30) Ride bene chi muore ultimo

Percependo vitrei occhi giada osservarla dall'alto, Natalie sentì un brivido attraversarla correndo lungo ogni parte del suo corpo; vedendo bagliori risplendere sopra di lei e un'ampia ombra generarsi ai suoi piedi, oscurandola completamente, capì che l'innato silenzio del Drago fosse il peggior suono che non potesse sentire.
Stringendo la spada e voltandosi di scatto mentre urlava per rompere quella quiete, la cacciatrice si buttò verso il busto della bestia lanciando un fendente che aprì le violacee carni con un fiammata, seguito da un tondo ed da un passo laterale prima che, con una capriola, non si spostasse di lato alla tozza zampa.
Rialzandosi spostò lo sguardo, rimanendo però pietrificata dalla violenta tranquillità con cui l'animale avesse incassato i colpi e con cui la stava osservando, sfoggiando un'espressione quasi divertita.
In uno scatto adrenalinico, si rilanciò all'attacco puntando il fianco della bestia ma, roteando su sé stesso con un serpentino movimento, il Chameleos s'alzò sulle zampe posteriori spalancando le fauci.
Finendo per tirare uno sgualembro alla pancia dell'animale mentre questo spruzzava una densa nebbia attorno a loro, Natalie rischiò di cadere con appena venne investita dalla folata d'aria creata dalla bestia.
Voltandosi di scatto, osservò il Drago Anziano battere le ampie ali alzandosi in volo e lanciando una sfera viola verso terra. Impattando, una nuvola di miasma si diffuse per la zona, avvolgendo Natalie come un bagno di tossine che colorarono la nebbia d'un intenso viola.
Riatterrando, infine, il Chameleos spostò un occhio sull'avversaria chinata a terra e, alzata la coda, la fece ricadere rovinosamente sulla giovane, spostando aria, ciotoli, rocce e terriccio, mentre sentiva qualcosa rompersi sotto la potenza del colpo...

Inclinando il muso con curiosità, la bestia rialzò la coda prima di farla ricadere con un secondo, devastante colpo che smosse gli arbusti attorno all'impatto, sentendo nuovamente un osseo e ceramico rumore, simile a sassi che si frantumavano.
Dal basso verso l'alto, perforando le sue carni e spuntando alla base della coda, la verde lama del fioretto di Rathian corse per tutta la lunghezza della coda, aprendo un taglio longitudinale, cauterizzando le rosse carni e bruciando la violacea pelle.
Saltando in avanti mentre una fitta di dolore percorreva il suo corpo, il Drago Anziano si rigirò rantolando a terra ed osservando la piccola figura rialzarsi a stenti, con venature violacee lungo le guance a causa del veleno e con frammenti di Rathian che si staccavano dal suo equipaggiamento, ricadendo rosei dall'armatura e verdi dallo scudo.
Stringendo la mano attorno l'arma, Natalie prese un lungo respiro prima di stappare una Pozione, bevendola rapidamente, lasciando che qualche goccia scorresse lungo le sue guance ed il suo collo prima di bagnare la sua pettorina.
Fissando i tondi occhi su di lei e battendo un paio di volte la mascella, la bestia si lanciò contro la ragazza che, con uno scatto, si portò al suo lato prima di raggiungere le rovinate bisacce ed estrarre una delle piantine dalle foglie azzurre.
"Non sarà un Antidoto ma può aiutarmi" valutò addentando alcune foglie e cominciando a masticarle
Mentre il veleno sembrava rallentare la propria diramazione e, in certi momenti, sembrava ritirarsi dalle sue guance, la cacciatrice saltò all'indietro schivando un colpo di lingua della bestia. Sentito l'acuto schiocco simile ad una frusta si lanciò alla carica correndo verso sinistra e, facendo perno su di un piede, tiro un rovescio alla zampa dell'avversario che, abbassò il muso. Slittando di lato e riportandosi di fronte a lui, sentì l'aria spostarsi attorno a lei mentre il Chameleos tirava frustate ai suoi lati con ampi movimenti.
Approfittando dell'apertura, alzò la spada puntando al ribassato collo del Drago che, però, ben si ricordava questa sua mossa. Saltando all'indietro con un battito d'ali, spostandosi nella stessa direzione della lama che mai fece contatto, il Drago Anziano scomparve con una serie di bagliori di fronte agli occhi della cacciatrice.
Lanciandosi e provando a tirare un fendente nell'ultimo posto in cui l'aveva visto, Natalie vide l'arma passare indisturbata nell'aria prima di inciampare per lo slancio e, rialzandosi, capire che la bestia si era già spostata.
Cosciente della sua velocità mentre era invisibile, cominciò a guardarsi attorno in cerca di movimenti di cui non potesse sentire i relativi rumori, deglutendo e preparando ad alzare lo scudo in qualsiasi direzione.
Non appena il respiro della giovane si fece intenso, nervoso e preoccupato, quasi ansimante di paura, il Chameleos riapparve a pochi passi da lei, costringendola ad incrociare il suo sguardo e, non appena la notò sussultare lanciandosi all'indietro, spalancò le fauci cariche di un denso muco.

