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Jongdae era rimasto a parlare con la regina Hwangbo, sotto richiesta di quest'ultima, perciò Minseok stava mostrando a Kyungsoo il resto del palazzo quando Hoseok comparse davanti a loro.
<<Altezza siete qui?>> disse l'astronomo salutando Minseok con un veloce inchino.
Kyungsoo sgranò gli occhi a quella vista. Era lui, era lo stesso uomo che aveva visto sul ponte prima di annegare nel lago e finire in quel posto, non poteva sbagliarsi. Era proprio lui.
<<Hoseok>> sorrise Minseok <<Sono venuto a trovare mia madre>>
Né Minseok né Hoseok riuscirono però ad aggiungere altro che subito Kyungsoo scattò in avanti mettendosi fra loro.
<<Ajusshi>> quasi urlò afferrandolo per le spalle<<Tu mi conosci non è vero?>> chiese quasi disperato.
<<Cosa?>> disse Hoseok sorpreso.
<<Tu mi hai già visto prima vero? Abbiamo anche bevuto insieme>> aggiunse, riferendosi al suju condiviso sul molo.
<<Cos'è questa storia?>> domandò Hoseok tra lo sconvolto e l'incredulo.
<<Kyungsoo, hai già incontrato l'astronomo Hoseok?>> domandò Minseok sorpreso.
<<Ovviamente>> rispose Kyungsoo mentre Hoseok negava scuotendo velocemente la testa.
***
<<Ajusshi davvero non mi conosci?>> domandò Kyungsoo a Hoseok quando rimasero da soli poiché Minseok disse di avere qualcosa da fare, e l'astronomo negò ancora con la testa <<Vi stavo cercando da per tutto>> piagnucolò esasperato.
<<Ma io non vi conosco signorino>> rispose con lo stesso tono Hoseok <<Ho appena scoperto che siete il cugino del marito dell'ottavo principe>>
<<Non era a Goryeo>> disse velocemente Kyungsoo <<È circa...fra un migliaio di anni da oggi, nei pressi di un lago>>
<<Stai attento>> disse improvvisamente Hoseok con tono basso, osservandolo intensamente negli occhi.
<<Eh?>>
<<All'interno del palazzo>> riprese portandosi un dito davanti alle labbra ad indicare silenzio <<Dovete sempre stare attento a tutto quello che dite. È un luogo in cui parlare così liberamente potrebbe essere pericoloso, soprattutto per quanto riguarda il trono e la famiglia reale. Se sei finito a vivere qui è necessario rispettare le regole di qui, la tua vita non può cambiare solo perché lo desideri>> ammiccò alla fine in un sorriso prima di inchinarsi a lui e andare via.
La tua vita non può cambiare solo perché lo desideri.
Erano esattamente le stesse parole che l'uomo del lago gli disse prima che lei si lanciasse nel lago dando inizio a tutto.
***
Kyungsoo stava lavorando sulla sua risposta alla poesia di Minseok così come gli aveva detto Jongdae. Non poteva scrivere nulla di suo quindi aveva deciso di ricopiare una poesia, o almeno sperava lo fosse, da uno dei tanti libri che aveva trovato nello studio di Minseok. La cosa però gli risultava più difficile di quello che credesse.
<<Ho sbagliato di nuovo>> ringhiò frustrato accartocciando l'ennesimo foglio e lanciandolo sul pavimento.
Tentò ancora, ma all'ennesimo errore decise di rinunciare a quell'intento e fare di testa sua. Riafferrò il pennello, lo intinse nell'inchiostro e mise nero su bianco la sua idea poi soddisfatto aspettò che asciugasse e ripiegò il foglio su sé stesso poi corse nello studio di Minseok.
Una volta appurato che la stanza fosse vuota entrò, si avvicinò alla scrivania per posare il foglio ma delle voci alle sue spalle lo sorpresero. Le voci erano quelle di Sehun e Baekhyun che, come loro solito, bisticciavano fra loro. Insieme a loro la stanza si riempì di tutti i principi che lo guardarono sorpresi.
<<Kyungsoo>> disse Baekhyun avvicinandosi a lui <<Sei qui per vedere il tuo caro amico?>> disse indicandosi.
