8) Inarrestabile furia delle terre

"Bene, cosa sappiamo?" domandò Kioko sedendosi in centro al carro
"Uno solo, avvistato giorni orsono nella Steppa Ancestrale" rispose la sorella mentre tirava l'ocra copertura del carro preparandosi per la notte "ha combattuto qualche altra Viverna per il territorio?"
"No, il rapporto dice che un cacciatore ha abbattuto il Rathalos che dominava la zona e la Rathian è fuggita. Poi è subentrato il Tigrex"
"Lo troveremo al massimo delle sue capacità, capito"
"Questo è interessante" commentò la sorella maggiore leggendo un foglio "un cacciatore ha fatto rapporto di un...Nerscylla nella zona?" domandò mentre leggeva "Cosa dovrebbe essere?"
"Posso...intromettermi?" domandò Natalie voltandosi
"Quando sarai una cacciatrice potrai intrometterti, ora sei un cocchiere. Cocchia" rispose prontamente Kioko
"Chiedo scusa per mia sorella" intervenne Shiori con sguardo carico di vergogna "prego, dicci pure"
"Basandomi su quel che ho letto...il che potrebbe anche essere sbagliato" si scusò in anticipo "potrebbe essere che ancora debbano scoprire della presenza altrui?" domandò con una nota di insicurezza
"Non...non lo sappiamo. Il contratto di missione non dice nulla a riguardo, perché?"
"N-nessun motivo, avevo un'idea strana" rise imbarazzata
"Va bene" sospirarono le due "ti spiace se ce ne occupiamo prima di portarti a Val Habar?"
"Certamente. Posso accompagnarvi?"
Lanciandosi uno sguardo d'intesa, le due ragazze prima valutarono l'offerta lanciandosi occhiatacce, poi annuirono rispondendo contemporaneamente, quasi avessero organizzato la scena, facendo ridere la terza presente.

Appena entrarono nelle terre delle Steppe Ancestrale, le tre si accamparono in un luogo che ritennero sicuro, cucinando sotto il cielo stellato mentre la legna ardeva lentamente. A testimoniare un passato oramai dimenticato, varie colonne di pietra cremisi, alcune delle quali intagliate, costellavano il luogo rimescolandosi col suggestivo paesaggio.
"Shiori! Guarda che ho trovato!" annunciò alzando un mazzo di fogliame giallo
"Paglia?" domandò strizzando gli occhi e notando fini lineamenti rosa
Correndo dalla sorella maggiore, la giovane le strappò la pianta di mano lanciandola lontana da loro.
"Esagerata" rise "ti fanno paura anche i Melynx?" domandò punzecchiandola
"Te la faccio mangiare a colazione quella Felvine" minacciò
Alzando gli occhi al cielo, ognuna per i propri motivi, tornarono a quel che stavano facendo. Sedendosi accanto a Natalie, mentre questa osservava Shiori cucinare, Kioko appoggiò il proprio martello di fronte a sè. Una massiccia arma di metallo dal peculiare color grigio, con una magnifica gemma ambra incastonata nella testa arrotondata.
"Ti piace?" domandò con una nota di vanto "È un rarissimo martello da caccia delle Civiltà Antiche"
"In-Interssante" ridacchiò imbarazzata, fingendo di sapere di quel che stavano parlando "Come l'hai ottenuto?"
"Ero a caccia nella catena vulcanica, fiamme e magma ovunque" cominciò a raccontare con fare drammatico "Di fronte a me, un Uragaan, alle mie spalle, un Agnaktor inferocito-"
"Il raggio dell'Agnaktor ha colpito l'Uragaan" interruppe bruscamente la sorella "il quale è andato contro una parete del vulcano che è collassata rivelando quella reliquia coperta da ruggine e pietra"
"Grazie per aver tolto il tono epico dal mio racconto" sbuffò prima che la sorella le lanciasse una cote
"Sai cos'altro andrebbe tolto? Il sangue incrostato, levalo" la rimproverò indicando l'arma
Minuti dopo, sedute a gustare il fine ed elaborato sapore dello stufato di Kelbi, ovviamente opera di Shiori, le tre cominciarono a discutere: mentre Natalie schivava domande e cercava di essere più vaga il possibile riguardo la sua vita e i motivi della sua partenza, Kioko e Shiori si rivelarono, come al solito, completamente coerenti coi ruoli che aveva immaginato. Figlie di due taglialegna, professione popolare a Yukumo, loro padre pareva più simile alla sorella minore: elegante, attento e composto. Al contrario, la madre somigliava alla maggiore: allegra, gioviale e più in grado di vivere il momento. Ascoltando i racconti e vedendo le due ragazze, Natalie immaginò che, come l'abissale differenza univa le sorelle, un'abissale differenza caratteriale aveva potuto far scattare una scintilla tra i genitori anni addietro.
Mentre le gemelle parlavano, Natalie dedicò qualche istante a sé stessa, prendendo un lungo respiro e sentendo il profumo di fieno misto all'odore di legna bruciata, alzando lo sguardo e osservando le stelle che si riflettevano nei suoi occhi.
"Ti stai chiedendo se già ci fossero ai tempi della Catastrofe?" domandò Shiori interrompendola
"Sicuramente c'erano quando Schrade è caduto" commentò la sorella "per opera del dio incarnato in squame nere" terminò con tono goffo, quasi canzonatorio
"Nei tuoi sogni, io non ho mai creduto nel Fatalis" rispose l'altra incrociando le braccia
"Chi veniva da me la sera, spaventata e con un peluche tra le braccia?" chiese con sguardo furbo
"Kioko, per il tuo bene, taci" minacciò
"Scusatemi...posso farvi una domanda stupida?" chiese Natalie intromettendosi "Chi sarebbe Schrade? Soprattutto, visto che anche Konoha l'ha citato, cosa sarebbe un Fatalis?" domandò con innocenza mentre puro imbarazzo traspariva dal suo sguardo
"Ad ovest del continente, circa sopra Minegarde, si trova il regno di Schrade" spiegò la sorella minore "un'infinita landa desolata con una gigantesca città al suo centro. Si dice che ai tempi delle Civiltà Antiche, il Fatalis, drago nero e dio giudicatore, si fosse presentato. Si narra che abbia distrutto il regno in poche ore, prosciugando mari, appiattendo montagne, aprendo terre e bruciando anime"
"Ma...è tutta finzione, vero?"
"Certo, è una leggenda popolare" rispose lascivamente
"La sai una cosa Natalie?" chiese Kioko alle sue spalle, sussurrandole all'orecchio "Ogni tanto le leggende sono vere..." affermò stringendole i fianchi e facendola sobbalzare
Cacciando un urlo, Natalie saltò in piedi, allontanandosi mentre controllava l'amica, minacciandola con una forchetta di legno.
"Non farlo mai più!" ordinò indietreggiando
"Perché? Soffri il solletico?" domandò con un maligno sorriso sulle labbra
Ad interrompere il momento, una serie di potenti ruggiti fecero rabbrividire le tre che si voltarono di scatto.
"Meglio...andare a riposare..." balbettò Shiori che, ovviamente spaventata, aveva sfoderato il suo arco
Annuendo, la sorella maggiore corse dalla minore, stringendole le mani che sentì fievolmente tremare.
"Andrà tutto bene" la rassicurò dolcemente

