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Credimi, fino a poco tempo fa non sarebbe mai stato il tipo che raggiunge una ragazza in un'altra città solo per vederla. Prova qualcosa per te, è ovvio!
(Jayden Sullivan)
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Una settimana più tardi - 3 gennaio

<<Ciao tesoro, mi raccomando comportati bene>> disse sua madre salutandola dal finestrino dell'auto color carta da zucchero.

Era finalmente tornata a Monterey, e la donna, dopo essere venuta a prenderla all'aeroporto di San Francisco una volta lasciata Seattle, l'aveva riaccompagnata a casa dei nonni per poi ripartire dopo poche ore.

Non le dispiaceva per niente che facesse tutta quella tirata per lei. Almeno una volta ogni tanto qualche sacrificio per sua figlia avrebbe potuto, anzi dovuto, farlo.

<<Sì mamma, ciao>> tagliò corto la ragazza, facendole un cenno con la mano e rientrando nella villetta color crema, sbuffando subito dopo essersi richiusa la porta alle spalle.

<<Non vai molto d'accordo con lei, vero?>>

Fu suo nonno a porle quella domanda inaspettata.
Aly arricciò il naso e scosse la testa.

Era davvero così palese?

<<Non abbiamo più avuto un gran rapporto dopo il divorzio con papà>> rispose sedendosi accanto a lui sulla poltrona.

La nonna li raggiunse poco dopo con, tra le mani, una tazza di cioccolata calda e fumante e tanta, ma mai troppa, panna montata in cima.
Cristo, quanto amava il cioccolato.

La ringraziò e ne bevve un piccolo sorso. Scottava.

<<Allora, ti è arrivata la cartolina di quel giovanotto?>> domandò poi l'anziana signora che nel frattempo aveva preso posto di fronte a lei e al marito.

La ragazza appoggiò la tazza sul tavolino di vetro e alzò un sopracciglio.

<<Di quale giovanotto e di quale cartolina stai parlando?>> chiese curiosa.

I due signori si scambiarono un'occhiata complice.

<<La vigilia di Natale è venuto qui un ragazzo chiedendo l'indirizzo della tua casa di San Francisco. Era il figlio dello sceriffo e ha detto di volerti mandare una cartolina dall'Alaska>> spiegò l'uomo accanto a lei gesticolando.

Dunque, il figlio dello sceriffo era ovviamente Miles ma.. cosa c'entrava la cartolina dall'Alaska? Era andato a trovarla proprio il giorno di Natale e...

Si bloccò un istante e improvvisamente capì e sorrise.

Miles aveva finto di volere il suo indirizzo per mandarle una cartolina, invece, in realtà, tutto ciò che voleva fare era raggiungerla.
Arrossì al pensiero di lui davanti alla sua porta, con quel giubbotto nero e le gote rossastre per via del gelo.

<<Oh, sì. Sì mi è arrivata!>> disse poi, continuando a bere la sua cioccolata con il sorriso sulle labbra.

<<È stato un bel gesto, non è vero?>> continuò sua nonna, mettendola inconsapevolmente in imbarazzo.

Allison annuì, ma poi cambiò discorso chiedendo loro come avevano passato le Feste e il Capodanno.

Parlare di Miles con i suoi nonni non era previsto nella sua tabella, mentale, di marcia.

**

Dopo aver conversato ancora qualche minuto con Nonno Ben e Nonna Rose, e aver finito quel delizioso liquido scuro dal sapore ancestrale, era tornata in camera sua a riposarsi un po'.

Afferrò il cellulare intenta a mandare un sms a Jayden in quanto aveva voglia di vederlo e sarebbe andata da lui anche subito, se il ragazzo avesse avuto tempo e voglia.

Mentre scorreva le chat si imbatté nei vari messaggi di auguri che le erano arrivati il 29 di dicembre, giorno del suo compleanno.

Lesse il primo, fattole a mezzanotte e un minuto da sua madre, la quale le diceva di volerle un bene immenso e tante altre mielosità simili che le fecero venire il diabete. Si meravigliò ancora una volta di quanto, presa come era dal lavoro, fosse riuscita a ricordarsi , anche stavolta, il giorno in cui la figlia sarebbe diventata maggiorenne.

