3) Mentore e allieva?

Sgranchendosi le braccia e poggiandosi alle casse sulla poppa, Natalie osservò il timone mentre il fresco vento mattutino tonificava ogni fibra del suo corpo, risvegliandola dopo una notte di sofferta dormiveglia. Sbadigliando si voltò osservando i Monti Furahiya che già le apparivano piccoli piccoli sebbene li avesse lasciati solo due giorni addietro.
Ricevendo un colpetto in testa, la ragazza si voltò per incrociare il severo sguardo di Maestra Emma che, scuotendo il capo con dissenso, le raccolse il violacei capelli in un elaborato chignon.
"Terzo giorno con noi, dovresti imparare a raccoglierti i capelli per non averli costantemente in volto" consigliò "Soffri ancora la lontananza da casa?"
"Non volevo partire" sospirò
"Nulla ti riporterà indietro quindi lascia che ti dia un consiglio, se permetti"
"Prego..."
"Mai ho sentito parlare Cleo tanto quanto in tua presenza, mai l'ho trovata tanto produttiva e mai l'ho vista tanto incline a seguir lezioni se non che quelle da te spiegate" elaborò un breve preambolo assicurandole lo chignon e sedendosi di fianco a lei "quindi, proprio perché i tuoi giorni come allieva sono terminati, forse è il caso di provare a diventare te stessa il mentore..."
"Che...intendete?"
"Smettila di rimuginare sul passato e comincia a riflettere su cosa potresti fare, per te e per altri, per assicurare un futuro migliore a chi ti è caro" spiegò prima di rivolgere un sorrisetto sornione "tutto questo e...costringila a pulire la sua cabina"
"Lo sapevo!" rise cosciente che quella richiesta sarebbe presto giunta "Ma...io...mentore di Cleo?"
"Come persona e come cacciatrice, qualcosa la blocca ma non mi è dato saper cosa" sospirò stringendo il libro, dandole un secondo colpo "e non ignorare le parti del mio discorso che non capisci! Ti sto dicendo di non abbandonare la speranza! Osa sperare e le cose, nuovamente, torneranno al loro posto!"
Intromettendosi con prepotente tenerezza, un acuto belato fece voltare le due che dapprima osservarono Moofy, con un reggiseno sulla schiena intento a raggiungere, con far famelico, uno dei cordini decorativi del vestito di Maestra Emma; e in secondo luogo Cleo, malamente vestita, rossa in volto a causa del cucciolo, balbettante d'imbarazzo e sanamente terrorizzata dai futuri rimproveri della donna.
"Una...rispettabile accademia di ricerca" mormorò la Viveriana a denti stretti togliendo l'indumento dal cucciolo "un faro di classe e conoscenza nel buio dell'ignoranza" continuò ripiegandolo e restituendolo alla ragazza prima di prenderla per i vestiti "Ti pare il modo di presentarti in pubblico?" la rimproverò cominciando a sistemarle gli abiti
"Maestra Emma...con questa aggressività non la aiutate" provò a sdrammatizzare "avrà un motivo"
"Il suddetto motivo sarà una qualche stupidissima idiozia, proprio come ogni altra volta" ribatté sistemandole il colletto
"Cleo, puoi dirci cos'è successo?" sospirò la ragazza prendendo in braccio il Moofa
"Mi-Mi stavo cambiando di fretta perché mi sono svegliata tardi e-e Moofy...Moofy è saltato fuori da...una montagna di vestiti...e-e mi sono spaventata quindi ho-ho aperto la porta ed è scappato e...e ho finito di vestirmi sbrigativamente e...e il resto lo sapete" spiegò tra balbettii e sguardi imbarazzati
"Perché hai una montagna di vestiti a terra?" chiese inquisitoria la donna
"No...No-No-No-Non ho a-a- avuto tempo di-di riordinare" rispose terrorizzata
"Natalie, come già discusso, costringila a pulire la sua cabina, quella stessa cabina che, in tutta la Stagione Calda, sembra non aver avuto modo di sistemare" ordinò
Lasciando la ragazza, Maestra Emma osservò Cleo scappare alle spalle della compagna dove, aggrappandosi al suo braccio, cominciò ad osservarla con far impaurito, non per terrore ma perché cosciente che quelle parole fossero tanto accurate quanto veritiere. Scuotendo il capo in totale disapprovazione recuperò il proprio libro che ancora giaceva sui barili, richiudendolo prima di sistemare il timone e facendo segno alle due di seguirla.
Avanzando per il vascello condusse la coppia fino a prua, fermarsi di fronte alle scale che, scendendo, conducevano al laboratorio; cercando tra le scarselle che portava in vita, presto estrasse due chiavi, porgendone una a Natalie.
"Questa è per te. Presta attenzione a cosa fai ed evita, sotto qualsiasi circostanza, di perderla o prestarla a terzi, chiaro?"
"Chiarissimo...qualunque cosa sia" rispose accettandola
"Posso...Posso vedere?" farfugliò l'albina sbracciandosi
"Certo, guar-"
"Natalie!" un urlo fece rabbrividire entrambe le cacciatrici "A bordo non puoi trovare una persona meno affidabile a cui dare quella chiave!"
"Scu-Scusatemi" chiese immediatamente perdono mentre, nascosta alle sue spalla, la compagna tratteneva le lacrime
Sbuffando, scendendo gli scalini ed aprendo l'unica porta di prua, la ricercatrice invito le cacciatrici a seguirla, fulminandole con lo sguardo mentre passavano la porta.

