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<<Come ti senti?>> chiese Jongin camminando al fianco di Kyungsoo sulle rive del lago alle spalle del palazzo.

<<Ora sto bene>> lo rassicurò lui con un sorriso <<La concubina Oh ha deciso di ricontrollare tutte le dame di Damiwon in modo da far restare solo quelle che ritiene più affidabili, avremo un po' di lavoro da fare>>

<<Allora avrai qualcosa da fare fino al mio ritorno, così non sentirai troppo la mia mancanza>> ridacchiò Jongin.

Kyungsoo subito portò gli occhi su di lui, spaventato.

<<Perché? Vai da qualche parte?>>

<<Il re vuole che vada a Jin come ambasciatore per controllare come sono lì le cose>> parlò Jongin prendendo le mani del ragazzo <<Non so per quanto tempo starò via, ma ti prometto che cercherò di tornare il prima possibile>>

<<Sarà, pericoloso?>> domandò Kyungsoo insicuro.

<<Nulla che io non possa gestire>> sorrise il principe <<Svolgerò il mio lavoro e tornerò da te, devi solo aspettarmi qui, non scappare da nessuna parte>>

<<Non lo farò>> rispose Kyungsoo lasciando andare le mani del ragazzo, allungandosi verso di lui per stringere le braccia intorno alla sua vita posando il viso sul suo petto <<Non andrei da nessuna parte senza di te>>

Jongin lo strinse per un po' fra le braccia, godendosi il profumo dell'altro, poi allentò leggermente la presa e scese con le labbra sulle sue, saggiandole lentamente e delicatamente.

<<Tornerò presto>> sussurrò su di esse.

***

Taehyung era entrato a far parte di Damiwon sotto richiesta di Jongdae e Minseok, che nonostante andassero spesso ad incontrare Kyungsoo non si sentivano comunque tranquilli dopo quello che era successo, e per il ragazzo fu un enorme piacere raggiungere il suo signorino.

La gerarchia era cambiata un bel po' da quel giorno. La concubina reale Oh e Kyungsoo avevano controllato personalmente tutti i legami delle dame di corte e dei loro collaborati prima di decidere chi far restare al loro fianco. Si erano formati due gruppi principali, quello guidato dalla concubina Oh che era rimasta a capo di tutta Damiwon, e quello guidato da Kyungsoo che era divenuto il suo fidato braccio destro.

Nonostante tutto, tornare sotto alle dipendenze di Kyungsoo non era l'unico motivo per cui Taehyung aveva deciso di entrare a lavorare a palazzo.

<<Taehyung>> disse Kyungsoo portando con sé una cesta <<Ti dispiacerebbe portare da mangiare all'astronomo reale? È rimasto chiuso in quella sua torre per tutto il pranzo e non vorrei che dimenticasse di mangiare>> ridacchiò.

A sentire quelle parole Taehyung afferrò la cesta quasi strappandola dalle mani del ragazzo e senza nemmeno rispondergli e, voltatosi, aveva cominciato a correre verso la torre dell'astronomo lasciando dietro di sé Kyungsoo che sorrideva.

<<Hai appena mandato Taehyung a portare il pranzo all'astronomo reale vero?>> domandò la concubina reale Oh affiancando elegantemente il ragazzo.

<<Come lo sai?>> domandò il ragazzo curioso.

<<L'ho visto uscire da Damiwon correndo come un pazzo con un sorriso stampato in viso>> sorrise la donna.

<<Quel ragazzino>> sbuffò Kyungsoo divertito <<Dovrebbe imparare a contenersi un po'>>

***

<<Hoseok! Hoseok!>> urlò Taehyung percorrendo le scale che lo separavano dall'astronomo a due a due, se non a tre a tre.

Hoseok, che da parte sua stava lavorando ad uno dei suoi tanti progetti sobbalzò dal suo posto a quel richiamo, rischiando quasi di cadere dalla sua sedia. Si alzò e, avendo riconosciuto la voce del ragazzo, si pulì al meglio gli abiti sfregando su di essi, lanciando poi un piccolo sguardo allo specchio che aveva vicino per controllare di essere presentabile. Fece appena in tempo a rimettersi in piedi che Taehyung posò la cesta sul tavolino e gli si lanciò addosso abbracciandolo.

<<Ciao Taehyung>> disse dolcemente Hoseok, essendo riuscito con difficoltà a mantenere l'equilibrio con il peso di entrambi.

<<Ciao>> ridacchiò adorabilmente Taehyung, allontanandosi lentamente <<Ti ho portato il pranzo>> disse poi cominciando a tira fuori tutto quello che c'era nella cesta.

I due erano diventati molto intimi da quando Taehyung era entrato a palazzo, ma non abbastanza quanto entrambi avessero voluto. Entrambi infatti erano persi l'uno dell'altro, ma nessuno dei due aveva abbastanza coraggio di fare il primo passo.

<<Resti a farmi compagnia per un po'?>> domandò Hoseok.

