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Il principe ereditario, nel suo costume, entrò nello spazio dove si sarebbe svolto il rito guardando davanti a lui dove da un'alta scalinata il re, affiancato dalle due regine, si godeva la vista. Era un costume nero e la maschera era grande e bronzea, uno scudo in una mano e un tridente nell'altra. Cominciò la sua esibizione, un misto di danza e mosse di combattimento. Puntò delle porte in legno e carta che girarono su loro stesse lasciando entrare i principi, vestiti dei loro costumi rossi e le maschere bianche e rosse, che affiancarono il Moo sfoderando le loro spade.

Due colpi di gong riecheggiarono intorno a loro, e i principi si misero in posizione per cominciare, realmente, la loro esibizione. Si sistemarono in fila, lasciando che le loro spade tagliassero l'aria una dolo l'altro in una coordinazione tale da incantare gli sguardi di chi assisteva.

In quel momento altri uomini vestiti di nero che indossavano maschere rappresentanti dei mostri si lanciarono fra loro arricchendo l'esibizione mentre il principe ereditario simulava una lotta con loro.

<<Il principe ereditario è molto bravo nel suo ruolo>> disse la regina Hwangbo con un sorriso rivolta al re, e Jimin e Jongdae annuirono con lei.

<<Ha praticamente vissuto sui campi di battaglia>> rispose orgoglioso il re.

L'esibizione procedette mentre la lotta simulata si faceva sempre più attiva e movimentata. Successivamente Wangyo, che emulava il capo dei mostri, si fece avanti portandosi davanti al principe ereditario. L'intorno fu subito sgombro, se non per i due protagonisti che si guardavano attentamente. Era il loro turno di simulare il combattimento finale, quello che avrebbe portato alla fine della celebrazione di quel momento con totale successo.

In quel momento però degli uomini vestiti di nero, con il viso coperto per metà si lanciarono intorno a loro sfoderando le loro armi. Tutti sapevano come il rito si sarebbe svolto quindi subito capirono che quell'intrusione non fosse compresa nell'esibizione. Bastò che uno di loro si lanciasse contro Moo per scatenare il caos.

<<Proteggete il re>> urlò Hoseok, e subito tutti i soldati presenti crearono una barriera fra il re e il luogo dove erano tutti gli altri principi. Anche coloro che fino a quel momento avevano partecipato al rito come mostri sfoderarono delle vere spade, dando così inizio alla lotta.

Il principe ereditario riuscì a liberarsi dell'uomo che lo aveva attaccato e roteando su se stesso gli tagliò la gola, procedendo poi verso gli altri assassini. Alcuni dei principi, che si erano appartati su una piccola scaletta ad osservare il rito si sfilarono le maschere sorpresi. Minseok, Sehun e Wangwon si lanciarono nella lotta mentre Junmyeon e Baekhyun restarono in disparte, i due in fondo erano più inclini al gioco e alle armi che alla lotta.

Cominciarono a colpire i nemici uno dopo l'altro, riuscendone ad abbattere una grande quantità. Wangyo, anche lui attivo nella lotta, si era sistemato alle spalle di Moo e i due combattevano schiena contro schiena. Wangyo bloccò un attacco nemico con la sua arma, annuì, e la voltò lasciando scivolare la lama nemica nella traiettoria contro il principe ereditario. Il ragazzo però si accorse dell'imminente attacco e riuscì ad evitarlo, finendo però per farsi ferire al braccio chinandosi poi sul pavimento.

<<Moo>> urlò il re preoccupato, ma non ottenne nessuna risposta.

Il nemico tornò ad attaccarlo, mentre il re, la regina Hwangbo, Jimin e Jongdae indossavano sguardi preoccupati. Uno dei principi però, con ancora la sua maschera riuscì a parare il corpo uccidendo poi il nemico e salvando quindi il ragazzo.

Gli uomini subito capirono il fallimento del loro attacco e si diedero alla fuga il più velocemente possibile.

<<Prendeteli>> urlò Wangyo ai soldati lì presenti che subito si mossero per seguirlo nell'inseguimento.

Minseok si mosse in avanti preoccupato, guardò il luogo in cui i nemici erano fuggiti poi guardò il principe ereditario chinato a terra che si reggeva il braccio ferito. Non poteva accettare un attacco simile, non poteva rimanere lì ad osservare.

<<Esercito reale, seguitemi>> urlò, muovendosi anche lui per lasciare il palazzo.

