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Aveva paura che Zayn gli urlasse contro. L'uomo con la pelle olivastra e Harry stavano evidentemente facendo una conversazione che Louis non doveva sentire.
Louis sospirò, il suo lunedì era già pieno di stress.
Niall, naturalmente, notò il comportamento strano del suo amico.
"Cos'è successo? Sputa il rospo," Niall chiese, beh era un più un ordine. Stava rincorrendo il ragazzino, buttandosi vicino a lui nella sala caffè.
Lui e Louis erano diventati buoni amici in quel piccolo periodo di tempo in cui quest'ultimo lavorava con loro.
Louis aveva imparato velocemente a voler bene a Niall, aveva anche imparato che ogni ufficio aveva il pettegolo, Niall poteva o non poteva essere quella persona... va bene, era certamente quella persona.
"Venerdì li ho sentiti parlare..." Louis iniziò, guardando Niall con gli occhi spalancati, l'uomo con i capelli viola gli fece segno di continuare - così Louis fece, "Di me."
Il più alto dei due boccheggiò, "Oh mio dio è perfetto! Anch'io ho sentito! Tu cos'hai sentito?"
Louis arrossì quando si ricordò le parole di Zayn, voglio solo toccare la pelle morbida di Louis.
"Uhm, Za-Zayn ha detto che vuole... 'toccare la mia pelle morbida'." Quando Louis finì la frase, era tutto rosso - Niall, invece, sembrava toccare il cielo con un dito, come se Natale fosse arrivato.
Beh quasi, sicuramente shippava i tre. Il loro nome? Mmmh Zourry?
Perfetto.
"Niall! Smettila di sorridere come il dannato Stregatto. Che cosa vuol dire? Ci sto pensando troppo?"
L'uomo con i capelli viola rise accarezzando i capelli del più piccolo. "Sei un gattino innocente, sai della loro relazione vero?"
Quest'ultimo si accigliò annuendo insicuro, "Sono in una relazione aperta, giusto?"
Louis s'imbronciò quando Niall scosse la testa.
"No Lou - Harry e Zayn sono molto esclusivi. Ma vedi, sono entrambi - se non l'avessi già capito - estremamente dominanti. Nessuno di loro vuole stare sotto. Ma è un problema che va oltre al sesso. Vogliono uno sugar baby, non solo da scopare, ma con cui uscire e fortunatamente amare per tutta la vita. Ti vogliono totalmente Louis."
Niall finì la frase, abbassando lo sguardo sul più basso. Guardò la bocca di Louis spalancarsi, i suoi occhi si annebbiarono e all'improvviso fece cadere la testa sul tavolo, svenendo.
Niall riuscì a pensare solo a una cosa.
Merda se Harry e Zayn penseranno che sono stato io a causare tutto questo, mi uccideranno.
E fu il momento peggiore per avere un cliente.
"Niall?"
"Mr Payne?!"
"Oh mio Dio, Lou!"
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Louis si svegliò lentamente ore dopo, si sfregò gli occhi sedendosi - era in una stanza non familiare. Gemette per la luce forte mentre con gli occhi analizzava l'immensa stanza.
"Wow..." Sussurrò leggermente - e per un breve secondo pensò di essere stato rapito, poteva definitivamente avere la sindrome di Stoccolma se quella era la vita che avrebbe vissuto.
Uscendo dalle coperte, camminò cauto verso le finestre, notando di non avere più le scarpe e ora tutti potevano vedere i suoi calzini con i gattini. Si morse il labbro imbarazzato.
Si strozzò con la saliva quando vide fuori dalla finestra... perché wow. Era tutto quello che avrebbe detto wow. Doveva essere l'attico più costoso al mondo! Fuori c'era un'area in cui sedersi e uno scivolo acquatico.
No, non poteva essere un attico, forse era solo in un hotel... ecco.
Alla fine iniziò a girare l'immenso attico, scese le scale e trovò entrambi i suoi capi e Liam. Erano seduti in un silenzio imbarazzante e si fissavano.
Tutti erano vestiti con dei completi costosissimi.
"Lima!" Louis mormorò, correndo verso il suo migliore amico, cadendo sulle sue ginocchia mettendosi a cavalcioni sull'uomo che era sul divano opposto agli altri due.
"Lou, cazzo tesoro. Mi hai fatto prendere un bello spavento." Liam strinse il ragazzo contro il suo petto.
Liam aprì gli occhi, mandando un'occhiataccia a uno Zayn e Harry invidiosi.
Quando Liam aveva notato che Louis era svenuto a lavoro, guarda caso proprio nel momento in cui era arrivato all'edificio, aveva discusso con loro perché lui avrebbe dovuto portare Louis in casa sua.
In qualche modo aveva perso la discussione con Harry e Zayn.
I tre finirono per portare il ragazzino nell'attico della coppia, Liam ovviamente andò con loro sbuffando.
L'aveva sempre vinta.
Aveva lasciato andare Lou nella casa di Zayn e Harry solo perché era giusto dietro l'angolo al contrario dei trenta minuti di viaggio per la loro piccola casa.
"Louis," Harry salutò il piccolo impiegato. Zayn sorrise timidamente, era la prima volta che vedeva la bellezza da quando gli aveva urlato contro.
Il suo sorriso se ne andò quando vide Louis abbassare lo sguardo sul pavimento.
Era leggermente impaurito.
Liam avvicinò il ragazzo a sé mentre si sedettero uno vicino all'altro sul divano.
"Cos'è successo?"
Harry sospirò prima di spiegare - e poi gli ritornò in mente tutto.
Oh. Oh. OOOOH.
Sugar baby. Amore. Ricordava perfettamente le parole di Niall. "Mi scusi Mr Styles... sono stato un fastidio a lavoro, vi disturbo sempre."
Harry scosse la testa, "No Louis, sei un piacere a lavoro. Non sarebbe lo stesso senza di te."
Zayn si morse il labbro, guardando Liam che gli mandò un'occhiataccia. Il castano aveva urlato a Zayn mentre Louis stava dormendo. Aveva minacciato l'uomo, affermando che se non si fosse scusato con Louis, se ne sarebbe pentito per sempre.
"E uhm... Louis, mi dispiace molto di averti urlato contro. Avevo paura che avessi sentito qualcosa che non dovevi sentire... ovviamente l'hai fatto... e ovviamente la bocca larga di Niall ha causato tutto questo."
Louis ridacchiò a malapena, "hehe, gr-grazie."
Liam guardò Louis arrossire. Non sapeva cosa avesse detto Niall.
Ma dal leggero colore sulle guance di Louis e dal modo in cui Zayn giocava nervosamente con le proprie dita, sapeva che stessero cercando di prendere il suo Louis.
E non glielo avrebbe lasciato fare.
"Sai, penso che dovremmo tornare a casa Lou... hai bisogno di un bel riposo."
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Ma prima che potessero andarsene, Harry afferrò il braccio di Liam.
"Potrai essere la persona più potente nell'industria dell'intrattenimento Payne, ma non pensare di poter controllare Louis. Capito? Non so perché tu gli stia nascondendo la tua vera identità, ma devi smetterla."
Zayn guardò i due mentre aiutava Louis a entrare nella macchina e chiuse la portiera prima di andare da suo marito.
"Non preoccuparti Harry, penso abbia solo una piccola cotta."
"Sta' zitto Malik, vi finirò."
L'uomo con la pelle olivastra socchiuse gli occhi prima di sogghignare, "È fatta."
E così la guerra iniziò.
E Louis si ritrovò ovviamente nel mezzo di due cannoni che erano pronti a dar fuoco.
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