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Voglio portarti nelle mie trasgressioni.
E fartene innamorare.
(CannovaV, Twitter)
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Quella stessa notte, Allison, sdraiata sul divano del soggiorno e coperta dal caldo panno che Miles le aveva dolcemente posato addosso poco dopo essersi addormentata davanti al televisore, si svegliò di soprassalto.

I frammenti del suo sogno, o meglio incubo, erano sfocati, ma ricordava perfettamente l'ultima scena che aveva abbandonato la sua mente: il corpo del moro a terra accanto a lei e la sua casa in fiamme alle loro spalle.

Sbatté gli occhi nell'oscurità e si accorse di avere gli occhi umidi e le guance bagnate, mentre il cuore le pompava nel petto con affanno.

Fece un respiro profondo prima di voltarsi su un fianco.
Pensò al pomeriggio passato a fare l'amore con lui, a quanto fosse stata bene in sua compagnia quella sera, ma pensò anche a ciò di cui avevano parlato prima di scendere per la cena.

Lavoro e università.

Aly si chiese cosa sarebbe successo tra loro una volta finita la scuola. Lei avrebbe tanto voluto raggiungere il padre a Seattle, stabilirsi da lui e perché no, frequentare il college proprio lì, come anche il genitore le aveva suggerito. Desiderava riavere indietro suo padre più di qualsiasi cosa al mondo, eppure ora quel ragazzo sembrava prevalere sul suo futuro.

Si mise seduta con le ginocchia al petto e si asciugò le lacrime. Avrebbe dovuto parlargli e magari si sarebbe potuto convincere a seguirla e a trovare lavoro lì, anziché a Los Angeles.

Immersa nei suoi pensieri non si accorse della figura che le si avvicinò silenziosa.

<<Non riesci a dormire?>> domandò la sagoma sedendosi poi accanto a lei. La luce dei lampioni che filtrava dai buchi delle tapparelle ne illuminò i lineamenti del volto.

Il ragazzo aveva un'aria stanca e triste.

Aly scosse la testa.

<<Ho fatto solo un brutto sogno. Tu come mai non dormi?>> chiese di rimando, stringendogli piano la mano.

Miles le accarezzò il palmo con il pollice e appoggiò la testa alla spalla della ragazza.

<<Non riesco a non pensare a Bryan, a mia madre.. alla mia vita>> sussurrò quello. La voce tremante.

Alla giovane si strinse il cuore, gli baciò la fronte e lo coprì alla bene e meglio col panno che aveva sulle ginocchia. Poi lo accarezzò, delicata come un fiocco di neve, fino a quando non lo sentì respirare profondamente.

Lo guardò dormire e pensò a quanto fosse stato sfortunato negli ultimi due anni: aveva perso la madre a causa di un tumore, il padre era un'alcolizzato che lo riempiva di botte e il fratellastro era morto in un incendio solo tre giorni prima. Aveva perso la casa ed ogni altro bene.

Doveva fare qualcosa per lui. Doveva, ma soprattutto voleva, vederlo sorridere come una volta.
Voleva vederlo ridere, scherzare, divertirsi come un pazzo, e voleva che lo facesse insieme a lei.

Si ricordò della sua piccola e cara Melania, quella sorta di migliore amica dalle fattezze di un'agenda e subito le si accese una lampadina.

Eureka!

Il giorno seguente avrebbe compiuto la sua prossima pazzia, e lo avrebbe fatto insieme a Miles.

                             **

<<Si può sapere dove mi stai portando a quest'ora?>>

Erano le undici di sera e solo venti minuti prima Allison lo aveva costretto a spegnere il televisore dove stavano trasmettendo Terminator, uno dei suoi film preferiti, dicendogli che avrebbe voluto portarlo in un posto.

<<Muoviti, dobbiamo andare adesso mentre i nonni dormono>> aveva sussurrato cercando le chiavi di casa nel cassetto del mobile all'ingresso.

Alla sua domanda su che intenzioni avesse, ella non aveva risposto. Lo aveva semplicemente preso per mano e trascinato fuori dalla villetta.

Ora, seduto in macchina al posto di guida, le chiese nuovamente dove stessero andando.

<<A scuola>> rispose finalmente lei, lasciandolo letteralmente a bocca aperta.

<<A scuola? Che diavolo andiamo a fare a scuola alle undici di sera?>> domandò ancora allibito.

<<Oh, insomma, smettila di fare domande. Presto lo vedrai. E sbrigati, Jayden ci sta aspettando>>

Jayden? Cosa c'entrava lui?

<<Cosa...>>

<<Ho detto niente domande Miles, ti prego>> lo interruppe lei, questa volta con più dolcezza.

Con la coda dell'occhio la vide battere piano le mani. Sembrava parecchio agitata anche... contenta.

Una volta arrivati davanti all'edificio scolastico, il moro parcheggiò l'auto in mezzo al piazzale vuoto, dove poco più in là era presente anche Sullivan in sella alla sua moto e con una borsina di plastica in mano.

<<C'è tutto?>> domandò la giovane una volta scesa dalla Jeep e salutato l'amico con un affettuoso abbraccio.

<<Tutto, mascherine comprese>> rispose l'altro cominciando ad estrarre il contenuto del sacchettino bianco.

