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Kyungsoo e Taehyung erano accanto alla grande vasca di Damiwon dove Moo era immerso a fare il bagno.

<<Ultimamente dopo aver fatto il bagno mi sento così stanco>> parlò il re affaticato, evidenti occhiaie circondavano i suoi occhi e la debolezza era chiara in ogni suo movimento <<Quando mi sveglio dal mio sonno non so se si tratta di ieri o di oggi, la mia memoria è così sfocata>>

<<Il dottore dice che vi manca il sonno>> rispose tranquillo Kyungsoo <<Preparerò del tè e un cuscino che vi aiuterà a dormire. Lascerò Taehyung qui, quindi goditi il bagno ancora un po'>>

Taehyung aveva sentito da Hoseok che Moo fosse molto stanco, ma in quel momento capiva cosa veramente intendesse. Il re era lì, eppure sembrava un guscio vuoto. Prese uno dei sacchetti che avevano preparato per il bagno e lo immerse nuovamente nell'acqua sperando che le erbe contenenti potessero aiutarlo a rimettersi in forze.

<<Stai aggiungendo altre erbe medicinali?>> domandò Moo <<L'odore sembra così forte>>

<<Sì maestà, ne abbiamo aggiunte un po' di più per aiutarla a stare meglio>>

Wangwon osservava la scena da dietro un paravento, facendo attenzione a non farsi vedere fino a quando una dama di corte non gli passò accanto, questa sobbalzò dalla sorpresa e si inchinò velocemente. Wangwon si voltò, pronto ad andare via ma si fermò sul posto, continuando a darle le spalle.

<<Ah, ho sentito che c'è molta domanda di specchi a Damiwon così ho ordinato più mercurio per farli, è arrivato?>>

<<Si vostra altezza>> rispose la dama <<L'ho ricevuto>>

***

<<Minseok, cosa c'è di sbagliato con me ultimamente?>> domandò Moo avvolto nelle coperte poiché il suo corpo tremava incessantemente <<Non riesco a dormire e se dormo ho degli incubi. Il sole estivo è caldo allora perché io ho freddo?>>

<<Maestà deve essere dovuto alla vostra malattia, sono sicuro che Kyungsoo saprà come darvi sollievo ma voi dovete provare a tranquillizzarvi>> disse Minseok cercando di celare la preoccupazione per non peggiorare lo stato del fratello. Sapeva che qualcosa non andava, ma nonostante avesse provato a capire di cosa si trattasse non era riuscito a scoprire nulla.

***

La figlia di Moo, accompagnata da Hoseok, stava raggiungendo la portantina che era stata sistemata per lei. La bambina si voltò verso il padre.

<<Ma io non voglio sposarmi padre>>

<<Devi andare, devi andare. Devi sposarti e legarti con una famiglia potente per proteggerci tutti>> disse isterico.

<<Mestà, è ancora così piccola, come puoi mandarla a Khitan per sposarsi?>> provò a farlo ragionare Hoseok che era contrario a quell'idea.

<<Se si sposa manderà le truppe quando sarò in pericolo>> disse, poi cominciò a guardarsi intorno agitato <<Avete sentito? Questi sono i cavalli dell'esercito che vengono per attaccarci, devi sposarti, vai>> ordinò provando a spingere la figlia nella portantina, incurante del pianto agitato della bambina.

<<Ora basta, fermati>> urlò Jongin stanco di rimanere in silenzio <<Khitan? Lì non sarà altro che un ostaggio. Non potrà proteggerti come speri perché non sarà considerata una di famiglia, non alla sua età>>

<<Che cosa sai?>> urlò Moo <<Temo di essere assassinato ogni notte, la gente di cui mi fidavo ora mi chiede di rinunciare al trono, morirò di questo passo. Noi tutti finiremo per morire, chi ci proteggera?>>

<<Io>> urlò Jongin in risposta <<Lo farò io. Difenderò te, la tua famiglia, la nostra famiglia e tutti quanti>>

<<Ci proteggerai davvero?>> domandò Moo, calmandosi visibilmente.

<<Certo, ogni persona qui a palazzo mi è cara e non lascerei mai che qualcuno soffrisse, a costo della mia vita vi proteggerò tutti>>

Jongin non era sicuro che quelle parole sarebbero riuscite a calmare il fratello, ma sorprendentemente funzionarono. Il re sembrò calmarsi visibilmente, e rilassò il corpo.

<<Portate la principessa nelle sue camere, non si sposerà per ora>> ordinò, e finalmente tutti, persino i soldati presenti, lasciarono andare un sospiro di sollievo.

***

Era arrivato il giorno libero di Kyungsoo e, dopo aver indossato un abito elegante e il nastro per capelli che Jongin gli aveva regalato, si era precipitato alla grande quercia nel giardino.

Jongin era arrivato poco dopo di lui, ma prima di avvicinarsi si prese del tempo per osservarlo. Non gli sembrava possibile, eppure tutte le volte che lo vedeva sembrava sempre più bello.