Avanzando con orgoglio presentò il laboratorio del Solcacieli, aprendo le braccia come a sfoggiare quella cultura tanto densa da poter esser quasi tangibile nell'aria. Lanciando rapide occhiate, Natalie osservò il tavolo alla sua destra, rotondo con otto sedute, ognuna delle quali si presentava con mazzi di carta bianca, penne, matite e gomme mentre, al centro, un ampio campionario di strumenti da disegno e calcolo giaceva indisturbato. Proseguendo con lo sguardo, ammirò la colorata e altissima libreria che si estendeva da terra fino al soffitto, dove due scale a pioli permettevano di raggiungere libri e tomi che, con lacci di pelle, sarebbero stati trattenuti al proprio posto anche nelle peggiori condizioni di volo. Sulla sinistra riflettendo la luce che entrava dal soffitto, decine di campioni etichettati riposavano in ampolle o contenitori di vetro adagiati su due lunghi scaffali che, se seguiti verso prua, portavano ad un bancone ricolmo di note.
In centro alla stanza, un gigantesco mappamondo più alto della sua stessa figura, completamente blu con disegni bianchi, ruotava lentamente con un meccanico rumore mentre, appese al soffitto verticalmente con spesse cornici, centinaia di mappe pendevano come pagine d'un libro, concedendosi di seguire il lento dondolio del vascello.
"Intrigante, vero?" domandò con orgoglio
"È...diverso da...da tutto quel che abbia mai visto" provò a rispondere guardandosi attorno
"Corretto. Natalie, benvenuta nel laboratorio di bordo. Prego, prendete posto" le invitò facendo lo stesso "Penso sia giunto il momento di passare alle spiegazioni, non trovate?"
"Magari"
"Come mai vi ho fatte svegliare presto? Come mai non vi ho fatto fare colazione? Come mai ti ho affidato la chiave più importante del vascello?" aprì con un secondo, breve preambolo "Vista la vostra sintonia in questi ultimi giorni, ho deciso di meglio definire i vostri ruoli: voglio ridarti un obiettivo a cui puntare, dando occasione a Cleo di approfittarne nel mentre"
"Sono...interessata, molto interessata ma penso di sapere a cosa vi state riferendo..."
"Da oggi voglio nominarti, come abbiamo già discusso, mentore di Cleo, dandoti così delle responsabilità. Punto primo, aiutala a socializzare con persone al di fuori di te, mostrale che il mondo non è così spaventoso come crede. Punto secondo, trasmettile quel che ti è stato insegnato a Pokke ed insegnale a pensare come una cacciatrice. Punto terzo, controlla che porti a termine gli incarichi che vi affideremo. Punto quarto, mostrale che procrastinare, anche in piccolezze come riordinare la sua cabina, può portare a spiacevoli conseguenze. Punto quinto e ultimo, usufruisci liberamente del laboratorio e costringila a studiare, buone intenzioni non possono compensare un'inadeguata istruzione" terminò la spiegazione appoggiandosi allo schienale "Tutto chiaro?"
"Chiarissimo, ho solo una domanda"
"Prego"
"Perché io?"
"Perché sei una degli unici due esseri viventi con cui questa...questa Poogie caotica...non parli a monosillabi e che osa guardare negli occhi"
"L'altro sarebbe...?"
"Il Moofa che sta ruminando quel foglio" indicò schifata "Cleo, che ne pensi della mia proposta?"
"Anche...Anche se non...se non fossi d'accordo...non cambiereste idea" sussurrò
"Stai già facendo progressi" ridacchiò ironica "siete libere di andare a mangiare e, mi raccomando, se non vi do incarichi voglio vedervi qui a studiare"
"Certamente" rispose la prima
"Moofy può...tenere...il foglio?" domandò timidamente l'altra
"Sparite dalla mia vista!" sospirò, esasperata, lasciandosi cadere sullo schienale

