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<<Come sta dottore?>> chiese la regina Hwanbo agitata mentre il medico controllava il polso di Jimin <<Perché non dite niente?>>
<<Non preoccupatevi>> parlò l'uomo <<A differenza del quarto principe ne ha ingerito solo un po'. Si risveglierà non appena l'antidoto farà effetto>>
A quelle parole la regina si sentì così sollevate che senti le sue forze abbandonarla. Sarebbe finita sul pavimento se Minseok non l'avesse afferrata in tempo.
<<Avete bisogno di riposare>> disse subito Jongdae preoccupato.
<<Andate pure, resteremo noi a controllarlo>> li rassicurarono Yoongi.
<<Vi chiameremo non appena si sveglierà>> seguì Chanyeol.
Minseok annuì, e subito accompagnato da Jongdae portarono la regina nella sua stanza.
<<Vado anche io, per ora ha solo bisogno di riposo, ma non esitate a chiamarmi>> disse il medico, raccogliendo tutte le sue cose.
Non appena l'uomo uscì dalla stanza Jimin si alzò tranquillo dal suo letto e sorrise a Yoongi.
<<Ottima recitazione non c'è che dire>> ridacchiò esasperato il marito.
<<Mi spieghi come ti è venuto in mente?>> domandò Baekhyun.
<<Era l'unica cosa a cui ho pensato per poter avvisare del veleno>> si giustificò <<Come sta Jongin?>>
<<Sta riposando>> rispose Chanyeol <<Fortunatamente mio padre lo ha allenato sin da piccolo a sopportare il veleno, al momento deve solo riposare per recuperare le sue forze>>
<<Però>> disse Baekhyun fermandosi per un momento <<Kyungsoo è stato accusato per aver tentato di avvelenare il principe>>
<<È stata la regina Yoo>> ringhiò Jimin <<Non può passarla liscia, fino a quando continuerà con le sue pretese sul trono?>>
<<Sappiamo tutti chi è stato>> disse Yoongi, portando la sua mano su quella di Jimin, che era occupata a stringere forte la coperta <<Ma noi non possiamo fare nulla>>
<<Dobbiamo fare qualcosa Chanyeol, non possiamo lasciare che...>> si lamentò Baekhyun aggrappandosi ai vestiti del marito.
<<L'unico che può agire indisturbato è il re>> sospirò Chanyeol, cercando di calmare il ragazzo<<Spero solo che farà la scelta giusta>>
***
<<Stai dicendo che il principe ereditario ha tentato di uccidere il quarto principe?>> urlò il re verso il funzionario Choi.
<<Una collana e il veleno sono stati trovati nella stanza di quel ragazzo>> parlò il funzionario tranquillo <<E poi ci sono dei testimoni che lo hanno visto spesso parlare da solo con il principe ereditario, le prove non sono chiare? È possibile che stesse cercando di fermare il quarto principe dal prendere il suo posto>>
<<Mi stai accusando di essere una persona senza vergogna che potrebbe uccidere suo fratello?>> urlò furioso il principe Moo <<Dopo tutto quello che state progettando fornite ancora accuse e voci?>>
<<C'erano molti occhi a quella festa e la possibilità di un errore era molto alto, così come si può pianificare un avvelenamento?>> s'intromise Minseok <<Inoltre dite che ha dato il veleno a Kyungsoo? Questo non è solo un piano per aiutare il vero colpevole a fuggire alla punizione?>>
E a quelle parole i funzionari cominciarono a parlottare fra loro, mentre il re li osservava attento.
<<Il veleno era destinato al principe ereditario ma è stato erroneamente preso dal quarto principe, ne sono sicuro in quanto anche il quindicesimo principe Jimin è stato avvelenato>> continuò Minseok.
<<Allora state dicendo che quel ragazzo ha cercato di avvelenare il principe ereditario?>> parlò ancora il funzionario Choi.
<<Questo non si può ancora affermare quindi non date giudizi affrettati>> lo fulminò Minseok.
***
<<Kyungsoo>> iniziò il re dispiaciuto quando nella sala del trono rimasero solo lui, Moo e Hoseok<<Sarà punito con la pena di morte>>
<<Ma lui è innocente>> protestò subito Moo <<Non posso lasciare che un'altra persona muoia per me, buttate via me invece>>
<<Questa è un'assurdità>> urlò il re.
<<Se nominate un nuovo principe ereditario la nazione e la famiglia sarà in pace>> rispose a tono il principe Moo.
<<Moo, tu sei il mio primo genito. Hai combattuto al mio fianco per creare questa nazione. È e te che spetta il mio posto. È questo l'unico modo per far si che la nazione sia in salvo>> disse il re perentorio.
