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Goryeo, Songak, un anno dopo la partenza di Jongin...
Minseok e Sehun stavano uscendo dall'assemblea mattutina, l'uno accanto all'altro, quando videro Wangyo camminare verso di loro seguito da alcuni nobili.
<<Famiglie provenienti da città rurali che non vengono spesso a palazzo>> disse Minseok guardando gli uomini che accompagnavano il fratello che da poco era tornato a palazzo <<Sta per accadere qualcosa?>> chiese ironico.
<<Il re ha dieci istruzioni da dare prima di morire. Potrebbe essere anche il secondo figlio piuttosto che il primo a prendere il trono, molti ritengono che il re possa scegliere me>> rispose Wangyo saccente.
<<Io non credo>> sbuffò Sehun in una risata di scherno.
<<Cosa hai fatto per tutto questo tempo?>> chiese Wangyo al fratello minore <<Ho sentito che sei stato a sbarazzarti dei pirati e sei tornato con un marito. È lui che ti porta via così tanto tempo da non andare a trovare la mamma? Le manchi>>
<<Sto vivendo bene e sono felice con mio marito e i miei, su cui non hai espresso curiosità di conoscenza>> gli fece notare sarcastico <<E poi la mamma ha te non è vero?>>
<<Da quando mi rispondi così?>> disse il terzo principe <<Minseok da quando sta intorno a te è cambiato molto>> superandoli poi per entrare nel palazzo senza attendere una risposta.
***
La spada era penetrata fino in fondo nel petto del re, proprio all'altezza del cuore, e il suo sguardo era fisso in quello del ragazzo mentre lentamente si spegneva privo di vita. Yixing stava immaginando la sua scena nella mente per l'ennesima volta. Aveva tutto chiaro, ogni passo della coreografia e il momento giusto per attaccare il re.
<<Hai sbagliato>> disse seria la voce di Junmyeon riportandolo alla realtà <<Perché punti la spada lì? Dovresti girarla. Il raduno della pace è fra poco e tu continui a sbagliare nello stesso punto>>
<<Proviamo un'altra volta>> disse Yixing.
<<No>> disse perentorio il principe, riprendendo a parlare subito dopo lo sguardo sorpreso del ragazzo <<C'è un limite a quanto una persona possa sovraccaricarsi di lavoro. Guarda, guarda>> disse indicandosi le labbra, avvicinandosi pericolosamente al viso del ragazzo che si ritrovò ad abbassare lo sguardo imbarazzato da quella vicinanza <<Vedi come sono gonfie le mie labbra a furia di suonare per te?>>
Junmyeon sorrise nel vedere lo sguardo basso dell'altro. Nell'ultimo tempo i due si erano avvicinati molto, ma vi era sempre un velo di mistero intorno a Yixing che incuriosiva il principe.
<<La mia signora mi ha preparato da mangiare, mi sta aspettando>> disse poi Junmyeon.
<<Sei sposato?>> chiese subito Yixing riprendendosi, non riuscendo a nascondere la sorpresa e un pizzico di delusione.
<<Perché? Ti da fastidio che io sia sposato?>> domandò Junmyeon, deciso a divertirsi un po'.
<<Ci sono anche dei figli?>> chiese ancora Yixing, con tono basso.
<<Lasciami pensare>> disse Junmyeon teatrale <<Sono passati più di vent'anni e c'è anche un figlio grande>>
<<Cosa?>> domandò Yixing incredulo sapendo che l'età di Junmyeon stonava con il racconto di quel matrimonio.
<<C'è una moglie>> disse pomposo <<È la moglie di mio padre, mia madre mi sta aspettando>> seguì più dolcemente, non riuscendo a nascondere un sorriso divertito.
<<Mi hai preso in giro?>> scattò Yixing alzando la sua spada contro di lui <<Non hai paura?>>
<<Perché dovrei, sei tu quello che si è fatto ingannare>> ridacchiò Junmyeon allontanandosi saltellando allontandosi da lui, tornando però subito indietro <<Allenati, ma non farti male>> sorrise poi andando via, lasciandosi dietro un Yixing sorridente.
***
<<Opere di Mencio?>> disse Baekhyun a voce alta, sbattendo il libro sul tavolo <<Sono pronto a scommettere il mio polso che l'ho letto tutto>>
Chanyeol, in piedi accanto a lui, gli afferrò il polso, lo sistemò sul tavolo e ci lasciò una linea d'inchiostro.
<<Il prossimo>> urlò Baekhyun frustrato.
Andavano avanti da svariato tempo e non importava quale libro Chanyeol gli mettesse davanti, il viso di Baekhyun era ormai un impiastro nero. I suoi occhi, persino la punta del naro erano cerchiati dall'inchiostro.
Alla fine Baekhyun si alzò dal suo posto e si sistemò davanti a Chanyeol, portandogli le mani ad afferrare i suoi abiti.
<<Channie>> piagnucolò <<Non possiamo fare qualcosa di più...interessante?>>
Chanyeol capì subito a cosa il ragazzo si riferisse, e fossero stati in un'altra occasione non si sarebbe fatto problemi a saltargli addosso e reclamarlo come suo, ma guardandolo in viso non riuscì a non trattenere uno sbuffò divertito.
<<Scusa Baekhyun, ma in queste condizioni non riesco a prenderti sul serio>> ridacchiò.