<<Principe ereditario>> chiamò il re, scendendo la grande scalinata per raggiungere il ragazzo, gli sfilò la maschera, ma dietro alla maschera che avrebbe dovuto indossare il principe ereditario vi trovò Jongin.

Il rito sarebbe cominciato in poco e ognuno era pronto al suo posto. Solo due persone mancavano ancora al gruppo, Jongin e Moo. I due ragazzi erano appartati in un luogo dove nessuno avrebbe potuto vederli e con loro vi era anche Hoseok. Jongin e Moo si erano scambiati i rispettivi abiti ed erano intenti a scambiarsi anche le maschere che avrebbero coperto i loro visi. In quel modo il ruolo principale era nelle mani di Jongin, e nel caso qualcuno avesse provato ad attaccare il principe ereditario non sarebbe riuscito a trovare il suo bersaglio. Sarebbe potuta sembrare una cosa egoista ma entrambi sapevano che Jongin era migliore nel combattimento.

<<Tu sei...il quarto principe>> balbettò il re, sotto lo sguardo sorpreso e confuso di tutti i presenti.

Fra tutti però vi era uno sguardo che nascondeva ira che continuava a guardarsi intorno in cerca di qualcuno in particolare.

<<Dov'è il principe ereditario?>> urlò ancora il re, alzandosi in piedi vagando con lo sguardo fra i principi.

Jongin guardò il re. Un'altra persona che, senza alcun problema, non si era minimamente preoccupato del suo stato urlando il nome di un altro figlio prediletto.

In quel momento uno dei principi si voltò verso il re, sfilando la maschera.

<<Sono qui mio re>> disse il principe Moo.

Il re lo osservò lasciando andare un sospiro di sollievo nel vederlo sano e salvo. Jongin chinò il capo, sentendosi abbandonato ancora una volta nel vedere che nessuna parola era stata spesa per lui. La regina Yoo si lasciò cadere furiosa sulla sua sedia stringendo le mani a pugno.

<<Va tutto bene quarto principe?>> domandò Hoseok.

In quel momento il re abbassò lo sguardo verso Jongin mentre questo si alzava rimettendosi in piedi davanti al re guardandolo negli occhi.

<<Jongin>> sussurrò il re.

<<Li catturerò>> disse velocemente Jongin prendendo la strada che Wangyo e Minseok avevano preso prima di lui.

Il principe Moo afferrò la sua spada pronto a seguire i suoi fratelli, ma il re lo fermò.

<<Principe ereditario>> disse, afferrandogli il polso e scuotendo leggermente la testa.

***

Jongin si ritrovò nelle strade affollate dagli abitanti, ognuno di loro con indosso varie maschere. Guardare da quella prospettiva non avrebbe fatto altro che confonderlo. Con un grande saltò si appese ad una trave di un piccolo negozio e si tirò fino ad arrivare sul tetto. Proprio lì vide gli assassini correre suoi vari tetti per fuggire e subito li inseguì. Jongin notò la loro agilità e subito capì, erano assassini ben addestrati, di quelli che solo poche persone potevano assoldare.

***

Kyungsoo nel frattempo era per le strade con Taehyung a godersi i festeggiamenti, il cibo, i dolci, le attrazioni con fuoco e le lanterne luminose che galleggiavano sul fiume o aleggiavano nell'aria. Non ricordava nemmeno l'ultima volta che si era divertito in quel modo in un'uscita spensierata. Si stava lasciando andare, comportandosi quasi come un bambino al parco giochi, e notando che Taehyung faceva lo stesso non se ne sentì dispiaciuto.

<<Fermiamoci un attimo>> piagnucolò Taehyung <<Non riesco più a correre in giro in questo modo>>

<<Oh avanti sei più giovane di me>> ridacchiò Kyungsoo <<Come fai ad essere già stanco>>

Kyungsoo guardò davanti a sé, in prossimità del bosco e lì vide Jongin correre continuando a guardarsi intorno. Per quel che sapeva doveva essere al rito che si stava svolgendo a palazzo, allora perché in quel momento era lì? E perché impugnava una spada così tranquillamente?

<<Taehyung aspettami qui>> disse muovendosi velocemente in direzione del ragazzo.

Non sapeva per quale motivo aveva deciso di seguirlo, sentiva semplicemente di doverlo fare e subito le sue gambe cominciarono a muoversi in modo automatico.