Prima ancora che entrambi i suoi piedi potessero toccare terra, saltata indietro per lo spavento, Natalie vide una densa nube verde-tortora nebulizzasti dalla gola del Drago, correndo nella sua direzione ed investendole il petto, la falda e gli schinieri, come la vegetazione circostante senza, però, farle alcun apparente male.
Osservandosi coperta di quella maleodorante mistura, la cacciatrice si guardò attorno, vedendo le piante appassire corrodendosi ed un fievole vapore alzarsi da sassi e terreno.
"A...Acido?" farfugliò incerta
Distratta dalla situazione, la giovane venne reintrodotta alla battaglia non appena un palla di muco viola non la buttò a terra, ricoprendola di tossine. Rialzandosi frettolosamente, prima gattonando per qualche passo e poi scattando, la ragazza venne richiamata alla realtà, correndo di lato mentre l'occhio destro della bestia la seguiva in ogni suo passo, voltandosi infine per caricarla.
Saltando nella direzione della preda, aprì lievemente le fauci, lanciando un colpo dell'elastica lingua che schioccò per terra seguendo i successivi salti, tranciando arbusti ma sfiorando soltanto la piccola figura che si lanciò a terra per poi rialzarsi.
Notandola correre, come fosse in ritirata, il Drago Anziano la seguì spostando l'intero muso mentre batteva la coda a terra, inclinando la testa prima di abbassarla e, con ineleganti ma rapidi passi, caricarla prima di saltare una volta avutala a portata.
Riuscita solo a bere distrattamente una pozione mentre scappava, scocciata dal sentir parte del liquido sprecato mentre correva lungo il suo mento, Natalie si voltò di scatto sfoderando l'arma ed osservando il Chameleos venirle incontro prima di saltare e provare ad azzannarla.
Schivando i finissimi denti che già avevano ferito il mentore, la ragazza saltò di lato, ruotando su di un piede prima di tirare un'ampio colpo laterale contro il muso della bestia, aprendo un taglio tra l'occhio e l'ampia calotta sovrastante.

Slittando e scivolando per l'inaspettato contrattacco, il Chameleos si rialzò sentendo piccole fitte sulle zampe posteriori, tempestate di colpi dalla cacciatrice prima che, con un colpo d'ali, non la facesse cadere a terra. Rivomitando una sfera di muco mentre era in volo, aspettò che esplodesse avvolgendo la zona con una densa nube di tossine prima di atterrarci nel mezzo, voltandosi con un continuo e serpentino movimento.
Mentre la giovane, con una mano di fronte alla bocca, percepiva i primi effetti dei veleni e provava a rialzarsi, il Drago Anziano riaprì le ali, battendole asimmetricamente e spingendo l'ampia nube viola in avanti, facendole seguire la cacciatrice.
Calmatosi e ripreso controllo della situazione, l'animale riprese ad avanzare con lenti movimenti intermittenti, continuando ad osservare con interesse la piccola preda che provava ad allontanarsi disperatamente.
Fermandosi ed aprendo le fauci, aspettò qualche secondo prima che la cacciatrice, uscendo dalla nube di tossine, si voltasse.
Osservandolo troneggiare sulla sua figura ed avendo visto la sua situazione continuare a peggiorare, Natalie pensò per qualche secondo al peggio prima di vedere le socchiuse fauci spalancarsi e la bestia lanciarsi nella sua direzione. Non facendo in tempo neanche a rialzarsi, ad alzare lo scudo o solamente ad urlare, sentì il rumore del metallo piegarsi e delle scaglie rompersi prima che una lancinante fitta attraversasse il suo corpo.
Trascinata per i fianchi sanguinanti venne poi lanciata di lato, rotolando verso la scogliera e fermandosi solo a pochi metri da questa, sbattendo la schiena contro le radici di una pianta e giacendo inerme per qualche secondo.
Attraversata da un profondo ed acutissimo dolore, Natalie fece forza sulle braccia per voltarsi e rialzarsi lentamente, non riuscendo più a trattenere le lacrime mentre prendeva ampi e doloranti respiri.
"Non qui, non-non così..." farfugliò stringendo con mani tremanti l'arma
Mentre tra sé e sé la ragazza sperava in un miracolo o in una qualsiasi occasione di fuga, vide per la prima volta entrambi i tondi occhi spostarsi su di lei, osservandola mentre la bestia abbassava il muso emettendo fievoli versi gutturali.
Deglutendo, la giovane alzò l'arma stringendola con entrambe le mani, come sua ultima difesa mentre lo scudo sul suo braccio, contuso e corroso, le sembrava inutile.
Ruotando il muso, infine, l'animale si lanciò con uno scatto nella sua direzione, spalancando le fauci e mostrandole la corona di ceramici denti che ora, ai suoi lati, si stavano richiudendo su di lei come una tagliola.

