28) Rosso guardiano della foresta

Affondando lo stocco nel ventre della bestia, Natalie saltò all'indietro mentre le rosee scaglie di preda e cacciatrice si erano macchiate d'un intenso color carminio. Osservano lo Yan Kut Ku voltarsi, vide un denso fumo nero misto a polvere infiammabile fuoriuscire dal rovinato becco, rinfoderando la spada e preparandosi a cambiare posizione.
"Infuriato" valutò sottovoce
A riprova, l'animale si lanciò in una disperata carica lanciando palle infuocate ai lati del suo percorso ma, osservando il movimento, la cacciatrice gli saltò di fianco, schivando entrambi i colpi prima di voltarsi. Osservandolo cadere a terra e strisciare prima di rialzarsi, la giovane si preparò ad attaccare, mirando alla ferita che già stava provando a cicatrizzarsi.
"Non attaccare alla cieca" ripeté bloccandosi, ricordando le parole del mentore e gli errori che fino a quel giorno l'avevano continuamente condannata "Non lasciarti intimorire, spazia i piedi e non sbilanciarti" ripeté eseguendo "sii meno tesa ma pronta a schivare e non sprecare fendenti" continuò stringendo il fioretto
In quell'attimo di calma, vide la bestia rialzarsi saltando sul posto, voltando il capo e voltandosi di scatto prima di lanciarsi contro di lei. Avendo spazio, la ragazza saltò di lato schivando la seconda carica e osservando i movimenti della bestia. Vedendolo pronto a rigirarsi nella stessa maniera, si lanciò alla carica alzando la spada e tirando un ridoppio che, con precisione, salì lungo il becco dell'animale che si era appena voltato, tagliando di netto l'orecchio a ventaglio che ricadde a terra.
"Consigli semplici ma efficaci" commentò indietreggiando "posso dargliene merito" rise
Barcollando all'indietro sotto lo sguardo della giovane, lo Yan Kut Ku scosse il muso pervaso da dolore prima di richiudere il secondo orecchio e far comparire un sorrisetto compiaciuto sulle labbra della cacciatrice.

Lanciandosi un'ultima volta contro la bestia, Natalie puntò il fioretto di fronte a sé, lanciando un affondo che perforò le scaglie del fianco della bestia. Lanciando uno stridulo ma profondo verso gutturale, lo Yan Kut Ku provò ad avanzare di qualche altro passo prima di cadere a terra, spingendosi mentre zampe ed ali strisciavano lentamente sul terreno.
Osservando gli occhi della viverna spegnersi mentre riprendeva fiato, Natalie ripose l'arma assicurandola all'ampia falda che le copriva la vita. Stringendo i pugni e saltellando sul posto in un euforico momento di gioia, la ragazza si concesse di esultare sommessamente prima di sfoderare il coltello da scalco e chinarsi di fianco al roseo cadavere.
Puntando il coltello e stringendolo, Natalie prese un lungo respiro prima di ricordare gli insegnamenti di Alexander, osservando le forme della bestia e valutando cosa scalcare, da dove e con quale velocità.
Rimuovendosi il bracciale per aver più sensibilità, strinse dolcemente l'orecchio rimasto alla viverna prima di aprirlo e, con calma, incidere la membrana con la punta del coltello.
"Ma quale degenerata ti ha spedito qui?"
Sentendo una voce al suo fianco, Natalie venne attraversata da un brivido mentre, cacciando un urlo, si lanciò di lato cadendo a terra.
Avvicinatosi con tranquillità e sedutosi sulla schiena dello Yan Kut Ku senza che lei neanche se ne accorgesse, un cacciatore vestito di lucenti pelli rosse attese una risposta prima di alzare il braccio e passarsi la mano tra i rossi capelli, rivelando parte della maglia d'Eltalite sottostante che lo proteggeva.
Facendo roteare con tranquillità una di due lame gemelle mentre la osservava con sguardo annoiato, quasi irritato, ripose l'arma prima di raggiungere la propria bisaccia e cercare una delle fiale che aveva con sè.
