diciotto

Elena

<che fai?> chiede Marco trovandomi seduta fra il muretto della Ducati e quello del Mooney, alzo le spalle e sospiro 

<ho una sensazione strana addosso come se stesse per succedere qualcosa> dico mentre il pilota di siede vicino a me

<stai tranquilla oggi gareggeremo, farai tante foto che potrò usare nel mio Instagram vantandomi si avere una migliore amica che fa delle foto stupende e poi partiremo per il Qatar> dice Marco e sorrido

<voglio scritto in maiuscolo "foto della mia migliore amica"> dico e lui annuisce, continuiamo a parlare e ridere e quella sensazione pian piano svanisce, Marco mi sta distraendo in modo che io non ci pensi più e lo ringrazio, appoggio la testa alla sua spalla e sospiro 

<che fate qui?> chiede Luca sedendosi e appoggiando la schiena al muretto Ducati

<parliamo> dico 

<ma vi ricordate quando siamo rimasti chiusi in circuito? che eravamo così tutti e tre a parlare e ci hanno chiuso dentro?> dice Marco dopo un po' di silenzio, io e mio fratello annuiamo per poi ridere, credo che Luca e Marco erano in moto2 e stavamo parlando dopo la gara di MotoGP messi in questa stessa posizione a parlare del più e del meno, finché non si spensero i lampioni e lì capimmo di essere rimasti chiusi dentro, inutile dire che appena abbiamo chiamato i ragazzi ci hanno urlato che eravamo dei coglioni e poi hanno chiesto di farci uscire alle persone che gestivano l'autodromo, quando siamo usciti Valentino ha detto che la prossima volta ci lascia lì fino alla mattina 

<si ricordo ancora la faccia preoccupata e arrabbiata di Valentino e pecco> dice Luca e annuisco ridacchiando, scuoto la testa divertita, ha fermare il nostro momento è il tiburón della KTM, Pedro

<eccoti, mio padre ti aspetta dopo la gara di moto3 ti portano loro> dice Pedro 

<va bene allora ci vediamo lì, ah buona fortuna> dico e lui mi ringrazia, saluta i due piloti vicino a me e poi ritorna al suo box, credo, l'ho perso di vista dopo che si è allontanato, riprendiamo a parlare, fra meno di due minuti sarà mezzo giorno e ciò significa che io devo alzarmi per fotografare la moto3, ma il mio stomaco brontola e se mangio faccio tardi

<io direi che vi abbandono, corro a mangiare e poi vado alla prima curva> dico 

<oggi sei lì?> chiede Marco e annuisco 

<in teoria si, ma per Pedro devo andare dove va la sua famiglia e parte del team, poi per voi ritorno qui, faccio foto in griglia di partenza e ritorno alla prima curva> dico e i due mi seguono nel ragionamento quasi stupiti, arriverò a fine giornata morta? Si, però almeno fotografo, saluto i due e vado alla prima curva accompagnata da uno degli uomini che stanno a bordo pista

Mi sistemo e aspetto che inizino con il giro di formazione, non ho seguito molto il mondiale di moto3, nel senso della classifica e del mondiale, ma da quello che ho letto in Qatar ci sarà il primo match point, seguo la gara facendo le foto e quando finisce ritorno nel paddock e vado nei box KTM per la moto2, abbraccio Eloise mentre aspettiamo che la famiglia di Pedro lo saluti

<Sai che pensavo> dice Eloise

<che quando sarai in MotoGP la maglietta bianca ti starà da dio?> dico in modo sarcastico, la mora scuote la testa divertita

<No che mancano due gran premi e poi partiamo> dice Eloise

<Eh sì non vedo l'ora> dico

<Farai quella pazzia?> chiede la mora per poi sciogliere l'abbraccio e si alza per sistemare la tuta, quando la famiglia è pronta lascio un bacio sulla fronte ad Eloise e lancio un buona fortuna a Pedro che mi ringrazia, raggiungo il posto con la famiglia e mi preparo a scattare

Parlo con il padre di Pedro del più e del meno, è un uomo veramente simpatico e ragionevole, è orgoglioso del figlio, partono e si azzerano le chiacchiere, guardiamo attenti, io scatto e ogni tanto do un'occhiata hai monitor giganti che ci sono a bordo pista.

