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La purezza non è solo dire la verità, ma è anche non ascoltare le bugie.
(Markku Envall)
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Il giorno seguente, Aly dovette percorrere tutto il tragitto dalla casa dei nonni alla scuola, correndo.
Si era svegliata tardi, dopo una notte tormentata passata a rigirarsi nel letto a causa di alcuni assurdi pensieri che le occupavano la mente. Pensieri di lei e Miles che si divertivano tra le onde dell'oceano, schizzandosi l'un l'altro e prendendosi in giro a vicenda, a dire il vero.
Le sembrava strano che quel ragazzo conosciuto solo qualche settimana prima e reputato fin da subito un coglione patentato, potesse alla fine risultare simpatico ai suoi occhi.
Eppure lei non era mai stata così, non si lasciava manipolare facilmente dai giudizi che la sua mente elaborava alle prime impressioni, eppure in quel caso...
Quando finalmente arrivò davanti all'edificio scolastico, si fermò per riprendere fiato, ma sentendo il suono della campanella trillare improvvisamente tra i corridoi, ricominciò a correre fino all'aula di letteratura, segno che le lezioni stavano per cominciare.
Sperava con tutto il cuore che il professor Burns non fosse già arrivato, ma quando varcò la soglia della classe con una scivolata, si trovò davanti alla triste realtà: lui era già lì, bello come il sole, con addosso una camicia celeste sbottonata sul collo e un paio di jeans stretti che gli mettevano in risalto un po' troppa roba.
<<Aly, sei dei nostri! Accomodati!>> disse l'uomo richiamando la sua attenzione, e fu lieta di non aver ricevuto una bella ramanzina su quanto a scuola si debba arrivare in orario alle lezioni, e del fatto che lui continuasse a chiamarla Aly e non Allison.
Lei si avvicinò al suo banco e, passando davanti alla cattedra, si scusò ugualmente per il ritardo.
<<La sveglia ha deciso di abbandonarti oggi?>>
Jayden si rivolse a lei con un sorriso, prima di salutarla con un colpetto di mano sulla spalla.
La giovane scosse la testa e iniziò a tirare fuori il suo quaderno per gli appunti. <<No, ho passato la notte praticamente in bianco, non si vede?>> bisbigliò lei indicandosi gli occhi. Quando si era alzata ed era giunta davanti allo specchio per poco non le era venuto un infarto: aveva due occhiaie che quelle di Zio Fester della Famiglia Addams le facevano un baffo.
Il biondo accanto a lei emise una leggera risata prima di concentrarsi sulla lezione e lasciar cadere così quella conversazione che avrebbero ripreso soltanto all'ora di pranzo.
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E fu proprio all'interno della mensa scolastica che Allison rivide affiorare i pensieri che quella notte l'avevano tenuta sveglia con gli occhi fissi un po' sulla finestra che dava sulla spiaggia, un po' sul soffitto e un po' incollati al cuscino.
Jayden l'aveva appena invitata a passare il pomeriggio all'acquario a visitare la parte di parco che la volta precedente non avevano visto, quando Miles fece il suo ingresso nella sala.
Aly non lo notò subito, ma quando sentì la sua voce accusare un ragazzo del primo anno di averlo quasi fatto inciampare a causa del suo zaino in mezzo ai piedi, si voltò nella sua direzione e si sorprese ad osservarlo per un lasso di tempo piuttosto lungo.
Quel giorno era vestito in modo più formale rispetto agli altri giorni in cui lo aveva sempre incrociato nei corridoi con una tuta o con la divisa della squadra di basket. Indossava una maglia nera con le maniche arrotolate fino ai gomiti e i tre bottoni presenti completamente aperti, tanto da lasciargli scoperto l'inizio delle clavicole. I jeans, erano di un colore scuro, quasi neri, stretti in fondo e leggermente abbassati sul sedere tanto che Aly poté scorgere, non senza un velo di imbarazzo, l'elastico bianco dei boxer.
Non si era nemmeno accorta che il moro si era avvicinato al loro tavolo, fino a quando non le passò accanto salutandola.
<<Ciao Allison>>
Per quanto odiasse il suo nome completo, sentirlo pronunciare da lui era un piacere. Quella voce così gutturale e sexy le faceva uno strano effetto che non sapeva spiegarsi.
<<Ciao Miles>> rispose lei incastrando gli occhi smeraldini in quelli profondi del ragazzo, il quale dopo aver gettato un'occhiata veloce al biondo accanto alla ragazza, se ne andò seguito dalla sua schiera di amici alla ricerca di qualcuno da sbattere giù da un tavolo.
<<Okay, cos'era quello?>> chiese Jayden dopo aver assistito a tutta la scena in religioso silenzio.
<<Quello cosa?>> domandò lei fingendo di non capire a cosa l'amico stesse alludendo.
Jayden agitò le mani in aria senza un apparente motivo e riprese a parlare. <<Pronto? Miles Bailey ti ha appena salutato e tu hai anche risposto, o non te ne sei accorta?>> borbottò.