"Sei con la Wyccademia? Pokke? La Taverna?" domandò porgendole una fiala contenente un liquido azzurro "Patty mi ha già dato per morto?" chiese infine confuso
"Io...Pokke" squittì sentendosi in soggezione
"Basso grado suppongo"
"Sì" rispose accettando la fiala "questa-"
"Quella ti serve per le Tossine"
"Tossine?"
Alzando gli occhi al cielo, il cacciatore sospirò con fare palesemente seccato non appena vide lo sguardo perso della giovane. Scendendo dalla viverna e chinandosi di fronte a lei, assicurandosi che il proprio sguardo rimanesse più in alto del suo, le prese una mano senza bracciale, prima di alzargliela e mostrarle il polso già percorso da violacee striature che seguivano le vene.
"Le Tossine sono un veleno di qualità superiore alla norma. Le tue labbra son quasi viola come i tuoi capelli e gli occhi ti si stanno già ingiallendo"
"Io...non me ne ero accorta, grazie di-"
"Non ringraziarmi! Bevi!" la rimproverò prima di alzarsi "Come è possibile che un'armatura come la tua sia indossata da qualcuno...qualcuno come te?" domandò retorico
"È...una storia molto lunga" rispose con una risatina senza capire se fosse una provocazione o meno "Posso chiederti di te?"
"Phelipe, G2" rispose sommariamente
"Io sono Natalie, sono-"
"No, scusa, non mi interessa" la bloccò "La situazione qui è critica, la fauna locale sta morendo e mi hanno detto che sarebbe arrivato dell'aiuto ma...mi aspettavo qualcosa di meglio" sospirò "tra cacciatori di Basso Grado e animali ci sono già abbastanza cadaveri"
"Qualcosa di meglio?" domandò alzandosi e guardandolo malamente
"Non prenderla sul personale" sospirò prima di guardarsi attorno "riportiamoti al Campobase e poi vedrò di risolvere"
"Perché dovrei seguire gli ordini di-"
"Perché ho molta più esperienza di te" rispose imperativo

Alzando gli occhi al cielo, la ragazza sospirò prima di ricevere un colpetto punitivo sulla nuca e, seguendo l'ordine, tornare sui propri passi. Lanciando rapide occhiate al cacciatore che affiancava, osservò la lucentezza delle pelli rosse, stesso colore dei suoi capelli, e le sporadiche scintille che si sprigionavano per poi correre lungo la maglia d'Eltalite sottostante. Rientrando al Campobase ed osservando le due barche spiaggiate sulla bianchissima sabbia, entrambi videro una seconda figura rossa a bordo del secondo vascello.
"Ma allora non sei sola!" la rimproverò il ragazzo
"Non mi ha chiesto niente a riguardo!" replicò
"Lascia stare..." sospirò
Alzandosi dal letto del catamarano, la figura di Alexander troneggiò sui due cacciatori mentre, senza pettorina o bracciali ma coperto di bende già arrossate dal sangue, li osservò per qualche istante.
"Prima ho lasciato lei per cercare te" sentenziò puntando il ragazzo "e quando non ti ho trovato, son tornato e non ho trovato nemmeno te" disse spostando il dito verso l'allieva "e l'unica cosa che non avrei voluto trovare, l'ho trovata"
Mentre Natalie correva preoccupata salendo lungo la rampa del catamarano, i due si lanciarono brevi sguardi interrogativi, quasi provando a capire cosa stesse succedendo basandosi sullo sull'apparenza altrui.
"Cosa vi è successo?" domandò allarmata la giovane raggiungendo il mentore "State bene?
"Sì, sto bene, non preoccuparti...ho solo avuto qualche incontro sgradito"
"Con permesso" interruppe il secondo cacciatore salendo sul catamarano "Philipe, cacciatore G2 di Jumbo, inviato due giorni fá per controllare la zona" si presentò porgendogli la mano "è un piacere trovare qualcun'altro con esperienza" annunciò con sguardo rasserenato
Notando la differenza con cui la nuova conoscenza si era presentata al mentore, in confronto a come si era presentato a lei, Natalie si accigliò per qualche istante prima di vedere Alexander rispondere al gesto usando il braccio fasciato.