[...]

Il padre di Pedro è una molla, sorrido e Pedro davanti a noi, scende per abbracciare la sua famiglia e mi sorprende quando abbraccia anche me, Eloise si ferma a congratularsi poi riparte credo raggiungendo Tony.

Dopo i festeggiamenti anche sotto al podio vado alla Ducati e raggiungo Francesco, lui mi abbraccia e mi butto sfinita fra le sue braccia, il pilota mi bacia la fronte e quasi mi sorregge

<dai su che manchiamo noi poi dormi> dice Francesco

<Ma c'è tempo> mi lamento e il pilota ridacchia, andiamo nella sua stanza da pilota e lui si siede divano, io invece mi siedo sulla sedia della scrivania che c'è, parliamo per tenermi sveglia e Carola mi porta un caffè dicendo che mi aveva vista stanca, la ringrazio e si unisce anche lei

Dopo aver parlato un po' con loro mi dirigo al box Mooney e cerco Luca che è con Uccio, li guardo mentre parlano e appoggio il gomito alla lastra in metallo, Luca mi sorride e mi fa cenno di avvicinarmi, mi siedo vicino a lui che mi prende il mignolo stringendolo con il suo, ultimamente non si sente bene moralmente parlando e voglio stargli vicino, so che non si sente a suo agio con i ragazzi ed è diventato un po' freddo

Ieri ho chiamato mamma Stefi e abbiamo parlato, lei a una teoria ma non so se la posso considerare valida, so solamente che Luca si è distaccato dalla VR46 e per mio parere personale per quanto possa fare male per alcuni un anno in Honda o più gli possono far bene

Uccio si alza andando a parlare con il bez, guardo Luca e lui mi fa un piccolo sorriso per poi baciarmi la fronte, rimango con lui finché non è ora di andare in pista, esce dal box con la moto mentre io aspetto che mi diano il via per attraversare la pit lane, ormai è una specie di rito quella di attraversare con il team Mooney

Quando aprono il varco per la pista entriamo e aspettiamo le moto, mi infilo fra gli altri team per scattare delle foto quando le moto arrivano, Ludovica e Alex mi raggiungo e insieme giriamo fra i team per scattare le foto, arriviamo con qualche fatica hai primi tre che sono giù dalla moto

<Fratello mettiti bene in posa per Nena> dice Ludovica ad Enea, il fratello mi guarda e gli scatto la foto, vado anche da Alex e Francesco, dal torinese mi ci fermo per quattro chiacchiere con Carola e quando finisce l'inno vado verso Luca con un po' di fatica per via delle gente, quando arrivo a mio fratello e lui allunga la mano e gli stringo il mignolo con il mio

<Attento> dico

<Tranquilla, ci vediamo quando scendo> dice Luca e io annuisco, lascio il suo mignolo e sgombriamo la pista, tutte le volte che partono con le moto è un'ansia che sale, cerco di non darlo a vedere, ma vederli su quelle moto, che arrivano a toccare con le ginocchia, è una mezza tortura, amo questo sport, ma so i rischi, ciò che potrebbe accadere, so tutto, sono cresciuta con due fratelli piloti

tolgo dalla mente questi pensieri e mi concentro sulla fotografia, è un po' il mio posto felice, l'isolotto in cui mi rifiugio se qualcosa non va, prendo la macchinetta e vado, parto, a piede, con la macchina, in motorino, basta che vado che parto.