Miles rimase ad osservare la scena a poca distanza, le mani nelle tasche del nuovo giacchino di jeans e lo sguardo confuso alla vista di bombolette spray e mascherine simili a quelle di un chirurgo.

Diede un colpo di tosse per richiamare l'attenzione, e quando finalmente i due lo degnarono, prese a parlare.

<<Volete spiegarmi che ci facciamo qui, a scuola, a quest'ora di notte e con quelle... cose?>> domandò indicando i vari oggetti disposti sul muretto del viale scolastico.

La ragazza sorrise e gli si avvicinò sorridendo, allacciando le braccia dietro al suo collo.

<<Ricordi quando qualche giorno fa ti ho fatto vedere la lista delle mie nuove follie?>>

Miles cercò di spremere le meningi il più possibile per ricordare, e una volta fatto sospirò.

<<Imbrattare i muri della scuola, certo, ora ricordo>> sussurrò poco convinto.

Allison scrutò il suo volto.

<<Beh, ecco, pensavo fosse una cosa divertente farlo insieme. Tu ed io>> aggiunse, alzandosi sulle punte e baciandogli il naso.

Il moro lanciò un'occhiata oltre le spalle della ragazza, dove Sullivan stava smanettando con il cellulare.

<<Lui ci ha fornito solo l'occorrente. Allora, ti va di trasgredire le regole con me?>>

Riportati gli occhi su di lei, Miles sorrise. La strinse per i fianchi e assaporò le sue labbra per qualche secondo.

<<Lo prendo per un sì Bailey, mettiamoci al lavoro>>

Detto ciò, salutarono Jayden e si avvicinarono ai muri della Monterey High School con l'intenzione di stravolgerli completamente.

                               **

Le spruzzate di colore fuoriuscivano dalla bomboletta come piccole nuvole di gas e le linee che stava tracciando con l'intento di disegnare un qualcosa di puramente astratto, gli permisero di non pensare a niente per un po'. Non a suo padre, non a Bryan, nemmeno ad Allison. A niente se non a quello che stava facendo: stava compiendo qualcosa di vietato, proibito, e la cosa iniziava ad elettrizzarlo.

Terminò il cerchio che stava colorando di verde e fece un passo indietro per osservarne il risultato.

<<Cos'è?>> domandò Allison avvicinandosi a lui e guardandone l'opera.

<<Non so, niente penso. Solo qualche macchia di colore>> rispose.

<<Mi piace>> sentenziò lei, togliendosi la mascherina protettiva e regalandogli un bacio sulla guancia prima di accingersi a tornare al suo disegno: un sole stilizzato con al posto dei raggi tanti piccoli steli di fiori. Margherite per la precisione.

<<Ehi, aspetta un attimo>>

La chiamò, e nel farlo le cinse la vita da dietro, posandole le labbra sulla pelle del collo, scoperto grazie all'alta coda di cavallo.

<<Queste tue pazzie credo mi piacciano>> sussurrò, la voce roca e terribilmente sexy, mentre con le mani saliva fino al seno di Allison.

<<Miles...>> mormorò lei voltandosi verso pozzi profondi quali erano i suoi occhi. Lo guardò qualche istante spostandosi infine sulle sue labbra, che prese a baciare con foga sin da subito.

Con un balzo, allacciò le gambe attorno al bacino del moro, il quale compì qualche passo in avanti di modo da farla scontrare con il muro dietro di lei, ancora fresco di colore.

Interruppero per un istante quel gesto di passionevole amore per poi ridere a crepapelle e riprendere da dove erano rimasti.

<<Mi farai diventare un cattivo ragazzo così>> disse mordendole il labbro e tirandolo di poco verso di lui.

<<Oh, onestamente credevo lo fossi già>> rispose Aly sorridendo.

<<Mi fai sentire libero quando sono con te, mi fai dimenticare che non ho più niente a questo mondo>> aggiunse il ragazzo. I suoi occhi trasudavano silenziosa felicità.

<<Non dire cazzate Bailey, tu hai me>>

Ed era tremendamente e fottutamente vero.
Forse non aveva più la sua famiglia, nè i suoi amici, ma aveva una ragazza alla quale doveva tutto.

<<Ti amo Allison Roberts. Sei ciò di cui ha bisogno la mia vita>> le confidò.

Il cuore di Aly si sciolse come una stalattite al sole per quelle parole piene di dolcezza e amore.

<<Dio, ti amo anche io Miles>>

Si avvicinò nuovamente al suo viso con l'intenzione di far combaciare le labbra alle sue, ma un suono lontano simile a sirene della polizia, la frenò.

<<Sarà meglio andare, prima che ci vedano e ci sbattano al fresco>> concluse, prima di raccogliere tutta la roba lasciata sparsa qua e là.

<<Sono proprio curioso di scoprire quale sarà la reazione del preside domani mattina>> borbottò il giovane, seguendo la ragazza in mezzo agli alberi.





Me:

Ma! Si imbrattano i muri della scuola, mascalzoni? Ahaha

Chissà se ci saranno conseguenze per i due piccioncini...

Alla prossima,
Chia xx

Ps: spero che la storia vi stia piacendo e volevo comunicarvi che alla fine di tutto, cambierò il titolo da "Madness" a "Monterey" per il semplice fatto che il titolo odierno non mi sembra azzeccato. Spero non vi dispiaccia.

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