<<Ho già svolto tutti i miei compiti per oggi, quindi sono tutto tuo>> rispose Taehyung con un gesto teatrale.

Hoseok a quelle parole si ritrovò senza sapere come reagire per un momento, poi quando vide il più piccolo ordinare tutti i piatti davanti a lui e invitarlo a seguirlo per mangiare riprese a respirare, si sedette al so fianco e insieme si godettero quel pranzo, ridendo e scherzando come solo loro due erano in grado di fare.

"Oh Taehyung" si ritrovò a pensare Hoseok, guardando il viso sorridente del minore "Se solo avessi il coraggio di dirti quello che provo".

***

Era stato tutto improvviso, era piena notte quando Minseok bussò alle porte di Damiwon buttando giù tutti i presenti poiché.

<<Che cosa succede?>> chiese subito Taehyung, assonnato, quando video il principe tenere fra le braccia un Jongdae ansimante.

<<Il bambino>> rispose agitato Minseok <<Credo stia per...>>

<<Togli il credi Minseok, sta per nascere>> urlò Jongdae.

Taehyung si prese qualche secondo per capire a pieno la situazione e non appena ci riuscì si svegliò di colpo.

<<Kyungso! Concubina reale Oh!>> urlò come un pazzo facendo si che la sua voce riecheggiasse per tutto il palazzo.

I due si presentarono sulle grandi scale cercando di capire cosa stesse succedendo, ma non appena videro Jongdae capirono.

<<Portatelo di sopra, presto>> urlò la concubina reale Oh.

<<Voi, prendete dei panni, acqua calda, tanta>> urlò Kyungsoo a delle dame che li avevano raggiunti.

Velocemente sistemarono Jongdae su uno dei letti presenti nel palazzo e si sistemarono al suo fianco cominciando a preparare tutto il necessario.

Minseok era leggermente in disparte e guardava come Jongdae respirava affannosamente, Kyungsoo e la concubina reale continuavano ad impartire ordini mentre tranquillizzavano suo marito.

<<Io...io che faccio?>> domandò Minseok in un balbettio.

<<Vai a chiamare i tuoi fratelli>> consigliò Kyungsoo, sapendo che ognuno di loro volesse essere presente in quel momento.

<<Avvisate anche l'astronomo reale>> disse la concubina reale.

<<Lo faccio io>> si offrì subito Taehyung.

<<No>> urlarono Kyungsoo e la donna in coro <<Tu servi qui>>

<<Chiamo i miei fratelli>> ripetè Minseok <<Ok>> disse poi prima di uscire dalla stanza, le cui porte furono chiuse subito dalle dame.

<<Credete che ce la farà?>> scherzò la concubina reale.

<<Agitato com'è potrebbe finire nel paese vicino>> sbuffò Kyungsoo <<Come stai Jongdae?>>

<<Sento...Sento di dover spingere>> disse il ragazzo fra un respiro e l'altro.

Kyungsoo e la concubina reale si guardarono per un solo secondo.

<<Muovetevi con quel panni!>>

<<Dov'è l'acqua che ho chiesto!>>

***

<<Avvisare i miei fratelli>> continuava a ripetere Minseok vagando per l'intero palazzo <<Devo avvisare i miei fratelli, Jongdae sta per partorire, sto per diventare padre>>

Minseok ripeteva quelle parole da quando aveva lasciato Damiwon, e quasi senza accorgersene si era ritrovato davanti all'uscita del palazzo. Si guardò intorno a strabuzzò gli occhi, avrebbe dovuto trovarsi dal lato opposto. Portò due mani a schiaffeggiarsi il viso e si ordinò di riprendersi, poi decise che avrebbe potuto lasciar andare il contegno per quella notte, cominciando a correre ringraziando il fatto che, per varie circostanze, i suoi fratelli si fossero fermati a palazzo per la notte e non fossero tornati alle loro case.

Cominciò a bussare deciso contro la porta fino a quando Yoongi non la spalancò seccato, cambiando per subito espressione quando vide Minseok affannato.

<<Qualcosa non va?>> chiese Jimin preoccupato comparendo alle spalle del marito.

<<Jongdae...bambino...ora...damiwon>> disse Minseok agitato, e fortunatamente i due riuscirono a capire. Jimin lanciò un forte urlo agitato e si mise addosso i primi abiti che trovò a portata di mano.

<<Avvisate gli altri, io raggiungo Jongdae>> urlò quando fu fuori dalla porta <<Ah e non dimenticate di avvisare la mamma>>

Yoongi non fece quasi in tempo a dire nulla che Jimin era già sparito dalla loro vista.

<<Vai ad avvisare tua madre e Junmyeon>> sospirò rivestendosi <<Io chiamo Baekhyun, il gigante e Sehun>>

Yoongi raggiunse velocemente la stanza di Sehun e senza dire nulla vi entrò cominciando a scuoterlo, ricevendo solo mugolii in risposta.

<<Alzati ragazzino, Jongdae sta partorendo>>

E come per magia al richiamo di quelle parole Sehun scattò dal letto.