Il secondo augurio era di Jay, il quale le aveva mandato una foto di loro due nella loro uscita all'acquario, e sotto, come didascalia un 'Buon Compleanno Wonder Aly! Mi manchi tanto'.
Rise sommessamente nel rileggere quel soprannome.

Il terzo messaggio era quello di Miles, e recitava così:

Scusa se non è mezzanotte, scusa se mi sono presentato alla tua porta come un maniaco, scusa se ti ho trattata male e scusa se non ti sto facendo gli auguri di persona. Non sono bravo in queste cose, quindi non ti scriverò chilometri e chilometri di parole, penso non servano. Ti dirò solamente... Buon Compleanno Allison, ho una voglia matta di rivederti e festeggiare con te i tuoi 18 anni.

M.

La prima volta che lo aveva letto, il cuore le si era riempito così tanto fino quasi a scoppiare. Di certo non si aspettava un messaggio del genere, e per quanto non ci fosse nulla di eccezionale in quegli auguri, a parte forse le ultime due righe, per lei furono i più belli.

Anche altre persone le avevano augurato un Buon Compleanno, tra cui Lynn, alcuni suoi vecchi compagni di scuola e altri parenti.

Potè ritenersi soddisfatta.

Dopo aver scorso tutta la chat, tornò al secondo messaggio.

Ciao bellissimo! Sono tornata questa mattina, se ti va potremmo vederci per parlare.

La risposta del biondo non tardò ad arrivare.

Nuovo messaggio da Jay:

Certo, dove e a che ora?

Guardò l'orologio. Erano le cinque.
Dopo solo due ore e mezza i suoi nonni sarebbero andati a cena, e lei con loro, così le venne in mente un'idea.
Scese in cucina e trovò sua nonna intenta a pulire la mensola della televisione con uno straccio e dello spray dal contenitore bianco.

<<Nonna, posso chiederti una cosa?>>

La donna si voltò verso di lei rivolgendole un dolce sorriso.

<<Ma certo tesoro>>

<<Posso invitare Jay, il figlio dei Sullivan, qui e magari farlo restare per cena? Ti aiuterò a sparecchiare e a lavare i piatti, promesso>>

La signora dai capelli grigi, raccolti nel solito chignon, fece un cenno con la mano e scosse la testa.

<<Non ci pensare nemmeno. I piatti li laverò io, e tu puoi invitare chi vuoi>> mormorò la nonna avvicinandosi a lei e stampandole un bacio, leggermente bavoso, sulla guancia sinistra.

Aly la ringraziò abbracciandola e subito corse in camera sua -pulendosi la guancia- ad esporre l'idea all'amico, il quale accettò subito.

**

<<Tu sei pazzo!>>

Quando andò ad aprire la porta dopo aver sentito il campanello suonare, vi trovò dietro un Jayden nascosto da un enorme peluche a forma di unicorno.

<<Per te>> le aveva detto porgendole il gigantesco ammasso di soffice pelo.

<<Oh mio Dio è... Wow! Jay grazie, grazie, lo amo!>>

Ed era vero. Amava i peluches così tanto che se avesse potuto avrebbe riempito una sola stanza solo di cagnolini, coniglietti e unicorni. Tuttavia, questo smisurato amore per inanimate palle di pelo, non si addiceva proprio alla sua persona e al suo carattere, ma si sa, anche i più scontrosi nascondono un lato tenero ed infantile.

Una volta giunti nella sua camera, il ragazzo dietro di lei sgranò gli occhi alla vista del mare attraverso la porta finestra.

<<E tu, con questa vista mozzafiato, non mi hai mai invitato a casa tua? Ridammi subito quell'unicorno!>> esclamò, provocandole una sonora risata.

<<Ti ho inviato adesso però. Dai, perdonami>> sussurrò lei appoggiando il naso alla sua guancia e mordicchiandogliela subito dopo. <<E poi, devi ammettere che l'oceano è molto meglio quando ti accarezza le dita dei piedi, piuttosto che dietro ad un vetro>>

Jayden sorrise, ma poi tornò serio.

<<Mmh, sì su questo hai ragione, ma ti perdono solo se mi dici cosa è successo tra te e Bailey. Perché sono sicuro che durante le vostre ripetizioni, se così le vuoi chiamare, sia successo qualcosa oltre a quel bacio...>>

Quella frase la fece arrossire ed indietreggiare. Beh, d'altronde perché non avrebbe dovuto parlargliene? Era o non era il suo migliore amico?