<<No>> rispose Kyungsoo scuotendo la testa <<Sono venuto per lasciare una cosa>>
<<Questo qui?>> disse prendendo il foglio fra le mani del ragazzo.
<<Si questo>> confermò Kyungsoo cercando di riprenderlo, guardando Minseok in una muta richiesta d'aiuto.
<<Gli ho ingegnato una poesia e mi ha semplicemente risposto con un'altra poesia>> disse Minseok <<Ora puoi andare>> disse a Kyungsoo.
<<Si>> rispose prontamente il ragazzo lasciando velocemente la stanza.
<<Diamo un'occhiata>> disse Baekhyun divertito, aprendo il foglio mentre Sehun lo affiancava curioso.
Osservato ciò che era sul foglio Baekhyun e Sehun si guardarono confusi poi tornarono nuovamente con gli occhi sul foglio.
"\(^o^)/"
<<Cos'è questa cosa?>> domandò Sehun <<Ha scritto o ha disegnato qualcosa?>>
<<Voi idioti, datemelo>> sbuffò Wangwon prendendo il foglio e sistemandosi accanto a loro.
Wangwon però non ebbe più fortuna dei due. Guardò il foglio per qualche secondo poi inarco un sopracciglio.
<<Minseok sai cos'è?>> domandò girando il foglio verso di lui.
Minseok si avvicinò per cercare di vedere meglio, ma la risposta era chiara sul suo viso.
<<Beh...questo...è...>>
<<Tu Jongin?>> domandò Baekhyun riprendendo il foglio <<Sai cos'è?>>
Jongin che fino a quel momento stava sorridendo per la scena dei fratelli tossicchiò, rimettendosi composto sulla sua sedia.
<<Alza le braccia>> cominciò e Baekhyun ubbidì stendendole davanti a lui <<Fino al cielo>> e così il ragazzo fece <<Apri la bocca>> e Baekhyun spalancò la bocca <<Più rotonda>> lo corresse Jongin <<Quello, è tutto lì>> ridacchiò Jongin.
<<Dai ma è ridicolo>> disse Wangwon prendendo il foglio che Baekhyun aveva posato sul tavolo per confrontarlo con la posizione del fratello <<Ha ragione, è uguale>> disse poi sorpreso imitandolo.
<<Fammi vedere>> si aggiunse Sehun, scoppiando poi a ridere <<Ma cos'è>>
<<Una faccia che ride con entusiasmo>> spiegò Jongin sorridendo.
***
Re Taejo era comodamente seduto sul suo trono e stava scartando un regalo che Jimin, in piedi davanti a lui, gli aveva portato.
<<Ho pensato che fosse arrivato il momento per un nuovo cuscino>> disse Jimin sorridendo <<Quindi l'ho fatto per voi>>
<<Devo essere il re del cielo per dormire su tali ornamenti>> sorrise il re in ricambio <<Jimin, ti ho mandato a chiamare per un preciso motivo>>
<<Vi ascolto>> lo invitò Jimin.
<<Come ti avevo già detto sei ormai in età da marito>> cominciò <<Ho pensato molto a quale consorte sarebbe stato perfetto per te>>
Jimin a quelle parole dovette trattenersi dal lasciarsi cadere. Sì, il re gli aveva già parlato del fatto che stesse cercando un buon marito per lui, ma Jimin ancora non sì sentiva pronto per il matrimonio. Più di tutto a Jimin non piaceva l'idea di sposare un uomo sconosciuto, perché quello sarebbe successo. Non avrebbe avuto tempo per conoscerlo prima del matrimonio, ma la madre per rassicurarlo gli aveva sempre risposto che dopo di esso avrebbe avuto tutta una vita.
<<Avete già scelto qualcuno per me?>> domandò, sperando in una risposta negativa. Ma in fondo già sapeva la risposta.
<<Fatelo entrare>> ordinò il re.
In quel momento le porte alle spalle di Jimin si aprirono, ma questo non ebbe il coraggio di girarsi nemmeno quando il rumore di passi dietro di lui non si fece sempre più vicino fino ad arrestarsi.
