-12-
Era ormai quasi calata la sera quando Jongin e Kyungsoo lasciarono la collinetta per tornare a casa. Jongin camminava davanti mentre dietro di lui Kyungsoo teneva fra le mani il cesto dove vi era contenuto ciò che restava del cibo. Nonostante il principe lo avesse consumato, la cesta continuava a ad essere un peso per Kyungsoo, che dovette fermarsi un momento per sistemarsi l'abito e posare la cesta per riposare un po' il braccio.
Jongin l'osservava con un sorriso sul viso. Kyunsgoo era veramente minuto e quell'ingombro era quasi più grosso di lui. Gli fece un piccolo cenno, per farlo passare avanti, poi lo seguì. Di tanto in tanto il ragazzo inciampava per via del suo peso, ignaro che dietro di lui Jongin camminava con un braccio teso in prossimità della cesta, senza però riuscire ad afferrarla poiché, per liberarsi di essa, Kyungsoo aveva aumentato la velocità del passo. Facendo questo però inciampò nel vestito, rischiando di cadere. Jongin lo afferrò prontamente riportandolo in equilibrio, senza dire una parola. I due si guardarono per qualche secondo, poi Kyungsoo scoppiò in uno sbuffo spontaneo prima di riprendere a camminare.
Jongin non ne capiva il vero motivo, ma quel ragazzo lo faceva divertire, alleggeriva ogni peso presente nel suo cuore, e così si ritrovò a sorridere guardandolo alla spalle.
***
Kyungsoo era seduto su un muretto della casa dei Minseok ed osservava in silenzio davanti a lui ripensando a ciò che aveva sentito passando davanti alla porta di Minseok e Jongdae, che quella mattina era rimastoa letto poiché si sentiva poco bene.
<<Minseok, nell'eventualità che io->>
<<Non dirlo nemmeno Jongdae>> scattò repentina la voce del principe <<So cosa stai pensando. Tu non morirai, questo è solo un altro dei tuoi malanni e guarirai come hai sempre fatto. Non ho alcuna intenzione di prendere un altro compagno che prenda il tuo posto. Solo tu, e nessun altro può starmi accanto, quindi ora smettila di dire sciocchezze e torna a riposare>>
Inizialmente la voce di Minseok era stata seria, dura, ma parola dopo parola era divenuta sempre più dolce e amorevole. Kyungsoo conosceva abbastanza bene come funzionava quel posto, lo aveva anche studiato a scuola. Non era raro, anzi del tutto il contrario, che alla morte di un compagno un nobile si risposava. Ma sentendo le parole di Minseok non poté che sentirsi felice, e leggermente invidioso, per Jongdae mentre continuava a chiedersi se anche lui avrebbe potuto trovare qualcuno che l'amasse in quel modo incondizionato.
<<Cosa ti rende così pensieroso?>>
Una voce lo risvegliò dai suoi pensieri, e quando si voltò leggermente al suo fianco vide Baekhyun sorridergli curioso.
<<Qualunque siano le tue preoccupazioni>> riprese il principe <<Dimenticatene una volta che cominci a giocare>>
"Quanto era ingenuo" pensò Kyungsoo dolcemente. Gli sarebbe piaciuto essere un po' come Baekhyun. Da quando il principe li aveva autoproclamati amici avevano passato un po' di tempo insieme e Kyungsoo aveva imparato a conoscerlo. Non era poi così male come aveva pensato inizialmente. Certo alle volte era un bambino fastidioso, ma aveva imparato a volergli bene.
<<Hai bisogno di condividere i pesi per alleggerirli>> disse nuovamente Baekhyun <<C'è qualcosa che posso fare?>> domandò.
<<Quando hai intenzione di sposarti?>> domandò Kyungsoo.
<<Io...beh...>> balbettò Baekhyun, colto di sorpresa da quella domanda <<In realtà non ci ho ancora pensato>>
<<Se avessi accanto una persona malata, prenderesti sposeresti un'altra persona?>> chiese ancora Kyungsoo.
<<Assolutamente no>> protestò il principe <<Non voglio avere a che fare con lo stress di avere troppe mogli come ha fatto mio padre. Troverò qualcuno di perfetto, e starò con quella persona per cento anni>> sorrise genuino.