***
Jongin barcollò fino alla cella in cui era rinchiuso Kyungsoo. Sentiva ancora l'effetto del veleno, ma nulla lo avrebbe fermato dal vedere Kyungsoo. Il ragazzo stava riposando su un letto di paglia e non appena lo vide scattò dal suo posto e si avvicinò alle sbarre alle quali era aggrappato Jongin.
<<Stai bene>> disse sollevato Kyungsoo.
<<Ovviamente>> sorrise Jongin <<Posso prenderne molto di più>>
<<Sapevi che era avvelenato, allora perché lo hai bevuto?>> domandò Kyungsoo.
Jongin lasciò scivolare la sua mano sulla sbarra fino a raggiungere quella dell'altro e intrecciarle insieme.
<<Dovevo proteggerti, non potevo lasciare che tutte le colpe cadessero su di te>> disse tranquillo Jongin avvicinandosi al ragazzo quanto gli era possibile, riuscendo a baciare quelle labbra morbide che tanto amava <<Non preoccuparti, riuscirò salvarti>>
<<Davvero non so cosa fare con te>> sbuffò Kyungsoo, che avrebbe preferito che pensasse a star bene che a quello che gli sarebbe successo <<Ascolta il medico e seguì il trattamento che ti darà. Non andare in giro così. Devi riposare, quindi non c'è bisogno che torni di nuovo qui ok?>>
Jongin lo guardò, sorrise e si alzò in piedi.
<<Ti tirerò fuori di qui, aspetta solo un po'>> disse per poi lasciar andare la mano di Kyungsoo, lentamente, andando via.
***
La concubina reale Oh aveva parlato con Jongin quando questo gli aveva raccontato di aver provato a parlare con il re, ma che non era stato ascoltato. Il re, ancora una volta, stava guardando da un'altra parte, continuando con le sue idee, senza soffermarsi a guardare intorno a lui. Sapeva che nonostante tutti i principi provassero a parlare con il re non avrebbe cambiato idea. Ma nonostante questo, lei ci avrebbe provato comunque.
Erano da soli nella stanza del re, e la concubina aveva preparato una tazza di tè che aveva sistemato al fianco dell'uomo prima di prendere il suo posto leggermente in disparte.
<<Di qualcosa>> disse il re <<Tuttavia non puoi parlare di Kyungsoo>>
<<Io ho cercato di avvelenare il principe ereditario>> disse la donna guardando dritto davanti a sé e il re sospirò <<Ho perso il mio bambino, i principi sono cresciuti sani e li invidiavo per poter ereditare il trono>>
<<Ti ho detto di non cercare di salvare quel ragazzo, farò finta di non aver sentito>> rispose il re perentorio.
In quel momento la concubina tirò fuori una camicetta da neonato, quella stessa che aveva cucito per suo figlio, quello stesso bambino che non ero riuscito a vedere la luce.
<<Oltre dieci anni fa una persona molto in alto mi ha inviato una tazza di mele cotogne. Doveva aiutarmi con la nausea mattutina, così non ho fatto altro che bere. La bevevo al mattino, quando mi svegliavo durante la notte. Non erano passati neanche sette giorni, ho perso il vostro bambino Maestà. A causa di una tazza di tè che la stessa persona ha preparato non posso perdere un ragazzo che è come mio figlio>>
<<Quel ragazzo non è tuo figlio>> sospirò il re <<Inoltre non ci sono prove contro la regina Yoo>>
<<Stai guardando da un'altra parte ancora una volta?>> disse la concubina Oh <<So che vuoi uccidere Kyungsoo per salvare il principe ereditario. So che non è possibile salvarli entrambi. Tuttavia non posso perdere di nuovo il mio bambino a causa della regina Yoo. Aiutami per favore>> lo implorò con le lacrime che rigavano il suo volto, e fu allora che il re capì che non sarebbe in alcun modo riuscito a fargli cambiare idea.
Lei lo aveva seguito in quel palazzo, era rimasta in disparte mentre lui sposava altre donne nonostante in giovane età gli avesse giurato amore eterno. Fin troppo volte l'aveva visto soffrire a causa sua, ma lei era comunque rimasta al suo fianco. Non sopportava l'idea di perderla, ma aveva finalmente capito.
<<Hai quindi deciso di buttarmi via?>> domandò il re <<Tu, mi hai finalmente buttato via?>>
A quella domanda la concubina reale non ripose, ma il re capì la sua risposta anche senza bisogno di sentir la sua voce. Quella donna, aveva finalmente trovato qualcosa di più importante e voleva proteggerlo a tutti i costi. Era il suo ultimo desiderio, e nonostante la sofferenza, il re non poteva negarglielo.