Baekhyun stava per puntare i suoi piedi sul pavimento ma Chanyeol venne attirato da un rumore improvviso. Afferrò Baekhyun e lo fece voltare, facendolo distendere sul tavolino mentre i capelli di Chanyeol, fino a quel momento legati, si sciolsero selvaggiamente.
<<Papà>> urlò Chanyeol rimettendosi in piedi, guardando dietro di lui dove il generale Park era ancora in posizione dopo aver lanciato un coltello che si era conficcato nella parete di fronte.
<<Oh vedo che mio figlio è ancora vivo e sa ancora come difendersi>> ridacchiò l'uomo, poi spostò lo sguardo su Baekhyun, ancora per metà disteso sul tavolino con gli occhi sgranati <<Perché hai l'aspetto di qualcuno che è stato masticato e sputato? Che ci fai steso lì?>>
<<Cosa avresti fatto se avessi ferito Baekhyun?>> lo riprese Chanyeol.
<<Se questo è abbastanza per scioccarlo come può vivere in questo mondo duro?>> rispose prontamente il generale con un verso.
<<Stai bene Baekhyun?>> domandò subito Chanyeol aiutando il marito a rimettersi in piedi, ignorando il padre.
<<Sì, sì, solo me lo daresti un bacino?>> piagnucolò avventandosi su Chanyeol, che subito lo accontentò, mentre il generale Park li guardava con uno sgaurdo fra il sorpreso e lo sconcertato.
***
<<Ultimamente vieni spesso a trovarmi, non vorrei che le persone cominciassero a pensare male>> disse Minseok, comodamente seduto nel suo studio.
<<Devo farlo ora, prima che il re dia le sue dieci istruzioni, ora è il momento perfetto per attaccare il re>>
<<Come può un figlio uccidere suo padre>> lo riprese Minseok.
<<Un padre non si farebbe problemi ad uccidere suo figlio, perché lui dovrebbe farsene verso il padre?>> ridacchiò Wangyo, ma di divertente non vi era nulla in quella battuta, ne sul suo viso <<Non dimenticare la promessa di sostenere me come re, e non il principe ereditario>> disse ancora, prima di lasciare lo studio.
<<Io non ti capisco Minseok, perché lo stai aiutando?>>
Minseok si voltò e vide Jongdae in piedi dietro di lui, era rimasto nascosto tutto il tempo, stringendo fra le braccia il piccolo Jinyoung.
<<Non vorrai davvero..>> disse preoccupato Jongdae, ma subito Minseok scattò dal suo posto abbracciando lui e il frutto del loro amore.
<<Certo che no Jongdae>> lo rassicurò <<Ma fargli credere di essere dalla sua parte è l'unico modo per conoscere i suoi piani e cercare di fermarlo>>
<<Io non voglio che tu ti metta in pericolo>> parlò lentamente Jongdae, lasciandosi andare contro il marito.
<<Non lo sarò, ma questo è l'unico modo per tenervi tutti al sicuro>>
***
Kyungsoo stava sistemando tutti i teli che aveva steso ad asciugare. Da quando il numero di dame a Damiwon era diminuito avevano molto più lavoro da fare, ma vivevano in un ambiente tranquillo e senza doversi preoccupare di doversi guardare le spalle.
Mentre stava sistemando le ultime pieghe si sentì osservato e quando si voltò, tra lo spazio lascianto fra due teli che si muovevano con il vento, gli sembrò di vedere Jongin. Strizzò gli occhi e quell'immagine sparì. Quanto gli mancava. Non aveva passato un giorno, in quell'anno, senza pensare a lui. Aveva ricevuto qualche sua lettera, ma il lavoro da ambasciatore lo impegnava e Kyungsoo sapeva che il ragazzo non avesse tempo per scrivere.
Sospirò e tornò ai suoi teli, stendendoli ancora con la mano, ma si fermò nuovamente quando si sentì nuovamente osservato. Due braccia gli abbracciarono i fianchi e sentì un peso sul suo corpo.
<<Mi sei mancato>>
Quella voce, l'avrebbe potuto riconoscere fra mille. Si voltò velocemente in quella presa con le lacrime agli occhi, ma queste furono subito ricacciate non appena vide il ragazzo davanti a lui.
<<Come sempre, sei bellissimo>> disse Jongin.
<<Perché?>> chiese Kyungsoo agitato <<Perché l'hai coperta di nuovo? Hai dimenticato come preparare il trucco? Si è fatta più evidente?>> disse riferendosi al fatto che Jongin portava nuovamente la maschera a coprirgli il viso.
Jongin lo capì, quindi portò le mani al nastrino e la sfilò dal viso, mostrando la sua cicatrice perfettamente coperta.
<<Non l'ho scoperta così da non dimenticarti>> sorrise Jongin <<Ero determinato a rivederti>>
<<E sei tornato da me, sano e salvo>> disse Kyungsoo, più tranquillo, sentendo nuovamente le lacrime agli occhi, aggrappandosi agli abiti di Jongin che decise di riprendersi ciò che aveva desiderato per un anno intero. Si avventò sulle labbra del ragazzo e le unì in un bacio lento, straziante, ma al tempo stesso dolce mentre lo tirava sempre di più contro di lui.
<<Sono tornato>> gli sussurrò fra un bacio e l'altro <<E non ti lascerò mai più>>
<<Promettilo>> disse subito Kyungsoo in una richiesta disperata.
<<Te lo prometto>> rispose Jongin, unendo nuovamente le loro labbra.
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