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<<Devi nascondere te stesso per uscire?>> disse Jongin guardando Sehun rivestirsi dopo che le sue ferite erano state medicate <<Sono venuto qui nel caso la mamma lo avesse scoperto>>

<<Grazie per la tua discrezione e preoccupazione>> rispose velocemente Sehun.

<<Queste tue tipo di uscite devono essere comuni se conosci questo tipo di gente>> disse ancora Jongin.

<<Mi è solo capitato di essere sfortunato>> liquidò Sehun.

<<Sfortunato? Grazie a te un uomo ha perso un braccio e la sua famiglia è stata rovinata>> disse Jongin con un sorriso ironico sul viso <<Come pensi di rimediare a questo?>>

<<Ti ho detto che non lo sapevo>> sbottò il minore <<Non sono stato io>>

<<Anche se non lo sapevi, ciò vuol dire che non hai nessuna responsabilità? Sei un principe, non lo sai che più in alto sei più responsabilità hai?>>

<<Questo è divertente>> sbuffò Sehun in un sorriso <<Quando mai sei stato in una posizione così alta? Ah, ti stai comportando così perché sei l'unico che la mamma tratta con freddezza? Oppure stai spingendo in basso un fratello più giovane che potrebbe mettersi in mostra? Wangyo ha ragione su di te. È imbarazzante che tu sia nato dal mio stesso grembo->>

Jongin si era trattenuto. Sapeva che Sehun si sentiva ferito nell'orgoglio per quello che era successo quel giorno, ma si era trattenuto abbastanza. Quelle non erano parole di suo fratello Sehun, e lui non accettava che potesse parlare con disprezzo come sua madre e Wangyo. Sehun non era così.

Questo pensò nel momento in cui colpì il viso di suo fratello minore con uno schiaffo.

<<Tutto ciò che fai ha delle conseguenze Sehun>> disse Jongin.

<<Tu!>>

L'urlò arrivò giusto poco prima che Jongin venisse spinto contro uno dei mobili della stanza dalla regina Yoo.

<<Madre>> disse subito Sehun.

Lui e Jongin potevano litigare, ne avevano tutto il diritto come fratelli. Ma non gli piaceva il modo in cui sua madre lo trattava. Le sue parole erano state esagerate, se ne era accorto subito dopo averle pronunciate, ma l'intrusione della madre non gli diede il tempo di ritirarle.

<<Non avvicinarti a lui>> ringhiò la donna frapponendosi a loro <<Sehun sarai in pericolo se ti avvicini a lui>>

<<Madre, Jongin mi ha salvato>> disse cercando di spostarla <<Avrei perso il braccio se non fosse stato per lui>>

<<Non lasciarti ingannare>> urlò lei <<Lui porta sfortuna a chiunque gli sia vicino. Ho già sofferto io, non puoi farlo anche tu>>

<<Ma mi ha salvato>> ribadì Sehun.

<<Voglio che tu me lo dica>> gridò verso Jongin <<Dimmi che non ti avvicinerai a Sehun>> ordinò.

Jongin guardò la donna dritto negli occhi e la superò ignorandola.

<<Per quanto tempo hai intenzione di vivere sotto la sua gonna?>> disse rivolto a Sehun, uscendo dalla stanza.

***

Nella sala del trono vi erano solo il re, Moo e Jongin. I due principi erano in piedi davanti al padre che era comodamente seduto sul trono.

<<Desideri che il quarto principe viva qui a Songak?>> chiese il re al principe ereditario <<È per sdebitarti del fatto che lui ti ha salvato?>>

<<Vorrei tenerlo al mio fianco come uno della mia gente>>

<<Measta>> scattò subito Hoseok <<Ho visto la stella del quarto principe che sovrastava Songak. Deve essere questo il motivo. La sua stella si combina con quella del principe ereditario->>

<<Tua madre ha provato a uccidere il principe ereditario più di una volta>> parlò il re serio <<Tuo fratello vuole diventare principe ereditario>>

<<Non ho mai condiviso i loro obbiettivi>> rispose Jongin.

<<Allora, cosa hai intenzione di fare per il motivo della tua adozione?>> domandò il re.

<<Nemmeno per un giorno...>> cominciò Jongin <<Sono stato considerato un figlio. Ero solo un ostaggio>>

Tutti, in fondo, lo sapevano ma era la prima volta che Jongin ne parlava con loro in modo così aperto. Nella sala cadde il silenzio mentre il re osservava suo figlio con attenzione. Sapeva che Jongin non era come la regina o Wangyo, ma voleva comunque metterlo alla prova.

<<Cosa sarai per il principe ereditario?>>

Jongin velocemente si inchinò solenne.

<<Vivrò come suddito leale vostro e del principe ereditario, non sarò un figlio o un fratello, ma un suddito>>

<<Hoseok>>

<<Si maestà>>

<<Hai detto che la stella del quarto principe brilla su Songak?>>

<<Si maestà, se il quarto principe resterà a Songak sarà solo positivo per Goryeo>>

<<Date a tutti questa notizia>> ordinò il re <<Da oggi il quarto principe alloggerà a Songak, a palazzo>>

<<Grazie per la vostra benevolenza, maestà>> disse subito Jongin, non riuscendo a trattenere un sorriso.

