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Il nostro cuore è come un puzzle non finito. È per questo che cerchiamo l'incastro perfetto per completarlo.
(Anonimo)
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Le settimane passarono in un battibaleno.
Jayden era mancato da scuola per pochi giorni da quando lei era apparsa magicamente davanti alla sua porta, ma alle domande di Allison aveva risposto con un 'Ho la febbre, niente di preoccupante. Tra qualche giorno sarò di nuovo tra i comuni mortali', ed Aly si era subito rasserenata.
Dato che il suo migliore amico era a casa col termometro in bocca e le coperte tirate fino alla testa, almeno così lo immaginava lei, non senza una nota di comicità, durante la mensa e le ore di biologia si era seduta accanto a Lynn, con la quale aveva iniziato ad instaurare una sorta di rapporto amicale. Aveva scoperto che suo padre era originario di Pechino, mentre sua madre era inglese, e che si erano trasferiti a Monterey per allontanarsi dalla politica e dalla monarchia della grande isola europea.
Era figlia unica, proprio come lei, ma avrebbe tanto desiderato una sorellina più piccola, cosa che invece Aly non desiderava affatto: non andava d'accordo con sua madre, figuriamoci con una sua sosia in miniatura.
Poi, col passare dei giorni e il ritorno di Jayden era tutto tornato alla normalità: usciva con lui al pomeriggio, studiava in biblioteca con Lynn, e scambiava occhiate di fuoco con Miles.
<<Domani è il grande giorno!>> esclamò ad un certo punto Lynn, prima di bere un sorso dal piccolo cartone rosso contenente succo d'arancia.
Jayden e Aly la guardarono senza afferrare.
<<Per cosa?>> domandò la ragazza dai capelli castani per capire a cosa la cinesina alludesse.
<<Ma come, non ti ricordi? Domani è esattamente un mese che abbiamo costruito recinti e cartelloni per le uova di tartaruga!>>
Ma certo! Se ne era completamente dimenticata, eppure non aspettava altro che arrivasse quel momento per scoprire se i piccoli fossero nati.
Tuttavia, le sembrava assurdo che il tempo fosse volato senza che lei nemmeno se ne accorgesse.
<<Mi ero dimenticata che il giorno fosse domani. Devo far firmare l'autorizzazione a mia nonna, altrimenti non potrò venire>> disse più a sé stessa che alla mora di fianco a lei.
<<Già. Hai intenzione di fare il bagno con la squadra di basket anche domani?>>
A quelle parole il biondo di fronte a loro non disse nulla, ma la vena del suo collo fece un guizzo.
Per quanto riguarda Aly, quella domanda le fece andare di traverso il boccone che aveva appena addentato. Ci volle qualche secondo e un sorso d'acqua perché le sue guance tornassero di un colore normale e la sua gola smettesse di bruciarle.
<<Ehi, se avessi saputo che ti saresti strozzata sarei rimasta zitta. Tutto okay?>> chiese Lynn dandole qualche leggero colpetto sulla schiena.
<<Domani non farò il bagno proprio con nessuno, in più siamo ai primi di novembre e inizia a fare freddo>> borbottò. <<E togliti quel sorrisino malizioso dalla faccia>> aggiunse ridendo appena.
<<Mmh, qualcosa mi dice che ti piace qualcuno della squadra, e penso anche di sapere chi sia>>
Lynn si alzò in piedi e, senza lasciarle il tempo di negare, la salutò dicendole che si sarebbero viste il giorno seguente sulla spiaggia.
Ad Aly non piaceva proprio nessuno, tanto meno un giocatore di basket. Pff, lei che era solo capace di nuotare e che con gli sport di squadra era una frana.
Tuttavia, non riuscì a spiegare come mai i battiti del suo cuore accelerarono quando in mensa entrò Miles con al seguito il suo solito gruppo di amici.