Chiudendo gli occhi, puntando il fioretto in avanti e lanciandosi come in un ultimo atto disperato, Natalie aspettò qualche istante prima di sentire un soffocato suono, misto alla puzza d'acido, provenire da davanti a lei.
Riaprendo un occhio notò le zanne ferme a pochi centimetri dalle sue braccia e, di fronte a lei, la punta dell'arma conficcata nel palato dell'animale mentre i suoi occhi la osservavano, percorsi da spasmi di dolore.
Lanciando un disperato urlo, la cacciatrice di lanciò in avanti affondando ancor di più l'arma mentre sangue misto ad acido e veleni schizzavano sulle sue mani e sulla sua armatura, vendendo infine la bestia lanciarsi all'indietro, cadendo a terra.
Puntando l'arma mentre il Drago giaceva contorcendosi, la ragazza corse in avanti prima di stringere il fioretto e di affondarlo nel busto lilla, lanciando un urlo di rabbia e stanchezza, proclamandosi così vittoriosa su quel silenzio. Tirando la fine lama per tutta la lunghezza del collo dell'animale, ammirò le fiamme correre sulla violacea pelle, bruciare sangue e cauterizzare il taglio stesso. Incontrando infine il teschio, lasciò correre le lama lungo le ossa della mandibola mentre, correndo, la estraeva dal suo predatore.
Voltandosi mentre prendeva ampi respiri, lasciò scivolare la braccia lungo i fianchi, osservando un denso liquame misto a sangue sgorgare dall'ampia ferita mentre, forse per la stanchezza, il suo sguardo si faceva appannato.
Impercettibilmente, un sorriso comparve sulle sue labbra non appena l'animale smise di muoversi, giacendo con l'appiccicosa lingua sul terreno mentre fievoli scatti nervosi continuavano ad attraversare la carcassa.
Lasciandosi cadere di fianco al cadavere della bestia, Natalie osservò i sanguinanti occhi del Chameleos che ancora si spostavano con spasmodici movimenti. Sdraiandosi a terra e riprendendo fiato grazie ad ampie boccate d'aria, si portò una mano al collo cercandone le fibbie e levandosi l'elmo una volta slacciate, facendo poi lo stesso coi bracciali.
"Odio...i Leviatani" farfugliò "ma Alexander capirà che...che non stiamo sprecando il nostro...il nostro tempo" farfugliò debolmente
Provando ad alzarsi, Natalie sentì un senso di nausea percorrerla prima che, lasciandosi cadere a terra, non si passasse una mano in volto, dandosi due pacche nel tentativo di riprendersi. Il suo sguardo, però, ricade su una vaga sfumatura viola nel suo palmo quindi, aguzzando lo sguardo, alzò e voltò la mano.
Dita, nocche e dorso, seguendo le vene, erano pesantemente percorse da ramificazioni viola acceso che correvano sotto la sua pelle, raggiungendo il gomito e scomparendo sotto l'armatura. Alzando intimorita l'altro braccio, notò lo stesso inquietante disegno prima che un fievole ma pungente dolore non si fece largo all'altezza della pancia.
Portando lì la mano toccò qualcosa di umido, sentendo i polpastrelli piegare la corazza in metallo prima che una fitta non percorresse la mano che subito alzò, notando un muco tortora e verdognolo.
"Acido per...per davvero" constatò preoccupata
Provando ad alzarsi allarmata, sentì una sorta di debolezza riportarla a terra, costringendola a prendere profondi e nervosi respiri mentre il suo sguardo si anneriva.
"Natalie!" una voce la richiamò portandole, istantaneamente, un poco di speranza
"Come cazzo ha fatto...non importa" s'introdusse una seconda "quanto è messa male?"
"Hei! Daymio Porpora, mi senti?"
Chinandosi di fianco a lei, due sfuocate figure vestite di rosso, di cui una coi capelli bianchi che le sollevò il busto, cominciarono a parlare mentre osservavano la situazione.
"Ciao Alex..." farfugliò alzando a fatica una mano verso il mentore
"Natalie! Mi senti? Sei sveglia?" chiese stringendole la mano
"Dov'è...Phelipe?"
"Che vuoi da me?" domandò il ragazzo, di fianco a loro, con fare scocciato
"L'ho...ammazzato...io" si vantò debolmente "stronzo..." ridacchiò
"Ride bene chi muore ultimo" ribatté "Tienila in vita, vado a recuperare cose al Campobase" ordinò porgendo ad Alexander alcune fiale e scattando in piedi
"Daymio Porpora, non morirmi così" ordinò stappando una Pozione e portandogliela di fronte alle labbra "Bevi e resta con me! Se senti di aver sonno, resisti! Oramai ti voglio troppo bene per farti morire quindi concentrati e respira. Sta' tranquilla, andrà tutto bene"
"Mi...volete...bene" ridacchiò
Mentre la sua voce andava scemando ed ogni parola risultava sempre più pesante da pronunciare, Natalie richiuse per un attimo gli occhi, concedendosi un istante di quel sonno che il mentore sembrava volerle negare. Tranquillamente, tutto il suo mondo scomparve, annerendosi di fronte al suo sguardo e sentendo la voce del mentore, pian piano, svanire.

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