>

<<Non è da solo>> gli ricordò l'astronomo <<Minseok è sicuramente con lui e poi c'è anche...>>

<<Wangyo?>> disse ironico il principe, divenendo subito serio <<C'è anche lui>>

***

Jongin seguito dalle guardie del palazzo e Minseok che sorreggeva Kyungsoo raggiunse il punto che il ragazzo aveva indicato loro. Si guardarono attentamente intorno ma non videro nessun corpo privo di vita.

<<Cercate nella zona>> ordinò Minseok e subito tutti i soldati si sparpagliarono per i dintorni alla ricerca della minima traccia.

<<Che cosa hai visto?>> domandò Jongin rude rivolto a Kyungsoo <<I morti si sono alzati e hanno camminato da soli?>>

<<Loro erano qui>> disse Kyungsoo guardandosi attorno <<Sono stati colpiti alle spalle, erano proprio qui, sono stati uccisi>>

<<Sono stati uccisi?>> domandò Jongin <<Da chi?>> chiese ancora afferrando il polso del ragazzo.

<<Come posso saperlo>> urlò Kyungsoo stanco delle urla di Jongin.

Nel frattempo Minseok si era chinato in prossimità degli alberi più vicini, e lì trovò tracce di sangue fresco.

<<Qui c'era sicuramente una banda di assassini>> disse <<Il capo deve aver ucciso il suo stesso gruppo>>

<<Hai avuto qualche rapporto dalle guardie del palazzo?>> domandò Jongin lasciando rudemente andare Kyungsoo.

<<No>> negò Minseok <<Ma dato che hanno preso i corpi hanno programmato il tutto nei minimi dettagli>>

<<Quell'uomo era l'ultimo testimone>> disse Jongin a denti stretti <<Ma ora è morto. Cosa intendi fare?>> urlò al fratello.

<<Anche così>> disse Minseok rimettendosi in piedi <<Non potevo lasciare che Kyungsoo si facesse del male. Quando farà giorno mi metterò in cerca delle tracce. Andiamo a farti curare per ora>> disse provando a prendere il braccio di Jongin, ma questo lo scansò malamente precedendoli.

Nel momento in cui Jongin superò Kyugsoo questo si lasciò cadere a terra, e in pochi secondi scoppiò a piangere. Minseok per la prima volta nella sua vita si ritrovò incerto su cosa fare, cosa dire. Pensò che il ragazzo avesse solo bisogno di sfogarsi per superare la paura quindi lo lasciò fare, non aspettandosi però quelle parole.

<<Ogni volta che lo vedo mi minaccia di uccidermi>> singhiozzò Kyungsoo <<Io stavo solo cercando di restituirgli qualcosa che aveva perso. Non potevo credere che mi sarei ritrovato in questa pessima situazione>>

<<Soo>> disse Minseok avvicinandosi dolcemente per dargli delle leggere pacche sulla spalla <<Andrà tutto bene>>

Kyungsoo però lo afferrò per l'abito facendolo finire malamente sulle ginocchia, costringendolo a trattenere un gemito di dolore.

<<E se mi ucciderà veramente?>> domandò Kyungsoo <<Anche prima ha detto a quell'uomo di uccidermi. Cosa ho fatto di sbagliato?>> urlò portandosi un braccio a coprire gli occhi.

Minseok si era ritrovato sorpreso e impreparato davanti a quello sfogo del ragazzo e aveva capito che provare dolcemente a calmarlo non sarebbe servito a nulla. Aveva bisogno di sfogare, nonostante quello però non riuscì a trattenere un piccolo sorriso nel vedere Kyungsoo piangere come un bambino.

<<Soo>> riprovò <<Davvero andrà tutto bene, Jongin non ti farà del male. Anche perché Jongdae potrebbe ucciderlo senza problemi sai>> disse leggermente cercando di farlo sorridere <<E ucciderebbe anche me perché non sono stato in grado di proteggerti>>

***

La regina Yoo era immersa nel suo caldo bagno impreziosito e profumato da petali di rose rosse mentre sorseggiava la sua bevanda. Ripensava al momento in cui quello che doveva essere il principe ereditario si era rivelato essere Jongin. Ancora una volta lo considerava un intralcio nella sua scalata al trono. Colpì furiosamente la superficie dell'acqua.