Quando Kyungsoo si accorse di lui lo guardò con uno splendido sorriso, e Jongin non riuscì a tenere ferme le sue labbra dal sorridere di rimando, specialmente dopo aver notato il nastro con cui il ragazzo aveva legato i suoi capelli.

<<Scusa se ti ho fatto aspettare>> disse Jongin.

<<Non importa, sono arrivato da poco>> lo tranquillizzò Kyungsoo <<Hai detto di avere qualcosa di importante da dirmi>>

Jongin sorrise nel vedere come Kyungsoo avesse subito tirato fuori il discorso non riuscendo a trattenere la sua curiosità, ma non voleva fare tutto velocemente.

<<Qualcosa di importarti da dirti?>> disse fingendo di pensarci <<Devo averlo dimenticato>> scherzò.

Kyungsoo sembrò imbronciarsi leggermente e Jongin scoppiò a ridere.

<<Andiamo?>> disse ancora Jongin porgendogli la mano, che Kyungsoo afferrò velocemente.

I due camminarono mano nella mano fino alla piccola barchetta che Jongin aveva attraccato al lago e dopo asserci saliti cominciò a remare fino a ritrovarsi proprio al centro di esso, solo allora smise di remare. Kyungsoo sembrava leggermente agitato così Jongin non riuscì a trattenersi, si mosse un po' facendo traballare la barchetta e subito Kyungsoo si aggrappò ad essa temendo di cadere.

<<Smettila>> si lamentò e Jongin scoppiò a ridere ignorando lo sguardo truce del ragazzo.

Jongin pensò fosse arrivato il momento giusto quindi prese le mani dell'altro e le strinse nelle sue.

<<Kyungsoo>> lo chiamò dolcemente <<Sono successe molte cose da quando ci siamo conosciuti, ci ho messo molto per riuscire ad ottenere la tua fiducia e farò sempre in modo di non perderla mai. La mia vita è sempre stata complicata, ma da quando ti ho conosciuto ha preso una piega positiva. Mi hai fatto capire che i miei fratelli mi amano, che anche io posso far qualcosa di buono, ma soprattutto mi hai visto per quello che sono davvero senza fermarti all'apparenza. Hai guardato oltre le minacce e gli sguardi gelidi e mi sei rimasto sempre accanto, in qualsiasi momento>>

<<Jongin, sai che lo farò sempre>> sorrise Kyungsoo.

<<È proprio quello che vorrei>>

<<Cos->>

<<Sposami Kyungsoo. Non c'è nessuno che io ami più di te, e non ci sarà mai. Voglio passare il resto della mia vita con te. Sposami. Dimmi di sì>>

Kyungsoo rimase in silenzio davanti a quelle parole. Non si aspettava una proposta, Jongin l'aveva preso alla sprovvista e ne sembrava compiaciuto.

<<Io ti amo Jongin, quindi sì, ti sposerò>> sorrise stringendo le loro mani unite.

Jongin sfruttando quella presa lo tirò verso di sé per catturare le sue labbra in un bacio, come a sugellare quella promessa.

<<Ti renderò la persona più felice al mondo>>

<<Lo fai già>>

***

Era arrivato il giorno libero di Kyungsoo e, dopo aver indossato un abito elegante e il nastro per capelli che Jongin gli aveva regalato, si era precipitato alla grande quercia nel giardino.

Jongin era arrivato poco dopo di lui, ma prima di avvicinarsi si prese del tempo per osservarlo. Non gli sembrava possibile, eppure tutte le volte che lo vedeva sembrava sempre più bello.

Quando Kyungsoo si accorse di lui lo guardò con uno splendido sorriso, e Jongin non riuscì a tenere ferme le sue labbra dal sorridere di rimando, specialmente dopo aver notato il nastro con cui il ragazzo aveva legato i suoi capelli.

<<Scusa se ti ho fatto aspettare>> disse Jongin.

<<Non importa, sono arrivato da poco>> lo tranquillizzò Kyungsoo <<Hai detto di avere qualcosa di importante da dirmi>>

Jongin sorrise nel vedere come Kyungsoo avesse subito tirato fuori il discorso non riuscendo a trattenere la sua curiosità, ma non voleva fare tutto velocemente.

<<Qualcosa di importarti da dirti?>> disse fingendo di pensarci <<Devo averlo dimenticato>> scherzò.

Kyungsoo sembrò imbronciarsi leggermente e Jongin scoppiò a ridere.

<<Andiamo?>> disse ancora Jongin porgendogli la mano, che Kyungsoo afferrò velocemente.

I due camminarono mano nella mano fino alla piccola barchetta che Jongin aveva attraccato al lago e dopo asserci saliti cominciò a remare fino a ritrovarsi proprio al centro di esso, solo allora smise di remare. Kyungsoo sembrava leggermente agitato così Jongin non riuscì a trattenersi, si mosse un po' facendo traballare la barchetta e subito Kyungsoo si aggrappò ad essa temendo di cadere.