La seguente mattina, prima ancora che il sole si alzasse sulle ampie praterie della steppa, Natalie e Shiori avanzavano coperte dal buio, silenziose ed attente. Seguendole a pochi passi di distanza, barcollando sguaiatamente mentre il sorgente sole la infastidiva, Kioko si lamentava della brusca sveglia con annessa minaccia d'essere buttata nel fiume.
Addentrandosi in un canale dove un ruscello formava un piccolo lago, le due si nascosero dietro ad un masso prima di strattonare la terza nel nascondiglio e lanciarle dell'acqua in faccia.
"Grazie Natalie. E tu smettila di far la stupida" sussurrò Shiori prima di indicare oltre il masso
Girovagando tranquillo, un Tigrex camminava a passi lenti sull'umido terriccio coperto d'erba e pozzanghere, tenendo le zampe frontali sollevate come era solito fare quando tranquillo. Sfoggiando le proprie scaglie gialle e azzurre, incurante del doversi mimetizzare o difendere, vantava la reputazione di temibile forza della natura per cui la sua specie era conosciuta. Osservando il proprio territorio in cerca di altri predatori da sfidare, si voltò non appena percepì del movimento.
Dandosi uno slancio disumanamente potente, saltò per metri prima di atterrare su di un Gargua, schiacciandolo sotto la sua zampa e alzando il collo. Controllandosi attorno, riabbassò il muso azzannando l'animale che ancora si dimenava per scappare, strappando abbondanti morsi mentre l'acqua si tingeva di rosso e le cacciatrici, chiaramente, sentivano il rumore di ossa rompersi e di muscoli tranciarsi.
Rivelando la loro posizione ed approfittando del momento, Shiori uscì allo scoperto, salendo sulla roccia dove, prendendo la mira, tese l'arco scoccando una freccia tinta di una densa sostanza viola.
Colpendo la Viverna nel collo, questa si voltò di scatto, alzando il busto prima di lanciare un potentissimo ruggito, smuovendo terra ed acqua attorno a sè. Mentre la giovane preparava il secondo colpo, il Tigrex la caricò con pesanti passi, alzando acqua e ciotoli al suo passaggio. Raggiunta la roccia da cui l'arciere stava scoccando, Kioko comparve alle spalle della sorella, saltando mentre alzava il mastodontico martello che fece ricadere sul muso della Viverna.
Cappottandosi a terra, questa indietreggiò prima che la ragazza tirasse un colpo laterale, aprendo piccole crepe nella spessa corazza sotto le fauci.
Saltando di lato, la combattente schivò un morso prima che la bestia indietreggiasse per saltare nella sua direzione, travolgendola e buttandola a terra. Impreparata, Kioko provò a rotolare di lato ma, trovando una roccia a bloccarle la strada, provò a voltarsi e rialzarsi. Sentendo il cuore batterle in gola e col respiro sia agitato che mozzato, la cacciatrice venne percorsa da una lancinante fitta che partì dalla gamba.
Stringendo i denti attorno all'esile gamba, il Tigrex buttò la piccola figura di lato, voltandosi e alzando una delle massicce zampe anteriori. Richiudendo l'ala, la Viverna fece ricadere un potentissimo colpo sul busto della ragazza che venne schiacciata a terra con un sordo tonfo.
"Kioko!" urlò la sorella
Estraendo una delle frecce dalla faretra e saltando verso la bestia, Shiori si aggrappò al suo dorso distraendo il predatore e cominciando a pugnalarlo. Lanciando versi e ruggiti mentre provava a disarcionare la giovane, l'animale cominciò a lanciarsi per la zona, dimenandosi e colpendo tutto quel che fosse a portata.
"Shiori! Stai bene?" domandò Natalie correndo dalla ragazza a terra
"Non sono Shiori" balbettò dolorante alzandosi "Shiori è bionda"
"Anche tu sei bionda!" replicò a tono porgendole una mano ed aiutandola a rialzarsi
"Dettagli" balbettò stappando una pozione curativa e bevendola di fretta
"Come continua il tuo piano?"
"Come continua?" domandò retorica "Non pensavo neanche di arrivare a questo punto!"
"Ma il tuo piano aveva un punto solo!"
"Lo so! Prendi il tuo stuzzicadenti di Rathian e accoltellalo!" ordinò prima di tossire brutalmente e darsi un colpo sul petto "mi sono strozzata con la pozione, non giudicarmi"