"Alexander, cacciatore di Pokke, G deregolamentato. Lei è Natalie, la mia allieva. Siamo arrivati in mattinata coscienti di qualche strano avvistamento" spiegò sinteticamente
"Sangue rosso scuro" affermò l'altro osservando le bende "ovviamente Tossine" commentò prima di osservare la sua armatura "ed...acido?"
"Esatto. Posso rubarti un poco di tempo per mettere al pari le nostre conoscenze?"
"Assolutamente, anzi, non volevo chiedervelo per paura di rubare tempo a voi"
"Dammi tranquillamente del Tu, niente formalità"
Mentre i due si presentavano, Natalie osservava disgustata la cordialità ed il rispetto con cui Phelipe si rivolgeva ad Alexander e, con invidia, il tono amichevole che quest'ultimo aveva concesso a qualcuno di appena conosciuto.
Immersa nei suoi pensieri, infine, non notò il mentore avvicinare una mano alla sua fronte e, con tranquillità, tirarle una schicchera in fronte.
"Hei! Cosa avrei fatto questa volta?" domandò impettita portandosi le mani fino alla nuca "ogni volta fa sempre più male" si lamentò
"Cosa ti avevo chiesto di fare?"
"Non toccare il timone del catamarano"
"Anche...ma non quello"
"Restare qui" sospirò
"E tu che hai fatto?" chiese con fare inquisitorio
"Ho inseguito uno Yan Kut Ku"
"Kut Ku?"
"Ho assistito" s'intromise Phelipe "L'ha abbattuto ma..."
Lasciando in sospeso la frase, il cacciatore lanciò uno sguardo diffidente all'altro mentre, con calma, scosse la testa un paio di volte.
"Va bene" rispose Alexander sbrigativamente "Al momento, però, abbiamo altro a cui pensare. Phelipe, corretto?"
"Se posso darti del Tu, chiamami pure Phil"
"Vorrei sentire la tua parte della storia; come mai sei qua, cosa hai notato, cosa c'era d'insolito, cosa hai affrontato e cosa sospetti"
"Perfetto, la domanda che mi auguravo facessi" commentò con sollievo prima di voltarsi verso Natalie "per quanto riguarda lei..."
"Non preoccuparti, vi lascio parlare"
Rispondendo a tono e capendo, grazie all'ovvio comportamento, che la sua presenza non fosse gradita, Natalie scese lungo la rampa del catamarano prima di adocchiare la seconda uscita del Campobase e, con occhi lucidi, stringere un pugno cercando di tranquillizzarsi.

"Ce n'era proprio bisogno?" domandò il più esperto dei due veterani
"Sono qui da due giorni, l'ecosistema sta collassando, non ho idea di quel che stia succedendo" rispose a tono "non voglio che il mio tempo venga sprecato perché devo spiegare tutto ad una novizia"
"Sarà anche inesperta ma non vuol dire che sia stupida o che le manchino le capacità"
"Ho visto come si atteggia ad affrontare un Kut Ku e, sinceramente, mi son già fatto un'idea. Questo non è il Distretto per lei"
Prendendo un breve sospiro, capendo che non avrebbe potuto fargli cambiare idea, Alexander scosse il capo prima di raggiungere il bracciale della sua armatura e, con calma, reindossarlo.
"Hai trovato indizi, informazioni o ci sono eventi strani che vorresti condividere?"
"Nuvole di veleno, piante ed arbusti coperti da tossine" cominciò ad elencare "sporadicamente s'alza la nebbia per poi sparire nel nulla dopo alcuni minuti" continuò portandosi una mano al mento e ragionando "strani bagliori...Gypceros?" domandò lasciando intendere che neanche lui fosse certo della supposizione
"Per quanto vorrei anch'io che fosse un Gypceros, fidati, non lo è"
"Che avete...hai visto?"