Che c'era di male a salutare una persona? Se c'era un' unica cosa che apprezzava di sua madre era proprio l'averle insegnato l'educazione.
<<E quindi? Sono solo stata gentile>> disse lei tornando a inforcare alcune foglie di insalata che le erano rimaste nel piatto.
<<No, forse non sono stato chiaro. Fino ad una settimana fa quel ragazzo ti stava antipatico, ti ha addirittura mandato in detenzione, ricordi? Cos'è successo ieri alla spiaggia?>>
Con l'ultima frase, gli occhi di Jayden diventarono di ghiaccio, non solo per il colore ma per la freddezza con cui la stavano scrutando.
Era strano come in quel momento, di fianco al suo migliore amico, non si sentisse affatto a suo agio.
<<Ieri eravamo in gruppo insieme e abbiamo parlato un po', e una volta finito tutto abbiamo fatto il bagno, io non volevo ma lui mi ha, diciamo, costretta>> gli raccontò lei, cercando di non lasciar trapelare alcuna emozione e facendo finta che quegli occhi glaciali non fossero puntati su di lei come due fari abbaglianti.
<<Il bagno? La McHill ha pensato anche al divertimento, che carina! Che costume aveva Miles? Con le palme o con gli squali?>>
La ragazza non capì per quale assurdo motivo Jayden le stesse facendo quelle domande così stupide, in più il suo tono di voce le parve piuttosto sarcastico.
<<In verità i ragazzi erano in mutande, ed io vestita>> mormorò lei, continuando ad inforcare l'unica foglia di radicchio rimasta.
Il biondo sgranò gli occhi e rimase interdetto per alcuni minuti.
<<Oh, ehm, interessante>> mormorò, ma la ragazza comprese che non pensava davvero ciò che aveva appena detto.
<<Non è successo niente di che. Continua comunque a starmi sulle palle, non preoccuparti>> lo rassicurò.
<<Di cosa avete parlato?>> chiese poi Jayden, archiviando l'argomento "bagno".
Allison stava quasi per rispondere senza connettere il cervello alle labbra, tant'è che quando si ricordò di ciò che Miles le aveva detto su di lui sia al ballo che il giorno prima durante il lavoro di gruppo, si bloccò.
Cosa avrebbe dovuto dirgli? Raccontargli la verità e scoprire se ciò che i suoi nonni e il ragazzo meno affidabile della scuola avevano ragione, o fare finta di niente?
<<Aly?>>
<<Sì, ehm, ecco... In verità mi ha detto una cosa su di te, ma non ci ho dato importanza perciò...>> balbettò sfuggendo ad un contatto visivo diretto.
Con la coda dell'occhio, vide Jayden impallidire e stringere i pugni che teneva stretti sul tavolo.
<<Cosa ti ha detto?>>
La ragazza deglutì. All'improvviso la bocca le era diventata asciutta e avrebbe tanto voluto alzarsi e andare a prendere una bibita ghiacciata, ma desistette.
<<Mi ha detto che quando eri piccolo hai fatto qualcosa di brutto, ed è per questo che dovrei starti lontano. Insomma, cosa mai potresti fare con quella faccia d'angelo? Massimo schiacciare una formica>> disse lei sorridendo e facendo spallucce subito dopo. << Per la cronaca, non credo a una sola parola perciò...>>
Non fece in tempo a terminare la frase che Jayden si alzò senza dire una sola parola, prese il vassoio - che buttò nel cestino più vicino - e si incamminò a passo spedito verso l'uscita della mensa.
Era quasi tentata di seguirlo e chiedergli come mai avesse reagito in quel modo, ma poi le si illuminò la lampadina: che Miles avesse ragione?
Le sembrava strano da credere, eppure quella reazione improvvisa le stava confermando la realtà.
Oppure, Jayden aveva reagito in quel modo perchè il più popolare della scuola si era inventato tutto. Ma i suoi nonni allora? Anche loro avevano detto che Jayden aveva passato un brutto periodo.
Un brutto periodo non deve coincidere per forza con qualcosa che si è fatto, magari era depresso, o ha subito la perdita di una persona cara, o...
<<Che è successo?>>
Sobbalzò quando si ritrovò Miles di fianco senza nemmeno essersene resa conto.
In un lampo i suoi occhi diventarono due minuscole fessure.
<<Tu! Sei un bugiardo!>> lo accusò puntandogli il dito contro al petto. <<Ti sei inventato la storia che Jay ha fatto qualcosa di brutto in passato e io sono passata per quella che crede a te anziché a lui! Oh no, mio caro, non lascerò che il mio migliore amico si allontani da me per colpa tua!>> esclamò alzandosi in piedi.
Miles rimase in silenzio a fissarla fino a quando varcò la soglia della mensa intenta a trovare il ragazzo che, indirettamente, aveva ferito.
Me:
Ahi ahi! Guai in vista?
Questo era un po' un capitolo di passaggio e vi anticipo che anche il prossimo sarà più o meno sullo stesso stampo di questo. Dopo di che... Beh sta a voi scoprire cosa accadrà ;)
Alla prossima,
Chia xx
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