Remus Lupin e la mappa
Oggi Hagrid mi ha proposto di andare a Hogsmeade con lui ma non potrei tornare al villaggio senza venire sopraffatto dai ricordi quindi ho rifiutato e sto tranquillamente correggendo i compiti dei ragazzi quando sento una voce conosciuta provenire dal camino
-Lupin!- grida Piton nel fuoco -Devo parlarti!-
Da quando si rivolge a me di sua spontanea volontà? Incuriosito prendo della metropolvere dal ripiano sopra il cammino e un attimo dopo sono nell'ufficio del mio collega. Mi scuoto via la cenere dagli abiti e dico
-Mi hai chiamato, Severus?-
-Ma certo- replica Piton, il volto contorto per la rabbia, mentre va verso la scrivania -Ho appena chiesto a Potter di vuotarsi le tasche. Ho trovato questo-
Piton mi indica un foglio di pergamena, IL foglio di pergamena, mi dico ancora prima di avvicinarmi, l'ho tenuto in mano così tante volte che non potrei non riconoscerlo. Sulla pergamena sono scritte quattro frasi
"Il signor Lunastorta porge i suoi ossequi al professor Piton e lo prega di tenere il suo naso mostruosamente lungo lontano dagli affari altrui"
"Il signor Ramoso è d'accordo con il signor Lunastorta, e ci tiene ad aggiungere che il professor Piton è un brutto idiota"
"Il signor Felpato vorrebbe sottolineare il suo stupore per il fatto che un tale imbecille sia diventato professore"
"Il signor Codaliscia augura buona giornata al professor Piton, e gli dà un consiglio: lavati i capelli, sporcaccione!"
Trattengo ogni emozione anche perché non so nemmeno io se verrebbe fuori una risata o una lacrima, non posso fare a meno di pensare con orgoglio che l'incantesimo anti-intrusi ha funzionato perfettamente e che la mappa rispecchia quelle che sarebbero state le nostre reali risposte
-Allora?- mi chiede Mocc-Piton, non devo farmi influenzare dalla mappa: siamo cresciuti. Continuo a fissarla cercando di non farmi sopraffare dai ricordi e al tempo stesso di decidere come comportarmi
-Allora?- ripete Piton -Questa pergamena è chiaramente piena di Magia Oscura. Dovrebbe essere la tua specialità, Lupin. Dove credi che Potter abbia trovato una cosa del genere?-
Alzò lo sguardo e lancio un'occhiata verso Harry sperando capisca che non deve interrompermi
-Piena di Magia Oscura? Lo pensi davvero, Severus?- vorrei ricordargli che era lui quello che la usava non noi, ma mi limito a dire -A me sembra solo un foglio di pergamena che insulta chiunque lo legga. Infantile, ma certo non pericoloso. Immagino che Harry l'abbia trovato in un negozio di scherzi...-
-Davvero?- dice lui visibilmente arrabbiato -Credi che un negozio di scherzi potrebbe vendergli una cosa del genere? Non credi che sia più probabile che l'abbia avuta direttamente da chi l'ha fatta?-
Oh dai davvero pensa che io abbia dato la mappa a Harry? Che l'abbia messo in pericolo così incoscientemente? Beh in effetti lui non sa che è una mappa...
Non pronuncio il nome Felpato da dodici anni, vorrei semplicemente riuscire a non considerarlo più un malandrino, il nome Ramoso è troppo doloroso e di certo sarebbe strano chiedere a Harry se mi conosce; così
-Vuoi dire dal signor Codaliscia o da un altro di questi signori?- chiedo apparentemente impassibile. So benissimo che Piton ricorda perfettamente i nostri soprannomi, non era una cosa che tenevamo tra noi -Harry, conosci qualcuna di queste persone?-
-No- risponde Harry in fretta
-Visto, Severus? A me sembra un tipico articolo di Zonko...-
Con perfetto tempismo Ron entra di corsa nello studio. Boccheggia e si ferma davanti alla scrivania di Piton tenendosi una mano sul petto dolorante e cercando di parlare.
-L'ho... data... io... a... Harry. L'ho... comprata... da Zonko... un sacco di tempo fa...- mi piace la loro amicizia, mi ricorda cosa significa avere qualcuno che ti copre e ti difende sempre
-Bene!- dico, battendo le mani e fingendomi allegro -La faccenda è chiarita! Severus, la prendo io, d'accordo?- Ripiego la mappa e la infilo sotto la giacca -Harry, Ron, venite con me, devo parlarvi del tema sui Vampiri... se permetti, Severus...- inventare scuse è stato il mio pane quotidiano per sette anni. Non mi fermo a guardare Piton, so che la sua rabbia è rivolta tanto a me, Harry e Ron quanto agli altri Malandrini
Una volta arrivati nella sala d'ingresso Harry dice
-Professore, io...-
-Non voglio sentire spiegazioni- dico secco. Mi guardo intorno e abbasso la voce -So che questa mappa fu requisita da Mastro Gazza molti anni fa. Sì, so che è una mappa- specifico in risposta ai loro sguardi stupiti -Non voglio sapere come ne sei entrato in possesso. Comunque sono esterrefatto che tu non l'abbia consegnata. Soprattutto dopo quello che è successo l'ultima volta che uno studente ha lasciato in giro delle informazioni sul castello. E non posso restituirtela, Harry-
"No" mi dico "non sono esterrefatto, James avrebbe fatto lo stesso"
Non posso fare a meno di pensare che è sua di diritto, se le cose fossero andate diversamente l'avrebbe ereditata, ma non posso lasciargliela ora... magari un giorno... se Si-Black sarà catturato...
