Madeline Hatter parte 2
Madeline scivolò nel bosco silenziosa, accorgendosi e interessandosi a ogni rumore. A volte si girava pensando di essere osservata. Quando si accorse di essere rigorosamente sola, si coprì i capelli ribelli con un cappuccio azzurro. Frugò silenziosamente in tasca. Poi estrasse la chiave a forma di cappello e vagò in cerca della porta che conduceva al giardino Meraviglioso. Quando la trovò fece girare la chiave nella serratura a forma di cappello a cilindro. I cespugli si aprirono dinnanzi a lei, come in segno di rispetto.
-Bene.- disse annuendo leggermente.
Si coprì gli occhioni azzurri con una mano, per bloccare la luce che il bosco emanava. In realtà quella luce accecante proveniva dal metallo argentato di una macchina abominevole. Era un Ciciarampa meccanico.
-Tutto a posto Earl Grey?- chiese al
ghiro mezzo addormentato.
Sentendo la voce di Madeline il ghiro sobbalzò. Aveva le zampe sporche e era stanco.
-Non ti preoccupare Earl. La macchina è pronta, ormai!- indicò il mostro meccanico, costruito da lei stessa per anni. -Finalmente farò provare agli abitanti di Ever After cosa provai io quando la Regina Cattiva fece ammalare il mio paese!-
Rise. Ma non era la sua solita risata divertente, era più una risata malefica. Priva di gioia e colma di vendetta. -Tutto funzionerà alla grande, Earl. D'ora in poi nessuno potrà essere felice, nessuno riderà più. Quando raderò al suolo questo mondo inutile.-
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