<<Se solo quello stupido ragazzino non fosse stato qui...>> ringhiò <<Stasera avremmo dovuto festeggiare la tua nomina a principe ereditario>> disse voltandosi verso Wangyo.

<<Abbiamo ripulito tutto, non c'è nessun assassino ancora in vita>> rispose il principe.

<<Il re per ora non potrà abdicare in suo favore>> disse la regina <<Per ora riteniamoci soddisfatti, avremo altre occasioni>>

<<Mi sorprende che Jongin fosse al posto di Moo>> parlò Wangyo <<Anche Hoseok non deve essere sottovalutato, quei due devono avere un rapporto a noi sconosciuto>>

<<Proprio come ha detto Sehuh, Jongin deve aver imparato le arti marziali>> disse la regina <<I Kang non glielo avrebbero mai insegnato. Ho bisogno di sapere chi lo ha fatto, chi ha incontrato mentre era a Shinju, quale asso ha nella manica. Forse Hoseok è collegato, e se è così anche il re lo sarà>>

<<Ma dicono che nessuno è mai andato a trovarlo mentre era lì>> ricordò Wangyo.

<<Tienilo d'occhio>> ordinò la regina <<Dobbiamo sapere cosa sta pensando per sapere se dobbiamo cacciarlo via o renderlo uno dei nostri. Non dimenticarlo, Goryeo deve appartenere ad uno dei miei figli>>

***

Taehyung era occupato a curare la ferita che Kyungsoo aveva sul collo mentre questo sussultava, Jongdae lo guardava preoccupato e Minseok si teneva dietro al merito.

<<Cosa hai fatto per essere ferito in quel modo?>> domandò Jongdae, deciso ad avere una risposta <<E perché eri nel bosco?>>

<<Beh, la verità è che...>> Kyungsoo era incerto, e quando posò il suo sguardo su Minseok e questo scosse velocemente la testa capì che non avrebbe dovuto dire proprio la verità in tutto e per tutto<<Mi sono perso>> disse velocemente.

<<Erano persone che avevano cercato di uccidere il principe ereditario>> disse Minseok <<È un sollievo che sia vivo>>

<<Proprio così>> disse Kyungsoo <<Il fatto che sia solo ferito è un sollievo>>

<<Sei serio?>> domandò Jongdae incredulo e ancora preoccupato.

L'aria nella stanza era leggermente tesa. O meglio, tutta la tensione arrivava da Kyungsoo che non riusciva a guardare negli occhi Jongdae mentre questo cercava di capire se quello che gli stava dicendo fosse la verità. Minseok nel frattempo sorrideva della scenetta.

<<Vai a riposare>> ordinò alla fine Jondgae.

<<Sì>> disse subito Kyungsoo, lieto di poter scappare da quell'interrogatorio stressante e senza dire altro insieme a Taehyung lasciò la stanza.

<<Grazie per averlo salvato>> disse Jongae al marito una volta che furono rimasti soli <<Mi dispiace essere sempre un peso per te>>

<<Cosa intendi per fardello>> disse Minseok <<Io non l'ho mai visto in quel modo. Lui è più una fonte di felicità>>

<<Ti rende felice?>> domandò Jongdae guardandolo negli occhi.

<<Lo considero quasi come un figlio>> sorrise Minseok <<Non è lo stesso per te?>> domandò.

<<Certo che lo è>> annuì.

Minseok lo afferrò dolcemente per le spalle e lo avvicinò a sé fino ad avvolgerlo fra le braccia.