-Perché Piton credeva che l'avessi avuta da chi l'ha fatta?-
-Perché...- esito, è curioso come i suoi genitori -perché questi cartografi volevano attirarti fuori dalla scuola. L'avrebbero trovato estremamente divertente- in fondo è una parziale verità
-Lei li conosce?- mi chiede e devo trattenere una risata
-Li ho visti una volta- rispondo, poi mi faccio più serio -Non sperare che ti copra un'altra volta, Harry. Non riesco a farti prendere sul serio Sirius Black. Ma credevo che quello che senti quando i Dissennatori ti si avvicinano avesse prodotto qualche effetto su di te. I tuoi genitori hanno dato la loro vita per la tua, Harry. Bel modo di ricambiarli... barattare il loro sacrificio con un sacchetto di scherzi magici- forse sono stato un po' duro, ma non posso non stare male nel vedere che mette a repentaglio la sua vita dopo tutto quello che James e Lily hanno fatto per lui, dopo quello che ha perso, dopo quello che io ho perso.
Silenziosamente vado verso la mia stanza e mi siedo sul letto, prendo la mappa e me la rigiro tra le mani. Immagino per un attimo di essere nuovamente alla torre di Grifondoro, seduto sul mio letto a baldacchino con un libro in mano mentre cerco di studiare ignorando la confusione dei miei amici
-Moonyy, Moonyy-
Anche a distanza di anni non riesco a trattenermi dall'alzare gli occhi al cielo
-Dimmi Prongs-
-Sai siamo le persone che conoscono Hogwarts meglio al mondo, dovremmo tramandare il nostro immenso sapere-
-Intendi tipo una mappa?-
Al tempo ero scettico di fronte alla loro trovata
-Una mappa che mostri dove si trova chiunque in qualsiasi momento-
Quanto mi manchi James, il tuo sorriso sempre sulle labbra testimone del tuo immenso ottimismo, il tuo eterno entusiasmo, la fiducia incrollabile che avevi nelle persone, il tuo mettere gli amici sempre al primo posto. Ricordo il tuo abbraccio quando hai scoperto il mio "piccolo problema peloso" e so che l'idea di diventare Animagi è stata tua.
-Prongs ha ragione! Così i professori e i prefetti non possono beccarci-
-Io sono un prefetto Pad-
-Nah tu sei un malandrino Moony-
Si io sono un malandrino Pad, ma tu? Tu chi sei davvero? Esiste ancora qualcosa di quel ragazzo scappato di casa perché non condivideva i loro stessi ideali? Di quel ragazzo che ha fatto i compiti per la prima volta solo per spacciarli per miei ed evitare che io dovessi affaticarmi subito dopo la luna piena? Di quel ragazzo che si è messo a piangere nello scoprire di essere il padrino di Harry?
-Secondo me è un'idea fantastica-
Piccolo Peter, per te tutto quello che dicevano James e Sirius era un'idea fantastica, loro erano i tuoi idoli, i tuoi modelli. Perché l'hai seguito quella notte? Sai quanto è sempre stato brillante. Perché non hai lasciato agli Auror quel compito che era più grande di te?
Prendo la bacchetta e pronuncio una semplice frase
-Giuro solennemente di non avere buone intenzioni-
I signori Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso
Consiglieri e Alleati dei Magici Malfattori sono fieri di presentarvi
La Mappa del Malandrino
-Ce l'abbiamo fatta! Funziona!-
-Dobbiamo festeggiare!-
-Burrobirra?-
-Whisky incendiario-
Una di quelle conversazioni fatte di sguardi e ghigni sarcastici tra Prongs e Padfoot ed è così che la nostra serata di gloria è finita ubriachi in sala comune dei Serpeverde a riempirla di stendardi rosso-oro che urlavano "Forza Grifondoro" e strangolavano chiunque provasse a toglierli.
Ancora mi chiedo come faceste a convincermi sempre a farmi coinvolgere nelle vostre trovate, guardando la spilla da prefetto mi ripetevo sempre che era l'ultima volta, ma poi accadeva di nuovo; allora mi dicevo che era perché ero felice di essere accettato, di essere parte di un gruppo. Ora so che era molto di più, eravamo una famiglia e la scarica di adrenalina che scorreva in voi scorreva anche in me e mi faceva sentire felice come mai prima.
Eravamo una famiglia e ora cosa siamo? James è morto per salvare le persone che amava, Peter è morto per vendicare James. Siamo rimasti noi, un cane fuggitivo e un lupo mannaro più solo che mai.
Forse dovrei parlare con Silente, raccontargli tutto. Aiuterebbe a catturare Sirius Black?
Forse voglio solo mantenere questo ricordo con me, per me. Voglio tenere in vita la mia famiglia nei pensieri e nei sogni.
-Fatto il misfatto- sussurro
Avevo pensato di scrivere una storia, non molto lunga meno di una decina di capitoli, in cui raccontavo i punti salienti del terzo anno vissuti dal punto di vista di Remus. Per ora però ho pensato di scrivere solo di questo giorno.
Fatemi sapere cosa ne pensate😉😘
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