Sì, lo avrebbe fatto.
D'ora in poi, si disse, niente più segreti tra noi.

<<Molto bene, ti dirò ogni dettaglio>> rispose lei sedendosi sul letto e invitandolo a fare lo stesso.

<<Oddio, non mi dirai che ci sei davvero andata a letto!?>>

Jayden fece una faccia schifata che la costrinse a scoppiare a ridere nuovamente.

<<Ma no, cretino! Non quel tipo di dettagli!>>

Iniziò a raccontargli per filo e per segno del loro primo giorno di ripetizioni e del loro quasi bacio. Gli spiegò che era un ottimo insegnante e che, anche se non lo dimostrava a dovere, aveva un cervello proprio come loro due, anzi per alcune cose, forse anche più maturo. Gli parlò di quanto il bacio che si erano scambiati le fosse piaciuto e le avesse scatenato dentro emozioni che non aveva mai provato, mentre Jayden dal canto suo le chiese, senza ritegno, se avessero limonato duro, ricevendo una risposta affermativa da parte sua. Evitò di raccontargli di Bryan e del fatto che era a conoscenza, grazie alla lingua lunga della nonna, del fatto che la madre fosse morta qualche anno prima, ma questo Jayden di sicuro già lo sapeva.

Infine gli raccontò della comparsa del moro davanti alla sua porta il giorno di Natale, a San Francisco.

<<Frena>> esclamò il biondo sentendo quelle parole. <<Mi stai dicendo che Bailey, quel Bailey menefreghista e cazzone che viene a scuola con noi, ha guidato fino a San Francisco solo per uscire con te?>>

Lei annuì mordendosi il labbro.

<<Wow. Sono senza parole. È... È strano, cioè Miles Bailey innamorato>>

Allison si impietrì all'istante.

<<Ma che innamorato, cosa stai dicendo Jay? È stato solamente gentile e... sì, molto dolce ecco. In più ho capito che è un ragazzo proprio come chiunque altro, forse aveva solo bisogno di qualcuno con cui aprirsi>> replicò lei, ricevendo un'occhiataccia da parte dell'amico.

<<Credimi, Miles fino a poco tempo fa non sarebbe mai stato il tipo che raggiunge una ragazza in un'altra città solo per vederla. Prova qualcosa per te, è ovvio!>>

Aly lo guardò negli occhi e vide sincerità. Quello che Miles aveva detto sulla possibile infatuazione di Jayden per lei, si cancellò subito dalla sua mente.

<<Ed è una cosa brutta?>> gli domandò, incrociando le gambe sul materasso.

<<Scherzi? È una cosa fantastica! Voglio dire, non che Bailey mi vada a genio, ma almeno se lo terrai buono non avrò più alcun tipo di problema. Non più testa nel cesso o prese per il culo! Sento già l'odore della libertà>> mormorò Jayden alzando gli occhi verso l'alto con sguardo sognante.

Allison sorrise. <<Penso che lui mi piaccia, anche se all'inizio non lo sopportavo>> sussurrò in seguito più a se stessa che a lui.
<<Ma ora veniamo a te. Ti va di... ecco... di raccontarmi di Jaxon? Se non vuoi parlarne ora lo capisco, solo...>>

<<Tranquilla, è tutto okay. Ti dirò ogni cosa>> la interruppe lui, alzandosi e sospirando.

Camminò per qualche secondo su e giù per la stanza torturandosi le mani, poi prese la sedia girevole accanto alla scrivania e la spostò di fronte a lei.

Deglutì, e in un secondo momento iniziò a raccontare.

Me:

Sì è corto e sì non succede nulla di che, in sostanza non è che sia un capitolo ben riuscito e mi scuso tantissimo.


Cooomunque... sembra che le confessioni di Aly su Miles, non abbiano reso Jayden più di tanto geloso.

Molte di voi sono convinte che sia segretamente cotto della bella protagonista, ma ora cosa ne pensate?

Baci baci,
Chia xx

Ps: ho aggiunto nel cast colui che da il volto allo scorbutico e sfortunato Bryan. Che ne pensate?
Se non riusciste a vederlo (perchè wattpad è sempre molto simpatico), l'attore è Jamie Dornan :)

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