<<Signorino, Signorino Kyungsoo>> urlò Taehyung, ma il ragazzo lo ignorò totalmente procedendo per la sua strada.

Gli assassini, Jongin e Kyungsoo si ritrovarono sempre più in profondità del bosco, ignari dei propri inseguitori.

Tutti gli assassini svanirono come nel nulla, solo uno rimase per attaccare Jongin e dare agli altri il tempo di fuggire via.

Nel frattempo Kyungsoo aveva perso la sua strada e vagava avvolto da quegli alti alberi. Continuò a camminare fino a quando non notò un gruppo di uomini, vestiti di nero, sistemati ordinatamente l'uno accanto all'altro, che poi si inchinarono ad un uomo che dava a Kyungsoo le spalle, impedendogli di vederlo in viso, lasciandogli però capire che fosse il loro capo. Intorno a quegli uomini però vi erano altri soldati con i volti scoperti, un abito da allenamento blu e la spada saldamente impugnata nella mano. Bastò un piccolo cenno del loro capo e questi ultimi si mossero e velocemente uccisero gli uomini davanti a loro, lasciandoli cadere come pesi morti uno dopo l'altro sotto gli occhi di Kyungsoo.

Jongin, che aveva il suo avversario con le spalle al muro gli puntò contro la sua spada.

<<Credi davvero che riuscirai ad uscire da questa foresta vivo?>> parlò serio <<Dimmi chi c'è dietro a tutto questo. Se lo farai parlerò al re per un tuo perdono>>

Il suo avversario rimase in silenzio, continuando a tenere la sua lama dritta verso Jongin.

<<Io sono il quarto principe Jongin>> disse ancora <<Abbi fiducia nella promessa di un principe>>

Il nemico si guardò leggermente alle spalle, ma rimase ancora in totale silenzio mentre le sue mani tremavano leggermente. Cominciò ad abbassare la sua spada, ma proprio in quel momento Kyungsoo apparve davanti ai due affaticato per la corsa e spaventato.

<<Là...là...ci sono persone...>> balbettò indicando un punto nella foresta.

A quelle parole sia l'assassino che Jongin scattarono dal loro posto, ma il primo fu più veloce tanto che afferrò il ragazzo e gli puntò l'arma alla gola.

<<Uccidilo>> disse Jongin tranquillo.

L'altro non si mosse.

Kyungsoo sgranò gli occhi.

<<Ti ho detto di ucciderlo>> sfidò ancora Jongin.

L'uomo guardò Kyungsoo, poi tornò sul principe.

<<Se non lo fai tu...dovrei farlo io?>> parlò ancora Jongin alzando la sua spada e puntandola contro Kyungsoo che lo guardava sempre più spaventato.

L'uomo indietreggiò, portandosi dietro Kyungsoo, premendo la sua spada contro la del ragazzo che tagliò leggermente.

<<Salvami per favore>> sussurrò Kyungsoo.

<<Non mi importa quello che fai a quel ragazzo>> disse ancora Jongin all'assassino <<Basta con queste cose inutili e dimmi chi c'è dietro l'attacco>>

In quel momento Kyungsoo capì che avrebbe dovuto salvarsi da solo. Voltò leggermente la testa e morse la mano dell'uomo che lo teneva stretto, riuscendo così a liberarsi dalla sua presa e cadere sul terreno. L'uomo si riprese velocemente e alzò la spada per colpirlo ma un coltello gli si conficcò subito in fronte, spaccando a metà la maschera che indossava scoprendone il viso.

Jongin subito si voltò per vedere di chi si trattasse e vide Minseok seguito dall'esercito reale, guardò poi verso il corpo ormai esanime e urlò di rabbia.

<<È tutta colpa tua>> urlò afferrando Kyungsoo e puntandogli l'arma alla gola <<Lo avevo quasi preso>> urlò ancora. Proprio in quel momento un'altra lama entro nella visuale di Kyungsoo, questa però era in prossimità del collo di Jongin. Questo si volò lentamente e vide Minseok mantenere la spada saldamente e con sguardo duro e autoritario.

<<Lasciala andare>> ordinò Minseok.

Jongin lo guardò e, lasciando che le loro lame si scontrassero si mosse per sistemarsi dietro Kyungsoo, bloccandole poi l'una contro l'altra.

<<Non voglio>> disse Jongin con un sorriso beffardo. 

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