<<Questa è una famiglia pesante. Quando le persone vengono da me parlano solo di sofferenze e pretendono così tanto da me>> prese a parlare nuovamente Minseok <<Lui non è così, è una boccata d'aria fresca. Tu e Kyungsoo siete la mia famiglia, ed è solo grazie a voi se riesco a non crollare sotto il peso delle responsabilità che gravano sulle mie spalle>>

<<Oh Minseok>> sospirò Jongdae posando la guancia contro il petto del maggiore <<Sono così felice a sentirti dire questo. Sono così felice di aver sposato una persona così buona>>

<<Sono io ad essere felice>> gli sorrise Minseok, sollevandogli il viso afferrandolo dal mento <<Ho un marito meraviglioso, dolce come un fiore e forte come un guerriero>>

Minseok si avvicinò lentamente fino a sfiorare le labbra di Jongdae in un bacio dolce e leggero, che fece però sfuggire un respirò al ragazzo.

Senza pensarci due volte lo prese fra le braccia e lo condusse nella loro camera, adagiandolo lentamente sul letto sistemandosi poi sopra di lui facendo attenzione a non gravargli addosso. Catturò nuovamente le sue labbra mentre lentamente lo privava di quegli abiti che gli impedivano di poter accarezzare quella pelle candida. Dalle labbra scese lungo il collo, godendosi quei dolci ansimi che suo marito gli regalava mentre si stringeva sempre di più contro di lui, chiedendo in una muta richiesta sempre di più.

Quando finalmente entrambi furono privi di ogni indumento e i loro corpi caldi furono a contatto Minseok non riuscì più a contenersi e Jondgae gliene fu immensamente grato. Accarezzo i suoi fianchi, le sue gambe mentre con la lingua scese lungo lo stomaco andando poi velocemente ad inglobare la sua erezione in tutta la sua lunghezza. Minseok cominciò a succhiare e leccare avidamente, portando Jongdae alla pazzia, e quando sentì i suoi gemiti farsi sempre più forti inserì un dito nella sua apertura per prepararlo prima del passo successivo. Amava suo marito e voleva fargli apprezzare tutto di quel momento. Non c'era spazio per il dolore. Jongdae rispondeva sempre nei modi migliori, e ogni sua reazione porta Minseok sempre più al limite. Quasi sospirò soddisfatto quando Minseok capì che Jongdae fosse pronto. Si spostò e si posizionò nel miglior modo possibile fra le gambe di suo marito cominciando a penetrarlo lentamente. Sentì Jongdae sospirare a quell'intrusione e si concentrò a baciare ogni parte del suo viso per distrarlo dal fastidio inziale. Fortunatamente per Minseok a Jongdae servì poco per abituarsi alla sua presenza, invitandolo a muoversi.

Inizialmente Minseok cominciò a spingere in modo lento e regolare, mentre le loro mani si intrecciavano sopra la testa di Jongdae mentre quest'ultimo ansimava e gemeva il nome dell'altro chiedendogli sempre di più. Minseok era un principe, abituato a dare ordini, ma in quel momento era Jongdae a tenerlo in pugno. Era Jongdae l'unico a potergli dare ordini, e lui non poteva che ubbidire. Aumentò la velocità e la precisione delle sue spinte, andando a colpire quel punto che era capace di far raggiungere alla voce di Jongdae picchi quasi impossibili.

Minseok era vicino e suo marito era nel suo stesso stato, se ne rendeva conto da come le sue pareti si stringevano intorno alla sua erezioni. Si concentrò nelle ultime spinte mentre ripeteva come un manta il nome di Jongdae fino a quando entrambi non raggiunsero insieme l'apice del piacere.

Minseok uscì lentamente da suo marito e dopo essersi sistemato al suo fianco se lo strinse addosso coprendo i loro corpi. Jongdae aveva le guance arrossate, le labbra arrossate dai ripetuti baci e i capelli scompigliati, e per Minseok era la creatura più bella al mondo.

<<Ti amo Jongdae>> gli sussurrò dolcemente.

<<Ti amo che io Minseok>> ricambiò l'altro, posando la testa sul suo petto godendosi il battito dei loro cuori in sincrono. 

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top