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Yixing stava danzando mentre le spade nella sua mano tagliavano l'aria. Ogni suo movimento era fluido e morbido e ogni suo pensiero era già proiettato verso il passo successivo. Nonostante questo però si sentì osservato, e subito si fermò, guardandosi alle spalle.
<<Chi è là?>>
In quel momento Junmyeon uscì da dietro una colonna, con un sorriso imbarazzato sul viso e lentamente si avvicinò a lui.
<<Sei stato bene?>> gli chiese.
<<Perché sei qui?>> domandò subito Yixing <<Chi ti ha assunto per seguirmi in giro?>>
<<Sono venuto solo per suonare per i ballerini>> rispose Junmyeon tranquillo <<Perché dovrei seguirti?>>
<<Veramente?>> chiese ancora Yixing.
<<In realtà credo che sia tu a seguirmi>> disse Junmyeon <<Sei sempre ovunque io vada, credo dovremmo presentarci dato che ci siamo già visti tre volte, non lo pensi anche tu? Qual è il tuo nome?>>
<<Jisoo>>
<<Yixing, dobbiamo tornare dentro>> lo chiamò un ragazzo, invitandolo a rientrare.
Yixing quasi avvampò, la sua menzogna era durato meno di un battito d'ali.
<<Arrivo>> urlò, prendendo a correre all'interno della casa.
<<Yixing eh>> sorriso Junmyeon guardando il ragazzo allontanarsi.
***
<<Quali sono i piani del re e del principe ereditario per avvicinare Jongin?>> domandò la regina Yoo al funzionario Choi.
<<Dobbiamo far credere al re che il quarto principe è nemico del principe ereditario>> rispose l'uomo <<Basta fingere di sostenere il quarto principe, poi penserò a tutto il resto>>
<<Ho nascosto un documento dello zio del principe ereditario nella stanza di Jongin>> aggiunse Wangwon <<Quando questo documento sarà rivelato il principe ereditario sospetterà del quarto principe>>
La regina sorrise orgogliosa e felice alla sola idea di poter mettere da parte Jongin in quel modo. Era convinta che non avrebbe potuto rovinare i suoi piani.
<<Ah>> sospirò <<È tutto così perfetto>>
***
Il re, il principe ereditario Moo e tutti i funzionari erano in piedi nella sala del trono. L'aria era tesa e tagliente e il re cercava di controllare quella situazione il prima possibile.
<<Non sapevate dell'appropriazione indebita principe ereditario Moo?>> domandò il funzionario Choi <<Non sapevate dei rapporti senza scrupoli della vostra famiglia materna?>>
<<L'ho scoperto solo di recente>> rispose velocemente Moo <<È stato solo un errore della mia famiglia. A differenza dei vostri reclami, non c'era nessun piano per derubare i cittadini>> protestò deciso.
<<Non cercate di fare false accuse>> disse perentorio il funzionario Park, che era al fianco del principe.
<<Non è riuscito a controllare la corruzione della sua famiglia>> fece notare ancora il funzionario Choi <<Maestà, vorremo protestare per allontanare il futuro di questa nazione dall'immorale principe ereditario>>
<<Per favore prendere in considerazione questa richiesta>> dissero in coro tutti i funzionari inchinandosi al re.
<<Se è così>> parlò il re <<Chi preferireste come principe ereditario?>>
A quelle parole il principe Moo e il funzionario Park si voltarono a guardarlo sorpresi. Il re aveva sempre difeso la posizione del principe ereditario, in quel momento voleva davvero buttarlo via poiché i funzionari avevano deciso di allearsi in quel modo?
<<Maestà, state dicendo che vorreste deporre->> iniziò preoccupato il funzionario Park.
<<Chi deve essere qualcuno con cui sostituirlo per poterlo deporre>> disse serio il re <<Quindi vi sto chiedendo di raccomandarvi chi pensiate sia adatto al ruolo del principe ereditario>>
<<Crediamo che il quarto principe Jongin sia la scelta giusta. È stato adottato all'esterno quindi nessuna famiglia materna potrebbe avanzare pretese su di lui. In più ha condotto il rituale della pioggia, guadagnandosi il rispetto dei nobili e del popolo>>
***
Il principe ereditario Moo camminava per il castello perso fra i suoi pensieri. Non poteva credere a quello che aveva sentito durante l'assemblea. Quelle stesse persone che avevano schernito e umiliato Jongin ora lo volevano utilizzare come mezzo per prendere il trono e tutto il potere che ne sarebbe derivato. Ma non riusciva a capire come fosse successo. Jongin non voleva il trono, Moo lo sapeva bene Come avevano fatto i funzionari a mettere le mani su quei documenti solo pochi minuti dopo che lui stesso l'avesse scoperto? Ma soprattutto, chi era veramente a manovrarli cercando di utilizzare Jongin?
<<Principe ereditario>> si sentì chiamare e subito si voltò, trovando Wangwon inchinato davanti a lui <<Mi dispiace non credevo che le cose sarebbero andate così male>>
<<Cosa intendi?>>
<<Ero solo preoccupato per voi, quindi ho parlato a Jongin della situazione. Ho pensato che si sarebbe preso cura di voi, non che avrebbe provato a rubarvi il trono>>
E fu lì che Moo capì. Jongin, proprio immaginava non era altro che una marionetta che volevano mandare in avanscoperta. Fu proprio il fatto che fosse stato Wangwon a dirgli quelle parole a tradirli. Wangwon era fedele solo a Wangyo, e Wangyo pendeva dalle labbra della regina Yoo. Era sicuro che Jongin non sapesse assolutamente nulla di quello che la regina stava organizzando.