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<<Bene! Allora, come sapete oggi sono esattamente trenta giorni che avete costruito le recinzioni per le uova, ed è giunto il momento di verificare se queste si sono schiuse. Pertanto vorrei che ogni gruppo tornasse alla formazione originale e mi raccomando fate attenzione a dove mettete i piedi, può darsi che non tutti i piccoli siano già nati>>
Detto ciò, la professoressa McHill si avvicinò a passo felpato all'oceano tirandosi su i lembi della lunga gonna che indossava.
<<Secondo te sono nati?>>
Quella voce alle sue spalle la fece voltare di scatto. Da dove era sbucato? L'aveva visto appostarsi vicino ad un altro ragazzo a qualche metro da lei ed ora era improvvisamente comparso al suo fianco.
<<Spero di sì>> disse senza aggiungere altro, incamminandosi verso il recinto col numero tre.
Quel giorno sarebbero stati solo loro due, in quanto il terzo membro del gruppo era assente.
<<Io spero di no invece>> rispose lui alle spalle.
<<Perché?>> chiese. Non che volesse instaurare una conversazione con lui, ma era curiosa di saperne il motivo.
<<Beh, perché mi piacerebbe vedere uscire le loro testoline dalla sabbia e vederli raggiungere l'oceano con la loro camminata goffa e traballante>> spiegò Miles sedendosi sulla sabbia e scavando appena con le mani per vedere se vi erano i gusci vuoti.
Quello che aveva appena detto, risultò davvero poetico alle orecchie della ragazza. Sì, aveva ragione, sarebbe stato bellissimo vederli nascere.
<<Guarda!>> esclamò il moro attirando la sua attenzione.
Allison si sporse un po' per scrutare ciò che era nascosto all'interno della buca che lui aveva appena scavato.
<<Sono ancora chiuse>> sussurrò lei, voltando poi il viso verso di lui.
I loro occhi si illuminarono, forse per la notizia o forse per quell'incatenarsi di sguardi, fatto sta che entrambi sorrisero.
Avrebbe dovuto essere arrabbiata con lui per tutto quello che le aveva fatto passare, per aver preso in giro Jayden, per il suo atteggiamento da sbruffone, per averla mandata in detenzione, ma in quel momento non riusciva proprio ad odiarlo.
In fondo, sì, era un po' prepotente a volte ma sapeva essere anche simpatico e divertente, quando voleva. In più, nemmeno lui poteva sapere la verità sul passato di Jayden, perciò lo aveva incolpato di essere un bugiardo senza alcuna base.
Okay, lo stava letteralmente difendendo o cosa?
Scosse la testa, turbata da quei pensieri, nello stesso momento in cui il ragazzo le posò una mano sul polso, scuotendolo appena, indicandole poi una delle uova.
Un brivido le percorse la spina dorsale, nel vedere il piccolo uovo bianco schiudersi lentamente e da esso fuoriuscire una testolina scura seguita da una pinna del medesimo colore.
Un largo sorriso le si aprì sulle labbra e senza nemmeno pensarci, posò l'altra mano su quella di Miles, ancora stretta sul suo polso.
<<È bellissima>> mormorò, allungando poi la mano e muovendo un po' di sabbia per facilitare la schiusa alle altre uova.
Nello stesso momento Miles, tirò fuori il cellulare dalla tasca e scattò una fotografia alla piccola tartaruga marina appena venuta al mondo, poi ne scattò un'altra.
Quest'ultima ritraeva la ragazza. I capelli al vento, gli occhi verdi brillanti di gioia e lo sguardo rivolto verso il basso.
Sentendo quel clic, lei si voltò di scatto, ma il sorriso non aveva abbandonato il suo volto.
<<Dimmi che non è quello che penso>> esclamò.
<<Dipende, cosa pensi?>> chiese Bailey con il cellulare ancora a mezz'aria.
Allison si portò i capelli dietro alle orecchie e alzò un sopracciglio.