Uscendo dal laboratorio con rapidi passi mentre il Moofa le seguiva col sopracitato foglio in bocca, scuotendolo e agitandolo come fosse una stropicciata preda, le ragazze si concessero una boccata d'aria fresca mentre una, ancora, non concepiva il peso del suo incarico e l'altra, sospirando animatamente, scaricava la tensione della riunione mattutina.
"Che intenzioni abbiamo...mia nuova allieva?" domandò la prima con una risata
"Colazione" balbettò la seconda
"E dove dovremmo-"
Interrompendola alzando bruscamente il braccio, Cleo indicò un chiosco che, a lato del vascello, due Lynian stavano rapidamente allestendo. Assalita da terrificanti ricordi dei pasti di Cotoletta, la cacciatrice indietreggiò di un passo prima che la compagna non la prendesse per mano, strattonandola fin dai cuochi dove il dolce profumo di brioche appena sfornate le stuzzicarono l'appetito.
"Cosa vedono i miei occhi" miagolò la Melinx "Colazione ha trovato un'amica?"
"Colazione?" chiese Natalie confusa
"Lei, Colazione" rispose indicando Cleo
"Co-Colazione!" esclamò la diretta interessata
"Assolutamente" rise lasciandosi scappare un miagolio "Cosa possiamo offrirti? Dolce o salato?"
"Colazione!" ripeté appoggiando sul banchetto approssimativamente 4000 Zenny
"Brioche alle mele e...una mela per Spuntino" elencò porgendo gli oggetti
"Colazione!" urlò l'albina alzandoli al cielo prima di poggiare il frutto a terra
"Spuntino?" chiese, nuovamente ed ulteriormente confusa, Natalie
"Spuntino" spiegò indicando Moofy "Vuoi per caso favorire della cucina del Solcacieli? Penso che Colazione abbia coperto anche per te" propose osservando gli Zenny
"Cleo e Moofy" disse indicando la compagna e il cucciolo "Natalie" si presentò
"Colazione, Spuntino e Nyatalie" ripeté convinta "Maple" miagolò allungando la bianca zampina
"Cosa mi consigli Maple?"
"Amato da molti Lynian a bordo, abbiamo della torta di sangue e una torta al tonno" annunciò vedendola, però, rabbrividire ora che vecchi traumi rischiavano di risvegliarsi "Altrimenti abbiamo delle brioche o posso cucinarti delle crêpes al momento"
"Opto per le ultime"
"Dolci o salate?"
"A scelta tua" forzò un sorriso
Lasciando solo 200 Zenny sul banchetto e recuperando i restanti, le due si allontanarono mentre la Melynx si metteva all'opera e la cliente, sofferente, sperava per un ripieno nei limiti del commestibile.
Appoggiandosi ad un parapetto mentre Cleo si sedeva a mangiucchiare su una vicina cassa, la ragazza prese un profondo respiro valutando le implicazioni dell'incarico appena ricevuto.

Sentendo un disperato belato, però, vide Moofy inseguire la mela che aveva cominciato a rotolare verso tribordo sentendo, pochi istanti dopo, le assi di legno cigolare, funi schioccare sotto un'improvvisa forza, scoppi lungo la canna fumaria e il possente suono delle campana di prua. Allarmandosi, le ragazze percepirono il vascello inclinarsi sul lato in una stretta virata, tanto inaspettata e forte da smuovere le casse e far slittare il cucciolo sulle tavole ponte; mentre qualche ricercatore lanciava un disperato urlo, Natalie si aggrappò al parapetto mentre Cleo, con un salto, raggiunse Moofy richiudendolo in un abbraccio.
"Che-Che sta succedendo?" domandò la prima allarmata
"Ma-Maestra Emma ha notato le sue rughe e ha deciso che se non potrà invecchiare bella, nessuno invecchierà!" rispose in lacrime "Moofy ti ho voluto bene!"
"Quali rughe?"
"Quelle sulla fronte quando si arrabbia!"
"Si chiama accigliarsi!" sospirò "Vieni qua!"
Vedendo la compagna porgerle la mano, Cleo la strinse, riuscendo a rialzarsi e salendo lungo l'inclinato pavimento prima di poter stringere il parapetto sul quale appoggiò il cucciolo che, vedendo la sua colazione cade, lanciò un breve, tristo belato.
Passati lunghissimi secondi d'incertezza, il Solcacieli riprese a livellarsi, lentamente mentre oggetti smettevano di rotolare, scivolare o ribaltarsi, dando occasione ai passeggeri di tirar un sospiro di sollievo. Istantaneamente le cacciatrici si diressero poppa dove altre persone si stavano raggruppando; dietro il timone con un falchetto sulla spalla, Maestra Emma, alzò le braccia richiamando il silenzio tra equipaggio, ricercatori e passeggeri.
"Chiedo venia per l'improvviso cambio di rotta e, ancor di più, per aver interrotto o compromesso le vostre attività" si scusò per poi riprendere il timone "Non passeremo per la Wyccademia poiché quest'ultima ha ordinato il dirottamento immediato al fine di raggiungere la flotta già diretta verso ovest e che ci accompagnerà per parte del viaggio"
"Alla fine siamo diretti a Minegarde?" risuonò una voce tra tante
"Corretto! Pochi ma strani avvistamenti e modifiche nell'ecosistema c'interesseranno in quanto conseguenza o preambolo di qualcosa. Cos'è quel qualcosa? Sarà nostro compito scoprirlo..."

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