<<Sarebbe bello se tutti fossero come te Baekhyun>> sbuffò un sorriso Kyungsoo <<Io non diventerò mai uno dei tanti compagni di un nobile>>
<<Certo che no>> concordò Baekhyun <<Anche tu troverai la persona perfetta per te. Devi solo avere un po' di pazienza>>
***
Taehyung era nella stanza del quarto principe e aveva appena posato sul letto il nastro che Kyungsoo aveva trovato tempo prima nel bagno. Glielo avrebbe riconsegnato lui stesso, ma non riusciva mai a trovare un'occasione giusta perciò aveva fatto quella richiesta a Taehyung. In fondo, nessuno avrebbe potuto aver problemi al riguardo dato che non era raro che un servo entrasse nelle stanze dei principi per le faccende domestiche.
<<Non metterlo in un posto evidente. Mettilo dove lui dovrà cercarlo>>
<<E dove dovrei metterlo di grazia>> sbuffò Taehyung riprendendo l'oggetto per nasconderlo meglio.
Si stava guardando intorno quando nella stanza entrò Jimin seguito da varie serve che avevano il compito di ripulire la stanza.
<<Che ci fai tu qui?>> chiese Jimin guardandolo serio <<Tu!>> disse notando il nastro fra le sue mani.
Taehyung capì subito i pensieri del principe, e si prestò a negare.
***
Taehyung aveva i polsi legati sulla sua testa, la stessa corda era legata ad una trave posta in alto per mantenerlo in piedi mentre una serva, sotto ordine di Jimin, lo colpiva ripetutamente alla schiena con un bastoncino in legno. Era piccolo, ma così tremendamente dolorante da fargli rilasciare un lamento dopo l'altro.
<<Dimmi, cos'altro stavi rubando?>> domandò Jimin mentre osservava il nastro fra le sue mani.
<<Non stavo...rubando>> rispose Taehyung.
<<Allora stavi portando un regalo al principe?>> chiese ironico.
<<Aspetta!>>
Proprio in quel momento Kyungsoo, passando casualmente da lì, notò quello che stava succedendo e subito si lanciò per parare il corpo di Taehyung.
<<Cosa ha fatto di sbagliato per spingervi a tanto?>> ringhiò.
<<Ha rubato qualcosa al quanto principe>> rispose Jimin serio.
Kyungsoo spostò lo sguardo fino a Taehyung, poi capì.
<<Il nastro?>> domandò incredulo <<Gli ho detto io di metterlo nella stanza del principe, non lo stava rubando>>
<<Non è qualcosa che tu potresti possedere>> disse Jimin sventolando il nastro pregiato davanti agli occhi del ragazzo.
Proprio in quel momento tutti i principi, che erano diretti allo studio di Minseok per passare del tempo fra loro, vennero catturati dalle voci dei due facendo in modo che si fermassero per capire cosa stesse succedendo.
<<Ecco perché appartiene al principe>> rispose serio Kyungsoo.
<<Per questo sto dicendo che è stato rubato>> disse Jimin <<Continua>> ordinò alla serva. Questa si mosse per riavvicinarsi a Taehyung, ma Kyungsoo si frappose fra loro fulminandola con lo sguardo.
<<Colpisci me allora>> disse Kyungsoo <<Non posso, e non voglio, fornirti i dettagli ma Taehyung è innocente. Se proprio vuoi colpire qualcuno colpisci me>>
<<Signorino>> balbettò Taehyung.
<<Bene, legatelo>> ordinò Jimin.
Subito le serve si mossero per slegare Taehyung e sistemare Kyungsoo al suo postò. Jimin dal canto suo sfilò la bacchetta dalle mani della serva e sollevò la manica del vestito per prepararsi a colpirlo.
<<Minseok devi fermarlo>> disse subito Baekhyun.
<<Jimin ci sa andare veramente pesante>> concordò Sehun.
<<Perché dovremmo?>> disse Wangyo <<Ai servi serve una lezione perché imparino>>
<<Credo che il servo però sia stato colpito abbastanza>> rispose Wangwon.
<<Jimin>> lo chiamò Minseok.