<<Grazie per la vostra benevolenza, maestà>> ripeté Moo, sorridendo.

***

<<So che era per Sehun ma era pericoloso andare da solo>> sbottò Jongdae, tonato in forze non appena Taehyung gli aveva dato la notizia, solo per dare una strigliata a Kyungsoo <<Non sai cosa sarebbe potuto succederti se Minseok non fosse arrivato, ma cosa ti salta in mente>>

Jongdae, Minseok e Kyungsoo erano occupati a consumare la cena, e il primo non aveva fatto altro che rimproverare il ragazzo non appena questo aveva preso posto a tavola. Inutili erano stati i tentativi di Minseok di calmarlo, Jongdae sembrava non ascoltarlo nemmeno. Kyungsoo, dal canto suo, continuava ad osservarsi le mani posate sul grembo.

<<Grazie per avermi salvato>> sussurrò Kyungsoo dispiaciuto.

<<L'importante è che sia tu che Sehun ora stiate bene>> sorrise Minseok.

<<Finisci nei guai perché sei sempre in giro>> disse ancora Jongdae <<Dovrei trovare qualcosa da farti fare per tenerti impegnato, almeno in quel modo non rischia la vita nessuno. Se ne combini un'altra delle tue ti mando a pettinare i cavalli>>

***

Kyungsoo dopo la strigliata ricevuta da Jongdae si ritirò per tornare nella sua stanza quando vide Jongin seduto su un muretto. Kyungsoo si fermò sul posto e i due si guardarono per qualche secondo, in silenzio.

<<Sto lasciando questa casa>> parlò Jongin <<Vado a vivere a palazzo, non ti incontrerò più così spesso>>

<<Oh>> sussurrò Kyunsgoo <<Credo che non dovrò più portarti il pasto, è fantastico>>

Jongin sbuffò incredulo.

<<Non lo hai fatto poi così spesso, smettila di prenderti il merito>>

<<Per favore conduci una vita tranquilla a palazzo>> si raccomandò Kyungsoo <<Non minacciare di uccidere le persone per tutto il tempo. Non guardatele minacciosamente come fate quando non vi ascoltano. Presta attenzione a non attirare la tua spada sopra a nulla. Ah, non distruggete nulla e...cos'altro c'è?>>

<<È abbastanza>> disse Jongin esasperato.

<<Consuma i pasti in modo corretto, dormi bene. Cerca di non avere incubi se puoi>> riprese Kyungsoo dolcmente, sorprendendo Jongin che non si sarebbe mai aspettato delle parole così premurose.

<<Mi sono appena ricordato che hai detto di non aver paura di me>> sorrise Jongin.

I due rimasero in silenzio per un po' a guardarsi. Jongin si stava godendo quella semplice compagnia che fino a quel momento gli era stata sconosciuta, ma che negli ultimi giorno aveva cominciato a cercare.

<<Qui a Goryo ci sono molte più stelle>> disse Kyungsoo guardando il cielo.

<<Non credo che si possano vedere solo a Goryo>> lo prese in giro Jongin, sorridendo divertito.

Proprio nel momento in cui anche Jongin alzò gli occhi al cielo la prima neve cominciò a cadere lentamente e dolcemente.

<<Sta nevicando>> sorrise Kyungsoo guardando i piccoli fiocchi di neve, allungando la mano perché cadessero su essa per sciogliersi subito dopo al contatto con il calore della pelle.

Mentre Kyungsoo però osservava la neve che cadeva Jongin osservava il ragazzo al suo fianco con un sorriso sincero sulle labbra. Per la prima volta nota davvero qanto le sua ciglia siano lunghe, i capelli neri legati ordinatamente, le labbra carnose e invitanti.

Kyungsoo sentendosi osservato si voltò. I due si guardarono per pochi secondi per poi voltarsi nella direzione opposta, entrambi imbarazzati. 

***

Il re si inchinò davanti agli altari degli dei e subito i principi, che lo attendevano fuori fecero lo stesso. O almeno, quasi tutti. Jongin non era abituato alla vita a palazzo quindi inizialmente guardò i suoi fratelli e solo dopo li emulò. Non era però l'unico. Baekhyun era ancora assonato e la sua testa ricadeva, dondolandosi, a destra e a sinistra, posandosi un po' su Junmyeon un po' di Wangyo che ripetutamente lo rimettevano in piedi.

***

<<Perché qui?>> domandò Hoseok seguendo Jongin, che si era presentato nella sua torre con l'intenzione di stabilirsi lì <<Le stanze dei principi sono lussuose e pulite>>

Jongin lo ignorò lanciandogli dei fagotti che contenevano quei pochi effetti che aveva con sé, che Hoseok afferrò giusto in tempo. Aprì le grandi finestre e si distese sul balconcino.

<<Qui è dove passo la maggior parte del mio tempo>> protestò Hoseok <<Appartiene a me>> piagnucolò.

