Burrobirra.
Quasi scoppi a ridere quando noti Ernie con un baffo schiumoso di Burrobirra sopra le labbra rosee e morbide, ti sei sempre chiesta cosa si provava a baciare un Tassorosso, ma non avevi poi così tanta voglia di sperimentarlo durante una gita ad Hogsmeade in piena primavera.
Il venticello era tiepido, il tempo perfettamente adeguato, e ti infastidisce pensare che nella tua Sala Comune la maggior parte degli studenti soffrivano di chissà quale allergia ai fiorellini che spuntavano ovunque dalla terra, addirittura, il rampollo dei Malfoy era in una condizione penose a causa delle mimose.
Dunque, quando il baldo cavaliere giallo-nero ti aveva salvato da quella tragica situazione invitandoti a bere qualcosa non ci hai ripensato due volte a preferire lui, piuttosto che respirare ossigeno contaminato, mai scelta fu migliore.
Quell'uscita si era rivelata anche piuttosto piacevole, tuttavia non eri tanto sicura di tornare integra tra i tuoi cari compagni senza ricevere prima qualche fattura ben assestata da parte della tua cara amica Parkinson.
Ma non ci pensi, era davvero una giornata grandiosa quella, il sole splendeva alto e gli uccellini cantavano gloria al ritorno della stagione più odiata ed amata dell'intero anno, sbuffi qualcosa di incomprensibile, solo ora ti rendi conto di trovarti bene con un Tassorosso, il che era assai buffo, non avevi mai avuto una particolare affinità con quella casata e ti sorprendeva il fatto che uno come lui- un ragazzetto piuttosto pomposo ma simpatico e rispettoso- fosse interessato a te, non eri terribile, certo, ma non eri una tanto facile e di gentilezza, ne eri alquanto carente.
Eppure, con lui non riuscivi a non mostrare il lato migliore di te, ridendo alle sue battute e dandogli consigli sul Quidditch, ti propone di fare una partitina dopo cena, tanto per digerire, accetti sorridendo entusiasta, e lui sembra apprezzare la cosa.
Chiacchierate, non come una coppietta felice farebbe, ma nemmeno come degli amici (o migliori amici) farebbero, vi stavate entrambi divertendo sì, ma eravate consapevoli che non sarebbe nato un bel niente da quel rapporto se non un'amicizia duratura.
«Mi chiedevo...» Cominciò il discorso, con sorprendente disinvoltura.
«Se tifassi una squadra in particolare.»
Annuisci lentamente, prendendo una lunga sorsata di Burrobirra, il liquido caldo e dissetante ti rilassò visibilmente. Quel calore, non può fare a meno di ricordarti il ragazzo che avevi di fronte.
«Sì, amo i Kenmare Kestrels.» Annunci, non ti preoccupi nemmeno di rovinare la situazione aggiungendo una nota di orgoglio nella tua voce, tranquilla e cortese.
«Ci avrei scommesso, io preferisco i Puddlemere United.» Risponde con quel tono che tanto infastidisce gli altri, ma che tu trovi estremamente adorabile.
Poi, ripensi a quella scena che aizzò la curiosità nel conoscere quel giovane, dentro di te.
«Io ti credo, Harry.» Quelle parole, ti risuonavano nella mente di tanto in tanto, seppur un po' deteriorate dal tempo, ma il succo, restava quello.
Riprendete quell'animata discussione sui manici di scopa, lui ti insegna trucchi da provare quella sera e tu facevi altrettanto, non smettevi di sorridere, nemmeno quando era tempo di tornare al castello, la sera era calata, la luna piena sorgeva nel cielo, accompagnata da innumerevoli stelle, un venticello fresco invase le tue narici, profumava di primule, margherite e pollo rosolato.
Ti sporgi leggermente per afferrare la mano del tuo accompagnatore, che come avevi previsto, non rifiuta quel gesto, stringendola appena con fare cavalleresco, anche quella situazione ti faceva un po' ridere, soprattutto quando qualcuno vi occhieggiava stupiti, sentivi mormorii appena udibili che contenevano i vostri nomi e cognomi, fate una gara silneziosa a chi sghignazza meno e ti accorgi di star perdendo miseramente, solo quando molli la sua mano e ti dirigi verso il tuo tavolo, lo saluti lentamente e lui, si esibisce in un inchino abbastanza profondo, ti domandi se facesse delle provi serali per muoversi con tanta eleganza, al contrario nei movimenti, tu sembravi una balena spiaggiata.
Ti lancia un'ultima occhiatina, e tu sorridi di rimando prendendo posto accanto a Draco, ne eri sicura, avevi tante da raccontarne, l'odore sgradevole di fazzolettini e detergente t'incupisce istantaneamente, ma a rincuorarti é il pensiero che Cenerentola, non ha mai perso la scarpetta all'ora di cena, decidi di mangiare solo per non prestare una reale attenzione agli starnuti e alla violenta tosse, di almeno la metà di quel dannato tavolo.
E sorridi, pensando alla partita che vi aspetta, e forse -solo forse- potresti scoprire che sapore hanno le labbra di un Tassorosso.
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