Minseok si mosse per fermare il fratello, ma nello stesso momento in cui fece il primo passo Kyungsoo venne colpito e, sorprendendo tutti, senza emettere il minimo suono.
Era una muta sfida fra Kyungsoo e Jimin, e il primo non aveva intenzione di dargli la soddisfazione di sentire la sua voce dolorante. Doveva salvare Taehyung, poiché si era ritrovato in quella situazione per colpa sua, ma non si sarebbe inchinato davanti a Jimin.
Un secondo colpo arrivò, e Kyungsoo ancora una volta non disse nulla. Jimin caricò, pronto a colpirlo ancora una volta.
<<Jimin!>> urlò ancora Minseok. Insieme al suo richiamò però una mano afferrò il polso di Jimin, bloccandolo.
Quando il ragazzo si voltò per vedere di chi si trattasse si ritrovò Jongin accanto che lo osservava serio.
<<Basta così>> ordinò Jongin.
Jongin spostò lo sguardo da Jimin a Kyungsoo, che lo guardava sorpreso della sua intromissione.
<<Lui è mio>> disse ancora Jongin.
Subito gli sguardi di tutti furono su di lui, sorpresi.
<<Cosa hai appena detto?>> chiese Jimin incredulo.
<<Ho detto che lui mi appartiene>> ribadì guardando Kyungsoo dritto negli occhi <<Questo nastro è mio, quindi dovrei essere io a decidere cosa fare>> continuò rivolto a Jimin.
<<Kyungsoo non lo ha rubato>> s'intromise Baekhyun mettendosi fra Kyungsoo e Jimin <<Mi ha detto di averlo trovato davanti alla stanza di Jongin. No...l'ho visto raccoglierlo>>
Jimin era incredulo, non riusciva a capire perché i suoi fratelli cercassero di difendere tanto quel ragazzo.
<<Baekhyun anche tu?>> sbuffò.
<<Sciogliete Kyungsoo>> ordinò Minseok <<Ora!>> urlò.
Al richiamo del padre di casa subito una serva si mosse per liberare Kyungsoo che si precipitò da Taehyung che era rimasto in disparte. Era messo molto peggio quindi Kyungsoo lo aiutò a sorreggersi e lo portò via per medicarlo. Era colpa sua, quindi doveva prendersi cura di lui. Prima di andare via però non si dimenticò di riservare a Jimin uno sguardo d'ira.
<<Sei stato troppo avventato questa volta>> disse Minseok riprendendo il fratello, lasciandolo poi lì andando via.
<<Jimin hai fatto la cosa giusta>> disse al contrario Wangyo <<Persone così vanno messe al suo posto>> cocluse, ignorando gli sguardi adirati di Sehun, Baekhyun e Junmyeon.
Jongin si sistemò davanti a Jimin, tendendo la mano in modo che gli restituisse il nastro.
<<Ti sei sentito dispiaciuto per lui?>> domandò Jimin sollevando leggermente il nastro che gli venne sfilato di mano da Jongin <<Il fratello che conosco non mi avrebbe mai fermato dal colpirlo. Non hai dei sentimenti per lui vero?>>
Jongin lo guardò, ma non rispose. Sbuffò un sorriso e andò via, lasciandolo lì frustrato e incredulo.
Quando il quarto principe svoltò l'angolo si ritrovò davanti a Minseok, serio, braccia dietro la schiena e portamento composto.
<<Hai detto che ti appartiene>> disse voltandosi a guardare il fratello <<Kyungsoo è il cugino di mio marito, questo fa di lui la mia famiglia. Quando si tratta di lui non comportarti con noncuranza>>
Jongin non rispose, ma continuò a guardarlo in attesa.
<<Non so se hai dei sentimenti per lui>> riprese Minseok <<Ma so che se non fosse così non ti saresti comportato in quel modo. Kyungsoo è un ragazzo buono, amorevole, ma anche molto sensibile e delicato. Non giocare con lui, o dovrai vedertela con me>>
A quelle parole Jongin fu pronto a rispondere, ma fu prontamente bloccato.
<<Se al contrario ti importa di lui non fargli del male. La nostra è una famiglia pesante Jongin. Proteggilo, non voglio che soffra>> concluse superandolo tranquillamente.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top