<<Questo è il palazzo del re>> gli fece notare Jongin <<Stai dicendo che qualcosa appartiene a te?>>

<<Non è questo che intendevo>> si lamentò ancora Hoseok.

<<Bene allora, non riesco a vedere il cielo dalla mia camera>> sorrise Jongin <<Non riesco a vedere le stelle che sorgono solo a Goryeo>>

Non erano in realtà le stelle che interessavano a Jongin, ma il pensiero che Kyungsoo stesse guardando quello stesso cielo come stava facendo lui in quel momento. Non ne capiva a pieno il motivo, ma la sola idea lo rendeva felice.

***

<<Ma questi sono tutti ingredienti per creare prodotti per la pelle>> esultò felice Kyungsoo guardando tutti gli ingredienti che erano sistemati sul tavolo davanti a lui.

<<Minseok ti ha procurato tutto questo>> parlò Jongdae <<Ha ricordato che gli avevi parlato di queste erbe quando siamo andati in quella città, e dato che pensavo di darti un hobby per non farti creare problemi ha procurato tutto. Ma cosa hai intenzione di farci?>> domandò curioso.

<<Sapone, vi farò del sapone>> rispose felice.

E detto quello basto poco tempo prima che quasi l'intera casa del principe si trasformò in un laboratorio. Diversi servi, tra cui ovviamente Taehyung si erano messi a lavoro con Kyungsoo, seguendo le sue indicazioni.

<<Non l'ho mai vista così felice>> disse Jongdae, guardando Kyungsoo sorridere <<Ha detto che darà i saponi che preparerà alla regina. Sembra così entusiasta>>

<<Può non averlo detto, ma deve essere stato molto turbato per aver perso i suoi ricordi>> disse Minseok, portando un braccio intorno alle spalle del marito per avvicinarlo a sé <<Volevo semplicemente trovare qualcosa che lo distraesse in qualche modo>>

<<A volte sembra così maturo da dire cose che sono più sagge di ciò che potrebbe dire un maestro>> sorrise Jongdae <<Altre si comporta per la sua età e nonostante tuto mi piace vederlo così>>

<<Deve essere stata dura>> concordò Minseok <<Ma sembra che l'abbia superata con forza>>

<<Sai, vorrei trovare un buon compagno per lui qui>> sorrise Jongdae, posando la testa sulla spalla di Minseok <<Spero che possa trovare qualcuno che lo ami davvero e si prenda cura di lui>>

<<Non lo lascerei andare se non fossi certo di questo lo sai vero?>> si accertò Minseok.

<<Certo che lo so>> disse il marito accarezzandogli la guancia <<Molte volte mi chiedo se io possa amarti più di quanto faccia già, e prontamente sei pronto a dimostrarmi che è possibile>>

<<Ho imparato da te>> ricambiò Minseok stringendoselo contro <<Se non fosse per te, non avrei mai capito cosa fosse l'amore>>

***

Kyungsoo quella notte non riusciva a dormire perciò penso che riprendere una delle sue vecchie abitudini non sarebbe stato poi così male. Sgattaiolò fuori dalla sua stanza e raggiunse lo studio di Minseok.

<<Non si offenderà se prenderò in prestito uno dei suoi libri>> si disse.

Quando aprì la porta per entrare nella stanza però notò che luci fossero accese e che Minseok fosse proprio lì, intento a scrivere qualcosa.

<<Kyungsoo>> lo chiamò.

<<Perdonami, non sapevo fossi qui>> disse velocemente <<Vado via subito>>

<<No aspetta, avevi bisogno di qualcosa?>>

<<Non riuscivo a dormire così pensavo di poter trovare qualcosa da leggere>> disse imbarazzato.

Minseok lo guardò per qualche secondo, incuriosito, poi sorrise divertito.

<<Ti piacciono le poesie?>> domandò.

<<Oh si si>> disse.

A quella risposta Minseok riprese a scrivere un nuovo foglio velocemente, poi lo piegò su sé stesso e lo porse al ragazzo.

<<Allora vi darò questa poesia da leggere>> gli sorrise.

Una volta uscito dallo studio Kyungsoo aprì subito il foglio, curioso di sapere di che poesia si trattasse, ma quando i suoi occhi incontrarono quei caratteri si bloccò sul posto.

Proprio in quel momento davanti a lui passò Taehyung intento a portare un vassoio.

<<Taehyung>> urlò, facendo sobbalzare il ragazzo che frenò il suo passo.

<<Si signorino?>>

<<Vieni qua>> disse con un gesto della mano <<Ho dimenticato come si legge dopo la mia caduta, cosa c'è scritto?>> domandò mettendogli il foglio davanti al viso.

Taehyung lo guardò, come se gli avesse chiesto di dargli dell'oro.

<<Io non so leggere. Conosco solo come si scrive il mio nome>> disse il ragazzo tranquillo <<Mi dispiace>> canzonò all'espressione sconvolta di Kyungsoo, andando via.

Kyungsoo guardò ancora una volta quei caratteri, poi urlò frustrato avendo dimenticato che a Goryeo certo non scrivevano utilizzando l'hangul, ma i caratteri antichi. 

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