***
Il re era in piedi con le mani unite dietro la schiena e osservava la citta oltre le mura del castello. Dietro di lui il principe ereditario Moo e Jongin erano l'uno accanto all'altro in silenzio.
<<Credo che sia il momento che tu torni a Shinju>> parlò il re verso Jongin.
<<Devo tornare?>> chiese Jongin dispiaciuto.
<<Ci sono quelli che vogliono farti principe ereditario, e dietro a loro c'è la regina Yoo, cercherà di usarti per arrivare al trono>>
<<Ma non ho mai condiviso i loro obbiettivi quindi perché devo andarmene?>> chiese Jongin.
<<Il cuore di una persona può essere furbo. Mentre sei offeso come sei ora potresti perdere la tua lealtà>>
In quel momento a Jongin risuonarono nella mente le parole di sua madre e si ritrovò a stringere i denti.
" Non sei stato altro che uno scudo per la protezione del principe ereditario tuo padre ti ha solo manipolato"
***
La notte era già calata nel palazzo, e mentre in giro restavano solo le guardie che si occupavano della ronda una delle dame di corte della regina Yoo riuscì ad evitare per raggiungere il suo obbiettivo.
<<Mi raccomando, deve servirlo quel ragazzo>> disse mentre passava una bustina ad una delle dame di corte di Damiwon, che subito annuì guardandosi intorno, per poi rientrare velocemente prima che qualcuno potesse vederla.
***
<<Per voi non è abbastanza darmi fastidio quanto volevate?>> urlò Jongin entrando nella stanza della regina Yoo. Questa però non fece altro che sorridere, restando comoda nella sua posizione con un sorriso sul viso <<Quando mi lascerete in pace>> urlò ancora il ragazzo.
<<Non hai detto che volevi essere re?>>domandò ironica la donna <<Sono una regina che sta aiutando suo figlio ad avverare i suoi desideri>>
<<Smettila con le tue menzogne>> disse Jongin serio <<Non so cosa stai facendo, ma nulla andrà secondo i tuoi piani>>
<<Il principe ereditario morirà il nono giorno del nono mese lunare, ho già inviato una tazza di tè con il del veleno al suo interno, non sarai in grado di fermarlo>>
<<Credi che non sarò nulla con queste informazioni?>>
<<Come hai intenzione di dire che hai scoperto del veleno?>> ghignò la donna <<Vuoi dire che te l'ho detto io?>>
<<Se è questo che devo fare lo farò>> rispose velocemente Jongin.
<<Cerca di fermare l'avvelenamento se puoi, legherai un cappio intorno a tuo collo>> ridacchiò la regina <<Un misero servo servirà il tè e il principe ereditario morirà, tutto sarà tuo>> concluse seria.
<<Pensi che potrei mai crederti?>> ironizzò Jongin.
<<Lo hai detto tu stesso che se diventerai re non ucciderai i tuoi fratelli>> rispose prontamente la donna <<Io mi fido di te, quindi ti sosterrò e ti darò il trono>>
<<Nulla>> ringhiò Jongin <<Nulla andrà come vuoi>>
***
Nel frattempo Hoseok era sul piccolo balconcino della sua torre e come ogni sera osservava il cielo e le stelle legate alla vita dei principi. Erano tutte piene e luminose, tutte, tranne una.
<<Perché la stella del principe ereditario sta svanendo?>> sussurrò preoccupato.
***
<<Ti ho detto di aspettare, perché ti ostini a volermi vedere?>> domandò il funzionario Choi.
<<Sbrigati e fissa una data per il colpo di stato>> rispose prontamente Yixing.
<<Questo è il palazzo del re di Goryeo>> sbuffò in una risata il funzionario <<Non è facile trovare un momento adatto>>
<<Non pensare nemmeno di giocarmi brutti scherzi>> lo minaccio Yixing <<Se non mi aiuti ad uccidere il re lascerò tutti i tuoi resti a Baekje e farò sapere a tutti cosa hai fatto prima di lasciare la nazione. Dubito che vivrai a lungo dopo>> ghignò.
<<Quando eri piccolo eri dolce e carino, mi chiamavi zio>> disse il funzionario avvicinandosi a Yixing costringendolo con le spalle al muro <<Non importa cosa farò per te, tu cosa farai per me?>>
<<Sapevo che non mi avresti aiutato volentieri>> sorrise Yixing, afferrando il piccolo pugnale che aveva tenuto nascosto fino a quel momento per puntarlo velocemente alla gola dell'uomo che afferrò il suo polso per rifflesso. Proprio in quel momento però Junmyeon svoltò l'angolo e Yixing se ne accorse <<Come osi trattarmi in questo modo>> urlò <<Un musicista di corte>> sussurrò poi per far capire all'uomo non fossero soli.
<<Come osi rifiutare le mie attenzioni>> stesse al gioco il funzionario, lasciandolo andare per poi andare via senza guardare chiunque li stesse osservando.
<<Yixing stai bene?>> chiese subito Junmyeon avvicinandosi.
<<Si sto bene>>
<<Sei sicuro?>> domandò Junmyeon afferrandolo per le spalle e controllando, dove gli fosse possibile, che non fosse ferito.
Yixing non si aspettava un comportamento così protettivo, e di colpo di ritrovò ad arrossire a quelle attenzioni tanto improvvise.
<<Hai la febbre? Sei tutto rosso>> chiese ancora il principe, portando una mano sulla guancia del ragazzo.
<<H-Ho d-detto che s-sto bene>> protestò Yixing, voltandosi e andando via sbattendo i piedi, troppo imbarazzato, ignorando Junmyeon che lo seguiva divertito.
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