"Oserei dire di esserne abbastanza sicuro" suppose prendendo la Gigantica ed aprendola "ma lascia che confermi..." continuò aprendo l'enciclopedia e facendo scorrere rapidamente le pagine "nebbia, veleno, acido, pochi avvistamenti, denti ceramici...Chameleos"
"Un Drago Anziano?" domandò chinandosi verso la pagina "cerchiamo, troviamo, osserviamo ed abbattiamo? Per quanto ne so non dovrebbe nemmeno esser veloce"
"Non è una battaglia convenzionale" ribatté "non è una bestia stupida; ti attaccherà solo se lo riterrà necessario e si muove lentamente solo quando visibile. Osserva i tuoi movimenti e alterna attacchi consecutivi a momenti di calma. È stato visto mirare alle bisacce non appena capisce dove sono, provando a spaccare o rubare gli oggetti che avrai con te. La coda, sebbene sembri innocua, è particolarmente potente nonché facile da sottovalutare"
"Ne hai mai affrontati?" domandò Philipe prestando particolare attenzione alla conoscenza dell'altro
"Mai, solo oggi" rispose prontamente "ho prestato molta attenzione a quel che faceva...ed il Chameleos ha fatto lo stesso"
"Come si comporta?"
"I ricercatori affermano che i Chameleos abbiano...come dire..." sospirò confuso "scuole di pensiero sul come combattere?" propose "Questo, per esempio, è un esemplare tranquillo, poco violento e che attacca solo dopo aver confuso la preda. È uno di quelli che preferisce rubarti oggetti, avvelenarti e demotivarti per farti abbandonare la missione...a meno che non capisca che sei una preda facile"
"Sapevo che molti seguissero questa tattica ma, sinceramente, pensavo fosse una sorta di esagerazione" sospirò prima di accigliarsi "ma è quello che deve aver fatto negli ultimi due giorni con me..."
"Dopo averlo affrontato in uno scontro posso dirti che adora giocare con la tua percezione di sè. Alterna momenti di quiete con improvvise raffiche e combinazioni di attacchi ma, per il momento, nient'altro fuori dall'ordinario"
Fermandosi a ragionare mentre l'altro si era completamente rivestito di scaglie di Rathalos, Phelipe prese la rincorsa saltando sul suo catamarano e, recuperato un libro, tornando nella stessa maniera.
Aprendo una Gigantica che l'altro non aveva mai visto, osservò disegni simili, ma diversi, a quelli che aveva già visto, stampati con tecniche diverse su di una carta che mai aveva visto in vita sua.
"Da dove arriva?"
"Kokoto, nel Distretto di Minegarde. Jumbo è una meta della sua tratta commerciale e, un giorno, son riuscito a mettere le mani su di una Gigantica che non provenisse da Dundorma"
"Ci sono nozioni sul Chameleos?"
"Quant'è bello trovare qualcuno che sappia porgere le giuste domande nei giusti momenti" rise prima di trovare quel che gli interessasse "qua non racconta nulla di nuovo...anzi..." balbettò prima di schiarirsi la voce e cominciare a leggere "alcuni esemplari possono sviluppare, se necessario, ghiandole capaci di produrre acido che potrà essere esalato dalle fauci tramite un getto nebulizzato o racchiuso in involucri di muco" lesse per poi prendere una breve pausa "controlla dove ti ha-"
"Sto già facendo" rispose Alexander con sollievo e sorpresa dell'altro "le scaglie sono leggermente corrose, i lacci sono quasi sciolti ed il metallo è deformato" aggiunse osservando l'interno del bracciale
"E questo...potrebbe essere un problema"
"Essere sciolti è sempre un problema"
"Si...ma parlavo delle seguenti righe" affermò con fare preoccupato "un basso numero di esemplari, con abbastanza esperienza e se naturalmente predisposti, possono nebulizzare sostanze chimiche nell'aria causando paradisia e allucinazioni. Alcuni cacciatori affermano di aver visto più Chameleos o copie dei propri compagni di caccia apparire dalla nebbia, sentendo, in aggiunta, le loro voci lanciare brevi ma effettivi messaggi. Si crede che il Chameleos possa riprodurre voci o alterare chimica esterna o interna di organi sensoriali. Ulteriori studi non sono stati condotti per mancanza di esemplari ma-" si bloccò per poi guardarsi attorno, alzandosi e continuando a controllare il Campobase con lo sguardo
"Phil?"
"Perdonami, dove sta la tua allieva?"

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