<<Lui e Min Yoongi>> disse il re <<La sua è una delle famiglie più potenti di Songak>>
<<Solo dopo la famiglia reale ovviamente, maestà>>
Solo quando sentì quella voce dolce e particolare Jimin ebbe il coraggio di alzare lo sguardo, scoprendo che anche l'altro aveva spostato, solo per poco tempo lo sguardo su di lui. Al suo fianco vi era un ragazzo alto più o meno quanto lui. I capelli castani erano elegantemente legati da un nastro ricamato. Il viso era dolce ma duro allo stesso tempo. Il principe si sorprese, trovò il ragazzo bellissimo e di questo fu lieto poiché temeva che il padre lo facesse sposare con qualcuno con il doppio dei suoi anni. Intorno al ragazzo aleggiava un'aria di tranquillità, ma al tempo stesso di mistero.
Jimin, mentre cercava di capire se lo sguardo negli occhi del ragazzo era più annoiato o scocciato, si ritrovò a pensare che probabilmente la sua vita matrimoniale non sarebbe poi stata così male.
***
Quando Kyungsoo raggiunse Jongdae nelle sue stanze lo trovò riverso sul pavimento. Subito si allarmò urlando in cerca di aiuto. Il cugino era un peso che Kyungsoo, da solo, non era in grado di sollevare. Subito vicino a lui comparvero alcuni servitori, uno di loro corse a chiamare il medico mentre gli altri aiutarono a portarlo a letto.
<<Jongdae, Jongdae>> chiamò Kyungsoo preoccupato.
Jongdae si lasciò andare in una smorfia alla voce del cugino e aprì lentamente gli occhi.
<<Cosa è successo?>> sussurrò Jondgae.
<<Sei svenuto>> disse Kyungsoo, tastandogli la fronte per cercare di capire quale fosse la sua temperatura.
Jongdae era caldo, ma il ragazzo non credeva che la febbre fosse alta.
In poco tempo il medico si presentò davanti a loro e si fece spazio per cominciare a visitare Jongdae. Il medico condusse la sua visita con particolare attenzione ad ogni piccolo sintomo che il ragazzo aveva, mentre Kyungsoo lo osservava a pochi passi di distanza, in silenzio.
<<Avete spesso capogiri?>> domandò il medico.
<<Sì>> rispose Jondgae.
<<Ultimamente vi sentite più debole?>>
<<Si>>
<<Nausea? Specialmente al vostro risveglio?>> chiese il medico.
<<Sì è capitato>> rispose Jondgae, cominciando a preoccuparsi di quei sintomi.
<<Cos'ha?>> domandò velocemente Kyungsoo facendosi avanti.
<<Signorino, d'ora in poi dovrà prestare più attenzione alla sua salute, mangiare più spesso e non affaticarsi troppo>> disse l'uomo a Jongdae.
<<È grave?>> domandò Jongdae.
<<Per niente>> sorrise il medico <<Ma cambierà sicuramente la sua vita>>
<<Io...non capisco>> sussurrò il ragazzo.
<<Lei aspetta un bambino>>
<<Ho sentito bene?>>
La voce di Minseok risuonò quasi come un tuono all'interno della stanza. Era stato avvisato da uno dei servi del mancamento di Jongdae e si era precipitato da lui preoccupato, ma nel momento irruppe nella stanza le parole del medico arrivarono alle sue orecchie.
<<Minseok>> sussurrò Jongdae.
<<È sicuro?>> domandò Minseok avvicinandosi serio al medico <<È proprio sicuro?>>
<<Sì, ha tutti i sintomi>> confermò l'uomo.
Minseok lo guardò, annuì e si avvicinò a Jongdae lentamente, si sistemò al suo fianco e lo abbracciò dolcemente posandogli un bacio sulla tempia.
<<Un bambino>> ripeté Jongdae <<Avremo davvero un bambino?>>
Il ragazzo aveva quasi perso le speranze al riguardo, aveva perciò paura di poter credere alle parole del medico. Aveva paura che fosse solo un sogno, una mera menzogna.
<<Sì Jongdae>> disse la voce spezzata di Minseok <<Avremo un bambino>>
<<Nostro figlio>> sussurrò Jondgae accarezzando il suo ventre mentre calde lacrime e un sorriso adornavano il suo viso <<Non sono difettoso>> disse felice.
<<Non lo sei mai stato>> rispose prontamente il marito <<E non lo sarai mai>>
<<Ti amo Minseok>>
<<Ti amo anche io Jongdae>>
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