<Ha vinto Enea> urla Ludovica raggiungendomi, la ragazza è euforica, saltella sul posto e mi abbraccia, ricambio stando attenta a non fare cadere la macchinetta, corriamo verso il parco chiuso con il team e la prima ad abbracciare Enea appena scende dalla moto è Ludovica, i due fratelli si stringono e quando sciolgono l'abbraccio Enea passa a me, stringo il pilota e sciogliamo l'abbraccio per via di Francesco che viene a congratularsi con Enea

Il torinese mi abbraccia e ricambio, stringo il pilota e lui fa lo stesso, sciogliamo l'abbraccio e toglie il casco, guardo i suoi occhi color nocciola che prima si puntano verso Carola per dargli il casco poi verso di me, sorrido e gli scompiglio i capelli

<Dai> dice per poi sistemarsi i capelli il più che può, ridacchio, rimane con me a parlare mentre aspetta il suo turno della interiste, prima di andare mi lascia un bacio sulla guancia e poi va a farsi intervistare

Lo guardo da lontano appoggiata alla sbarra, Ludovica appoggia la mano sulla mia spalla, la guardo e i suoi occhi sono lucidi dall'emozione, era parecchio che non si vedeva Enea lì, su quel gradino, e Ludovica ci ha sperato così tanto di rivedere il fratello dove merita, Enea ne ha bisogno e senza tutti gli infortuni poteva esserci anche lui nella lotta per il titolo, gli sorrido e lei fissa gli occhi sul podio impaziente di vedere il fratello

<Andiamo dai> dico per poi prenderla a braccetto e portarci davanti al podio

<Potrei piangere> dice Ludovica

<Lo so tranquilla> dico e lei annuisce, puntiamo lo sguardo sul podio e prendo la macchinetta fotografica, quando sono tutti e tre schierati in piedi mentre l'inno italiano risuona scatto più foto possibili anche hai singoli individui

<vieni a festeggiare con noi?> chiede Enea dopo averci raggiunto con Francesco, il pilota numero uno mi circonda le spalle con un braccio

<Ovvi che viene> dice Ludovica e alzo le mani in segno di resa, non posso non dire di no.

[...]

Guardo i ragazzi farr il karaoke e rido insieme a Carola, gli faccio alcuni video e Francesco per poco non fa cadere il telefono, uno dei ragazzi del fan club si spaventa e scatta subito, rido e appoggio il telefono sul tavolo

Quando finiscono di cantare Francesco a grandi passi viene verso di noi che ancora ridiamo, si sistema dietro di me facendomi un po' di solletico sul collo per farmi ridere ancora di più, cerco di prendergli le mani ma lui le toglie prontamente e ferma le mani, lo guardo e lui mi sorride

<Vieni a cantare?> chiede Enea verso di me scuoto la testa

<Se Ludovica mi concede questo ballo, noi balliamo ma non canto> dico e Francesco mi lascia le mani, porgo la mano verso Ludovica che la afferra e mi alzo, parte la musica e proviamo a ballare mentre Enea e gran parte del team canta.

Esco fuori dall'hotel, sono sfinita e devo prendere un po' d'aria, stringo le spalle e mi appoggio con le mani alle sedie che ci sono fuori

<Ehy> dice Francesco, mi giro a guardarlo

<Ehy> dico e sorrido, infilo le mani nelle tasche dei jeans

<Tu e Ludovica siete delle ballerine nate> dice il pilota per poi ridacchiare

<Guarda che io ho fatto due anni di danza> dico, la mia carriera da ballerina è durata due anni perché non mi sentivo a mio agio, tutte parlavano di ragazzi, Barbie, si scambiavano le riviste di moda, mentre io no, parlavo di tutt'altro, avevo le riviste di macchine sempre dietro e poi le ragazze erano sempre in competizione

<Ah sì, tua mamma mi ha fatto vedere le foto eri così carina con il tutu rosa> dice Francesco

<Toglierò l'album dalla mani di mamma stefi> dico e tolgo le mani dalle tasche, lui ridacchia

<Hai voglia di fare due passi?> chiede e annuisco.

Scrivo velocemente a Ludovica che sono andata via con Francesco e lei mi rispondo poco dopo dicendo che vuole tutti i dettagli, rimetto il telefono in tasca e cominciamo a camminare parlando del più e del meno.

Forse amo di più le serate così che in altri modi, che fra mille persone, mi basta una persona con cui posso camminare e parlare, ho bisogno di questo, soprattutto nei giorni un po' più faticosi.

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