<<Cosa hai detto?>> chiese velocemente.

<<È a Damiwon, il bambino ha deciso di nascere stanotte>> lo avvisò.

Subito Sehun si alzò dal letto e barcollando raggiunse i suoi vestiti, vedendo però Yoongi dirigersi fuori dalla sua stanza.

<<Dove vai?>>

<<A chiamare Baekhyun e Chanyeol, tu vai avanti>>

Dopo aver lasciato la stanza di Sehun Yoongi raggiunse quella di Chanyeol e Baekhyun. Cominciò a bussare varie volte, imprecando anche contro i due che sembravano non sentir alcun rumore.

<<Dannatissimo gigante apri questa dannatissima porta prima che ti afferri per quelle tue dannatissime orecchie e ti trascini come un sacco>>

Finalmente la porta si aprì e un Chanyeol assonato gli si parò davanti.

<<Aggiungi un altro "Dannatissimo" ne hai messi pochi>> lo prese in giro <<Che vuoi?>>

<<Jongdae è a Damiwon, il bambino sta nascendo>> lo avvisò velocemente.

Chanyeol lo fissò per qualche secondo, ma non fece quasi in tempo a rispondere che Baekhyun, avendo sentito il loro discorso, gli passò davanti correndo scontrandosi quasi con Sehun che stava passando da l' in quel momento.

<<Divento zio>> urlò Baekhyun.

<<Anche io>> rispose Sehun.

<<Io di più>> protestò Baekhyun.

<<Ma perché...>> provò a chiedere Chanyeol.

<<Non chiedere, Jimin ha avuto più o meno la stessa reazione, ora andiamo prima che combinino qualcosa>>

***

Tutti i principi erano fuori dalla stanza di Jongdae e aspettavano. Baekhyun e Jimin camminavano avanti e indietro, Chanyeol e Yoongi li fermavano di tanto in tanto ma poi questi ripartivano senza fine. La regina Hwanbo era accanto a Minseok, con un dolce sorriso sul viso, e lo incoraggiava ad ogni urlo di Jongdae che li raggiungeva. Sehun e Junmyeon spostavano il peso da un piede all'altro, agitato.

<<Ora basta io entro>> sbuffò Minseok all'ennesimo urlo di Jongdae, ma il principe fece a mala pena ad aprire la porta che Jondgae, vedendolo, gli urlò perentoriamente di uscire, quindi il principe girò su sé stesso e raggiunse nuovamente la madre sotto lo sguardo divertito di tutti i presenti.

<<Perché ci vuole così tanto?>> domandò Jimin preoccupato <<Non ci sarà qualcosa che non va>>

<<No, non c'è niente che non va stai zitto Jimin o ti prendo per capelli e ti affogo nella vasta>> sentenziò Baekhyun.

<<Calmatevi bambini>> disse la regina premurosa <<Va tutto bene, sono sicura che fra un po' potremo vedere quel piccolino.

Dopo le parole della regina calò un silenzio fin troppo inaspettato, qualche piccolo colpetto e un pianto riecheggiò intorno a loro.

<<La stella del bambino brilla già luminosa nel cielo>> esultò Hoseok.

<<S-sono papà?>> disse Minseok in tono spezzato.

<<Si lo sei>> dissero Chanyeol e Yoongi dandogli delle pacche sulle spalle.

La porta della stanza si aprì e la concubina reale si parò davanti a loro, inchinandosi, poi sorrise.

<<Un principino in perfetta salute>> disse.

Subito Minseok e tutti gli altri si lanciarono nella stanza dove trovarono Jondgae stringere fra le braccia il bambino, avvolto in un'elegante e ricamata copertina azzurra.

<<Ho fatto bene a ricamarla azzurra>> sorrise la regina Hwanbo dolcemente.

<<Minseok>> lo chiamò Jongdae, leggermente affaticato <<Vieni qui>>

Minseok si mosse quasi come sotto incantesimo e si avvicinò al marito afferrando la mano che gli tendeva, spostando con quella libera la copertina per vedere il bambino che con le labbra arricciate giocherellava con i fronzoli della copertina e che spostò i suoi occhioni sul principe non appena lo vide.

<<Jongdae io...>>

Il maggiore non sapeva cosa dire, aveva pensato mille volte a quel momento. Ma viverlo era stato totalmente differenze.

<<Jinyoung>> disse dolcemente Jongdae al piccolo <<Questo è il tuo papà>> e detto questo lo sistemò fra le sue braccia, ridacchiando quando vide il marito reggerlo il modo così goffo e con paura negli occhi.

Il piccolino guardò Minseok, attento e scrutatore, per qualche secondo poi scoppiò in una piccola risata sconnessa ricca di versi e gesti di manine che intenerirono tutti i presenti.

<<Ciao piccolino>> sorrise Minseok emozionato, sistemandosi al fianco del marito che baciò sulla tempia <<Grazie Jongdae, mi hai reso la persona più felice al mondo>>

<<Ti amo Minseok>>

<<Ti amo che io amore mio>> 

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