<<Smettila>> si lamentò e Jongin scoppiò a ridere ignorando lo sguardo truce del ragazzo.

Jongin pensò fosse arrivato il momento giusto quindi prese le mani dell'altro e le strinse nelle sue.

<<Kyungsoo>> lo chiamò dolcemente <<Sono successe molte cose da quando ci siamo conosciuti, ci ho messo molto per riuscire ad ottenere la tua fiducia e farò sempre in modo di non perderla mai. La mia vita è sempre stata complicata, ma da quando ti ho conosciuto ha preso una piega positiva. Mi hai fatto capire che i miei fratelli mi amano, che anche io posso far qualcosa di buono, ma soprattutto mi hai visto per quello che sono davvero senza fermarti all'apparenza. Hai guardato oltre le minacce e gli sguardi gelidi e mi sei rimasto sempre accanto, in qualsiasi momento>>

<<Jongin, sai che lo farò sempre>> sorrise Kyungsoo.

<<È proprio quello che vorrei>>

<<Cos->>

<<Sposami Kyungsoo. Non c'è nessuno che io ami più di te, e non ci sarà mai. Voglio passare il resto della mia vita con te. Sposami. Dimmi di sì>>

Kyungsoo rimase in silenzio davanti a quelle parole. Non si aspettava una proposta, Jongin l'aveva preso alla sprovvista e ne sembrava compiaciuto.

<<Io ti amo Jongin, quindi sì, ti sposerò>> sorrise stringendo le loro mani unite.

Jongin sfruttando quella presa lo tirò verso di sé per catturare le sue labbra in un bacio, come a sugellare quella promessa.

<<Ti renderò la persona più felice al mondo>>

<<Lo fai già>>

***

Sehun era andato a trovare sua madre quando gli avevano detto che questa si era recata in una casa privata fuori dal palazzo. La cosa gli era sembrata fin troppo strana, seppur non avessero più lo stesso rapporto di un tempo Sehun si preoccupava per lei, in fondo era sempre sua madre. Deciso a scoprire perché la madre fosse uscita dal palazzo senza avergli detto nulla si recò nella casa che gli era stata indicata. Quando arrivò davanti a questa trovò varie dame ferme fuori dalla porta.

<<Mia madre è dentro?>> domandò.

<<La regina ha chiesto di non permettere a nessuno di entrare>> disse una delle dame parandosi davanti a lui. La cosa gli sembrava sempre più sospetta.

<<Sono suo figlio, sono autorizzato ad entrare>>

<<Mi dispiace altezza>> disse ancora la donna, impedendogli di entrare.

Proprio in quel momento Sehun notò due paia di scarpe fuori dalla casa. Un paio era sicuramente di sua madre, ma l'altro? Spostò la donna ed entrò nella casa, ma non era preparato per quello che avrebbe visto.

Sua madre era seduta davanti ad un tavolino e quando la porta fu aperta e notò fosse Sehun sorrise, ma il ragazzo non fece lo stesso quando vide chi era con la donna.

I capelli erano leggermente più lunghi di come li ricordava, persino la barba si era allungata.

<<Che sta succedendo?>> disse Sehun.

<<Stavo pensando di dirtelo>> sorrise la regina Yoo prendendolo per il polso per tirarselo vicino <<Non è una visione, tuo fratello Wangyo è vivo, è la volontà dei cieli che sono dalla parte di tua madre Sehun>>

<<Perché hai fatto finta di essere morto per due anni?>> ringhiò Sehun.

<<Sono stato etichettato come traditore, non potevo presentarmi a palazzo da solo>> rispose Wangyo.

<<Ti ho visto cadere da un precipizio, credevo fossi morto>>

<<Lo zio Hyungsok mi ha trovato e mi ha curato in tempo>> rispose ancora il fratello.

<<Non penserai di poter tornare a palazzo e riprendere la tua posizione spero>> disse Sehun serio.

<<La mia posizione?>> ghignò Wangyo <<Ero uno che voleva il trono, e lo voglio ancora>>

<<Non te lo permetterò>> urlò Sehun.

<<Sehun cosa dici, il trono spetta a tuo fratello>> disse la donna sicura.

<<Il trono spetta a mio fratello sì>> rispose il ragazzo <<A Moo, è lui il legittimo erede>>

<<Io mi siederò sul quel trono, posso perdere una volta ma non due>> rispose deciso Wangyo.

<<Sehun devi appoggiare tuo fratello>> ordinò la regina Yoo.

<<Non lo farò mai>> rispose il ragazzo <<Vuoi quel trono? Bene prova a prenderlo se è quello che vuoi, ma io sarò li ad aspettarti ma dal lato opposto al tuo>> concluse Sehun uscendo velocemente sbattendosi la porta alle spalle. 

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