sette

Elena 

non ricordo bene la prima volta che Luca mi nascose che si era fatto male, ricordo solamente che eravamo piccoli e che lui era tornato da una gara, di minimoto, io non ero andata perché avevo la febbre e quindi ero rimasta con la nonna, mentre Valentino era ad uno dei suoi weekend e i miei genitori erano con Luca, quando tornò chiese alla nonna come stavo, ricordo che si teneva il braccio e ogni tanto faceva qualche piccola espressione di dolore 

quando la nonna gli disse che avevo ancora qualche linea di febbre lui annuì e si chiuse in stanza, poco dopo vidi nostra madre entrare con una pomata in camera di Luca, non dissi niente, tornai in camera mia e quando la mamma uscì entrai come una furia in camera di Luca

"perché mi nascondi che ti sei fatto male?" 

Luca mi guardò in silenzio e posò il tablet dove stava riguardando il video che papà aveva fatto, mi fece cenno di sedermi vicino a lui, ma scossi la testa gli avrei attaccato la febbre e non sarebbe potuto andare a a guidare e non volevo che si staccasse anche se per poco dalla moto, così mi sedetti sulla sedia della sua scrivania, girata in silenzio verso di lui, l'unica cosa che disse fu "perché stai male e non volevo farti preoccupare"

ma lui non aveva ancora capito che io per tutta la vita finché sarebbe salito sulla moto mi sarei preoccupata e sinceramente dopo anni non lo capisce ancora, dei tre essendo quella che non guida sono sempre stata quella più ansiosa, una volta Valentino portò me e la nostra famiglia a una sua gara a Misano, per tutta la gara tenetti la mano a nostra madre non guardavo nei i monitor con la gara ne quelli con i tempi, tenevo gli occhi chiusi e stringevo la mano della mamma, quando vale scese dalla moto potei finalmente aprire gli occhi. 

il loro non farmi preoccupare spesso si espande troppo, ma per fortuna l'ingegnere mi ha detto tutto sennò non sarei vicino a Luca oggi, l'hanno operato e ora comincia il cammino di ripresa, spero che lo dimettano presto 

<sono arrivati i ragazzi al ranch hanno detto che dopo mi vengono a salutare> dice Luca per poi appoggiare il telefono sul comodino vicino a lui 

<va bene, almeno hai un po' di compagnia maschile> dico, Luca mi guarda, okay la mia seduta non è proprio femminile, ma questa poltroncina è scomoda, poltrone più comode non c'erano 

<non parlo> dice Luca, mi sistemo meglio e guardo mio fratello

<vuoi ancora uccidermi> chiede sarcastico 

<in parte si ma in parte sono grata che tu stia bene> dico e lui mi sorride, gli passo una mano fra i capelli e sorrido

<non volevo farti preoccupare> dice lui 

<me la dici da anni questa frase> dico 

<non smetterò mai di dirtela, voglio che tu stia tranquilla si risolve tutto e in caso succedesse> si ferma appena vede che cambio espressione

<va bene non ci pensiamo adesso, l'importante e che siamo qui e io sono ancora tutto intero> dice Luca e annuisco, senza che io possa aggiungere altro la voce di Marco si fa sentire nella stanza e io mi giro a guardarlo, il pilota ci saluta per poi avvicinarsi a Luca seguito dal resto della banda, appena entra Alex si siede sul bracciolo della poltroncina in cui sono seduta e mi sorride, gli abbraccio la vita mentre lei mi circonda le spalle con un braccio 

<un mig famoso abbiamo qui> dico prendendolo per il culo dopo che è stato tutto il weekend con i ragazzi di sky 

<si per favore niente foto il flash mi rovina la pelle> dice Andrea mentre entra e fa una specie di sfilata mentre dietro di lui entra Francesco, gli sorrido e lui ricambia il sorriso, si avvicina a mio fratello e lo saluta poi mi fa una piccola carezza sul braccio, ci mettiamo a parlare tutti insieme  

<Scusate se vi interrompo ma è finito l'orario di visita> l'infermeria interrompe la nostra chiaccherata, la ringraziamo e i ragazzi cominciano a salutare Luca, aspetto che l'abbiano salutato tutti e poi mi avvicino io

<So che sei in ospedale circondato da dottori ma se succede qualcosa fammi chiamare> dico seria

<Si soldato Elena, ti farò chiamare tranquilla, vedi di dormire anche quando torni a casa> dice Luca

<Ci penso io tranquillo, l'accompagno a casa> dice Francesco, Luca lo ringrazia poi mi guarda, ci stringiamo il mignolo e poi prendo la borsa e la giacca ed esco con i ragazzi dell'accademy

Usciamo dall'ospedale e io vado in macchina con Francesco, salutiamo tutti e saliamo in macchina, durante il tragitto parliamo della gara e della sua caduta, una caduta banale ma che per il mondiale non è stata il massimo, appena arriviamo davanti casa mia

<Ti va di fermarti a cena? Non che abbia chissà che cosa in frigo> dico

<Certo> dice Francesco, parcheggia e scendiamo, cerca nella borsa le chiavi e quando le trovo apro il portone, faccio entrare Francesco e poi chiudo, il torinese della Ducati conosce bene questo ambiente non è la prima volta che viene e appena entra si fionda sul divano, rido

Vado a mettere la giacca e lo borsa sopra al letto e poi torno da Francesco

<Che ci offre la cucina di Nena marini? > chiede Francesco, si alza e mi segue in cucina

<Pizza surgelata e qualche credo dolcetto al cioccolato mandati da mia madre> dico aprendo la scatola di cioccolatini

<Tu hai bisogno di fare spesa e va bene la pizza> dice Francesco, accendo il forno e aspetto che si riscaldi, mentre aspettiamo il pilota Ducati mette le pizze in una teglia e quando il forno raggiunge la temperatura mette dentro le pizze

<Che facciamo per halloween?> chiedo mentre si siedo

<La solita festa alla vr46 credo> dice Francesco sedendosi vicino a me

<da che ti travesti?> chiede il pilota

<non lo so io, Eloise e Alex volevamo fare qualcosa insieme> dico e lui annuisce, continuiamo a parlare finché il suono del forno non ci fa capire che le pizze sono pronte, tolgo le pizze dal forno e metto la teglia sul piano cottura e Francesco mi passa due piatti, metto una pizza per ogni piatto e poi torniamo seduti

Mangiamo fra risate e chiacchiere per poi mettete i piatti nel lavandino, accompagno Francesco alla macchina

<Ci vediamo domani> dico e ci abbracciamo, gli bacio la guancia e poi sciogliamo l'abbraccio

<Si, buonanotte nena> dice Francesco, fa il giro dell'auto fino ad arrivare al posto del conducente

<Notte pecco a domani> dico e lui mi sorride e sale in auto, gli faccio un cenno con la mano che lui ricambia e poi riparte, torno in casa e mi affrettò a prendere il telefono

Gruppo
esaurite nel paddock ✨🏍️

domani mattina

solito bar

solito orario

solito posto

elo 💜
mi dispiace ma io non ci sono

Fabio, Tom, la sua ragazza e Tony mi hanno portato in un'altra loro avventura

tranquilla ti chiamo domani pomeriggio io per dirti tutto

elo 💜
grazie mille nena

ale 💙
che ci devi dire signorina?

lo scoprirai domani

ale 💙
mi fai salire l'ansia così, ma aspetterò
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