<<Mi hai scattato una foto?>>
Per tutta risposta, Miles le passò il telefono.
<<Sei venuta bene>> mormorò, prima di alzarsi in piedi e seguire le piccole creature nel loro 'goffo e traballante' percorso verso l'oceano.
Era quasi sicura che quel volto, privo di imperfezioni, fosse leggermente arrossito.
**
Quella sera, dopo aver terminato la cena, si sedette sulla veranda insieme ai suoi nonni a chiacchierare.
<<Oggi ha chiamato tuo padre, mentre eri via con la scuola. Ha detto che ti avrebbe richiamata domani nel pomeriggio>> l'avvisò nonna Rose.
Aly annuì. Aveva voglia di parlare con suo padre; non lo sentiva dall'inizio della scuola e aveva tante cose da raccontargli.
<<È andata bene con la scuola oggi in spiaggia?>> chiese il nonno, chiudendo il giornale che stava sfogliando.
<<Oh sì. Ho visto nascere delle tartarughe marine ed è stato fantastico!>> rispose eccitata. Poi, senza sapere bene perché, pose loro una domanda.
<<Conoscete i Bailey? La famiglia dello sceriffo intendo>>
<<Sì, è un uomo per bene, anche se a volte alza un po' troppo il gomito. Lo hanno beccato in stato d'ebrezza mentre era in servizio e per un mese lo hanno sospeso dall'incarico>> spiegò l'anziano.
<<È stato appena dopo la tragedia>> aggiunse la donna guardando il marito.
<<Quale tragedia?>> chiese subito Allison con apprensione.
<<Sua moglie è morta due anni fa per un tumore al cervello. Da lì diciamo che a volte non è proprio così lucido come dovrebbe essere>>
Sentendo quelle parole, la ragazza raggelò. La madre di Miles era morta e non poteva nemmeno immaginare quanto lui e il padre avessero sofferto.
Deglutì, la gola era secca tanto che decise di andare a bere un bicchier d'acqua e filare a letto.
Quindi, dopo aver augurato ai due anziani un buona notte, si ritirò in camera sua.
Si era appena messa il pigiama e infilata nel letto, quando sentì il cellulare vibrare, segnalando l'arrivo di una nuova notifica su Facebook.
'Miles Bailey ti ha inviato una richiesta di amicizia'
Sentì le guance accaldarsi un poco, ma senza pensarci troppo accettò.
Curiosa, si addentrò nel suo profilo e ne guardò le foto: molte erano di gruppo, altre erano state scattate a qualche festa, in altre ancora comparivano delle ragazze avvinghiate a lui come cozze a uno scoglio.
Proprio mentre stava per bloccare il cellulare, le arrivò un messaggio di chat.
'Miles ti ha inviato una foto'
'Sarebbe carina come foto profilo, quella che hai adesso è ridicola. Notte'
Allison osservò la sua immagine e, vedendo la faccia da idiota che aveva sotto il filtro di Snapchat con le orecchie da cane, pensò che Miles avesse ragione.
Certo, poteva anche essere un po' più gentile quello stupido, pensò.
Tuttavia, non rispose al messaggio ma sostituì l'immagine con quella che gli aveva appena inviato, quella che le aveva scattato quello stesso giorno sulla spiaggia, in riva al mare.
Me:
I know, I know, ho pubblicato solo due giorni fa ma non volevo farvi aspettare troppo per sapere cosa sarebbe successo dopo.
Che dite di questo capitolo? Miles ed Aly avranno finalmente messo un punto ai loro battibecchi oppure no?
Detto ciò, vi dico che aggiornerò verso la fine della prossima settimana perchè, nel prossimo capitolo, ci sarà un colpo di scena, quindi un po' devo farvi venire l'ansia (lol)
Ah, ho cambiato di nuovo la copertina, spero vi piaccia ❤
Vi voglio bene figliole,
Chia xx
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