Ridendo, Natalie sfoderò lo stocco da dietro la schiena, correndo verso la bestia che, lanciandosi contro piante, massi e pareti stava provando a disarcionare l'arciere che, comunque, resisteva.
Non appena il Tigrex cadde a terra sfinito, la ragazza cominciò a lanciare fendenti sul suo muso, mentre la spada generava piccole fiamme per ogni taglio che apriva. Pochi secondi dopo, anche le gemelle si unirono al massacro, una tirando martellate sulle zampe, scheggiando e rompendo artigli mentre l'altra continuava a scoccare frecce, aprendo tagli che immediatamente si sporcavano del violaceo veleno di cui erano ricoperte le punte.
Rialzandosi e lanciando un ruggito tanto potente da lanciare le ragazze a distanza, la Viverna spostò il suo sguardo su Natalie. Senza neanche avere il tempo di sistemarsi, la giovane vide la bestia lanciarsi in una disperata carica a fauci aperte. Assorbendo il colpo con lo scudo, venendo percorsa da un lancinante dolore alla spalla destra e venendo lanciata contro la parete di roccia alle sue spalle, la ragazza ricadde a terra su di un ginocchio ma, vincendo il dolore, si rialzò.
Slittando nell'acqua e voltandosi di scatto, il Tigrex continuò la propria carica verso l'arciere che però, paralizzata dal terrore, non si mosse. Saltando tra di loro, Kioko lanciò una martellata sul muso dell'animale, interrompendo la sua corsa prima di ruotare su di un piede, tirando un'altro colpo e buttandolo di lato.
"Shiori! Sono io quella che si fa ammazzare!" la rimproverò "Resta calma e non morirmi qui"
"S-scusa" balbettò raggiungendo la faretra con la tremante mano e prendendo una freccia che incoccò con movimenti a scatti
Mentre le due parlavano, la bestia si era già rialzata scuotendo il muso e sfoggiando ampie crepe sulle scaglie della mandibola e sulla placca ossea del naso, perdendo sangue a piccoli rivoli.
Vedendola saltare nella loro direzione, Kioko spinse la sorella rimanendo come unico bersaglio. Provando a ruotare il martello per colpirlo nuovamente sul muso, venne invece travolta dal Tigrex che la bloccò nuovamente a terra, schiacciandola sotto la forza delle sue zampe mentre la giovane, in vano, si dimenava...

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