***
Kyungsoo era scortato da delle guardie che lo stavano accompagnando verso il luogo in cui un cappio lo attendeva. Continuava a guardarsi intorno, sperando che qualcuno arrivasse per salvarlo, ma oltre alle guardie non vide nessuno.
<<J-Jongin>> si ritrovò a sussurrare.
E proprio in quel momento Jongin si presentò davanti a lui impugnando la sua spada coperta dalle federa. Spintonò le guardie quanto bastò per frapporsi fra loro a Kyungsoo e alzò l'arma contro di loro.
<<Lui viene con me>> disse perentorio, ma le guardie erano ancora in piedi davanti a loro <<Dev'essere versato del sangue perché vi spostiate?>> urlò ancora il ragazzo.
<<Si tratta di un ordine reale>> urlò un funzionario correndo verso di loro<<Questa punizione è stata annullata >>
***
La concubina reale Oh stava venendo scortata nella cella in cui sarebbe rimasta fino al momento opportuno. Aveva chiesto espressamente che Kyungsoo non la incontrasse. Era sicura che avrebbe provato in ogni modo a farle cambiare idea perciò aveva chiesto che fosse portata velocemente via.
Per quel motivo Kyungsoo venne a conoscenza di quello che era in realtà successo solo nel momento in cui era tornato a Damiwon. Aveva provato a cercare nei pressi della cella in cui era stato lui, ma non vi era traccia delle donna. Non voleva però restare impassibile davanti a quello che stava succedendo. Lui era innocente, ma lo era anche la concubina reale Oh.
Kyungsoo si inginocchiò davanti alle stanze del re e rimase lì, continuando a chiedere al re di ritirare il suo ordine senza toccare né cibo né acqua.
Junmyeon si era avvicinato a lui, nonostante il re quando venne informato della protesta del ragazzo avesse dato ordine che nessuno lo facesse. Il principe aveva provato in ogni modo a fargli cambiare idea ma Kyungsoo era irremovibile.
Persino la regina Hwanbo aveva provato a far ragionare il re dicendogli che se avesse allontanato tutti coloro che davvero tenevano a lui sarebbe diventata sempre più dura sostenere la solitudine del palazzo, ma il re le aveva semplicemente risposto che il palazzo era fatto in quel modo.
La pioggia aveva cominciato a scorrere forte, bagnando Kyungsoo che era ancora immobile e in ginocchio. I principi lo guardavano in disparte, dispiaciuti e sofferenti. Sehun fece un passo, con un ombrello fra le sue mani, pronto a coprire Kyungsoo, ma Moo lo fermò con una mano sulle spalle e negò con la testa. Sehun però non si lasciò fermare, fece cadere l'ombrello e si inginocchiò sotto la pioggia come Kyungsoo. Junmyeon e Moo si guardarono e lo emularono, seguiti poi da Yoongi e Jimin, Baekhyun e Chanyeol. Minseok e Jongdae tardarono leggermente ad unirsi a loro perché il principe aveva provato a far tirare indietro il marito per tutelare la sua salute e quella del bambino, riuscendo almeno a convincerlo ad tenere l'ombrello mentre si univano agli altri. Wangwon li osservo sconvolto e dopo aver scosso la testa andò via.
Kyungsoo sentiva la pioggia battere sul suo corpo, e la stanchezza non aiutava, nonostante questo continuava a farsi forza. D'un trattò si sentì riparato dalla pioggia e quando alzò lo sguardò vide Jongin al suo fianco utilizzare il suo mantello per ripararlo.
I ragazzi lo sapevano, l'esecuzione della concubina reale sarebbe iniziata a breve, ma più il tempo passava più i ragazzi cominciarono a sentirsi confusi nel non sentire il rintocco del gong, fino a quando.
<<L'abbiamo trovata!>>
L'urlo era di Hoseok che correva verso di loro sorridendo.
<<Abbiamo trova Nae Hee, ha confessato la concubina reale Oh è salva>> urlò l'astronomo.
Subito tutti sorrisero e si abbracciarono a quella notizia. Minseok afferrò Jondgae e lo baciò intensamente. Chanyeol sollevò Baekhyun e girò su se stesso ridendo. Jimin si lanciò su Yoongi e lo abbracciò. Sehun si lasciò andare in un urlo liberatorio mentre Junmyeon e Moo sorridevano della felicità generale.
Kyungsoo sorrise lieto mentre Jongin lo aiutava a rimettersi in piedi sorreggendolo.
<<Te lo avevo detto che sarebbe andato tutto bene>> sorrise il principe stringendolo fra le sue braccia e rubandogli un dolce bacio.
<<Sì, è andato tutto bene>>
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